giovedì 25 marzo 2010

"Ma odiare i mascalzoni è una cosa nobile" Quintiliano; "Ingiuriarli con la satira è, in fondo, onorare gli onesti" Aristofane "I cavalieri"


sono tempi a dir poco tristi, in cui più che politica si fa propaganda, ma che dico propaganda...si fa marketing, si cerca di vendere il proprio prodotto al paese, e chi riesce a piazzarlo ottiene cosa? una bella poltrona...


il bello è che chi ha fatto sì che la politica - che ai tempi di Aristofane, di Quintilliano, di Socrate e di tanti altri filosofi etc, era arte, filosofia - divenisse marketing, vendita di un prodotto (il politico nb) ormai su quella bella poltrona ci s'è incollato ben benino, ed ovviamente fa quello per cui s'è proposto al proprio pubblico come il prodotto migliore, lo sgrassatore da ogni macchia di male, il collante per ogni crepa, cosa? ma ovviamente i suoi affari... sennò perchè mai è sceso in campo?


il bello che dalla discesa in campo (e qui la mente corre al padre di Benigni vedere al 2':30") di tale figuro a ruota sono comparsi altri loschi figuri che, cogliendo la palla al balzo, ne hanno approfittato anche loro per intrallazzare, e qui giù un balletto di escort, gente che si frega le mani sulle catastrofi altrui, delinquenti non tanto comuni che si sono riciclati in politica... un bel bailamme...


e quindi... e quindi perchè mai mi stupisco se il direttore dove lavoro, decisamente vicino a quell'ambiente (al punto d'aver preso accordi con colei che è stata scelta da quest'uomo vecchio e triste, che si rifuta di ammettere d'essere vecchio, e questo lo rende triste ai miei occhi, per guidare la mia regione) arriva a minacciare delle persone con cui sta discutendo dicendo loro: "ricordatevi che sono calabrese, vi posso trovare sempre e comunque"


quindi che aspetto ad andarmene via? io che purtroppo ho contro di me "una buona educazione" per citare Wilde - "avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. ti esclude da tante cose" -, che mi rendo sempre più conto che non riuscirò mai a trovare il mio spazio qui proprio perchè quello che mi è stato inculcato sin dalla nascita è l'onestà


ho la bile al massimo


ma una parte di me spera ancora


spera che le cose si possano cambiare, che ci sia ancora la possibilità di tornare ad un minimo di onestà...


domani sera telefonerò alla zia che si rifiuta di andare a votare...


...del resto anche io sono un pochino calabrese!


mercoledì 24 marzo 2010

mi sento un po' masticata e sputata, stamattina sveglia all'alba per spostare la macchina, parcheggiata la sera prima in una strada piena di divieti di sosta causa lavori, poi via in stazione - ovvio che rimanevo a casa ed uscivo al solito orario? - dove, per il 3° giorno di fila, ho trovato treni soppressi ed in ritardo - verrebbe da dire che senso ha uscire di casa alle 7 se poi arrivo lo stesso alle 9 in ufficio?... ha senso solo perchè almeno oggi la pausa pranzo era esente da recupero....


vorrei abbassare la testa sulla scrivania e dormire, ne avrei bisogno, ne sento il bisogno... ma invece non si può... purtroppo...


allora cerco sollievo nella musica, anche perchè l'unica boccata d'aria me la sono fatta in mezzo a fumatrici quindi più che d'aria era di nicotina... e spero che la giornata passi...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=MIXjw2o8bA8&hl=it_IT&fs=1&color1=0x006699&color2=0x54abd6&border=1]

