mercoledì 22 luglio 2009

la mia personale "fabbrica di s. pietro"

ogni tanto (in realtà era un po' che non lo facevo) mi dedico al bricolage, per me bricolage consiste nel: mettermi in testa una cosa, pensarci su fino a che non diventa impellente, decidere di farla, procurarmi il materiale, farla e rendermi conto che è un'impresa al di là delle mie capacità ma non per questo fermarmi ma piuttosto coinvolgere altri (spesso e volentieri gli altri s'incarnano in mia sorella)


quindi un natale ho fatto non so quanti cuscini da regalare alle amiche ed ai cugini (nb io non so cucire, al massimo so usare - male - la macchina da cucire), un altro natale ho regalaato delle borsettine alle amiche (mia sorella, coinvolta per finire per tempo ha brontolato - giustamente - tantissimo), cornici varie decorate e poi regalate, una cornice in cartapesta mai finita per lo spioncino (su ispirazione da Friends...nb a casa non c'è lo spioncino!!!)....


ma la mia personalissima opera magna è: voglio decorare un tavolo (o tavolino) con tutti pezzi di coccio (quindi di mattonelle, piatti e quant'altro)


allora, tenete conto che a casa non c'è ASSOLUTAMENTE più spazio, che quindi non posso decorare così un tavolo che dovrò prendere apposta perchè se tocco uno di quelli già esistenti mia madre mi uccide, quindi, in attesa di avere uno spazio "mio" per infilare l'eventuale tavolo, mi accontento di raccogliere cocci in giro...


Igor mi prende in giro, mio padre al massimo smuove la sabbia coi piedi e mi fa vedere, mia madre, tra una conchiglia e l'altra, fà queòl che può...


mia sorella, invece, è così entusiasta che ha raccolto più cocci di me! se è in spiaggia passeggia avanti indietro araccattando in giro, "scansionando" tutta la sabbia alla ricerca del pezzo più "bello", se passeggia in giro per la vallata dell'inferno va in giro come il cane da tartufi... a dire la verità mi ha portato anche pezzi di travertino e di marmo, che mi costringeranno a fare delle modifiche del tipo una cornice più alta ed usare la cristallina per rendere il tutto più piano (ma ne sarò mai capace??)...di questo passo il tavolo glielo dovrò regalare a lei...


vabbè, al massimo poi mi dedicherò al tavolo n° 2...


...la riproduzione di un manifesto di Alphons Mucha


sono un continuum di idee...


...sono il tempo, lo spazio ed i soldi a mancare!!

per la strada

l'altro giorno rientravo a casa, strascicando un po' i piedi vista la stanchezza, e mi sono vista venire incontro un bambino rom, che correva a braccia tese in avanti ed urlava "dammi i soldi! dammi i soldi! dammi i soldi!", ovviamente non li "esigeva" direttamente da me, ma da chiunque avesse incrociato lungo il suo cammino, ciò non toglie che mi sono sentita alquanto perplessa, come quella volta che in metro un bimbetto di si e no 4 anni mi disse "vaffanculo" perchè non avevo sganciato i soldi...


non mi piace fare l'elemosina a chi usa i bambini come "esca" per i soldi, mi chiedo: a. che fine facciano (i soldi) e b. (in particolar modo) che fine faranno questi bambini una volta cresciuti...


fatto sta che mi rendo conto che per strada, sul bus, ed in qualunque altro posto si incroci un gruppo di zingare con i loro figli la gente (ed anche io l'ammetto) si allontana, un'ulteriore ghettizzazione, a volte dettata da esperienze poco piacevoli - una volta sull'autobus una zingara infilò la mano nella tasca posteriore dei miei jeans, trovando...il mio culo...sono sempre senza soldi!! - o da problemi olfattivi (io se sento odori così forti ed acri mi sento malissimo) non sarà anche una questione culturale?




