lunedì 30 aprile 2007

Questa mi andava di metterla...scusatemi:


E' questione di sguardi


Voglio solo che ti perdi
non ti chiedo quanto resterai… no
né promesse né ricordi
non è quello oh no, lo sai
un minuto per averti un saluto quando te
ne vai poi
quando passa questa notte
come un sogno passerai
Che domani è tardi
che adesso è si
si per come mi parli
tu perché siamo qui
è questione di sguardi
è, ah… un attimo
così, così magnetico
così, così
Senti come si colora
questa notte che poi
mai più
senti cosa si respira
vorrei dirti eh…
vorrei che tu
non sarà per una sera
che domani ancora noi
Che domani torni
che va bene così
tu per come mi parli 
tu perché siamo qui
è questione di sguardi
è, ah.. un attimo
così, così lunatico
così, così fantastico
così, così
Nessuna resistenza
nessuna pietà
ci arrendiamo all’evidenza
e alla voglia di libertà
è un giorno di vacanza o cosa sarà
ma adesso vieni
adesso sono qua
E’ questione di sguardi ..o no o no
tu per come mi parli
è questione di sguardi
è, ah.. un attimo
così, così magnetico
così, così lunatico
così, così o no
Che domani torni (domani torni)
che va bene così (va bene così)
che domani torni
che va bene così
si per come mi parli
tu perché siamo qui
è questione di sguardi
è un attimo così, così, così, così


Paola Turci




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=ijnC3Hw6LZ0&hl=it]

Alla fine ce l'ho fatta, ieri sono andata al mare, ho fatto il bagno (due volte...l'acqua era gelida ed io accaldata), non mi sono scottata (chi era con me ne ha fatto una questione di principio)...una bellissima giornata... certo, al ritorno, mi sono stranita un pochino...forse perchè era finita la giornata, forse per la ressa sul treno, o chissà perchè...a quel punto la mia testa ha iniziato a cercare un rimedio (grazie al cielo funziona ancora) ed ha formulato un pensiero: "ci vorebbe un bel pallone da basket, un campetto e qualcuno che sappia giocare veramente"...


...non contenta ha tirato fuori dei ricordi di un anno fà...della giornata passata con Michele, uno dei due carabinieri in Ambasciata, prima in piscina, dove mi ha massacrata nel tentativo di darmi una buona impostazione natatoria, e d'insegnarmi effettivamente a nuotare...decentemente, diciamo và! Dopo pranzo, invece, siamo andati in un campetto dietro una scuola, sembrava preso da un telefilm...l'asfalto, i due canestri...


...ricordo la stanchezza, Michele che giocava con me (era un "uno contro uno") come fanno i leoni, o i grandi felini in genere, con i cuccioli...mi ha letteralmente massacrata, ricordo le mani nere, sporche di asfalto, così come le braccia, il patto fatto: ad ogni errore una botta sulle mani, ad ogni cosa giusta un bacio sulla guancia...ovviamente avevo le mani viola... Michele che mi sollevava di peso e si portava via il pallone. il suo stupore quando sono riuscita a fare 10 canestri di fila stando ferma e con lui a farmi da "barriera" (si girò e mi chiese: "ma cosa hai preso? ti sei drogata?"), la stanchezza ma, al  tempo stesso, la gioia di poter dare libero sfogo...di liberarmi da frustrazioni e da tutto ciò che avevo accumulato...la presenza di una persona amica che ti permette di essere te stessa, di poter abbassare la difesa...


...in questo momento mi ci vorrebbe davvero un campetto, un pallone da basket e qualcuno che sappia giocare...


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Nel mentre, oggi sono andata dall'ortopedico, mia sorella - futura fisioterapista - non ha voluto sentire ragioni: sei libera quindi vieni con me... il suo prof., che mi ha visitata, ha detto che i miei dolori alle ginocchia sono probabilmente causati da una sorta di malformazione delle rotule, tipica delle ragazze alte e magre (un tentativo di consolarmi??) e che si sarebbe visto meglio dopo una risonanza magnetica...


...intanto oggi piove e a me fanno male!

sabato 28 aprile 2007

Questione di frigo...

Al di là del fatto che qui sono tutti delle gran sòle (nb, per chi non lo sapesse, è romano, e sta per delle "gran fregature")...e mi abbandonano al mio destino(non ci sta l'emoticon che sbuffa! uffi!)...mi sa che o vado al mare domani o aspetto il mare domani...ma ci riuscirò!!! Purtroppo stamattina mi tocca accompagnare mia mamma in piscina, dico purtroppo perchè una volta tanto ho i capelli in ordine e di certo la piscina non gli farà bene, ed in più il cloro mi toglierà tutto quel color aragosta dal viso...oddio...forse non è un gran danno questo...


Comunque sia il titolo si riferisce ai miei pensieri all'aprire il frigo di casa, nel vano tentativo di infilare i due litri di latte che mia madre mi ha fatto comprare (che si andavano ad aggiungere agli altri 2 + uno sputacchio già presenti...non è impazzita...ha deciso di fare il gelato per lunedì), consideravo la differenza tra questo frigo strapieno con quelli che ho avuto tra Uppsala (in condivisione con tutti gli altri svedesi del corridor - che erano in vacanza ma avevano lasciato le loro cose a...maturare -  e Mark il ragazzo americano con cui seguivo i corsi) e a Stoccolma (condiviso con Lennart, il mio padrone di casa ribattezzato Lenny da mio cugino Alessandro, e Max, il nipote nonchè altro coinquilino)


A Uppsala era il tipico frigo da studenti universitari, chi è stato in Erasmus può capire, un bordello anche da vuoto, c'erano cose che lì avevano preso la residenza, e soprattutto molto sporco...c'era una colata di caramello, oramai rappreso, che non se ne andava più via neanche a martellate... e questo ve lo dico perchè, in un momento di follia, e di schifo in generale (dopo aver tentato di recuperare pentolame e stoviglie varie che erano nelle stesse condizioni), ho provato a pulirlo...senza ottenere risultati... Comunque il frigo lì era il sogno di mia madre, in quanto a dimensioni...era, come si dice? ad armadio? comunque sia bello grande, ma scommetto che lei riuscirebbe a riempirlo all'inverosimile comunque...ad ogni modo già all'epoca, si parla dell'estate 2005, si era visto che non ero in grado di riempire un frigo...nel mio spazio c'erano: yoghurt, burro svedese (salato, molto buono) formaggio, prosciutto, cetriolo (uno e solo uno), qualche mela (si conservano più a lungo di altri tipi di frutto), e verdure (rigorosamente: 1 zucchina, 1 melanzana e 3 peperoni) quando volevo sbizzarirmi, alle volte era di passaggio carne...ma non molto spesso...