martedì 16 marzo 2010

i brodo party di Simona


La mia amica Simona è famosa nella cerchia di amici per alcune caratteristiche: difficilmente riesce a rimanere sveglia dopo le 22.00 (a meno che non si giochi a trivial o non si faccia qualcosa che l'interessi) qualche volta persino arrivare alle 21.30 le riesce difficile; ed è famosa per essere un pochino "brutale"... vabbè, al di là dei trattamenti fatti subire al fratello minore (atteggiamento tipico dei fratelli/sorelle maggiori) spesso e volentieri è solo una nomea... è solo un pochino più spiccia della media...
attualmente si sta dividendo tra tre lavori diversi, del resto di questi tempi non sempre basta un lavoro solo (se il mio me lo permettesse in termini d'orari lo farei/dovrei fare pure io), uno di questi consiste nell'essere la trainer di un gruppo di "hostess" che stanno - o stavano non ho ben capito - distribuendo delle confezioni di brodo nei supermercati
al di là delle battute che sono state fatte (sempre in sua presenza) in cui si sono fatte illazioni sui maltrattamenti che riserva alle sventurate, ormai non manca mai uscita in cui non "rifili" brodo in giro
la prima volta è avvenuto il primo sabato dopo s.valentino, è arrivata al ristorante annunciando di avere un regalo di s.valentino per tutti noi, ha aperto la busta e...
...noi tutti a tuffarci lì dentro, pur non sapendo cos'era...
la figura non proprio elegante che abbiamo fatto è quasi ovvia...
ad ogni modo abbiamo passato il tempo ascoltando Simona disquisire su come si usa e sul fatto che non è dado (ovvove!!) bensì brodo...
due week end fa, mi presento da lei perchè avevamo programmato di andare assieme a comprare il regalo a Dani per il suo compleanno, appena ci vediamo esordisce con: "senti...avrei bisogno di una mano...non è che potresti prenderti qualche scatola di brodo? avevo pensato a 4... tu tieni famiglia no?" (in altre parole la famiglia numerosa di mia madre) "anche Igor mi pare abbia detto che ha due sorelle...anche lui...potrebbe prendersele due scatole..." in altre parole l'obiettivo da raggiungere era troppo alto per un target così limitato come quello scelto (donne sposate tra i 32 ed i 52 anni) così aveva, ed ha tuttora, casa invasa da scatole di brodo
ovviamente non mi aveva specificato che erano scatole contenenti 144 confezioni di brodo, che, per quanto monouso, moltiplicate per le 4 scatole assegnatemi dalla sorte di "tenere famiglia" numerosa facevano la bella cifra di 576 confezioni...
a quel punto finito di fare il regalo, e preparata la confezione regalo a sorpresa per Daniela - che ovviamente consisteva nel riempire la busta del negozio con confezioni di brodo e chiuderla, e mettere il vero regalo in un'altra busta -, ho chiamato Igor, accennandogli semplicemente che avevamo un po' di brodo (quindi anche io ho ingannato), chiedendogli di passarmi a prendere lì...
quando è arrivato abbiamo caricato la bellezza di 12 scatole di brodo in ascensore, a quel punto non riuscivo a smettere di ridere, forse per una sorta di improvvisa isteria, forse perchè mi stavo iniziando a rendere conto di quello che stavo facendo...
quando mi sono presentata davanti a Igor con la prima scatola, ridendo ancora come una matta, mi ha guardato con gli occhi fuori dalle orbite e, con un sospiro si è attivato (dopo aver compreso che serviva una mano alle due matte che facevano la spola portando scatole) per prendere un po' di scatole e piazzarle in macchina
ovviamente la mattina dopo mia madre e mia sorella, al vedere le scatole piazzate in corridoio durante la notte da Igor e me, si sono un po' agitate, mia sorella ha persino chiesto "ma queste le devi dar via, vero?? non rimangono qui, giusto???"
arrivato un altro week end, altra uscita, l'inaugurazione della casa di altri due amici del gruppo, Simona annuncia a tutti di avere altre scatole di brodo in macchina da distribuire, quelli tra i presenti (me inclusa) che hanno già ricevuto la loro quota dichiarano immediatamente di rinunciare ad ogni pretesa sulle confezioni e gentilmente le appioppano a chi ancora non ha avuto il piacere di portare a casa tutte quelle confezioni... viene fatta una spartizione equa (in  altre parole gli sventurati sono stati costretti a dividersi tra loro in maniera equa tutte le confezioni)...
uscendo per tornare a casa Igor se ne esce dicendo: "certo che siamo proprio diventati anziani...se prima facevamo i nutella party adesso ci siamo dati al brodo!!" che brutto segno dell'età che avanza!!
ad ogni modo dopo quasi due settimane mia madre ha iniziato a distribuire brodo in giro, riscuotendo anche un discreto successo, al punto che quasi brontola se ne prendo qualche confezione da dare ad amici e colleghi, e fino al punto di spingersi a chiedermi d'inviare un messaggio a Simona con la richiesta di altre due scatole... aiuuuuuuto!!!!

lunedì 15 marzo 2010

aiuto! mi fanno la plastica con photoshop!

lunedì scorso al corso di fotografia, mi è capitato di fare da modella per degli esercizi di ritratto... dopo un iniziale imbrazzo (iniziale... è durato tutto il tempo in cui ho posato...) aggravato dall'effetto "serra" delle lampade da fotografo - che mi hanno procurato, oltre ad una leggera ustione, un principio di raffreddore visto il clima non proprio mite di questi giorni - ho pensato che: a. essendomi tolta gli occhiali non vedevo nulla, quindi quelle 5 sagome davanti a me potevano non avere delle reflex puntate su di me, b. era solo un esercitazione, che mai poteva succedere...