giusto per rimanere in tema di naso


qualche mattina fa ho ringraziato che Igor abbia insistito per lasciarmi le gomme che aveva comprato, e che avevo avuto l'accortezza d'infilare in borsa, un animale (oramai non più distinguibile) era stato investito lungo il tragitto da casa alla stazione, era ancora "fresco" e l'odore di sangue, per la prima volta in vita mia, mi ha fatto salire su i conati di vomito...


non so perchè ve lo racconto...si vede che oggi mi sento disgustosa...

lunedì 20 luglio 2009

ora serviamo il numero...

a casa è diventata un'impresa sedersi al pc, c'è sempre qualcuno che sta già lì, e si libera solo negli orari più improbabili, quelli notturni, che io normalmente preferisco, ma dopo 3 mesi di fuoco al lavoro non ci riesco proprio, quindi, dopo la telefonata "della buona notte" con Igor (che non sempre è particolarmente lucida) me ne vado a letto prima delle mie canoniche 2 di notte...


in più, se provo a sedermi appena lo trovo libero, non riesco a starci in pace neanche per un minuto....


del resto mia sorella, ora che s'è laureata, ha molto tempo libero, e mio padre, ora che ha la sua bella EOS 5D, vuole imparare tutto sui programmi per lavorare sulle foto digitali... ma anche io ho una macchina nuova (una eos 350D!!) ed anche io vorrei potermi mettere a lavorare sulle, poche, foto che ho fatto (ad oggi è stata usata più da mio padre, Igor e chiunque altro che da me....ssigh!)


venerdì, rientrando a casa, ho trovato pc acceso e nessuno davanti... oh gaudio! mi siedo e decido di mettermi a lavorare alle foto scattate durante la festicciola di compleanno fatta a casa (piccina picciò perchè mi sentivo malissimo...ed ancora non ho festeggiato a dovere...sssigh!) perchè la mia amica Silvia mi ha minacciata di morte se non le pubblico su fb, ma per farlo le devo ridurre un po'...


mi siedo, apro photoshop, inizio ad aprire tutte le foto.... si affaccia mio padre: "posso sedermi? prometto che sto buono, non ti faccio caldo!" - il pc acceso in camera mi riscalda tutto l'ambiente fino al giorno dop,o e appena entro in stanza e sento l'afa provocata dalle altrui navigazioni/lavorazioni/qualunque altra cosa sparolaccio in turkmeno - lo guardo, lo lascio sedere e bofonchio un "ok", lui: "che fai?" io: "riduco le foto del mio compleanno, Silvia le vuole", "come le fai? io devo ridurre quelle di Roma Si Libra per quello scrittore", "guarda io faccio così" segue breve e rapida spiegazione su come riduco le foto, ma tanto è già la 3a volta che glielo faccio vedere/fare, e poi brontola che non ha capito, che lo faccio troppo velocemente (ma se glielo faccio fare!!) quindi decido che si può fare con un po' di calma bradipesca, che glielo posso far fare, che tanto ci metto 2 minuti a caricarle su fb, gli cedo il mouse e gli faccio fare un primo giro dicendogli passo passo quello che deve fare, secondo giro uguale, dal terzo chiudo la bocca e mi limito ad intervenire se sbaglia, al 9° già non ricorda più i passaggi, arrivato all'ultima foto si gira e mi fa: "ed ora facciamo le mie di foto?" vorrei prenderlo a capocciate, ma c'ero prima io!!! non è giusto! insomma io sto fuori tutto il giorno, se poi voglio mettermici io al pc e starci in santa pace???


intanto s'è pure fatto tardi, c'è la festa di laurea di mia cugina Elena, mi devo lavare che tra la giornata lavorativa e l'afa che c'è in stanza,causata dal pc, mi sento unta come un bel pezzo di pizza con la porchetta... quindi, sibilando tra i denti, gli lascio il pc, dopo avergli insegnato per l'ennesima volta a controllare dove sta salvando le foto che sta sistemando (perchè poi mi viene a cercare perchè non sa dove sono), acchiappo i vestiti puliti ed asciutti...


uscita dalla doccia prendo la reflex (che poi passerà di mano in mano e verrà riportata a casa da mio padre) e finalmente usciamo


ieri sono rientrata dal mare e mi fa: "ah! ti ho caricato le foto sul pc, ma non le ho cancellate dalla memory!"...mo pure quello non posso più fare per conto mio?? volevo riguardarle, per vedere quelle che aveva fatto Igor nella pineta di Santa Maria della Pietà mentre io dipingevo con gli acquerelli....