A Stoccolma, invece, avevo rigorosamente lo scaffale più piccolo, anche dopo che Lennart ha smontato e ripulito il frigo per pulirlo dall'acqua dei suoi gamberetti (il cui tanfo aveva invaso il frigo e di cui era stato accusato il mio povero tonno in scatola), e, visto che il frigo era di dimensioni standard, non potevo sbizzarirmi...non che ne avessi sentito il desiderio, il vantaggio era che il mio capo (il Console) dopo le prime settimane in cui mi sono ritrovata l'unica persona in casa a cucinare in cucina, mi ha rigorosamente invitata a cena tutte le sere fino a quando non è partito (tanto cucinava Andrea, il mio collega e cuoco fantastico, ed io mi occupavo di sistemare la tavola...non è che non so cucinare, ma i due preferivano mangiare napoletano...ed io...beh...non so cucinare alla napoletana...a me al massimo hanno fatto preparare il cous-cous con le verdure, e svariati dolci)...Ma torniamo al frigo di cui pagavo l'usufrutto, non avendo tutto lo spazio, e non cucinando quasi mai a casa, al burro, il formaggio e prosciutto (che messi sul pane costituivano il mio pranzo durante la settimana), aggiungevo la marmellata (colazione), lo yoghurt (idem), mele (pasti e spuntini vari), e (ma raramente) una zucchina o una melanzana o dei peperoni...il massimo della spesa l'ho fatta quando è venuto a trovarmi mio cugino Alessandro...nell'ansia di fargli trovare qualcosa ho fatto la spesa...grossa (nei limiti) con tanto di carne (!!!), naturalmente abbiamo mangiato in casa solo una sera, i restanti giorni abbiamo mangiato sempre fuori (Alessandro anche a colazione...e direr che gli avevo pure comprato i biscotti con dentro la crema al cioccolato!!)... A dire la verità, a Stoccolma facevo la spesa in base allo spazio che avevo, in fin dei conti avevo pure solo un buchetto in dispensa dove entrava a mala pena la confezione di pan carrè... Andrea mi ha preso grassamente in giro per questa mia ansia di comprare a...dimensione...ma...questo ed altro per sopravvivere...


Il massimo l'ho raggiunto quando il Console se n'è andato in pensione, ed ha lasciato a noi due (Andrea e me) quello che avanzava nella sua dispensa...al di là del parmigiano in frigo (oddio che evento!!), mi sono ritrovata, per mancanza di spazio, con la pasta in camera (orecchiette, tagliatelle etc. tutte rigorosamente di marche italiane conosciutissime...dopo che, per mesi, avevo comprato, se capitava, robccia da discount)...a quel punto mi sono sentita veramente un emigrante! la valigia di cartone era lì...nell'armadio!


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Questo non c'entra niente con la parte sopra...ma...ho "rubato" una frase a LianDyer, dopo che lui ne ha citata una mia, perchè mi piace tanto...ecco a voi:


Chi pensa che un bonsai richieda tante cure e attenzioni...
...si vede che non ha mai conosciuto una donna. (Lian Dyer)


Mi ci riconosco...molto...

venerdì 27 aprile 2007

 


 


 



 


mareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!



 


 


possibilmente con gli amici...


 


 


 


 


 


 


 


 


 


passerei da così


 


 


 


 a così


 


questo è un post certificato come altamente inutile!


 


che si vede che non ci sono ancora andata...al mare?? sempre a pensar male voi!!

giovedì 26 aprile 2007

Quanno ce vò ce vò 2! la vendemmia!!

SMS: Questa sera eri molto carina...


Risposta: Io sono sempre carina!

occhio per occhio, post per post

A tutti voi che fremete per la curiosità (vi vedo eh), e a Daniela che ha scritto un post giusto giusto per me...


beh...sappiate che finalmente mi si è accesa la lampadina, sono riuscita a far funzionare il cervello, insomma quella cosa che ho nella scatola cranica ha dato segni di vita...


insomma...dopo giorni che mi scervellavo, che rovistavo nell'armadio, che mi disperavo, che rompevo l'anima a Daniela (vedi post), che beh...facevo tutto quello che potevo permettermi...escludiamo quindi il mettere mano al portafogli (da cui, come nelle vignette escono fuori insettini svolazzanti, o al massimo scontrini fiscali...di certo non soldi)...comunque sia oggi mi si è attivato il cervello, ed è partito questo ragionamento: Antonello (uno dei miei cugini) 5 anni fa si è sposato => il mio vestito mia madre me l'ha fatto dare via perchè a) l'avevo comprato che avevo 17 anni (10 anni fa) b) lo spacco era...beh a suo dire...troppo indecente (Cammèla componiti!!) => mia cugina Laura (la sorella dello sposo) aveva un bel vestito => Laura ed io abbiamo la stessa taglia (più o meno, lei è di qualche cm più alta e con più...tette...è la storia della mia vita!!)=> Laura non ha bisogno del vestito al momento...Beh ho messo mano al cellulare...di mia madre (devo ricaricare il mio...è un disastro su tutta la linea!!!) ho inviato un messaggio a Laura...la risposta è stata di facile nterpretazione (per me...mia madre era un po' perplessa su "uiend" "prhma" "giv" "qnd è il mtrm" e cose simili...) "il vestito è giù (in Calabria), senti mamma quando sale" insomma...il vestito arriverà a Roma il 30...grazie-grazie-grazie! vediamo di risolvere il dettaglio accessori...ma almeno così ho un pensiero in meno...


inoltre, sono contenta come non mai perchè ho sentito un amico che non sentivo da tempo...ok, mi ha chiamata perchè io avevo provato a chiamarlo...non è stato un gesto totalmente spontaneo...ma sono COMUNQUE felice di averlo sentito...sarò scema ma è così...è stato buffo parlarci, in svedese prima (anche se è sempre un po' complicato capirlo via telefono perchè ha un vago accento finlandese) ed un misto tra romano-napoletano ed uno sprazzo di milanese...magari a lui non è fregato nulla...ma...vabbè l'ho già detto!


ed ora un messaggio a Daniela: goditi Berlino, goditi la vita, gusta il cibo e lascia perdere la dieta...una cosa che ho imparato a mie spese è che non è facendo una dieta, cominciando a farsi condizionare la vita da questa, che si risolve tutto quello che non ci piace...lo si "soffoca", ma è solo una fuga, non una soluzione...

mercoledì 25 aprile 2007

Appena ritornata da Castel Gandolfo - dove  NON sono andata a salutare il Papa... - dove sono stata con alcuni amici, sembro appartenere



alla famosissima tribù dei nasi rossi!! La mia faccia, in particolar modo il naso, è di un bel fucsia acceso...tendente al color gambero rosso(!...eccomi qua!...). Dopo esserci rosolati ben benino in riva al lago, ci siamo spostati ad una fraschetta e lì, visto che c'erano solo posti al sole ci siamo cotti ulteriormente, in particolar modo i due pallidoni del gruppo (di cui una ero io!!!)...Finito di mangiare cose leggere leggere tipo: poorchetta, salame, mozzarella, prosciutto crudo, zucchine gratinate...ecc. ecc.(ed erano solo gli antipasti!! pensa se continuavamo!!)...ci siamo spostati x prendere un gelato o una granita...


e a quel punto, visto che ci serviva una bella rinfrescata, è venuto giù il diluvio!!!


 


domani non mi va di lavorare!!! bwwwwwwaaaaaaaaaaaaa!!!!!!


...vabbè, questo è decisamente un post inutile...

martedì 24 aprile 2007

Buon Riposo a tutti per domani...giusto per cominciare...


A chi, come me, avrà il "ponte" da sabato fino a martedì...beh...io mi sa che vado al mare...



Per chi fosse curioso (si sa mai)...non ho ancora risolto per il vestito, anzi...sono da punto a capo...Dddddanyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy...non partire!!!! Mi servi qui!!!!!


Ovviamente non ho idee neanche per l'altro "problema"....aaaaaaaaaaaahhhhh!!!


lunedì 23 aprile 2007

La Casina con le Civette sul comò...

A forza di parlarne a distanza con AtaruMoroboshi mi è venuta una voglia di parlarvi di questo posto che per me è...beh...bellobello...


ma siccome sono 'gnorante, mi faccio dare una zampa dalla rete...ecco cosa ha pescato la vostra Caront...a de' noantri...