illusa... oggi dovevamo mostrare le foto fatte nel corso dell'esercitazione e... è stato un massacro...


solo un chirurgo può essere così spietato, il prof, oltre a massacrare verbalmente le foto che avevo scattato io, ha aperto photoshop (versione cs4) ed ha rivoltato le foto in cui ero ritratta: "desaturiamo la pelle che è troppo rossa" (fin lì ci stavo, la couperose è un problema che ho accettato da tempo), "sfumiamo un po'..."(e via i pori...), "togliamo le imperfezioni..." e via a cancellare i nei... un momento...i nei non sono imperfezioni... in Francia ai tempi di Luigi icsivu (XIV) se li mettevano posticci e, a seconda della posizione, avevano un significato diverso e lui mi toglie proprio quello che, se non erro, veniva usato per mostrare "malizia" (senza profumo d'intesa però)... lui imperterrito continua, schiarisce gli occhi ed accenna a cambiare il colore farli magari azzurri va bene che non ci vedono però il colore è bello... "rimette" un po' di "trucco" intorno agli occhi, evidenzia le labbra e... "fa la "plastica" al naso...


a quel punto non c'ho visto più, e non perchè m'ero tolta gli occhiali, insomma so di non avere un nasino, non l'ho mai accettato del tutto, ma almeno quello lasciamelo...


il colmo era che si girava verso di me e diceva: "beh così hai un bel nasino alla francese..." ed ha aggiunto "non la vuoi la foto?" ho sibilato tra i denti: "me la faccio mandare"


non c'è niente di meglio di un fotografo con manie da chirurgo plastico per abbattersi di lunedì...


ovviamente dopo cena mi sono sparata un bel po' di cioccolata!!!


 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=uZ2-9GdJgqc&hl=it_IT&fs=1&color1=0x402061&color2=0x9461ca&border=1]

giovedì 11 marzo 2010

"Voglio essere vivo

voglio fare del mio corpo un mondo

che non finisca via nella noia

ma che rida e sia pieno di danze."

H.Lodeizen

up in the air

ieri sono andata a vedere un film "tra le nuvole", all'interno della colonna sonora c'è una canzone, scritta da un disoccupato ed inviata al regista Jason Reitman tramite segreteria telefonica, che esprime perfettamente i miei sentimenti ultimamente...


spero vi piaccia:


I'm up in the air,
Choices drifting by me everywhere
And I can't find the one
That would help me do the work I've left undone,
'Cause I'm up in the air.

I'm making some plans,
Finding out there's always new demands.
And I can't be precise
When people ask me what I'm doing with my life.
I say, "It's up in the air."

I'm hearing from friends.
It's that tired, old advice again:
"You just cannot keep floating all around,
Oh, you got to get your feet back on the ground."
But it's hard to come down
When you're up in the air.

Da, da da da da da
Da, da da da da da
Daaaa, daaa, daaa, da da da
Mmm

I"m travelling in my car,
Always lost, though I don't go that far.
I find that I can live most anywhere.
Everyone I meet has so much they can share.
But I don't settle down
'Cause I'm up in the air.

I'm thinking of my past,
The comfort in my home that couldn't last.
Now my family tells me work for your success
And they want to see me find some happiness.
But I"m not sure where that is
'Cause I'm up in the air.

I'm talking with my peers,
Listening to them tell their inner fears.
Some have lives that haven't gone the way they planned,
And some are trapped in situations they can't stand.
But I don't want the same for me
So I stay up in the air.

Da, da da da da da
Da, da da da da da
Daaaa, daaa, daaa, da da da
Mmm

I'm out in the woods,
Something here does my heart so good.
I breathe the air and I know that I'm alive.
And I stare at all the birds as they fly by.
I guess it all goes down to them
'Cause they're up in the air...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=UBbY8dFnH58&hl=it_IT&fs=1&color1=0x006699&color2=0x54abd6&border=1]

giovedì 4 marzo 2010

relazione di fatto

In ufficio:

-          io (rivolta al mio capo): C’è il Dr R. al telefono per lei…

-          il mio capo (sbuffando) uffff… ancora???

-          La mia collega: chiama in continuazione…

-          Io: la chiamata giornaliera…

-          Il mio capo: ma se siamo già alla seconda!! Mi manda pure tre messaggi al giorno!!!

