lunedì 19 marzo 2007

miii...sonno!

Questa settimana ho un corso per il lavoro...quindi non sarò puntuale...anzi proprio il contrario...


Ad ogni modo, so che siete curiosi di sentire l'avventura giornaliera della vostra eroina preferita, anzi...valeriana (visto il mio stato attuale) preferita...vero?


Stamattina mi sono alzata ad un orario, per me, indecente - 06.30. Colazione, mi sono preparata e sono uscita in cerca del luogo dove si sarebbe tenuto il corso (visti i miei standard non ero molto organizzata, dato che avevo controllato che autobus ci arrivava solo la "sera" prima, tornata dal ristorante dove ero stata con Daniela ed altri amici, intorno alle 23.45-0.00). L'autista dell'autobus non sapeva darmi indicazioni, quindi, appena scesa, mi fiondo verso i tre vigili che avevo visto dall'autobus...ma neanche loro (porc...) sapevano dove dovevo andare per andare dove dovevo andare...Mi suggeriscono però di continuare oltre, o di chiedere al bar di fronte...


visto che mi trovavo sulla Torrevecchia in orario di arrotamento (in realtà questo problema c'è a tutte le ore), da brava torda decido di andare oltre...per mia fortuna il mio cervello (nonostante l'ora) ha avuto un guizzo, si è acceso per un nanosecondo, giuusto il tempo per formulare un'idea salvagente, e mi ha portata a chiedere al benzinaio (uno di quelli grossi...mica uno un po' più friendly, a cui ti puoi rivolgere con idioma locale sperando di suscitare la loro compassione, se non simpatia). Con faccia tosta chiedo, e scopro che devo tornare indietro proprio dove ho chiesto ai vigili...toh...probabile figura di m? naaaah...troppo sonno...


ad ogni modo ero ancora incerta sul mio cammino, cercavo disperatamente i mattoncini gialli, o almeno un cartello...niente segnaletica...ed ero pure sola, non c'erano l'omino di latta, lo spaventapasseri ed il leone! più per disperazione che altro ho continuato a seguire le indicazioni del benzinaro scich (a Roma se dice così), borbottando tra me e me e dicendomi che, nonostante più di 30 minuti di anticipo, se era sbagliata l'indicazione, potevo considerare il corso bello che saltato, in più brontolavo per l'assenza di 2 cose fondamentali: i marciapiedi e una pizzeria taglio...


alla fine ho finalmente "trovato" un qualcosa di vagamente simile alle indicazioni del mio responsabile...piena di speranze ho chiesto all'omino nella guardiola (nota figura insieme all'autiere, all'omino della reception -etc- per maggiori info chiedere alla mia amica Erica), il quale non sapeva nulla di corsi et similia...


mentre l'omino s'informava mi ha raggunta un altro ragazzo dall'aria smarrita, riconoscendoci a vista dallo sguardo da cane in cerca di padrone, abbiamo intuito entrambi "la mara" (scritto proprio così) verità: andavamo verso lo stesso ignoto destino...


ottenute altre indicazioni, sempre vaghe ed indefinite, non si sa come abbiamo raggiunto la meta, e questo l'abbiamo intuito perchè, alla domanda all'altro omino della guardiola: "è qui il corso?" (citando il primo Jovanotti con "è qui la festa?"), questi ci ha risposto: "documenti, prego" ... LA TERRA PROMESSA!!!!


entrati abbiamo subito percepito cosa provano i clandestini appena sbarcati dai gommoni: tutti a fissarci, come se stessimo insozzando ed invadendo la loro "patria" bella e patinata e con tanto di...macchinett (bevande calde, fredde e merende varie)...la mecca dei franchising sfigati...


mentre il mio "nuovo compagno di avventure" chiamiamolo Lunedì (in realtà si chiama Michele) raccontava a qualcuno la sua traversata notturna dello stivale in treno, io ho persino potuto "assaporare" il piacere della battuta dello spiritoso autoctono. seduta sulla panca in legno, in attesa di veder comparire almeno la mia collega, se non il pastore (nel senso di quello che governa le pecore), mi vedo passare davanti uno, che nonostante l'età, nonostante la pelata oramai definitiva, aveva il coraggio d'indossare un gilè di pelle (orrore!), il quale mi guarda e mi chiede "che aspetti l'autobus?"...vista la stanchezza non ho trovato di meglio che far finta di ridacchiare...


Ad ogni modo, saltiamo le ore mattutine, vi basti sapere che: il corso è a tratti un po' pallosetto (è più teoria che altro, quindi si tende ad estrraniarsi), e che la casa madre ci ha pagato il pranzo, ed io visto che non solo non dovevo cucinare io, ma inoltre non dovevo pagare, non mi sono regolata. Risultato? al normale stato di abbiocco che mi contraddistingue si è aggiunta una vera e propria sonnolenza!!


Quindi oggi pomeriggio, paro paro a come mi succedeva al liceo, proprio stand seduta in bocca al tipo che ci spiegava il programma, mi sono semi addormentata...


...ora sono a casa, ho un sonno pazzesco, ma voglio provare a studiare un pochino per il concorso che voglio tentare...così...visto che voglio già cambiare lavoro!


baci-baci!

1 commento:

  1. muoio di sonno x l'enorme mole di compiti.vado 5 minuti sul blog e trovo una che dedica una ninnananna... che sfiga :-( ciao

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