La Casina delle Civette, immersa tra le palme della California e il cedro dell’Himalaya, fu ideata dall’architetto Jappelli nel 1842 come "Capanna Svizzera" e rispecchiava le funzioni di rifugio solitario e romantico dall’apparenza primitiva e selvaggia, tipico dei giardini all’inglese. Dal 1908 i lavori di ampliamento degli architetti Fasolo e Cambellotti la trasformarono in Casina della Civette divenendo la residenza preferita del principe Torlonia. Il repertorio cui il Fasolo si ispira è quello medievale: serre moresche, torri medievali, cattedrali evocanti il gotico, tetti spioventi, fantasie di gusto orientale. Il tutto arricchito da un repertorio fantasioso e gustoso, costituito da scale, merli, tetti spioventi con tegole di pietra e ceramiche colorate e cortina di mattoni a vista. Il Cambellotti inserisce preziose vetrate con decorazioni naturalistiche. Una cura particolare è stata posta nell’arredo del cupolino ottagonale interamente rivestito di boiseries e stucchi. La Casina delle Civette ha questa denominazione perchè vi ricorrono elementi decorativi ispirati al tema della civetta o altri uccelli notturni quali grifi e pipistrelli.
Nell’edificio, recuperato nella sua integrità dopo una serie di lunghissimi restauri, è oggi ospitato un museo unico nel suo genere sia per la materia trattata sia per la stretta connessione tra i materiali esposti e la struttura stessa della Casina.
La Casina delle Civette infatti è di per sè un museo dell’eclettismo romano, le cui fasi e la cui evoluzione sono visibili nell’affastellarsi delle strutture architettoniche mosse ed articolate, risultato di varie fasi costruttive, dalla metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento.
Le caratteristiche del museo sono le splendide vetrate che decorano le innumerevoli porte, finestre e bow-windows, realizzate in pregiati vetri policromi legati a piombo che accostano raffinate composizioni geometriche e disparati soggetti. Sono state tutte eseguite tra il 1908 ed il 1930 da artisti quali Umberto Bottazzi, Duilio Cambellotti, Vittorio Grassi, Paolo Paschetto, e offrono un campionario unico per capire l’affermarsi e l’evolversi dell’arte della vetrata a Roma in quegli anni.
er completare il panorama di questo tipo di decorazione la Sovraintendenza Comunale ha acquistato sul mercato numerose altre vetrate degli stessi autori e hanno allestito questo caratteristico museo. Tra le vetrate più belle ricordiamo proprio le "Civette" del Cambellotti e "I Pavoni" realizzata dal Bottazzi, esposta alla mostra della vetrata del 1912 e da allora scomparsa e rintracciata ed acquistata di recente da una collezionista privata.


Non molto, rispetto ai miei standard...ed ora, così vedete che non millanto capacità fotografiche fasulle (in realtà sono piuttosto fasulle...ma non lo diciamo troppo in giro!!), beccatevi 'sta foto che ho fatto alla Casina...0510150009




























ed alcune vetrate (questa volta le foto non sono mie...)




 


 


 


 


 


 


insomma! cosa state aspettando per andarci??? che v'inviti io???

mi sono dimenticata del compleanno di ROMA!!! che mancanza grave...accidenti!


vabbè, rimedio ora...auguri mia bella città...altri 100.000 anni...


eccovi il mio personale carosello...


 il biondo Tevere


 


 


 


 


San Pietro, er Cuppolone



 


 


 


 


 


 


 


Villa Torlonia, la Casina delle Civette



 


 


 


 


 


 


 


 


 


Piazza dei Cavalieri di Malta, sbirciando dalla serratura dei Cavalieri di Malta...



 


 


 


 


 


Piazza Venezia, l'Altare della Patria...o meglio...la macchina da scrivere


 


Piazza Navona


 


 


 


 


 



 


 


fontana di Trevi, se guardate bene si vede la tipa di Milano...o forse è già stata rimossa...


 


 


 


 



 muoversi a Roma...in bocca al lupo!!


"muso" ispiratore Ataru Moroboshi, ringrazio mio padre per l'incitamento al momento di mettere le foto, nonchè per avermi fatto notare di aver messo pratiicamente solo il cupolone...che tecnicamente non è a Roma (è nello stato di Città del Vaticano), ma rientra tra i simboli della città!

HELP!!

mi serve un aiuto...anzi due...


1)devo assolutamente trovare un argomento di conversazione da usare coi bratz per venerdì...manco il giochino sul Frankenstein Junior ha funzionato...non mi sono reattivi...non so più che inventarmi......sigh!! Stiamo mettendo su muffa!!...non so se sono io ad essere pallosa...o loro che sono ehm...annoiati dalla nascita... comincio a pensare di doverli portare fuori ad un pub...magari trovano la cosa interessante...hmmm...farli 'mbriacare all'inglese...o all'irlandese...


 


 


2) ma vi pare possibile che io sia stata invitata al matrimonio ultra mega fastoso della figlia del titolare (che io ho visto una sola volta in tre mesi)??? orbene...il 5/5 invece di dedicarmi ad



attività più...entusiasmanti, che so rutto libero, o uscire con le amiche (vedi post) dovrò tirarmi a lucido...trovare un vestito (...pare che quello vestito peggio abbia speso 2000 euri per vestito e scarpe!!) e le scarpe e gli accessori, domare la criniera che io oso definire capelli, naturalmente comprare un regalo (a quanto pare alla sposa sono giunti già 3 vasi 3 da fiori da 1200 euri cad., io opterei per una bella sputacchiera da 800 euri...che ne pensate? utilissima, vero?)...mi sto già sentendo male! e il tutto l'ho saputo OGGI!!! che dite, nella lettera di licenziamento vale un: "mi licenzio perchè invitata al matrimonio"? oppure "impossibilitata ad aprire un mutuo per poter far fronte alle spese di questo matrimonio, rassegno le mie dimissioni, auguri e figli maschi, nonchè complimenti alla mamma della sposa"... si accettano suggerimenti...


 


(nb questa era la mia faccia al ricevere la lieta novella...)


 


 


 


...SOS, SOS, SOS, SOS, SOS...


Message in a bottle...

domenica 22 aprile 2007

dimenticavo...

...ieri pomeriggio, tornando a casa, giusto giusto scesa dal treno, cuffie sulle orecchie, muovendo i miei passi ed il battito del mio cuore al ritmo della musica (ma come sono poetica!), mentre mi accingo a salire sulla scala mobile (sono anche pigra però...) mi accorgo di una bimba, di massimo sei anni, ferma all'inizio della scala, bloccata, che fissava intensamente i gradini andare su...visibilmente terrorizzata, guardando su scorgo il padre che, ormai arrivato su, la incita a salire, il signore davanti a me aveva già provato ad aiutare la bimba, ma non aveva ottenuto risultati...


...io avevo già iniziato a salire, ma...è scattato dentro di me qualcosa...e, a rischio di cadere e farmi male, scendo al balzo i gradini, andando controcorrente, mi tolgo le cuffie, mi chino di fianco alla bimba e le dico "vuoi una mano?" e nel dirlo le porgo la mia, la bambina non mi ha guardata, ha preso la mia mano, e fiduciosa ha aspettato che le dessi indicazioni...a questo punto le ho detto "ora facciamo un bel saltello e ci siamo!", la bambina ha seguito il mio esempio...ed eccoci lì! certo potevo risparmiarmi il: "hai visto? è stato facile!". arrivate su le ho detto: "ora un bel passo lungo, così non inciampiamo!" ed eccoci finalmente sulla terra ferma...


la bimba non mi ha mai guardata, si è fidata della mia mano e della mia voce, forse troppo spaventata dalla scala mobile per osare guardarsi intorno, il padre mi ha ringraziata, ed io gli ho sorriso...in realtà volevo dirgli che era meglio se lui fosse sceso, viste le difficoltà di sua figlia, ed avesse fatto quello che io, una sconosciuta, ho fatto...vabbè...è che quella bimba mi ha ricordato me bimba...


...al di là del fatto che era mora (mentre io ero e sono bionda), mi sono ricordata le volte in cui mio padre, solitamente affettuoso e premuroso, mi ha lasciata lì, in difficoltà, ridendo come un matto o non intervenendo comunque, e lasciando che fossero degli sconosciuti ad aiutarmi...


