mercoledì 30 aprile 2008

Ken Lee...

...sono mancata per troppo tempo, le ultime cose che ho scritto non sprizzavano di gioia, ed ho altri pensieri oziosi un po' negativi (più o meno) pendenti sulla testa...


ma, prima di fare ciò, voglio omaggiarvi con un video dei miei...sapendo che apprezzerete, lo dedico a Bussys, perchè mi sono dimenticata di fargli gli auguri di buon compleanno


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=FQt-h753jHI&hl=it]


 ...uit oll mai lov...

lunedì 28 aprile 2008

Tunisi-Roma...

ok, ok, se m'impegno stavolta ce la posso fare...e poi commento la scelta del sindaco...anzi il commento lo faccio ora, a caldo...MERDA!!!bene, fatto questo è meglio procedere con la fine del racconto...


a Tunisi penso di essere arrivata al limite massimo dela sopportazione, e, forse, di aver rischiato il posto a causa dell'atteggiamento dei miei coetanei presenti nella delegazione


...è più o meno noto che io non fumo, sono una non-fumatrice piuttosto paziente, a volte tollero, ma quel che è certo è che i miei polmoni hanno risentito della settimana di viaggio...forse il culmine l'ho raggiunto la sera di venerdì, quando, dopo la cena di lavoro con la direttrice dell'ufficio ICE di Tunisi, gli altri "cciovani" (o per meglio dire 2 di questi, che, tra l'altro si erano presentati in ritardo alla cena, di lavoro nb, perchè avevano deciso di farsi un giro nella spa dell'albergo) hanno deciso che dovevamo assolutamente andare fuori in qualche pub/locale... qui tocca fare un inciso, se c'è una cosa che ho imparato è che ogni paese ha i suoi orari, normalmente quelli italiano somigliano solo a quelli spagnoli, nel resto del mondo si fa tutto ore prima...


usciamo dall'albergo (nb io mi ero fatta giusto giusto una doccia al termine degli incontri vs le 18.30-19.00) e saliamo sull'ennesimo taxi, a cui chiediamo (chiede lei l'unica altra ragazza del gruppo) di portarci ad un locale di una cittadina vicina di cui hanno detto un gran bene (in sostanza non avevamo la più pallida idea di dove andare)... l'autista ci porta ad un complesso (non saprei definirlo in un altro modo) che include al suo interno 3 ristoranti ed una discoteca... i ristoranti stanno per chiudere, ergo non servono più niente, neanche da bere...rimane la discoteca, un antro giù nel seminterrato dell'edificio, unica via d'uscita (a quanto sono riuscita a capire) la porta d'ingresso, impianto d'areazione nullo...sigarette a go-go...l'ideale per i due fumatori del gruppetto... una palla mortale...musica...noiosa, troppo affollato, troppo fumo...devo dire che mi sarei martellata sulle gengive per la mia mancanza di spirito e per non averli mandati a stendere già all'albergo...


aspetto quindi pazietemente seduta su un divanetto che deve aver visto tempi migliori, e soffocando l'impulso di raddrizzare i quadri della saletta in cui ci troviamo, ed osservo intorno a me...le ragazze, rispetto al Marocco hanno abiti più "occidentali", meno coprenti o soffocanti, ma ci sono comunque ragazze in chador, gli altri commentano che è una contraddizione, ma io (sarà che son bastian contrario?) decido che no, non lo è...tutte noi abbiamo diritto a divertirci come meglio crediamo, e lo possiamo fare con l'abbigliamento che più riteniamo opportuno...in più una delle ragazze ha un tessuto a fiori per lo chador (che è di quelli lunghi) e l'altra ha un blu chiaro...quindi hanno cercato di "sdrammatizzare" il capo, in più mi sembrano più carine (anche se non è il termine esatto) di altre ragazze in mini top leopardato e mini gonna in jeans...


quando finalmente la tortura finisce, toriamo dal nostro tassì, che ci ha pazientemente atteso fuori...in macchina stavolta mi tocca di stare davanti, l'altra ragazza è incapace di articolare in francese visto tutto l'alcol ingerito, ed io sono sono l'unica dei 3 rimanenti a saperlo parlare... come ogni itailano che si rispetti, i due viziosi del gruppo iniziano a cantare, vengono torturati Giorgia, Laura Pausini, tiziano Ferro e molti altri fino a quando l'autista decide di porre termine alle sue di torture ed accende la radio...