...non ci sono...le HA cancellate...


mi sono rifiutata di accendere il pc, sennò mi ritrovavo tutta la famiglia in camera!!!

venerdì 17 luglio 2009

"Il tuo bacio è una ddgioga!"

L'immunologo Ferdinando Aiuti si batteva ferocemente anni fa per far capire che il virus dell'HIV non era trasmissibile con un bacio, arrivò persino a baciare una ragazza malata di AIDS per farlo  capire - e fare scalpore - oggi ho letto un articolo che "ribalta" questa sua teoria.


...o quasi....


Da un articolo su Ubitennis (che mi ha inviato Igor) leggo che il tennista Gasquet (non so neanche chi sia io di tennis ci capisco ben poco, ed ho un rifiuto dato dal fatto d'aver ricevuto una palla da tennis - tirata con una certa forza - in pieno volto), squalificato perchè risultato positivo al test sul doping, abbia ottenuto uno sconto sulla squalifica perchè....beh...perchè lui non aveva assunto cocaina, come era risultato dal controllo, no...lui l'aveva baciata...


o meglio, la cocaina l'aveva assunta la bella ragazza che lui aveva rimorchiato in discoteca la sera prima (ma gli atleti la sera prima non fanno una chiusa in stile monastero, decisamente ascetica, in bianco e quant'altro?? sono indietro con le tendenze? questo più che in bianco...mah...), e lui, baciandola, l'ha assunta a sua volta...


così vien da chiedersi (o meglio vien da chiedermi): quindi se baci un fumatore (o meglio se bacio Igor dopo che s'è fumato una sigaretta dopo tot mesi d'astinenza, mi sono rifiutata che donna crudele!!) fumi pure tu? e se quello s'è fatto una cannetta? ed una birretta? oppure uno shottino? ma se poi andiamo a calcolare che: durante un bacio profondo, detto alla francese, si scambiano più di 40,000 parassiti e 250 batteri (è di consolazione aggiungere che: solo 1% dei batteri causano malattie?) alla fine chi ha ragione? Aiuti? oppure il resto del (fobico) mondo? e quindi devo chiedere il test dell'Hiv a tutti quelli che bacio (ehm no tesoro attualmente bacio solo a te....a proposito...tu a test come sei messo?) lo devo chiedere retroattivamente? (che faccio metto un annuncio qui?)


ad ogni modo qui divago, il dubbio che insorge in me è il seguente, ma è possibile che un bacio, per qunto intenso sia possa portare a risulltare positivi al test del doping, e sulla droga, il risultato era di 0,95 microgrammi sugli 0,5 consentiti....


e poi...ma la cocaina non rallentava e danneggiava lo sportivo (lo dicevano alla puntata di Sfide su Maradona - l'insonnia è una gran cosa vedi un sacco di programmi tivvù e ti riempi di tantissime nozioni inutili)?


a tutte queste domande non so darmi risposta...


vabbuò, vi saluto....vado a reclamare la mia dose di ddgioga, sperando che lui abbia preso cioccolata, o gelato, o bivva, o...vabbè basta che non siano sigarette!!!

lunedì 13 luglio 2009

Lui i miei già li ha conosciuti, li ha conosciuti in tempi non sospetti, quando da amico (almeno abbiamo iniziato così) passava a casa a prendermi ed almeno un paio di volte è entrato...