...come l'unica volta che abbiamo sciato, sci di fondo per la precisione, che, vedendo che non ce la facevo a fare la salita, mi è passato accanto ridendo e prendendomi in giro, e rimanendo ad osservare la sua figlia maggiore che, in stile Sisifo, faceva un pezzo in salita e poi scivolava giù a valle...fino a quando un gruppo di sconosciuti non si è fermato e mi ha letteralmente rimorchiata in cima alla salita...ovviamente, alla discesa successiva, quando mi sono infilata in una buca causata da qualcun altro che era caduto prima di me, cadendo a mia volta, gli sconosciuti non erano lì per aiutarmi, e mio padre si è rotolato nella neve a forza di ridere...mentre io, molto frustrata, decidevo che non avrei più fatto sci di fondo (del resto mi avevano dato gli scarponcini di un numero in meno)...ad oggi ho mantenuto la promessa...


 


ringrazio mia sorella che mi aiuta ad evitare di scrivere come Eta-Beta (vedi parole come scarpopncini ...)

sabato 21 aprile 2007

scrivo ora, nonostante il sonno...per paura di dimenticare...


oggi pomeriggio (anzi IERI pomeriggio) sono andata in giro con Daniela, zona scelta: il laghetto dell'EUR, mi sembra d'essere diventata un'abituée di quella zona...non vi proccupate...non durerà molto...


dopo aver guardato le vetrine di viale Europa, ed aver deciso che non facevano per noi, ci siamo sedute su una panchina di granito, così...ci siamo confidate, stile confessionale...Daniela mi ha rivelato che sogna di avere una pupattola bionda e con gli occhi azzurri, peccato che lei è castana scura e con gli occhi color nocciola e Joel (il suo amore svizzero) è pure lui castano con gli occhi nocciola tendente al verde...la pupattola bionda è un po' difficile... io, come al solito mi sono lamentata della mia singletudine, e del fatto che gli uomini non li capisco...a dire la verità comincio a stufarmi di questo ruolo che mi sono scelta...in fin dei conti per il momento sto bene così, è vero che la vita di coppia ha dei benefits che il singolo non ha...ma ci sono (per quello che è la mia esperienza, e per quanto ho potuto vedere in giro) dei contro che a me non vanno... e poi al momento faccio già fatica a gestirmi da sola...l'importante è ricordarsi che non aspiro alla santità...


comunque sia, mentre eravamo sulla panchina, si è avvicinato un venditore ambulante di rose, vedendolo arrivare Dany ha detto: "scommetti che prova a vendercele?" io, di tutta risposta, le ho detto "beh, tanto gli dico che ti ho appena mollata!" Dany, a quel punto, si è messa a ridere ed ha aggiunto "Anche io ho deciso di lasciarti!"...e ci stavamo accordando di fare una scena madre del tipo tutte e due ci alziamo e ci dirigiam in direzioni opposte...alla fine però, quando si è avvicinato, io ho messo su la mia faccia più dura, e, senza guardarl, gli ho detto "no, noooo, e poi no"...ho imparato che è meglio non guardare negli occhi, potrebbero comunque rifilarti qualcosa...


finita la fase confessionale, ci siamo dirette verso delle bancarelle, Dany voleva vedere se trovava qualcosa di carino (in fin dei conti sta facendo la dieta e sta dimagrendo molto velocemente)...e lì...beh...come dire...s'è rimorchiata il proprietario truzzo di una bancarella, romano de Roma, che, "affascinato" dalla sua scollatura non smetteva di..rimirarla. ha espresso numerosi commenti positivi in favore di Daniela e del suo...air bag...commentando che l'amica (nb IO) ne era sprovvista - almeno un 5 volte l'avrà ripetuto - per convincerla a comprare una maglietta le ha detto, inoltre, "se ti vedo andare in giro con questa ti salto addosso!", quando poi ho provato (sopra la mia magliettina) una camicietta (o camicetta?) si era messo in testa di darmi una mano ("di che ti preoccupi, tanto non le hai le tette!")...visto e considerato che, per sorta di autodifesa, avevo preso per i fondelli Dany x tutto il tempo, lei ha deciso bene di mettermi in mezzo, quando lui, per convincerla ulteriormente dell'acquisto, le ha detto "non vedi come è trendy la tuua amica?" lei si gira e fa: "certo che è trendy! è svedese!"...al che il tipo alza gli occhi ed il naso dalla scollatura di Daniela e pianta i suoi occhi dritti dentro ai miei (per l'occasione dotati di lenti a contatto) "sei svedese?? ma, dimmi, è vero che in Svezia fanno il sesso libero?", io ho iniziato a dire che non mi risultava e lui ha insistito "un mio amico ha detto che lì scopano per strada, se un uomo ed una donna sono sposati quando trovano qualcuno che glie piace ci fanno sesso, tanto al marito/moglie non gliene frega gniente!"...visto che io insistevo a dire che non era proprio così, lui ha aggiunto "me lo ha detto un mio amico svedese"...vabbè sarà così...io preferisco comunque il letto...


più tardi, in serata, dopo aver convinto mia sorella ad uscire con me (non le andava molto in realtà), mi sono ri-incontrata con Daniela ed altri amici guarda caso...al laghetto dell'EUR...io e Dany abbiamo deliziato il nostro uditorio, composto dai nostri amici e da tutti quelli che si trovavano nel bar o nei dintorni del laghetto, raccontando questa storia una decina di volte (ogni volta c'era qualcuno del gruppo - anche se eravamo solo in 9 - che non l'aveva sentita...)


comunque sia, la parte divertente è stato il ritorno verso casa di Daniela, dove avevo lasciato la macchina, in macchina con Simona e con il fratello di Simona al volante...sembrava mia madre, anche con gli occhi chiusi gli dava indicazioni su come guidare...e, quando lei dormiva un po' di più, dalle retrovie ci pensava Daniela a sostituirla! al che, spinta da...boh...compassione?...ho detto "Povero Francesco! due suocere ti sono capitate!" lui mi ha risposto "sì, ma resta da capire chi mi sono spoosato per subire questa tortura!"...


vabbè, il ritorno a casa è stato un po' difficile, ma solo perchè ero stanca, avevo sperato che Annalisa mi tenesse un po' sveglia, ma si è addormentata, si è svegliata un attimo perchè si è resa conto che stava per russare...ma poi ha continuato a sonnecchiare per tutto il tempo...e alla radio non c'era niente d'interessante! pazienza! sono comunque qui a scrivere...ora vado, ched mi sta ritornando il sonno che m'era passato!

facciamo zircus!

"Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare" (detto americano)
"Quando il gioco si fa duro, vorrei essere da un'altra parte!" (Paperinik)


(immaginate una canzoncina, tipo "the entry of the gladiators", che poi è quella che mettono al circo per l'ingresso dei clown...)


sola in ufficio...il resp. sta male, ed è il giorno libero di Val...


...un terminale non funziona...peccato che è quello che ha: posta elettronica, stampa, e tutto quello che mi può servire...non potete immaginare cosa sto creando...tra un po' cammino sulle acque...o meglio...sulle formiche!


unico vantaggio: smoking free zone! appena se ne accorgeranno, i miei polmoni ne gioiranno...se riesco a smettere di correre stile criceto impazzito!


buon we miei cari!


il vostro criceto impazzito di fiducia

venerdì 20 aprile 2007










You Belong in Spring
Optimistic, lively, and almost always happy with the world...
You can truly appreciate the blooming nature of spring.
Whether you're planting flowers or dyeing Easter eggs, spring is definitely your season!



beh...non propriamente ottimista, e non sempre felice (/contenta) con il mondo...ma di sicuro mi piace la primavera, così come l'estate...

oggi sono stanca, ma sono comunque contenta...


