lunedì 10 maggio 2010

on the rocks

sul sito di Repubblica li definiscono boy band... il termine mi pare alquanto poco azzeccato...


il mio senso del trash li definirebbe...STUPENDI!!!! fatto sta che sono entrata in fissa con questo gruppo...


ed a questo punto li condivido con voi... o con chi è in grado di apprezzare!!!


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=M8PAuvxCZuM&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0x006699&color2=0x54abd6&border=1]


enjoy the show...


Rah rah ah-ah-ah!
Ro mah ro-mah-mah
Gaga Ooh-la-la!

venerdì 7 maggio 2010

la malattia del secolo: la cellulite!!!!!

sono un po' di settimaqne, sarà l'avvicinarsi dell'estate, che ho scoperto una nuova malattia...


la cellulite!!!!!!!!!!!


ebbene sì ha scalzato malattie inncocue e banali come il cancro o l'hiv, ed è balzata al primo posto...


non fraintendetemi, non sto dicendo che sia entrata nella mia personale lista delle malattie che vorrei che sparissero dall'universo, no, parlo di ciò di cui mi stanno cercando di convincere (ma oltre a me anche altre ragazze) i pubblicitari; sono un po' di settimane che vedo in giro (alla tv e sui giornali) una pubblicità che recita: La Cellulite è una malattia! - non ricordo se poi inciti al combattimento o altro... ma già basterebbe l'incipit...


precisiamo, non fosse stato per mia cugina che, a 13 anni io e a 14 lei, mi rivelò che anche io avevo la cellulite, forse adesso a stento saprei cos'è... forse... o forse sarebbe nelle mie paranoie lo stesso


facciamo una precisazione per i fortunati maschietti che non ce l'hanno nè mai l'avranno, la cellulite va, nella donna, di pari passo con lo sviluppo, ognuna di noi l'ha, quelle più fortunate (vedi attrici e gente pseudo famosa un ricca) possono "porvi rimedio" con tecniche che anche la NASA invidia, quelle un po' meno fortunate (tipo le buzzicone come me) possono solo arrabbattarsi cercando creme varie (che io userò tre volte e poi mi scordo), bere più acqua (io a stento bevo 1lt),  massaggi (la mia collega paga a rate dei massaggi preparatori all'estate ed inizia a febbraio e finisce verso agosto), ed un'alimentazione controllata (mangiare meno sale di cui non riesco proprio fare a meno)


ma da paranoia a malattia... il passo è decisamente lungo!


ed adesso mi viene da chiedere, e se tutte queste paranoie fossero solo un'invenzione? insomma, mi pare ovvio che l'alimentarle porti solo a vendere di più determinati prodotti (creme, massaggi, bombardamenti con raggi gamma) ed a fare vivere peggio noi povere donne (io tutte le notti non dormo per paura che la cellulite mi possa aggredire nel sonno)


viviamo nella convinzione che attrici, cantanti, modelle ed anche le donne ricche di tutto il globo terracqueo, siano esenti da questo siano creature graziate da questi "mali" terreni; ci vengono sbattute in faccia le loro foto e vediamo donne perfette (così perfette che alcune si perdono pure dei pezzi, vedasi Demi Moore con un'anca mancante...povera...le consiglierò di rivolgersi al chirurgo che ha messo la protesi a mia madre ed a mia zia...magari questa volta non lascerà nemmeno la cicatrice) e ci affanniamo a cercare di essere come loro...e questa "convinzione" (o meglio quest'affanno) se a quelle della mia "generazione" arrivava intorno ai 13/14 anni (l'età dello sviluppo, del corpo che muta da bambina a giovane donna) adesso arriva anche prima (e mi chiedo perchè bambine stiano già in paranoia per qualcosa che ha da venì da lì a 6 anni...)


insomma, già il corpo che muta (non ci squamiamo è vero ma il cambiamento è tale...) è traumatico, in fondo s'inizia a prendere consapevolezza di sè e del proprio corpo (o meglio intanto iniziano ad averlo gli adulti attorno), ma se poi ci si mette un branco di gente il cui unico scopo è VENDERE, beh... si perde pure la parte bella


io adesso, sarà il corso di fotografia o sarà che ormai raggiunto l'età in cui s'inizia il crollo finale (i 30 sono paurosamente vicini, siatemi accanto in questo momento...) ma adesso noto di più come quello che mi spacciano per perfezione naturale sia in realtà pesante uso del fotoritocco e durissimo lavoro fisico e di astenzione dal cibo (non ditemi che la versione rinseccolita e muscolosa di Mrs Ciccone non photoshoppata v'è sfuggita neh) ed allora...