-          Io (a volte mi sbilancio e faccio la confidenziale chiamatemi pure “A.L. confidential”) il messaggio del buongiorno, del buon pranzo e della buona notte? Allora è proprio una relazione di fatto!!!”

La mia collega sbotta a ridere...

...Il capo mi fissa… senza parole…e va a prendere la telefonata...

Ora al telefono ride, miii falso come un “soldo di cacio” dice la mia collega...

il senno del poi spesso è quello del mai

non si vive di rimpanti, ma a volte i rimpianti ci accompagnano per un bel tratto, magari fino a quando non decidiamo che sono proprio zavorra e finalmente lilasciamo lungo il cammino...


ieri una brutta notizia mi ha accolta in casa, mia madre in lacrime, zia Lia è morta, all'improvviso...


lei in lacrime, io col senso di colpa... telefonate ai vari zii e tutto il resto che si fa in queste occasioni, cose che paiono ormai essere diventate routine...


rimane solo una cose che non dovrebbe essere routine: il senso di colpa per non averla più vista


spesso rimando (e rimandiamo) tante cose perchè non trovo (o non voglio trovare) il tempo per farle, qualche volta (sono onesta) le evito perchè sono cose per me "pesanti"...


però pensavo di avere imparato a non rimandare all'infinito, a non posporre...


mi dispiace, per quanto la zia di mia madre a volte fosse un pochino "pesante" per me, visto che la sua fissazione in vecchiaia era di veder sposati tutti; però era l'unico legame rimasto con mio nonno, l'ultima a tenere ancora in vita alcune tradizioni di famiglia...


preferisco pensare a lei tornando indietro di qualche anno, quando aveva sempre pronti per tutti: un barattolo di pesto, o una pizza al formaggio, o del croccante...


un altro pezzo di quel passato che sono le mie origini che se ne va ed ormai non ho più la chiave per accedervi


è proprio vero, il senno del poi spesso è quello del mai...

lunedì 1 marzo 2010

maleducazionenò

nel titolo cito solo Arisa, la cito perchè il titolo della sua canzone parmi azeccato...ma poi il post parla d'altro

forse non tutti sanno che ho un caratterino non proprio facile, forse... c'è chi ormai lo sa... è un carattere che viene da generazioni di donne fumigantine, come ambedue le nonne e la mia mamma; in più io ci metto del mio quindi spesso mi ritrovo a rispondere piuttosto brutalmente, risposte di cui poi mi pento - anche solo parzialmente...
ammettiamolo, ci sono cose che ogniuno di noi non tollera, come il non rispettare ciò che spazio comune o spazio altrui...

io non tollero, tra le varie cose, lo spreco di cibo (mamma e nonne docet) ed il mettere in difficoltà il padrone di casa - in altre parole trovo estremamente maleducato far notare a chi organizzato qualcosa che (per es.) chi ha inviato non ci sta simpatico o quello che ha preparato non è buono, è vero che si può far notare che qualcosa non è propriamente andato al meglio, ma lo si fa DOPO e non durante... in più, se è una persona che io rispetto ed a cui voglio bene, queste cadute di stile mi fanno imbufalire ancora di più...

lo so, la sto tirando per le lunghe, ma lo faccio non perchè io mi sento la Cristina Parodi di turno - quella dei tempi di Verissimo che pubblicò un libro di galateo - scrivo per parlare di una cosa che mi ha fondamentalmente irritata, al punto da trasformarmi a mia volta in una persona incivile ed ad essere alquanto scortese nei modi, in altre parole ad esprimermi con le seguenti parole: "non mi rompere i coglioni!", raffinato eh?

ad ogni modo, un promemoria per voi tutti, durante un convivio, non si va dalla padrona di casa - o da chi in parte ha organizzato - per dire "questa cosa fa schifo, dove la butto?", e non si reitera la cosa, qualsiasi manuale di bon ton prescriverebbe che, se quanto abbiamo preso da mangiare non ci aggrada, si possa lasciare da parte, adducendo magari di esere pieni (la cosa è più praticabile se non si stia facendo una cena a tavola, però si può, con un minimo di tatto fare anche a tavola)

sottolineo inoltre che, c'azzecca poco con il discorso cibo, per quanti mi hanno ripetuto fino alla nausea che il coltello NON va a destra, cito un sito di galateo: Le posate vanno predisposte nella seguente maniera: a destra del piatto vanno il coltello (con la lama rivolta verso l'interno) ed il cucchiaio, a sinistra le forchette (una o due a seconda delle portate), in alto le posate da dessert.

Cordiali saluti