...sarà che sono andata fino all'EUR per fare un corso, e non ero chiusa in ufficio, è vero è palloso sentire gente che ti spiega cose che non vuoi imparare, ma fuori c'era il sole, il cielo era bellissimo, i prati verdi ed ivitanti, ed il pranzo era pure pagato!


abbiamo pure finito prima, ed al ritorno ho incontrato un amico che non vedevo da un po'...visto che non andavo di fretta siamo andati a piedi fino al laghetto dell'EUR, ci siamo sbracati sull'erba (io ero un po' piena tra trench - se così si chiama -, maglioncino e libri da studiare per lavoro), mi sono tolta gli stivali...e mezzo laghetto è svenuto...per la bellezza delle mie gambe dal ginocchio in giù! che avete capito!  


...è stato bello chiacchierare...sotto il sole...mhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! che goduria! potessi fare tutti i giorni così!!


tra un po' vado a dare ripetizioni...domani lavoro pure...però non ci voglio pensare...mi godo il momento...

giovedì 19 aprile 2007

ora basta!

sono stufa dei giornalisti, o, per meglio dire, sono stufa delle loro domande...


...intendiamoci, non sono stata intervistata (almeno non di recente), mi riferisco alle domande che fanno quando avvengono avvenimenti brutti (non saprei come definirli, shoccanti?) come quello in America, la strage all'università, la domanda di rito è: "Perchè avvengono queste cose?". La mia risposta è: "ovvio, negli Stati Uniti si vendono armi come fossero caramelle, figuriamoci se non capitano in mano a qualche matto" (e qui chiedo scusa alla categoria dei matti). Il problema è alla radice, perchè la lobby delle armi (come quella del tabacco, del petrolio etc.) ha così tanto potere? E perchè chi governa sembra "dimenticarsi" del problema delle armi dopo che è passato lo "spavento", dopo che i giornalisti hanno smesso di andare in giro a dimostrare quanto sia facile acquistare un'arma? e qui chiudo quest'argomento...


...io stasera voglio scrivere di quello che è successo alla bambina di 9 mesi, aggredita ed uccisa dai due rotweiller...e voglio "spezzare una lanci in favore" dei cani. ammetto, a parte i miei, mia sorella e le formiche in ufficio (il mio responsabile non lo conteggio, che quello proprio non lo voglio), non ho animali in casa, ho avuto (in comproprietà con la sorella di cui sopra) pesci rossi, svariati criceti, un topo da laboratorio, numerosi ragni ed insetti vari (anche in questo caso non aggiungo le zanzare perchè proprio non le volevo), quindi non sono proprio ferrata in fatto di cani (ed anche di altri animali). mi spavento se, passando per strada, un cane abbaia all'improvviso, ma questo è un problema mio (soprattutto scendere dal lampione a cui mi sono aggrappata saltando dallo spavento), se vedo un cane che mi corre incontro mi blocco, nel dubbio riguardo alle sue attenzioni. di sicuro sono molto migliorata, accetto volentieri le effusioni del cane di uno dei miei tre alunni, del resto è un po' più grande di un chihuahua ma sappiate che - saltando - mi arriva all'altezza del naso...e, prima o poi, così facendo, mi scavalcherà...fosse stata (è una lei) più grossa mi avrebbe stesa facendomi tutte quelle effusioni...


quello che mi fa arrabbiare è che si punta il dito contro alcune razze di cani (in particolare, e poi, in generale contro i cani), accusandole di essere del tipo aggressivo, in realtà...è colpa del padrone, o dei padroni, che addestrano i cani per farli diventare dei..."mostri" da guardia. insomma, non è la razza ad esseere pericolosa, è l'addestratore... e i provvedimenti del tipo proibire l'allevamento di razze tipo: rotweiller, dobermann, mastino (etc) non risolverà nulla...se non cambiamo la testa della gente, di quelli che vogliono il cane aggressivo per autodifesa, o di quelli ch lo vogliono così per sfruttarlo nei combattimenti. del resto, in passato (ma credo anche oggi) si selezionavano le razze per avere certe caratteristiche, il bassotto, piccolo e lungo, per poter entrare meglio nelle tane degli animali e facilitare così la caccia, i pit-bull per i combattimenti coi tori (lo dice il nome stesso), e via discorrendo...


ogni volta ci meravigliamo che avvengono certi fatti...e poi, almeno per una settimana, ci tocca subire domande del tipo: " perchè l'hanno fatto?", o roba simile... io trovo terribile che una bambina sia morta per questo, ma penso che fosse altamente evitabile, come penso che quei cani si siano comportati come ci si poteva aspettare dal loro addestramento, e dalla selezione che l'uomo, e non la natura, ha fatto della loro specie...


chiudo raccontandovi due aneddoti che mi riguardano, e che vedono me alle prese con cani piuttosto grossi, ma non per questo aggressivi, solo curiosi... 1) la mia amica Erica (se non è successo qualcosa nel frattempo) ha due cani, un siberian husky ed un incrocio; l'husky, Duc, è il più vecchietto, ed è il coprotagonista dell'episodio, del resto già dal nostro primo incontro l'ho incuriosito al punto tale che m'infilò il muso tra le chiappe...le mie chiappe...forse un po' troppo intimo per un primo incontro...o forse sono io che sono troppo vecchio stile... comunque sia, un pomeriggio ero da Erica per studiare (abbiamo frequentato il liceo prima e l'università poi assieme, all'epoca eravamo al liceo...), una delle sorelle di E. aveva fatto un dolce, mi viene quindi offerta una fetta di questo, e mi viene consigliato di sbrigarmi a mangiare perchè non avrei avuto tregua dal cane. ad ogni modo, inizio a degustarmi il dolce (seduta sul divano) e Duc arriva, testa bassa, cercando di fiondarsi sulla mia fetta di dolce (una volta mi è stato mostrato come si "prostituisca" per un biscotto...chiamalo scemo...), Erica tenta inutilmente di distrarlo, ma, ogni volta, Duc torna alla carica...all'ultimo tentativo di distrazione, non sapendo più che fare, m'infilo in bocca la fetta di dolce (praticamente intera) e mostro le mani vuote a Duc, chiaramente in disappunto in quel momento, suscitando l'ilarità di tutti gli altri...


2) Pasqua di svariati anni fa, decido di fare una passeggiata digestiva con mia cugina Francesca, il suo ragazzo, e suo fratello (di Francesca, nonchè mio cugino) Leonardo. decidiamo di fare una scarpinata nella vallata dietro casa di nonna, luogo dove tutti i proprietari di cani della Balduina (quartiere romano, per chi non lo sapesse) portano i loro cani... quando finalmente, dopo aver fatto una discesa un po' ripida e scoscesa, in mezzo ai rovi, arriviamo in un tratto pianeggiante ci vediamo venire incontro due dobermann, che correvano verso di noi molto...allegramente, mentre il ragazzo di mia cugina, con voce calma e tenendola per mano, ci dice di stare calmi e non scappare, mio cugino, noto perchè non ama i cani (= ne ha paura), e che si trovava giusto di fronte a me, si gira di scatto e, urlando "Scappa! corri!!", mi travolge tipo treno... ottenendo di: a) stimolare ii due cani ancora di più, b) venire rallentato da me (non l'ho fatto apposta), c) abbattermi tipo birillo al bowling... mi sembra di ricordare che i due cani, lla fine, giusto prima di fare la nostra conoscenza, siano stati richiamati dal loro padrone...di sicuro noi tre (non ho notizie del, ormai ex, ragazzo di Francesca) siamo ancora qui...del resto ve lo sto raccontando...


vabbè, io ho detto la mia...'notte!

AAAAAAAAAAAAHAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!


Devo pensare positivo...