arrivati in albergo...ovviamente non si può andare a dormire, bisogna fare un altro paio di giri di alcol (mi sembrava d'essere entrata a far parte della comitiva di Amy Winehouse) ma il mio stomaco è già da ore che grida vendetta...mi viene chiesto di suonare il piano, ma io senza spartito so fare solo l'inizio di "Per Elisa" (un paradosso visto che la mia insegnante la odiava) e ricordo qualche frammento della musica della Barilla...quindi faccio anche la figura della conta balle...e chissà...magari lo sono...


quando finalmente riesco a sganciarmi (con la vaga promessa che l'indomani avrei fatto un'altra gita con loro ad Hammamet questa volta) sono le 3 passate, ogni singola parte della mia persona (abiti inclusi of course) puzza di fumo, e non basta fare una doccia veloce, l'umidità ed il vapore, oltre a non togliere come al solito la puzza dali abiti, non la toglie nemmeno dai miei capelli...passo una notte semi insonne a combattere contro lo schifo ed il bruciore a naso e gola...


la mattina dopo, contrariamente a mia abitudine quando sono all'ester, non riesco a svegliarmi prima delle 08.55 o 9 meno cinque, giusto 5 minuti prima degli incontri...mi vesto di corsa e scendo per essere giù alla saletta, digiuna, rintronata etc., cerco la compassione del mio capo elemosinando 10minuti per la colazione, ma non riesco neanche a sedermi che vengo chiamata a risolvere una questione, c'è un ministero che è venuto a parlare con l'azienda rappresentata da uno dei miei compagni di...boh... della sera prima, ma lui non è sceso...devo quindi chiamarlo...lo chiamo sul cellulare e mi risponde dopo un po'...si rifiuta di scendere (sebbene lui stesso nei giorni prima mi aveva detto che a lui interessava solo quel ministero e basta) perchè non pronto, è troppo presto a lui risulta un appuntamento solo più tardi "digli che sto male"...dico che sta male..."ma almeno qualche brochure...", lo richiamo, non risponde, salgo su, busso, non risponde, entro nella mia camera e lo chiamo in camera...finalmente risponde "affacciati e dammi almeno qualche brochure"...io nel frattempo mi sono giocata i miei 10 minuti di colazione, e giro tipo zombie per l'albergo...per fortuna che il mio capo è paziente...


iniziamo i colloqui, agli appuntamenti di noi giovani siamo presenti solo noi non fumatori...dopo i primi 2 incontri mi accorgo che l'altro ragazzo è un po' in difficoltà, non ha un'interprete per il francese, ha optato per l'inglese, ma anche il quel caso ci sono problemi... chiedo l'autorizzazione al mio capo e vado ad aiutarlo...


a metà dell'incontro sento un fischio alle mie spalle, mi giro e vedo la sua colega, comoda comoda, in jeans felpa, cappellino e borsa luis vuitton, che si affaccia, per nulla intenzionata a venire a dargli una mano....intenta piutosto ad attirare la ns attenzione...decido di ignorarla, sto lavorando e, anche se stanca, sono decisa a portare la cosa a termine...


finiti gli incontri, finalmente, tocca decidere cosa fare...sono intenzionata a non andare ad Hammamet, no per altro se non per darci un taglio col fumo passivo...il mio capo ha intenzione di andare al museo del Bardo, il museo archeologico di Tunisi, che ha, al suo interno, dei belissimi mosaici di epoca romana...io mi accodo a lui, e dopo aver detto che non andavo ad Hammamet, prendiamo un tassì...neanche 5 minuti dopo ci chiamano e ci dicono di aspettarli, ci stavano raggiungendo (!!!!)


sono sincera, il museo del Bardo è molto bello, ed è stato un piacere vederlo, mi è sembrato strano vedere che per scattere delle foto si dovesse pagare una cifra in aggiunta, ed ero pertanto intenzionata a non farle se non che...una delle guardie del museo, un signore sui 70anni, dopo aver "giocato" a "francese? tedesca? inglese? etc." (= indovina la mia origine) con me, e non averci preso mi ha detto "faites des fotos, pour vous, m.lle, c'est gratuit!!" (=fate delle foto, per voi, signorina, è gratuito!!), del resto l'avevo "conquistato" con un rosso sorriso e dandogli la soluzione al quesito (italienne!)...peccato avere al seguito qualcuno che ti fa fretta!!!! nel bel mezzo della visita, dopo averli persi nel museo, ci hanno chiamati: "noi siamo già fuori, uscite?", domanda che d'interrogativo ha ben poco...


