allura...Dani...dici che urge post nuovo?forse...allora vedrò di condensare un poco...
venerdì 21, non potendo tornare a casa (Monte Mario) per presentarmi poi al ristorante (EUR laghetto - tale Jet Set) alle ore 20.00 (stacco alle 18.00 il teletrasporto non rientra tra le mie innumerevoli - non ci credete? manco io ssiggh! - doti) opto per imbucarmi a casa di una collega la quale, tra l'altro, è pure passata a prendermi visto che lei esce alle 16.00(le gioie del part-time!!)...quindi in vista della lunga giornata e della serata, dopo aver pregato la corte (=i miei) di permettermi di avere la carrozza (=la yaris verso di famiglia) per la giornata ed avere ottenuto che tale carrozza giungesse a me in stile bat-mobile (in altre parole loro me l'avrebbero lasciata in zona ristorante per le 21.00 e se ne sarebbero tornati a casa coi mezzi), sono uscita di casa carica di cambio (un vestito per la serata) trucchi vari (non quelli del prestigiatore...il make-up...quello in stile clown), le lenti e l'acqua per le lenti ('un ssia mai che io non mostri i miei bei occhioni verdi, no??) ed of course latte detergente per togliere il trucco prima di mettere le lenti ed il trucco per la serata...in aggiunta, in previsione del freddo serale, avevo lasciato a casa il cappottino (troppo leggero) ed il piumino (troppo corto) optando per il lungo e pesante (nel senso che devi essere allenata per portarlo) mountbatten (in altre parole il mio finto montone) che mi rende, a detta di mia nonna, un personaggio da romanzo russo...ovvio che il montone si è rivelato una sauna per tutta la giornata, fatta eccezione per la serata
nel corso della giornata mi accorgo, con sommo ORRORE, che gli unici collant che avevo, tra l'altro per non portare un altro peso a mano perchè si sa i collant pesano molto, indosso si erano bucati su una chiappa... nessuna possibilità di rimediarne un altro paio... una vera situazione di emergenza, anche perchè non potevo lasciarmi i jeans sotto il vestito, così, mentre mi mangiavo le mani per non essermi messa i fuseaux (scartati per timore di morire di caldo nel corso della giornata) mi confido con Giulia, una collega, la quale, molto carinamente mi promette che controllerà in casa per vedere se ha un paio di collant della mia taglia...
ore 20.00, ammetto che stavo...beh...a costo di suonare immodesta...ero uno schianto (avessi ancora dei contatti col mio ex lui vi potrebbe raccontare della volta che, distratto dalla mia presenza, stava per mettere sotto uno speedy-pizza...insomma! anche io posso fare questo effetto con un po' di sforzo!!), il buco non era peggiorato e quindi, allegra come una torda, bevevo e chiacchieravo e mangiavo, e tra l'altro recuperavo le chiavi della macchina dalle mani dei miei premurosamente accompagnata da un collega...a metà serata accompagno Giulia in bagno (si, le comiche per me accadono sempre in bagno) e mentre andiamo con 
mio profondo TERRORE Giulia mi dice che la smagliatura è quasi a bordo vestito. mi precipito a recvuperare la sua borsetta (in stile folle...in aperto contrasto con l'atteggiamento avuto fino a poco prima)...ed eccoci lì in uno di quei cubicoli, mi sfilo la ragnatela che una volta erano dei collant mentre Giulia apre la confezione dei "collant" che ha portato da casa, faccio giusto in tempo a buttare via i vecchi che sento un "ohoh!" alzo lo sguardo...Giulia ha in mano due parigine!! (non due ragazze di Parigi ma due calze che arrivano a metà coscia!) nel panico recupero i collant vecchi (a quel punto Giulia si sta rotolando a terra dal ridere) li rinfilo ed opto per mettermi sopra le parigine...
...ovvio che ho passato la serata ascoltando gli "sting!" (e non parlo del cantante ma del rumore che facevano i fili nello spezzarsi) dei collant...
...ho comprato un regalo extra per Giulia, che le darò non appena ci vedremo...