Ma chambre a la forme d'une cage
Le soleil passe son bras par la fenêtre
Les chasseurs à ma porte
Comme les p'tits soldats
Qui veulent me prendre

Je ne veux pas travailler
Je ne veux pas déjeuner
Je veux seulement l'oublier
Et puis je fume

Déjà j'ai connu le parfum de l'amour
Un million de roses n'embaumerait pas autant
Maintenant une seule fleur dans mes entourages
Me rend malade

Je ne veux pas travailler
Je ne veux pas déjeuner
Je veux seulement l'oublier
Et puis je fume

Je ne suis pas fière de ça
Vie qui veut me tuer
C'est magnifique être sympathique
Mais je ne le connais jamais

Je ne veux pas travailler
Non
Je ne veux pas déjeuner
Je veux seulement l'oublier
Et puis je fume

Je ne suis pas fière de ça
Vie qui veut me tuer
C'est magnifique être sympathique
Mais je ne le connais jamais

Je ne veux pas travailler
Non
Je ne veux pas déjeuner
Je veux seulement l'oublier
Et puis je fume
(Pink Martini - Sympathique)


Vabbè sto esagerando, è che sono stanca, ho un po' di nausea (NON sono incinta!!)...e domattina trotterò da una parte all'altra della città... ma mi posso consolare...in questi giorni la città è al suo massimo...farò un po' di licher les vitrines, mi godrò il sole (spero...ho il corso dalle 8.30 alle 17.30...poi di corsa a  torturare ed a farmi torturare dai bratz...-e non mi riferisco alle bambole orrende, brat sta per moccioso in inglese )...


Devo solo pensare positivo, sono giovane (non mi venite a dire che a 26 anni - tendenti ai 27 - sono da buttare che vengo e vi dò una capocciata), mi sembra di essere carina...non per vantarmi, e, quando voglio, riesco a far girare la testa ai ragazzi (e senza prenderli a padellate, o farli ubriacare)...


insomma! che voglio di più dalla vita? smettere di "fumare"...

avessi un attimo di tempo...tornerei ad una delle mie passioni...


...il fumetto......magari così potrei riuscire a ritrovare un po' i colori che erano propri della mia poco equilibrata vita...


mercoledì 18 aprile 2007

oggi gliel'ho detto: "la tua sigaretta mi dà fastidio, non vedi quanto tossisco???" (mi stavo strozzando a forza di tossire)...il momento di gloria è durato poco...


...mi ha risposto: "ma nun dì stronzate!!!"


Ridatemi i gentiluomini di una volta!!!!

martedì 17 aprile 2007

primavera...splatter

grandi cambiamenti in ufficio...


Valeria ed io da segretarie siamo state tramutate in...scaricatori di porto. non intendo che abbiamo iniziato a sparolacciare...il clima era già così, quindi niente novità linguistiche... piuttosto...sono aumentati gli "argomenti lavorativi", quindi nuovo layout nell'ufficio (nuovi poster etc.), nuova roba da imparare (venerdì corso di un giorno per imparare...manco io so cosa, prevedo ri russare ben bene), nuovo materiale da sistemare e vecchio da buttare...


...e qui si spiega la parte degli "scaricatori di porto", abbiamo passato una buona parte della giornata a spostare e buttare scatoloni pieni di dépliants...il tutto sotto gli occhi del responsabile, che non ha mosso dito (del resto già ieri, al momento del "giardinaggio", non s'era mostrato così valevole...), dando riprova che (come dice la mia amica Erica) la cavalleria è morta e sepolta...


...diciamo che cominciavo a dare per persi gli uomini (signori, voi che mi leggete, datevi da fare...altrimenti mi diventate una delusione), quando, proprio mentre ero carica dell'ennesimo scatolone, e buttavo mazzi di dépliants (togliendo gli elastici prima), e cercavo di tenerlo su, ecco che da lontano mi giunge un ragazzo - decisamente carino (no, Dany, non è quello della "voce da attice") - che mi fa: "serve una mano", io lo guardo, guardo lo scatolone, sento i miei muscoli della schiena che (ancora adesso) gridano vendetta per i maltrattamenti subiti, ed alla fine gli dico "beh...sì, mi sa proprio di si!"


il giovanotto in questione (gente è la prima volta che mi capita di rimorchiare - se di rimorchio si tratta -  per strada, mentre sono stanca impolverata, capello irrimediabilmente riccio - Dany niente "riccioli d'oro" stavolta però -, e soprattutto niente apprezzamenti idioti...che sarà mai successo??) si è avvicinato ed ha tolto lo scatolone dalle mie mani...oddio!!! un miracolo!!!


comunque sia, stavamo chiacchierando amabilmente (l'argomento non era dei più romantici...l'AMA, l'azienda municipale che si occupa dei rifiuti) quando, proprio in quel momento è arrivato proprio un camion (dell'AMA!!!) lui ha esclamato "Però! parli del diavolo e spuntano le corna!!"...l'idiota del conducente, bastRDO!!!, aggancia proprio il secchione dove stavamo noi due (col rischio di schiacciarci), solo che noi non ce ne siamo accorti... a quel punto, Valeria, che stava osservando la scena (sono due mesi che cerca di farmi fidanzare con qualsiasi essere umano di sesso maschile), esce urlando "Astrid!!! togliti di lì!!! scansatevi!!! sennò vi schiaccia!!!"...


...facendo così ci ha effettivamente salvato la vita...peccato che il ragazzo carino, a quel punto, sia fuggito via...accidenti all'AMA! vabbè, secondo Valeria (che poi mi ha rispedita subito fuopri con altri cartoni con la speranza che tornasse) tornerà...per me no...si sarà spaventato!


certo...se continuavamo a flirtare (però! che argomenti di conversazione!!) finiva in modo un po' più splatter!!

primavera...splatter

grandi cambiamenti in ufficio...


Valeria ed io da segretarie siamo state tramutate in...scaricatori di porto. non intendo che abbiamo iniziato a sparolacciare...il clima era già così, quindi niente novità linguistiche... piuttosto...sono aumentati gli "argomenti lavorativi", quindi nuovo layout nell'ufficio (nuovi poster etc.), nuova roba da imparare (venerdì corso di un giorno per imparare...manco io so cosa, prevedo ri russare ben bene), nuovo materiale da sistemare e vecchio da buttare...


...e qui si spiega la parte degli "scaricatori di porto", abbiamo passato una buona parte della giornata a spostare e buttare scatoloni pieni di dépliants...il tutto sotto gli occhi del responsabile, che non ha mosso dito (del resto già ieri, al momento del "giardinaggio", non s'era mostrato così valevole...), dando riprova che (come dice la mia amica Erica) la cavalleria è morta e sepolta...


...diciamo che cominciavo a dare per persi gli uomini (signori, voi che mi leggete, datevi da fare...altrimenti mi diventate una delusione), quando, proprio mentre ero carica dell'ennesimo scatolone, e buttavo mazzi di dépliants (togliendo gli elastici prima), e cercavo di tenerlo su, ecco che da lontano mi giunge un ragazzo - decisamente carino (no, Dany, non è quello della "voce da attice") - che mi fa: "serve una mano", io lo guardo, guardo lo scatolone, sento i miei muscoli della schiena che (ancora adesso) gridano vendetta per i maltrattamenti subiti, ed alla fine gli dico "beh...sì, mi sa proprio di si!"


il giovanotto in questione (gente è la prima volta che mi capita di rimorchiare - se di rimorchio si tratta -  per strada, mentre sono stanca impolverata, capello irrimediabilmente riccio - Dany niente "riccioli d'oro" stavolta però -, e soprattutto niente apprezzamenti idioti...che sarà mai successo??) si è avvicinato ed ha tolto lo scatolone dalle mie mani...oddio!!! un miracolo!!!


comunque sia, stavamo chiacchierando amabilmente (l'argomento non era dei più romantici...l'AMA, l'azienda municipale che si occupa dei rifiuti) quando, proprio in quel momento è arrivato proprio un camion (dell'AMA!!!) lui ha esclamato "Però! parli del diavolo e spuntano le corna!!"...l'idiota del conducente, bastRDO!!!, aggancia proprio il secchione dove stavamo noi due (col rischio di schiacciarci), solo che noi non ce ne siamo accorti... a quel punto, Valeria, che stava osservando la scena (sono due mesi che cerca di farmi fidanzare con qualsiasi essere umano di sesso maschile), esce urlando "Astrid!!! togliti di lì!!! scansatevi!!! sennò vi schiaccia!!!"...