dopo il museo, e dopo un lungo giro in tassì per andare al centro, ci siamo ri-incontrati (ogni tassì può portare 3 passeggeri noi eravamo in 5) al "café de Paris"...a mangiare...pizza!!!! (cosa che io ABORRO!! ma del resto visti i tipi) e poi finalmente ci siamo diretti al suk di Tunisi, dopo neanche 5 minuti ci hanno abbandonati (al mio capo e a me) perchè c'era troppo caos e aveva (lei) mal di testa...cari miei, l'intenzione era che andassimo via tutti insieme, ma io col CAVOLO che lo facevo!!! ero intenzionata a vedere di prendere un piatto in ceramica per mia mamma e trovare i datteri che mia nonna (che non mi ha mai chiesto nulla dai miei viaggi) mi aveva chiesto dall'ospedale...eppoi...beh...volevo vedere qualcos'altro che non fosse l'albergo, un tassì, o semplicemente il fumo di una sigaretta...


dopo aver preso un piatto per mia mamma (e vi assicuro che ne avrei preso più d'uno e che il tipo me ne voleva vendere più d'uno: "uno per zia!!" "eh, no! e chi ce l'ha lo spazio! son troppe! vado fallita!!") ci addentriamo alla ricerca dei datteri freschi...ma lì nel suk li vendono solo in scatola (in boite) come quelli in commercio in Italia, tocca andare al mercato generale...nel ritornare indietro un venditore, dalla sua postazione di fronte al negozio, dice in spagnolo al mio capo: "Otra vez con su hija.¡Señor qué suerte que tiene!" (frase che io ho tradotto immediatamente visto che lui non conosce lo spagnolo)...


Purtroppo "le marché gèneral" era chiuso, il sabato e la domenica chiude a mezzogiorno, quindi, con le pive nel sacco (non eravamo neanche riusciti a trovare il thè alla menta), andiamo a prendere un tassì...


...e qui...beh....c'è stata la mia trasformazione...celata sotto le vesti di una novella cappuccetto rosso, ho abbordato il tassista chiedendogli se sapesse dove potevamo trovare dei datteri, freschi però, che li dovevo portare alla mia nonna...avrei potuto aggiungere persino malata e non avrei mentito... del resto, il tassista, pur di essere pagato ci avrebbe portati sulla luna...ma, ho avuto questa sensazione, ha preso realmente a cuore quanto gli avevo chiesto e, con il mio capo che un po' mi guardava sbalordito ed un po' rideva come un matto visto il mio francese (buono devo dire) abbinato ad una vocina suadente...


dopo una serie di giri infruttuosi, molti fruttivendoli erano chiusi, uno li aveva ma non erano un granchè, al supermercato non ne hanno di freschi, ci ha finalmente portati i un vero suk...frequentato da tunisini, e non trappola per turisti...lì ho pensato bene di non scendere (diciamo che non sarei passata inosservata), ed ho lasciato le contrattazioni ai due uomini della comitiva...in realtà l'ho lasciata al tassista...


siamo quindi rientrati in albergo in possesso si un fascio (termine quanto mai sgradevole visti i tempi) di rami con i datteri, il tempo di poggiare il tutto in stanza, farsi una doccia e cambiarsi e via di corsa a Sidi Bu Sahid (sempre che si scriva così), che è un piccolo paese a non molto da Tunisi, che, per i colori: il bianco calce ed il blu intenso, mi ricordava molto alcune isole della Grecia, è un posto piccolo, piuttosto in alto, da cui si ha la vista della costa tunisina... molto bello e molto pulito...e, soprattutto, finalmente ero lontana dalle sigarette! intorno alle 22.00 ci hanno chiamato i tre giovani (del resto lì con me, oltre al mio capo, c'era un altro signmore della delegazione, mentre altri due erano andati a vedere se si avevano notizie della valigia, e un latro era già rientrato in Italia) che si erano appena svegliati (!!) e volevano sapere dove eravamo per raggiungerci (inoltre mi hanno aggiunto "dài ora che arriviamo noi molli i vecchietti e ti vieni a divertire!!")...purtroppo, vista l'ora, mi hanno detto che non si poteva prenotare un altro tavolo al nostro ristorante, la cucina stava per chiudere e non accettavano altre prenotazioni...