ha conosciuto anche il cuginastro, e l'ha conquistato immediatamente, anche se non lo sa (o meglio non lo sapeva visto che leggerà il post)


peccato che gli rimanga una enorme fetta di famiglia (mia madre è 3° genita di nove figli) gliela faccio prendere a piccole dosi, 'un sia mai che si dovesse spaventare e decidesse di ripensarci (Lui ripete spesso che non mi libererò facilmente di lui....ma....non conosce i potenti mezzi a mia disposizione)


non immagina le scene in stile: "il mio grosso grasso matrimonio greco" a cui hanno assistito tutti quelli (mio padre incluso) che sono entrati a far parte della famiglia. la quale famiglia è del tipo che t'ingloba, ti adotta, e ciò ha aspetti positivi, ma anche negativi (tra cui il trauma di trovarsi davanti tutta quella marea di gente di cui non ti ricorderai il nome per molto tempo ma che rivedrai più volte)


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ieri siamo andati al mare, dopo un gruppo di cugini con i rispettivi, più mia cugina Sandra con un'amica venute dalla Svezia, si era "accampato" a casa al mare... è stato messo subito a proprio agio, gli hanno fatto apparecchiare, ha giocato (e mi ha stracciato) a ping pong, a bicce e a racchettoni, ha tentato di fare un po' di parole crociate (subito disturbato da me), ha contribuito ad allagare il bagno, ha mangiato tanto di quell'aglio che oggi uccideremmo (mi ci metto anche io) chiunque, insomma ha potuto respirare un pochino l'atmosfera di famiglia...spero si sia rilassato, io so con certezza che è piaciuto, almeno ai cugini...


visto che Lui ha lo stesso nome del ragazzo di mia cugina Francesca gli è stato chiesto (e già qui è stata fatta una grossa eccezione, in famiglia i nomi vengono appioppati - il ragazzo di mia cugina Sandra da Jonatan è diventato Yucatan - e non ti è concesso di deciderlo da te) Lui, in un momento di non so che cosa, ha risposto: "Igor"...non ero presente al momento del battesimo, mia cugina è venuta e mi ha detto: "è stato ribattezzato, ora si chiama Igor" "Igor? perchè?" "boh non so l'ha scelto Lui!", sono andata ed ho chiesto quindi ad "Igor" il perchè, mentre mia sorella insisteva che era "Aigor", in tutta risposta ho avuto un "boh non so..." l'ho guardato e, con tutta la mia ormai notoria dolcezza, gli ho detto "dovessimo mai avere dei figli t'inderdico dal dargli il nome!"


in serata, al momento di andare via, mentre si accingeva a salutare Valerio (il ragazzo di mia cugina Arianna, già passato per la prova famiglia) che era intento a lavare il pentolame, si sente porre dallo steso Valerio la seguente domanda: "insomma, ma io non ho capito, ma tu come ti chiami? Igor o A.?" risposta mia "A!" e di Lui "Igor!" in contemporanea, Valerio, non sapendo a chi credere: "sì, vabbè, ma quello che ti hanno dato i tuoi...quello all'anagrafe....qual'è?"


"Igor", Valerio, "Igor....oramai è stato battezzato...."

giovedì 9 luglio 2009

suggerimento....

 mi sento in vena di suggerirvi questa canzone...


 come dire, fotografo questo attimo di serenità, senza chiedermi da dove derivi, nè quando se ne andrà...


cerco solo di godermelo, il resto per ora lo lascio alla noia!!!


 sconclusionata me ne vo a nanna!!!


buonanotte!!


 


 


 


 


 


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Oggi stavo smaltendo un po’ di posta che è “in giacenza” da un po’, ed ho visto che la mia sorellina mi ha inviato un articolo, sul “Low Impact Man”, che ha trovato su un altro blog la cui autrice, a sua volta, l’ha preso dal corriere della sera…

Leggo quindi di questo uomo che, in parte con l’ingegno, in parte rinunciando ad alcuni comforts che per noi sono diventati indispensabili, ma che in realtà non lo sono (“rinunciare alla tv?? Allo shampoo ed al balsamo??? Mi volete morta?????”), è riuscito a ridurre le sue emissioni…