...facendo così ci ha effettivamente salvato la vita...peccato che il ragazzo carino, a quel punto, sia fuggito via...accidenti all'AMA! vabbè, secondo Valeria (che poi mi ha rispedita subito fuopri con altri cartoni con la speranza che tornasse) tornerà...per me no...si sarà spaventato!


certo...se continuavamo a flirtare (però! che argomenti di conversazione!!) finiva in modo un po' più splatter!!

domenica 15 aprile 2007

NOVITA' NEL CONTRATTO INTEGRATIVO


  1 - GIORNI DI MALATTIA   Non sarà più accettato il certificato medico
come giustificazione di malattia.
   Se si riesce ad andare dal dottore si può andare anche al lavoro.

  2 - GIORNI LIBERI E DI FERIE   Ogni impiegato riceverà 104 giorni
liberi all'anno.
   Si chiamano sabati e domeniche.

   3 - BAGNO   La nuova normativa prevede un massimo di 3 minuti per il
bagno.
   Dopo suonerà un allarme, si aprirà la porta e verrà scattata una
  fotografia.
   Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.

   4 - PAUSA A PRANZO   - 4.1 - Gli impiegati magri riceveranno 30
minuti, perché hanno bisogno
  di mangiare di più per ingrassare.
   - 4.2 - Quelli normali riceveranno 15 minuti per fare un pasto
  equilibrato e rimanere in forma.
   - 4.3 - I grassi riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti
per
   uno slim fast.

   5 - AUMENTI   - 5.1 - Gli aumenti di stipendio vengono correlati
all'abbigliamento
  del lavoratore.
   - 5.2 - Se si veste con scarpe Prada da Euro 350,00 o borsa Gucci da
   600,00, si presume che il lavoratore stia bene economicamente e
quindi
  non  abbia bisogno di un aumento.
   - 5.3 - Se si veste troppo poveramente, si presume che il lavoratore
   debba imparare ad amministrare meglio le sue finanze e quindi non
sarà
  concesso  l'aumento.
   - 5.4 - Se si veste normalmente vuol dire che il lavoratore ha una
   retribuzione sufficiente e quindi non sarà concesso l'aumento.

  buon lavoro

    P.S. per aver letto questa e-mail in orario di lavoro vi verranno
   trattenuti 4 minuti di stipendio.


sabato 14 aprile 2007

in questi giorni di voce roca mi è stato ancora più difficil farmi comprendere al telefono, già normalmente (essendo timida) non ho una voce squillante al telefono e tendo a parlare piano, questa settimana gli "Eh??" si sono sprecati...ciò nonostante, mi è capitato di ricevere un complimento (dettato più dalla disperazione che altro) ecco qui la trasscrizione della telefonata (thanx mr Moratti!):




  • io, con voce roca:  "Assistenza etc. etc. buongiorno!"



  • cliente: "Oh grazie al cielo! finalmente una VOCE! una voce amica!" (mi spiega il problema ed io attraverso il terminale vedo la situazione e gli spiego e risolvo il problema...)



  • clente: "grazie! grazie! è stata gentilissima! la sua voce è bellisima, un ristoro per le mie orecchie!"



  • io, di fronte all'evidenza che la mia voce in questi giorni è tutto fuorchè bella "(ma parla di me??^^;)Beh, prego, ma la mia voce non è così bella, anzi un po' roca ..."



  • cliente, troppo grato, stava quasi perchiedermi in sposa: "Ma no! è bellissima! mi ricorda quella di quell'attrice italiana..."



ora mi rimane il dubbio...quale attrice?? il moi amico Andrea, ma probabilmente mi prende in giro, ha detto "quella bionda con gli occhiali...non mi ricordo il nome..." (nb: io sono bionda ed ho gli occhiali)


ieri invece è venuta a trovarci in ufficio il terrore dell'intero staff dell'ufficio (noi tre) nonchè di tutti quelli che si trovano a gravitare nelle sue vicinanze...la Signora Irca, 86 anni, una voce che sovrasta tutto e tutti (persino stando nel back-office, se c'è lei nel front, si fa fatica a sentire cosa dicono al telefono), scavalca tutto e tutti, non rispetta le file e (secondo me) potrebbe preenderti a bastonate se la contraddici..per fortuna, per un suo vezzo, lo lascia sempre a casa; normalmente passa almeno due o tre volte a settimana...ma era da almeno una settimana che non la vedevamo...


Questa volta il responsabile (di solito la tratta lui) aveva deciso di far finta di non esserci, quindi 'stavolta toccava a me...ma si deve essere impietosito, perchè, mentre Valeria, con la scusa di andare a comprare il caffè per lui e per sè, andava a cercare rifugio al bar, si è affacciato nel front office...


...alla fine comunque (e per fortuna solo alla fine) Valeria, tornata dal bar, è riuscita a farlo svincolare chiamandolo con la scusa di una telefonata dell'altro ufficio sull'altra linea (di linea ne abbiamo solo una per due telefoni e di sicuro non hanno chiamato loro...perchè non hanno squillato...)...Quindi, sola con Irca, mi sono ritrovata, oltre a segnarle per l'ennesima volta quando doveva fare quello che doveva fare (...sembro Totò), a calcolare quanti anni avrbbe avuto suo marito se fosse stato ancora vivo (quasi 90) e quanti ne aveva quando è morto (79)...uscendo, dopo avermi spiegato che ha un bastone a casa, ma che non se lo vuole portare appresso, la signora Irca mi guarda negli occhi e mi spara a bruciapelo: "ce l'hai il moroso??", io: "ehm...no..." Irca: "Per scelta? o non l'hai trovato??" io"(affari suoi, no?) boh...è capitato così" e mi lascia dicendo:"Beh, arriverà" -e qui sembrava umana - "Quando lo trovi non te lo sposare, facci solo all'amore!"


Ne terrò nota signora Irca, ne terrò a nota...

venerdì 13 aprile 2007

con la valigia di cartone...pieni di sogni e di speranze

"Scontri nella chinatown di Milano, la comunità cinese in rivolta", ecco cosa ho ascoltato stamane verso le 12.30, mentre mi accingevo a pranzare (ok, mangio alla stessa ora delle galline...non ci posso fare niente...)


premetto, di tutta la vicenda non ho capito molto, come è partita etc. Quel che è certo è che, al sentire la Sciura milanése (o era la Sora romana?) urlare ai concittadini venuti dall'oriente: "Tornatevene a casa! chi vi vuole qui!" (e cose simili), non ci ho visto più...e non era per la fame...e manco perchè, ha forza di tossire, mi lacrimavano gli occhi...