...li ho quindi richiamati ed avvisati che in zona non avrebbero trovato nulla e che gli conveniva cercare qualcosa a Tunisi, e qui, so da fonte certa hanno avuto la seguente avventura: visto che erano appena saliti in macchina, hanno detto al tassista che c'era stato un cambiamento di programma, che li portasse ad un buon ristorante ancora aperto, il tassista li ha quindi portati al ristorante di...un altro albergo!!! hanno quindi fatto dietro front e sono tornati allo sheraton a mangiare lì...in sostanza è come se non fossero mai usciti dall'albergo...mamma mia che cosa triste!!


la mattina dopo, rinfrancata da una buona dormita e dal pensiero di rientrare a casa, e soprattutto carica di "dattes fraiches", beccandomi il soprannome di Sampei, e tremando al pensiero di venire fermata per commercio illegle di datteri mi sono avviata all'aeroporto rigorosamente a stomaco vuoto...


...ho quindi potuto constatare che la compagnia di bandiera italiana è in grossi guai: no si sapeva quando saremmo partiti, ma non lo sapeva nemmeno l'equipaggio, ed ho atteso il mio bagaglio (ma qui forse c'entra più l'aeroporto di Fiumicino) per più di un'ora, con mio padre e mia sorella che mi avevano data per dispersa...


posso tranquillamente dire che il rientro alla mia quotidianeità è stato piuttosto brusco, per un semplice motivo...non ho avuto il tempo di smaltire tutta a stanchezza accumulata...


...sono comunque sopravvissuta, quanto ho visto e quanto ho fatto mi è stato molto utile (o almeno spero) ho potuto vedere le differenze tra paese e paese, constatare che la Tunisia è più vicina a noi di quanto non lo sia il Marocco, almeno per quanto riguarda la libertà di scegliere cosa indossare per una donna... ed ho capito che voglio rivedere bene questi posti, con più calma...per assaporarli realmente...


qui chiudo, chiedendo scusa per l'attesa...


 




aggiungo qui un video che per me fa da commento alle elezioni, non nascondo di essere delusa dai risultati, ma spero di poter dire "mi sbagliavo"

 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=ctQScl_RYBY&hl=it]


 

venerdì 18 aprile 2008

Tunisi...

...no decisamente non ce la posso fare...sono trooooooooooooooooooooooooooooooppo stanca... qui mi si accumulano impegni, di lavoro, personali, gente che si sposa e fa l'addio al nubilato (a dire la verità loro l'hanno chiamato addio al "celibato"...ma...trattandosi della sposa...). il mio capo che s'ammala 2 settimane sì ed una no e che mi annuncia che all'incontro coi cinesi ci devo essere pure io...e devo PURE vestirmi bene; e non trovo le scarpe per il vestito (che tra l'altro mia madre odia), e poi le trovo ma a questo non trovo la borsa, ed il tempo è brutto mentre il vestito è estivo (MERD!!!)...


e finisce che deludo i mie affezionatissimi (4) lettori (cd, contando lo stereo a 3 piastre ed il lettore portatile ci siamo)...


dunque...dove diavolo ero rimasta??? ecco...arriviamo a Tunisi...arriviamo al ritiro bagagli...ma...non arriva una valigia!!!!! mentre cerchiamo di capire il da farsi, un altro imprenditore, giunto in contemporanea con noi da Roma, incurante dei nostri affanni, da bravo cafone (potremmo definirlo un vero e proprio...stronzo), dopo averci salutati (salutati nel senso di fatto le presentazioni) esce fuori e si porta via l'autista del pulmino incaricato di venirci a prendere... quindi, una volta usciti (senza valigia) per andare all'albergo non abbiamo trovato nessuno ad attenderci...e all'ufficio ICE di Tunisi rispondeva solo una voce registrata (a volume bassissimo) che diceva che erano chiusi... di certo non un esordio dei migliori...