No, non sto parlando delle scorregge, delle puzzette, ma piuttosto di quanto ognuno di noi “emette” (e quindi consuma) in termini di anidride carbonica; visto e considerato che l’ossigeno, o, detta terra terra, l’aria pulita che noi respiriamo, l’ambiente, l’ozono stesso, si stanno rivelando non propriamente così auto-rigeneranti visto il potere distruttivo di noi uomini, ma soprattutto visto che chi ci governa non ha mai preso delle decisioni realmente risolutive (famosa era la mancata ratifica del protocollo di Kyoto da parte del governo Bush, ma anche l’Italia, pur avendola firmata, non si è attenuta realmente a quanto stabilito), un manipolo di….utopisti? idealisti? boh…. diciamo ambientalisti, o forse di persone che cercano di preservare questa nostra Madre-Terra per le generazioni future, si è dato da fare.

Fanno quindi notizia queste persone che s’ingegnano a trovare modi per consumare di meno, già solo rinunciando all’auto… qui di seguito l’articolo….



Steven Vromman, belga, 48 anni regola la sua vita per consumare il meno possibile


L'uomo che vive a impatto zero. O quasi


Produce energia in bici, compra solo abiti usati, raccoglie l'acqua piovana e le sue bollette sono scese del 60%













Steven Brommer nella sua casa
Steven Brommer nella sua casa


GENT (BELGIO) -


ENERGY BIKE – Per alimentare il suo computer, utilizza l’energia generata pedalando su una bicicletta da passeggio collegata con un generatore di corrente e una batteria. Con venti minuti di pedalate ha elettricità per utilizzare 1 ora il computer. Ha scelto un computer portatile perché consuma meno di un normale computer da scrivania. Low Impact Man non è un bieco oppositore della tecnologia, anzi, crede nel suo valore informativo, usa Facebook per trovare velocemente notizie, ha un blog – che ritiene essere un grande strumento divulgativo - seguitissimo . Usa il weblog, che è diventato anche un libro, per condividere la sua esperienza e riceve moltissimi commenti. Ha un lettore mp3 che funziona a manovella con una dinamo. «Quando lo uso in pubblico qualcuno mi guarda con espressione sorpresa». Ha sostituito tutte le vecchie lampadine di casa con quelle ecologiche, ha messo uno strato di carta velina trasparente sui vetri delle finestre ottenendo così lo stesso effetto delle finestre a doppio vetro. Trattenere il calore è fondamentale per consumare minore quantità energia possibile. La temperatura in casa è di 18 gradi. Tra i termosifoni e il muro c’è uno strato di alluminio, così il calore non si disperde sulla parete, ma è reindirizzato nell’ambiente casalingo. Il pavimento è isolato tramite un soppalco di 10 centimetri fatto di sughero - «È un ottimo materiale isolante ed è naturale» – dice Steven Vrommer che ha “cacciato di casa” la televisione, il ferro da stiro, il bollitore e il forno a microonde. I giornali non li compra, li consulta in biblioteca.


DOCCIA CON ACQUA PIOVANA - Steven ha fuori dalla sua casa a piano terra una cisterna nella quale raccoglie acqua piovana che utilizza per il bagno. L’acqua corrente del rubinetto serve solo per bere, cucinare e lavare i piatti. Bagnoschiuma e shampoo sono banditi, preferisce una tradizionalissima saponetta. Si rade con lamette usa e getta e schiuma da barba. I suoi due bambini Adam (10 anni) e Marieke (13 anni) usano la doccia e non sono obbligati ad alcuna restrizione perché “i bimbi fanno l’opposto di quello che gli si comanda. Ogni tanto sono loro a dirmi papà ma questo non è ecologico!” Steven è divorziato e i figli vivono con lui due settimane al mese.