Mi arrabbio perchè la signora in questione, come molti altri, dimentica che l'Italia è stata (ed in parte lo è tutt'ora) terra di emigranti, si partiva da sud verso il nord o verso altri paesi in Europa (Belgio, Francia, Svizzera, Inghilterra...) o da qualche parte del resto del mondo (America del Sud e del Nord)...Dimentica, in poche parole, che per un certo periodo (anche molto lungo) siamo stati noi quelli disprezzati perchè "Venivamo a rubare il lavoro altrui" "Eravamo brutti, sporchi e cattivi", "Non rispettavmo le rergole del paese", "Non ci integravamo nel tessuto sociale"...in parole povere, eravamo quelli che partivano con la valigia di cartone, magari con dentro qualche salame o caciotta (giusto per rendere l'idea), ma soprattutto eravamo quelli che partivano pieni di sogni e di speranze, alla ricerca di un posto migliore, o semplicemente di un modo per provvedere alla famiglia che rimaneva indietro...


Detto ciò, è gusto dire: "Siete ospiti nel nostro paese, o ci vivete (e pagate pure le tasse) da molti anni, siete tenuti a rispettare regole e leggi di questo paese". In più, si potrebbe dire che (almeno all'apparenza) la comunità cinese è quella più "chiusa", che, sostanzialmente, è quella che tende ad avere un basso profilo giusto per "non farsi notare"...ma, in realtà, nesuno di noi riesce completamente (o almeno noi gente comune, magari un po' distratta) a farsi un'idea di come stiano realmente le cose...


Potrei dire che c'è una mancanza di comunicazione alla base, un gap, la mancanza di capacità mediatorie (si dirà così??) tra due culture molto differenti (almeno io le vedo da così...magari mi sbaglio)...o è solo dffidenza verso ciò che non conosciamo... Ma forse io parlo così perchè figlia di un emigrante al contrario, nella mia famiglia abbiamo importato uno svedese (mio padre), un cileno (il marito della cugina di mia madre), una cubana (moglie di un altro cugino), ed esportato un italiano (mio zio, il quale: vive in Svezia da quasi 30 anni, ed è sposato con una polacca - altro import? - naturalizzata svedese), sono passati per la famiglia anche fgiapponesi, neo-zelandesi etc. ... Quindi mi riesce facile parlare così, la mia famiglia ha sempre di più l'aspetto di un aeroporto nazionale/internazionale, soprattutto ora che noi, la penultima generazione (alcuni dei miei cugini hanno messo su famiglia), cominciamo a crescere ed a "vagolare" in giro alla scoperta di nuove culture, o semplicemente alla ri-scoperta...


Di Chinatowns in Italia ce ne sono molte ormai, a Roma è a Piazza Vittorio, e, a questo proposito, voglio mettervi un assaggio di un libro che a me è piaciuto molto di uno scrittore algerino, ambientato proprio a Piazza Vittorio, parla di come possa venire "distorta" la verità anche attraverso il proprio filtro culturale, la propria ignoranza etc. e, soprattutto, di come siamo incapaci di comunicare con il nostro vicino...


Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio


di Amara Lakhous



La verità di Parviz Mansoor Samadi


(...) Esiste un'altra parola altrettanto importante: cazzo. Si utilizza per esprimere rabbia e per calmare i nervi, e non è monopolio maschile. Anche Benedetta, la vecchia portiera, la usa spesso senza pudore. A proposito, la vecchia Benedetta è la portirea del palazzo dove vive Amedeo <personaggio intorno a cui ruotano tutti gli altri pers. e la vicenda> a piazza Vittorio. Questa maledetta ha il vizio di nascondersi dietro l'ascensore, pronta a litigare con qualsiasi persona voglia usarlo. o adoro l'ascensore, lo uso non per pigrizia ma per meditarer. Premi il pulsante senza nessuno sforzo, vai su o scendi giù, potrebbe guastarsi mentre sei dentro.E' esattamente come la vita, piena di guasti. (...) sfortunatamente Benedetta mi sorveglia come una gatta litigiosa, e non appena metto i piedi in ascensore mi grida in faccia: "Guaglio'! Guaglio'!". Guaglio' è la parola preferita di Benedetta. Come sapete, guaglio' vuol dire cazzo in napoletano. Così mi hanno detto tanti napoletani con cui ho lavorato. Ogni volta che mi vede andare verso l'ascensore, si mette a urlare "Guaglio'! Guaglio'! Guaglio'!". In Iran siamo abituati a rispettare i vecchi ed evitare le parolacce. Per questo, invece di rispondere all'offesa con un'altra offesa come fanno in tanti, mi limito a una breve rispopsta: "Merci!". La lascio e vado via senza guardarla. (...)


La verità di Benedetta Esposito


(...) Io dico che chillo albanese <si riferisce a Parviz, lo crede albanese>è il vero assassino. Questo disgrazato fa lo scostumato quando lo chiamo Guaglio'! Non so come si chiama, e a Napoli siamo abituati a dire così, però lui mi risponde con male parole nella sua lingua. Non mi ricordo esattamente quella parola che dice sempre, forse mersa o mersis! Insomma l'importante è che questa parola vuole dire cazzo in albanese e si usa per insultare la gente. (...)


E via discorrendo...non vorrete mica che ve lo trascriva tutto, no? comunque sia è vero quello che dice Pennac "Nella vita non sono i segni che mancano, mancano solo i codici" tutto sta a trovarli...

giovedì 12 aprile 2007

Blague/Barzelletta

...per l'occasione ho rispoolverato il mio francese...quindi...perdonatemi gli errrori/orrori...



BLAGUE


Un riche industriel s'adresse à un ami ministre (les riches industriels ont tous au moins un ami ministre) en ces termes:
 
   - Mon fils me désespère. Il n'a pas terminé ses études, ne cherche même pas de travail, passe tout son temps à boire et à rigoler avec ses copains.
 
   Ne pourrais-tu pas lui trouver un boulot dans ton ministère ?
 
   - Aucun problème, répond le ministre. Je le nommerai adjoint de mon chef  de cabinet, avec un traitement de 2.900 euros par mois.

   - Non, non. Ce n'est pas cela que je veux.
   Il faut qu'il comprenne qu'il faut travailler dans la vie et lui inculquer la valeur de l'argent.
 
   - Ah ? Bon. Je le ferai fonctionnaire en chef, à 2.500 euros par mois.
 
   - Non, c'est encore trop. Il doit se rendre compte qu'il faut mériter son salaire.
 
   - Euh... chef de service alors ? 1.900 euros par mois ?
 
   - Toujours trop. Ce qu'il lui faudrait, c'est une place de petit fonctionnaire, tout en bas de la hiérarchie. 

   - Alors là, je ne peux rien faire pour toi, répond le Ministre.
 
   - Mais pourquoi pas ?
  
   - Pour ce genre de poste, il faut un diplôme !





BARZELLETTA

 

 

 Un ricco industriale si rivolge ad un amico ministro (i ricchi industriali hanno tutti almeno un amico ministro) in questi termini:

 

-Mio figlio mi fa disperare. Non ha terminato i suoi studi, non cerca nemmeno lavoro, passa tutto il suo tempo a bere ed a scherzare coi suoi amici.

 

Non gli potresti trovare un lavoro nel tuo ministero?

 

-Nessun problema, risponde il ministro. Lo nominerò vice del mio capo di gabinetto, con uno stipendio di 2.900 euro al mese.

 

-No, no. Non è quello che voglio.

Deve capire che bisogna lavorare nella vita ed inculcargli il valore del denaro.

 

-Ah? Bene. Lo nominerò funzionario capo, a 2.500 euro al mese.

 

-No, è ancora troppo. Si deve rendere conto che bisogna meritare il proprio salario..

 

-Eh… capo di servizio allora? 1.900 euro al mese?

 

-Ancora troppo. Ciò di cui avrebbe bisogno, è un posto di piccolo funzionario, in fondo in fondo alla gerarchia.

 

-A questo punto, non posso fare niente per te, risponde il ministro.

 

-Ma perché no?

 

-Per quel genere di posto, c’è bisogno di un diploma.




ps: questo we, forse, mi toccherà pure lavorare...mierda!