quando siamo giunti alla destinazione tanto agognata =l'albergo, pensavamo di poterci rilassare un pochino...ma il tempo di entrare in camera, di lavarci e... scopriamo con orrore che l'ICE ha organizzato già una visita al parco tecnologico di Tunisi...neanche il tempo di mangiare un boccone...solo un sorsetto di thè alla menta (buono...ma molto zuccheroso)...


ovviamente, non c'era neanche da stupirsi, gli altri 3 giovani della comitiva si sono subito fatti riconoscere: non si sono presentati giù nella hall, ed hanno detto che ci avrebbero raggiunti dopo...lasciati lì per loro le cartelline con gli appuntamenti ed un tassì per raggiungerci (debitamente istruito e pagato) siamo andati a questo parco...vi garantisco che, visto che ero già distrutta, il mio francese, nonchè il mio italiano erano totalmente inutili per comprendere di cosa si parlava...ero letteralmente in catalessi...


nel frattempo gli altri 3, con molta calma, erano scesi nella hall ed il tizio, non mi ricordo mai se è il concierge e l'altra figura (losca) di cui non mi ricordo momentaneamente il titolo, aveva già perso le cartelline e li ha indirizzati verso un altro tassì (questo a quanto ci hanno riferito loro)...mi chiamano quindi, per sapere dove siamo...mi faccio dare le indicazioni da un usciere che...beh...ve lo raccomando, oltre ad avermi squadrata da capo a piedi con l'aria di dire "tu guarda questa femmina qui, la mandano pure in giro"...vi dico solo questo, quando sono finalmente riusciti a raggiungerci la visita era finita...e, con mio sommo gaudio, l'abbiamo dovuta "rifare" (in formato più sintetico) di nuovo!!!


il giorno seguente, dopo il solito avvio dei lavori soporifero (vabbè...io prima delle 13.00 non ragiono, e di solito a quell'ora necessito di ingerire delle sostanze definite cibo), durante il quale un matto s'è alzato protestando che si parlava solo dell'ict in Tunisia (nb: era l'argomento della missione!!) abbiamo iniziato gli incontri, questa volta anche io mi sono dovuta occupare di parlare con le persone che avevano preso un appuntamento con noi)...ho così scoperto, con grande panico, che il mio capo non aveva letto le schede (o per lo meno l'aveva fatto solo parzialmente) informative dell'azienda che dovevamo rappresentare, e che liquidava quelli che erano venuti a parlare di alcuni aspetti (di cui lui non aveva letto nulla) visti sul profilo breve...


...nel panico, ho letto velocemente le schede e...ho dato prova di essere una bravissima freeclimber!!!!!


chiedo scusa però, ma per ora questa puntata si ferma qui, la mia pausa pranzo è finita! alla prossima, sempre che mio padre e/o mia sorella non tengano in ostaggio il pc!!!

domenica 13 aprile 2008

Rabat-Casablanca-aereo per Tunisi...

come pausa pappatoria è un po' lunga...ha ragione Seigradi, in realtà m'è arrivato tra capo e collo tutto: stanchezza, stress emotivo...qualunque cosa potesse arrivare è giunta, ho passato una settimana a lottare tra i giramenti di testa, nausea (non fate i maliziosi!!!) e mal di stomaco, giusto per citare un po' di cose, in più il lavoro di una settimana s'era accumulato, ed io non ho neanche potuto prendermi un giorno...sigh! che povera bimba sfortunata!!!


allora...di Rabat non saprei cosa dire, non ho visto nulla (ci sono stata solo una notte) al di fuori dell'albergo e del suo giardino...molto rigoglioso! ad ogni modo la prima notte in Marocco noi giovani del gruppo (età dai 27 ai quasi 29) giravamo senza requie in giro per l'albergo. Abbiamo così sentito all'Hhamilton Bar (posto molto chic con cuscini zebrati)  Kristin Marion ed il suo Trio; abbiamo beccato una festa aziendale (doveva essere una grande azienda, una multnazionale, viste le nazionalità presenti) dove c'erano persino canti e balli marocchini (l'eco della festa rimbombava per tutto il corridoio - uno dei tanti - in maniera terrificante), abbiamo fatto finta di perderci nel giardino e siamo arrivati fino alla recinzione col mondo vero, oltre quello creato ad hoc da Mr Hilton per permettere alle sue nipoti di spendere e spandere...ma non siamo fuggiti...chissà perchè...ad ogni modo, già dalla prima sera, ho intuito quale sarebbe stato il mio problema nel corso della "missione": il fumo...troppo...naturalmente i fumatori incalliti del gruppo non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di fumare come ossessi, visto che - purtroppo - non c'erano divieti...