BOLLETTE MENO SALATE – «Prima pagavo 100 euro al mese, ora solo 40». Il costo delle bollette di Steven è sceso vertiginosamente. «D’estate anche l’impianto di riscaldamento dell’acqua rimane spento e, se serve, l’acqua la scaldo sul fornello a gas. L’impatto ecologico è minore». In media utilizza 2 o 3 kilowatt al giorno di elettricità, arrivando saltuariamente a 7 e il consumo di acqua è enormemente basso: 15 litri al giorno per Low Impact Man contro i 120 litri consumati generalmente procapite. Anche il cibo gli costa meno, infatti Steven Vrommer compra solo prodotti locali, spesso dalle fattorie, il latte per esempio. «Se compri alimenti che vengono da paesi lontani c’è il consumo di energia per il trasporto con navi e aerei». Così facendo acquista cibo non confezionato: prezzo basso e assenza di produzione di rifiuti perché ha dei contenitori – sempre gli stessi – che utilizza per andare a fare la spesa. Di buste di plastica neanche a parlare. Nel salotto ha varie piante e coltiva pomodori e insalate. È vegetariano - infatti con la carne si produce un alto tasso di emissioni di CO2 – ma non vegano. «Ho tentato, ma con i miei due figli, è difficile».





SCARPE NUOVE SOLO PER IL JOGGING - Compra solo indumenti di seconda mano, unica eccezione le scarpe da jogging: «Mi piace andare a correre e le scarpe usate non sarebbero comode». Il concetto di Low Impact Man è, appunto, quello di mantenere un buono stile di vita. «La mia vita costa il 20% in meno rispetto a prima». In un mese Low Impact Man produce 1 kilo di immondizia generica. Il suo recipiente per le lattine e i contenitori vari è lì da un anno senza mai essere stato svuotato, non ancora riempito per i suoi 500 grammi di capacità. Steven in un anno e 1 mese è arrivato ad avere un’impronta ecologica di 1,9 ettari. Il suo traguardo di 1,6 sarà raggiunto quando, a breve, isolerà – in accordo con il proprietario di casa - anche il tetto. Il suo stile di vita vuole essere un esempio per tutti i cittadini, per questo ha rifiutato la candidatura alle prossime elezioni europee nel partito dei Verdi. «Non è difficile vivere in armonia con il pianeta, dobbiamo, però, tenere sempre in mente che ne abbiamo uno. Dobbiamo solo cambiare un po’ il nostro modo di pensare”.



Ma, dopo aver letto tutto ciò, finisce che mi chiedo: cosa sono disposta a fare io? A cosa rinuncerei? (la parola rinuncia già implica qualcosa di negativo, un sacrificio…) i miei aggeggetti elettronici, come il cellulare, il lettore mp3 (che va ricaricato) la macchina fotografica, sia quella “base” che la nuova reflex avuta in regalo, il pc…. Tutti questi oggetti sono entrati nella mia vita quotidiana (l’mp3 mi accompagna la mattina e la sera per andare e tornare dall’ufficio, col cellulare comunico prevalentemente con Lui, i miei amici ed i miei…, le macchine…che ve lo dico a fare….), riuscirei a tornare alla mia vita “prima” dell’utilizzo di questi apparecchi?


Ho dei dubbi….


Qui di seguito una canzone, che avevo rimosso, che Lui mi ha fatto ricordare giust’oggi… guarda caso sembra proprio fatta apposta per l’argomento!!!


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=EMLQR229ILo&hl=it&fs=1&color1=0x402061&color2=0x9461ca&border=1]


Here we go again
Here we go go go to the temple of consumption
Get your gear and start to spend
Here we go go go with total dedication
Here we go again
Here we go go go to the temple of consumption
Get your gear and start to spend
Here we go, here we go, here we go

As some sort of prototype I serve to be
You see tomorrow's dream has never been a part of me
Consume today and leave the rest behind you
Tomorrow is a surprise party buy a ticket too
Faster living faster live as fast as you are able
Eat the food while it is still hot on the table
Spend if you can the greens are burning in your pocket
If you spend it right now you'll get as high as a rocket

Everything you don't use will lose its value tomorrow
Consume too much today and you can always borrow
This paradigm is the best one since the day of creation
Get your gear and shape up this is the revelation
Shop till you drop has built this civilisation
Don't believe what you hear about the next generation
If you go with a lot of toys you slip away a happy man
The greens are burning in your pocket spend it while you can