...un paio di sexyssime parigine!!!
ora esco! vado a teatro!!!ciauuuuuuu!
) quelli che ti vengono a riportare cosa hanno detto/pensano gli altri di te...penso sempre che ci sta un fine diffamatorio...
pantacollant/fuseaux che andvano tanto quando ero più piccina...insomma intorno alle medie...
non mi sono mai vista come "un'intellettuale" - qualunque cosa voglia dire questa parola - è vero ho un
cervello che so far funzionare, ma ho dei tempi talmente lunghi per elaborare le cose che non potrei mai reggere un "dibattito" ad armi pari con molte persone...ho bisogno di "digerire" le cose prima di poter dire la mia...
...al contrario sono bravina come "operaio", bassa manovalanza; quando lavoro con le mani (questa sì che è una frase interpretabile maliziosamente...) trasformo la materia, limo, scartavetro, rendo lisce e colorate le superfici, vedo qualcosa uscire fuori dalla mia immaginazione...beh...provo un senso di soddisfazione, quello che non riesco ad esprimere con le parole può finalmente uscire...il meglio, ma anche il peggio, di me prende finalmente forma, via da vincoli, paure, filtri o altro... non sono un'artista però, a volte mi manca la pazienza, anche se molti non lo sanno, non se ne accorgono... la "brama" di vedere con gli occhi ciò che gli "occhi" della mia fantasia (a volte molto sfrenata) hanno immaginato mi hanno portata a dover rifare tutto daccapo perchè ero riuscita a mischiare/sciogliere/disfare ciò che faticosamente avevo creato... ed ogni volta ho ricominciato, imponendomi la pazienza - che, a casa mia si dice così, è la virtù dei forti -... ricominciare a volte era/è un supplizio, ma ogni volta ho imparato dagli errori...
la scorsa settimana, che ho superato molto faticosamente... come alcuni, ma non tutti, di voi sapranno, attualmente sto facendo uno stage, non voglio spiegare di cosa mi occupo, preferisco rimanere un po' sul vago, ma voglio precisare che ho iniziato lo stage soprattutto per seguire un progetto internazionale che prevede/va un lavoro qui in Italia (che ho seguito io in questi mesi) parallelo ad un lavoro nei paesi esteri scelti (Montenegro, Tunisia e Marocco) ed un eventuale viaggio nei tre paesi al termine di ogni fase che riguardava i singoli paesi...ok, lo so, fin qui buio pesto...per dirla stupida: AiLund dall'Italia faceva un lavoro "di concetto" (come definiva un mio amico/collega il lavoro di bassa manovalanza) organizzativo di selezione in vista della fase estera, di cui si dovevano occupare degli uffici nei tre paesi... inutile dire che la "parte" italiana è andata, con un faticoso lavoro di assemblamento delle parti, e lunghe "scartavetrature" per rendere il tutto più liscio, dopo svariate mail e telefonate (veri e propri "inseguimenti" telefonici), si è giunti alla fase internazionale del primo paese...
in più, lo ammetto (forse) sono stata un pochino melodrammatica, si sono tutti (quelli con cui ho più contatti) preoccupati per me, e stamattina ne ho avuto un'ulteriore conferma, e me ne dispiace...ma l'impotenza di fronte al vedere dissolversi il lavoro di mesi, le "scartavetrate", le "limature", le "stuccature", i "colori" sembrava che si fosse tutto distrutto proprio al momento di passare lo strato finale, il flatting, per preservare il lavoro nel tempo...e questa volta non potevo fare nulla per impedirlo, e non potevo ricominciare tutto daccapo...
sbrogliando molti fili, ma, soprattutto, scavalcando gli uffici esteri, sembra che si stia arrivado alla famosa passata finale...se va tutto bene, per il mio onomastico (che bel regalo!!), martedì 27 partirò per il Montenegro...e quella sarà la vera prova del fuoco, vedrò se ho fatto un buon lavoro, e se riesco a gestirlo anche fuori dall'ufficio, via dalla scrivania...