il giorno dopo sono iniziati gli incontri, non dopo una lunga (ed anche piuttiosto tediosa per un'ignorante come me) mattinata di presentazione - chiamiamola così - della situazione economica dell'ict in Marocco...il mio capo si dev'essere accorto del mio imminente abbiocco, m'ha chiesto quindi di scattare u po' di foto..ovviamente(ma sarà poi così ovvio??), nel corso dell'incontro c'era un fotografo che ha scattato una marea di foto per...poi RIVENDERLE!!! mentre avvenivano gli incontri lui era fuori dalla sala, col suo tavolino e le rivendeva ai rappresentanti delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni!! Appena terminati gli incontri B2B, dopo pranzo, giusto il tempo di una boccata d'aria, ed un bacio dal sole ammirando la piscina (lo ammetto, mi sono messa apiedi nudi, ho tolto ikl maglioncino, e ripiegato un po' i pantaloni...il tutto col mio boss presente!!)...e rimpiangendo il tempo tiranno e l'ICE schiavista che ci trascinava a Casablanca ad andare a vedere una fiera delle tecnologie...


viaggio Rabat-Casablanca in stile gita scolastica, con uno degli interpreti, un ragazzino di 23 anni (di mamma italiana e papà marocchino) dalla faccia da schiaffi che conosceva tutte le canzoni e le cantava (da "Wild world" di Cat Stevens, a "NOthing Else Matters" dei Metallica o "Hotel California" degli Eagles)...arrivati al luogo della fiera i miei occhi hanno subito notato (cosa inevitabile viste le dimensioni) un qualcosa di...stupendo, la Grande Moschea di Casablanca, voluta dal giovane re, ipertecnologica (a quanto mi hanno detto) ma, a mio parere, stupenda...così, dopo aver fatto i bravi bambini per 20 minuti alla fiera, noi giovani col mio capo al seguito (lui non tanto giovane) siamo "sgattaiolati via (non senza aver avvisato la "prof" aka una delle signore locali che lavoravano per l'ICE che andavamo a VEDERE qualcosa)... purtroppo non si poteva entrare nella moschea, e non ci saremmo riusciti neanche nei giorni successivi, ma...la fotografa che è in me è impazzita di gioia a fare una marea di foto (quelle in Marocco sono quasi tutte alla moschea) da tutte le angolature... quello che trovo buffo è che io, pur non essendo religiosa, mi incanto di fronte ad alcuni edifici dal ruolo religioso come ad esempio il duomo di Uppsala (anche questo fotografato da ogni angolo), o Ryddarholmskyrka a Stoccolma, o...beh...il bel cupolone di S.Pietro...l'unica "giustificazione che mi viene in mente è che queste architetture così, a volte imponenti, colpiscono il mio senso estetico...


a Casablanca, non abbiamo girato tantisimo, ma comunque più che a Rabat, la prima sera siamo stati ad un ristorante, su consiglio della direttrice dell'ICE (uh che bella rima da 5a elementare, di quelle da "ecco la rima vi lascio la stima"...che tristèssa...il cervello me lo son giocato!), il quale sarebbe stato carino, non fosse stato che era una specie di antro senza finestre, cosa terribile in un posto dove si può fumare, e che l'altra ragazza del gruppo ha un po' influenzato tutti col suo rifiuto del cibo (almeno a me è passata la fame dopo che lei, per l'ennesima volta, ha detto che gli odori le fanno venire la nausea e s'è accesa la 20ma sigaretta della serata)...leit motiv di tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutto il viaggio GENTE: NON VIAGGIATE SE a) Vi danno "fastidio" gli odori, b) riuscite a mangiare SOLO italiano, c)non avete il coraggio di provare qualche sapore nuovo...risparmierete molte noie a chi sta con voi...ad ogni modo, anche a Casablanca l'unica opportunità di "fuga" c'è stata l'ultimo giorno di incontri (il giorno dopo partenza alle 7.25!!!!!!!!), l'albergo era vicino al bab (non so se ho scritto giusto, si legge comunque beb) Marrakech, un suk/bazaar, in realtà io volevo andare al Quartier des Habous che mi avevano detto essere molto interessante, purtroppo il mio capo (che era già stato a Cazà) si ricordava (male, a quanto pare) che il Quartier non era un granchè...quindi...ci siamo avventurati per il bab...