allora opterò anche io per il ritocco... mi piazzerò davanti un bel filtro di quelli flou della mia taglia ed anche uno dietro toh!!


scherzi a parte: domenica 9 maggio l'AIRC per la festa della mamma vende in piazza l'azalea per la ricerca contro il tumore al seno, direi che è il più bel regalo che possiate fare alle vostre mamme e nonne, nonchè un bel regalo a tutte le donne in genere perchè si finanzierà la ricerca contro una terribile malattia che continua a colpire tante donne sic!

giovedì 6 maggio 2010

Basilicata Coast to Coast

spero di arrivare per tempo - scusate l'attesa - per consigliarvi di andare a vedere questo film...


REGIA: Rocco Papaleo
SCENEGGIATURA: Rocco Papaleo, Valter Lupo
ATTORI: Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Michela Andreozzi, Antonio Gerardi, Augusto Fornari, Gaetano Amato


FOTOGRAFIA: Fabio Olmi
PRODUZIONE: Paco Cinematografica, Eagle Pictures, Ipotesi Cinema
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: Italia 2010
GENERE: Commedia, Musical
DURATA: 105 Min
FORMATO: Colore


Nicola Palmieri è un insegnante al liceo, ma il suo grande sogno è la musica. Frontman e compositore entusiasta in un gruppo musicale formato da amici, tutti appassionati di musica. Nel gruppo oltre a lui - tastiere - ci sono: Salvatore - chitarra - ex studente di Medicina che ha deciso di mollare tutto (incluso l'amore) per vivere all'ombra del cugino; Franco - basso e contrabasso - pescatore di pesca libera a cui l'amore ha tolto le parole; Rocco - percussioni -, il cugino di Salvatore, famoso nel paese perchè tronista a Roma, in realtà ormai privo di contratti.


Nicola vorrebbe esibirsi al festival Scanzano Jonico, ma sente la necessità di lasciare un segno: a Scanzano ci andranno a piedi, attraverseranno la Basilicata dal Tirreno allo Ionio per rendere il tutto più significativo. Ad immortalare i 4 nel loro picaresco viaggio ci sarà una "troupe", in altre parole da una giornalista - piuttosto svogliata - e da un cameraman, che li lascerà presto per andare a riprendere la



 Sagra del Carciofo - di una televisione parrocchiale. Così, tra una canzone alla luna, un bicchiere di vino, e la scoperta del loro territorio, Nicola ed il resto del gruppo inizieranno a (ri)accordare la loro vita.


Lo sguardo sulla Basilicata si posa con occhio amorevole, quello che si va raccontando è comico e lirico allo stesso tempo. I personaggi di Papaleo, che ammetto di conoscere poco (sic!!), sono antieroi, non


 


 sono perfetti, ma, dopo un iniziale stato di torpore (iniziale nel film, ma si deduce che sia una cosa che susiste da anni) prendono coscienza di sè, ma anche conoscenza della loro realtà culturale (nb: chi è che conosce la Basilicata? io nella mia ignoranza non so nulla - ari sic!).


Papaleo, con la sua aria strampalata, ma anche il resto del cast, prendono gradualmente coscienza, grazie al viaggio, di chi sono. Non c'è ricerca o l'espressione di un malessere esistenziale, piuttosto si viene a creare una sorta di forma subliminale e distratta di quell'espressione.


Basilicata Coast To Coast è... un insieme di cose, di emozioni... si può definire intanto una commedia musicale (ma è una definizione forse un po' tirata), meglio si addice il termine "commedia picaresca" - quindi una narrazione apparentemente (ma credo che lo sia) autobiografica in cui il protagonista narra le sue vicende dalla nascita fino alla maturità: in questo film il percorso è "nascita" cioè una sorta di immobilità/mancanza di coscienza alla maturità quindi consapevolezza del proprio io e del percorso che si ha davanti - si procede da una costa all'altra e si viene sedotti (io avevo voglia di partire subito per fare un'esperienza simile) dalla lentezza dell'andare che diviene assaporare e la pienezza dei colori, dei suoni ma soprattutto dei volti - vedasi quello di Max Gazzè immobile ed impenetrabile -  che sono scelti accuratamente. Gag perfette a dir poco esilaranti, dialoghi ispirati ed ispiranti, il tutto reso in maniera corale (la scelta degli attori è più che azzeccata)


un'ulteriore nota a favore (concedetemi il gioco di parole) è la scelta fotografica, Fabio Olmi fotografa la Basilicata esaltando luoghi, colori e persone...


 che altro dire di più? andate, no?