(CHORUS)

The moon and the stars they all look down on me and say
There's a correlation between tomorrow and today
I say you won't gain a thing on that sick repudiation
We're right here right now that's the only situation
You can't fool me we live on borrowed time
So I spend the funds I have down to the nickel and dime
Check it in check it out, it is not a matter of contention
Get your gear and shape up and join the church of comsumption

Use it in, wear it out, then throw it all away
Go get yourself a new one all you got to do is pay
Because the more I will get, the more I will own
With a lot of things around me I will never feel alone
I work around the clock just to earn my living
And I want to get--I won't spend my funds on giving
Now I'm acting irresponsible is that what you say
Hey, Somalia got my toaster just the other day


.

lunedì 6 luglio 2009

SE

Se riesci a conservare il controllo quando tutti Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina E trattare allo stesso modo quei due impostori; Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite E rischiarle in un colpo solo a testa e croce, E perdere e ricominciare di nuovo dal principio E non dire una parola sulla perdita; Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, E a tener duro quando in te non resta altro Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, Se tutti contano per te, ma nessuno troppo; Se riesci a occupare il minuto inesorabile Dando valore a ogni minuto che passa, Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling

mercoledì 1 luglio 2009

my shoes please!

In quest’ultimo periodo (cioè negli ultimi due mesi circa) ho avuto l’onere (principalmente quello, perchè l'onore, quello con la o te lo fanno ingoiare a forza di "amarezze") di lavorare ad un evento di una certa portata, ho lavorato (e continuo a farlo) per Roma Si Libra, devo dire che sono stati momenti pesanti, a volte ho raggiunto livelli d’isteria inimmaginabili, altre ho avuto discussioni e litigate pazzesche che non mi sarei mai aspettata di poter avere… a volte mi capitava di alzare la voce persino con Lui all’altro capo del telefono (ovviamente non alzavo la voce CON Lui) ed improvvisamente la linea cadeva… ho saltato pause pranzo, sono uscita regolarmente in ritardo, arrivavo a casa che ero un’ameba umana, ed a volte ci arrivavo solo perché Lui, decisamente preoccupato per la mia sorte, passava a raccattarmi davanti all’ufficio…

La manifestazione è finalmente iniziata, ed io riprendo anche a respirare, sabato scorso, lunedì ero di turno per stare a Piazza del Popolo all’interno dello stand riservato all’azienda presso cui si trova il mio ufficio(in altre parole io NON lavoro per loro…quindi non capisco proprio perché questa volta la grana mi sia toccata)…lunedì a Roma era festa patronale, nessuno o quasi lavorava, Lui, visto che finalmente c’era un po’ di sole ha deciso di andare al mare…

Ci muoviamo in netto ritardo, colpa mia perché volevo dare una sistemata al bombardamento che ho in camera, quindi dopo aver acchiappato al volo costume ed asciugamano, ed il cambi oper la serata su suggerimento di mia madre, e raggiunto il luogo dell’appuntamento “partiamo” per Ostia…

Dove ovviamente c’era già mezza Roma…

…ergo, nessun parcheggio…

Da Ostia siamo arrivati dopo il Villaggio Tognazzi….

In spiaggia Lui era già in tensione, avevamo fatto troppo tardi ed io dovevo/volevo essere a Roma per le 17.30, Lui voleva lavorare un po’… mentre lui si arrovellava un po’ sull’asciugamano io mi sono andata a sciacquettare un po’ – in altre parole a bagnarmi senza bagnare i capelli che avevo allisciato in vista della serata (you can touch me, hugh me squeeze me, kiss me but DON’T TOUCH MY HAIR!!!) – per poi andarmi a sdraiare per cercare di colorire un po’ le mie bianche carni…

Visto che erano quasi le 14.00 Lui, da bravo omo, è andato a procacciare il cibo, non prima di aver bocciato la mia proposta di prendere un gelato (“sennò poi mi svieni!!!”), tornando con due panini, quello per me era tonno e pomodoro (avevo chiesto il pomodoro)