...all'inizio, anche se avevo la sensazione che noi eravamo gli unici due turisti lì e che di certo i miei colori non aiutassero a passare inosservati, è andato ok...cioè fino a quando non abbiamo pensato bene di chiedere informazioni su dove fosse la zona dedicata all'argento...io dovevo chiederlo ad alcune donne (in quanto donna), ed invece siamo stati fagocitati da un tipo strambo che ci ha portato da un "bravo negoziante", "roba buona!", lui era stato "ocho anni a Napoli"...insomma due fessi di turisti; lì nel negozio io dovevo adempiere al mio ruolo (come da cliché) di donna quindi scegliere cosa prendere per le varie persone pensate: la moglie del boss, la collega che compiva gli anni, quella che mi aveva dato i soldi, la mia sorellina... solo che io non sono una tipa standard, non impazzisco per i gioielli...quindi...eccomi lì, in quel buco di negozietto, a guardare e sudare freddo pensando "se sbaglio mi sbranano"...no perchè fino a qualcosa di semplice ci arrivo, ma poi...la parte della contrattazione toccava al mio capo...ma...siamo stati un disastro su tutta la linea, perchè, al momento della contrattazione gli è squillato il cellulare e mi ha lasciata lì da sola...per poi tornare e non contrattare affatto sul prezzo deciso... il tutto mentre la "nostra guida" si calcolava che percentuale gli sarebbe entrata...


torniamo all'albergo non prima di esserci liberati facendo una donazione di €uro4, in programma c'è una visita alla Grande Moschea con la parte giovane del gruppo (ok, in Marocco eravamo 7 in totale 4 under 30 e 3 over 40...), solo che chiudeva alle 14.00!!! nel frattempo, mentre eravamo fuori dall'hotel per decidere sul da farsi, ci raggiunge nuovamente la nostra guida ai segreti del bab con la cartellina degli incontri che il mio capo aveva volutamente dimenticato nel negozio, il mio capo gli ha detto che la poteva buttare, ma vi posso assicurare che non l'ha fatto, anzi, era come se fosse stato un tesoro per lui...siamo quindi rientrati all'interno del bab, perchè l'altra ragazza voleva comprare un po' di argento per le amiche (per sè si era comprato una boccetta del suo chanel, che aveva già finito a forza di spruzzarselo addosso ogni volta che finiva una sigaretta). ritrovando così la nostra vecchia guida (ormai era di famiglia) più una new entry, c'è stato quindi uno scontro, anzi un duplice scotro, tra le due guide per il nostro possesso, e tra l'altra ragazza ed il negoziante...ha vinto la guida nuova, e la tipa ha ottenuto uno sconto notevole rispetto a quanto aveva fatto a noi (che due fessi!!!)...a questo punto dovevamo solo girare, sperando di liberarci...


ovviamente non ci siamo riusciti, soprattutto visto che il mio capo se n'è uscito dicendo ad alta voce, per non dire gridando, "Astrid,ma tu non dovevi vedere per della ceramica???"...l'avrei abbattuto...il tipo/guida s'è illuminato: "ceramica?? venite con me!!" ci ha portato in un negozio, mentre io avevo già visto in un altro posto delle cose che mi piacevano, mentre in questo altro posto non ho visto nulla...vabbè, ma io, che ho una passione per la ceramica (ovvero per piatti, tazze, mattonelline...il tutto dipinto a mano) sono una rompiballe precisina, o è come dico io o è niente...e soprattutto volevo scegliere io dove vedere...) ovviamente gli altri si sono sentiti costretti a comprare...un posa cenere!!! così il negoziante ha, finalmente visto che sembrava fosse lo scopo del viaggio, ad uno dei ragazzi se voleva "10.000 cammelli per la moglie (=l'altra ragazza, l'acquirente del posacenere)", risposta? "affare fatto!! anche per 9.999!!!" è seguita una domanda - sempre diretta a lui - che nessuno di noi ha ben compreso: "ce l'hai la pistola?"...ad ogni modo ci siamo finalmente liberati, pagando nuovamente la nostra liberta con 5 o più euro...


...dei veri turisti...in altre parole: degli idioti


il giorno dopo, già dall'aeroporto si è capito che le cose non sarebbero andate facilmente...in realtà, per qunto mi concerne, anche il fatto di partire prima che fosse possibile mangiare in albergo non era un segno positivo... ad ogni modo, abbiamo avuto problemi da subito con i biglietti elettronici, che non risultavano tali, quindi quanto ci aveva mandato l'agenzia per e-mail sembrava solo carta priva di qualsivoglia valore, disperata (come tutti gli altri) provavo a chiamare Roma, le due ore di fuso non facilitavano l'impresa: la mia collega, l'agenzia di viaggi...alla fine, per disperazione, ho chiamato l'ufficio, sparando a raffica una marea di "dati" al collega che apre l'ufficio al mattino affinchè spiegasse alla mia collega dove fosse il problema...alla fine sono riuscita a mettermi in contatto con l'agenzia ecco qui un resoconto di un dialogo insensato:




  • Tipa dell'agenzia: XX Buongiorno sono X



  • IO(tuttod'unfiato): BuongiornosonoAiLunddell'ufficioxxchiamodalMaroccopotreiparlareconXXchec'èunproblema.



  • Tipa (non molto lucida): non è ancora arrivato...



  • IO: alloramideveaiutaerlei,mipuòaiutarelei,vero????



  • Tipa: provo.



  • IO (questa volta scandendo): Allora, noi siamo qui in Marocco, il nostro aereo parte alle 7.25...



  • Tipa: ma sono le 9.00



  • IO: LOCALI...



  • Tipa: Ah...che figura di merda...(risatina imbarazzata



  • IO: COMUNQUE...non ci fanno partire, dicono che non abbiamo i biglietti elettronici, mi servirebbero i numeri di prenotazione di queste persone...



Nel frattempo, mentre oramai avevamo già sbloccato o almeno ci eravamo quasi arrivati, la mia collega a Roma aveva ricevuto il messaggio e si attivava...


ad ogni modo, al momento di passare il controllo passaporti e bagaglio a mano scopriamo che dobbiamo compilare un modulo già compilato per entrare ANCHE per uscire...il nervosismo è alle stelle, normalmente, in qualsiasi altro paese noi saremmo già stati mollati lì all'aeroporto, i nostri bagagli, già imbarcati prima ancora di aver risolto il problema dei biglietti, i viaggio senza di noi (ok, lo so che ora per motivi di sicurezza non si può fare)...noi ragazze compilaimo per prime il modulo e passiamo...il tipo al controllo passaporti, il secondo controllo per la precisione (al primo hanno guardato e preso il modulo e timbrato il mio passaporto - con sommo scorno per la maniaca dell'ordine e della precisione nelle cose inutili che alberga in me - nelle ultime pagine -!!! -)...comunque sia, il tipo guarda il passaporto e:




  • Tipo: Svenka! Hej-Hej! Mon frère habite à Helsingborg! (-in sv-Svedese! Ciao-Ciao! -in fr- Mio fratello abita a Helsingborg!)



  • IO (nel mio francese migliore, ma con un tra le righe molto...romano) Et moi j'habite à Rome (ed io abito a Roma = e 'sti...)



  • Tipo (per niente scoraggiato): T'as msn? (hai msn?)ridandomi il passaporto



  • IO (dubbiosa): Ehu...non...(Ehm...no)...sorrido e vado via...



gli altri del gruppo, in realtà i maschietti più giovani, sono stati allegramente tastati e palpati (uno dei due solo perchè aveva un pacchetto di fazzoletti in tasca...io nel frattempo chiamavo a Roma, ed avvisare del passato allarme la mia collega...


in aereo ho potuto osservare una giovane coppia con pupattolo di max 1 anno, lei aveva i tatuaggi all'hennè su mani e piedi, ma soprattutto m'ha colpito come preparassero il pupo in vista dell'atteraggio a Tunisi, dove probabilmente l'attendevano i nonni, oliato e profumato, gli è stato infilato una tunica ed un paio di pantaloni, probabilmente un abito tradizionale chissà, magari inviatogli dai nonni in vista della sua visita, il bimbo s'è messo a piangere al momento d'infilarsi la tunica...magari non ha proprio gradito tutto questo indaffararsi...chissà...


vabbè, vado a nanna...coming next Tunisi e come back...