Alle 15.30 inizio ad agitarmi, voglio tornare a Roma perché temo il traffico del rientro, Lui è tranquillo, confida che la gente si metterà in macchina più tardi…

Ore 16.45, siamo in macchina, la Pontina è a scorrimento lentissimo, per non dire che è ingolfata… Lui è nervoso ed inizia a dire “era meglio se lavoravo oggi! Facevo meno danni! Tu ti devi pure cambiare…ma non puoi cambiarti da Canova?”, io inizio ad avere un po’ di crampi da nervoso allo stomaco ma non volevo aggravare una tensione già tesa…

Allora mi balena in mente un’idea…

…una delle mie idee malsane e balzane…

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Io sono bravissima a spostarmi all’interno della macchina senza dover passare dagli sportelli, cosa che ho iniziato a fare sulla scia della Zeta-Jones (emulazione idiota, e decisamente meno sensuale, ma vabbè), decido quindi di passare sul sedile posteriore, da dove potevo facilmente raggiungere il cambio e cambiarmi, quindi, approfittando di un momento in cui la macchina era ferma in fila inizio a scavalcare (lasciando le infradito al posto del passeggero) dicendo “avvisami se riparti” –non volevo mica finire col culo sul parabrezza no? come potevo poi spiegare il perché c’ero finita alla stradale ed all’assicurazione? – di lì mi sono fatta spiegare come potevo abbassare il sedile ed ho iniziato la “vestizione” (sognando di essere uno dei 5 samurai, oppure sailor moon o qualunque altra maghetta dei cartoni a cui bastava lanciare il “grido di battaglia” per ritrovarsi bella pronta – poi mi si deve spiegare perché il cattivo non li attaccasse mai nel mentre) infila il reggiseno, infila il vestitino nero di lino da sopra, sfila la maglietta, la gonna ed il costume da sotto…

Il primo passo era fatto, mi veniva persino da ridere e intimavo a Lui di guidare e non sbirciare (non credo che far partire un bel tamponamento fosse una buona idea) ed ogni tanto gli dicevo: “questa non t’era mai capitata eh??” e da davanti lo specchietto retrovisore mostrava “Ambrogio” che ridacchiava e diceva di no…

ma seguiva poi la parte che già in condizioni ottimali m’è difficile, figuriamoci poi in movimento!! IL TRUCCO: con il pensiero stavo a Bridget Jones, la quale, nel secondo film, si trucca in macchina andando ad una serata di gala dell’ufficio del suo Mark Darcy e che, ovviamente, combina un disastro pazzesco…

cerco di bloccare in tutti i modi la trousse con gli ombretti in modo da avere lo specchio aperto, Lui quasi si offre di staccare lo specchietto del passeggero (del resto io lo prendo sempre in giro dicendo che la sua macchina è fatta come i lego: smontabile) ma mi sono intignata e devo riuscirci con i mezzi a mia disposizione, e, non so come, riesco persino a non cavarmi un occhio con la matita o a non farmi un baffo…

alle 17.55 una tremante (per l’ansia nb) me si presenta da Canova, il bar, con una voglia matta di far pipì ma nessun tempo per farla, per ritirare il portatile lasciato in custodia lì dalla collega….per poi (dopo aver fatto qualche grezza con il responsabile del bar) precipitarmi ad aprire lo stand (già aperto dall’ufficio stampa!!) e ad infilarmi le scarpe col tacco…

Ore 23.15, dopo aver riconsegnato il pc mi allontano un pochino malferma (i tacchi per fare avanti ed indietro sui sampietrini non sono il massimo)e decisamente stanca appoggiata a Lui, che è passato a prendermi, e che mi porterà a prendere un gelatino, quello promesso la mattina in spiaggia…

Gli altri due giorni che sarò lì (venerdì 3 e domenica 5) cercherò di non fare un arrivo così agitato…. Ma lo ringrazio comunque per l’infinita pazienza!!

ad ogni modo come colonna sonora ci sarebbe voluta musica con tante belle schitarrate... al momento mi viene in mente solo questa:

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