lunedì 29 dicembre 2008

Ok, lo so, vi ho già, molto drammaticamente, augurato il buon anno, ma oggi, mentre mi aggiravo per il centro con la mia amica Gaia, ho visto una cosa che mi ha fatto venire voglia di scrivere... insulti…

In questi giorni la domanda che tutti pongono è: “che fai a capodanno?” la risposta sensata, a volte, dovrebbe essere una bella capocciata in fronte a colui/colei che la domanda l’ha posta (ringrazio tutti coloro che non mi hanno riservato questo trattamento); siamo tutti in piena frenesia preparatoria (almeno coloro che sanno come sarà la loro fine…drammatico eh?) su: locale (se si starà in un locale), cosa preparare (se si starà a casa), il vestiario, l’intimo!!! … e qui si potrebbe aprire un simposio, ma c’ho gente a cena, sarò breve…

Facendo quattro vasche in corso (che detto da un romano vuol dire tutto e niente visti i corsi che ci sono) ci siamo volutamente fermate di fronte alla vetrina di un negozio di intimo (un negozio della catena il cui nome si legge sia dal diritto che dal rovescio, e non parlo né del lavoro a maglia né del tennis) per vedere quali sono le proposte per la notte in cui dovrebbe finire ed iniziare tutto…

OVVOVE!!!! Una serie di oscenità, nel senso negativo del termine non in quello audace e gustosamente “peccaminoso”, che mi hanno fatto dire: “ A questo punto preferisco essere nuda piuttosto che mettermi qualcosa del genere!!” al centro della vetrina facevano bella mostra dei copri capezzoli con tanto di fioccone grosso quanto il copri capezzolo, una serie di reggiseni, bustini, culotte, guèpière, tanga… tutti rigorosamente color rosso, alcuni con pezzetti di plastica che simulavano diamanti, o ghiaccio, altri con fiocchi piazzati in modo così poco decorativo…

Chiunque sia stato lo stilista (ma anche lA stilista) non ama particolarmente le donne, ancor più vederle in deshabillé…

…non c’è altra spiegazione plausibile!!

domenica 28 dicembre 2008

un passo indietro ed io...

sta per arrivare la fine dell'anno, un anno è passato ed io forse non mi lecco più tanto le ferite dell'inizio dell'anno, vorrei, in quest'anno che verrà, non dover passare tutto quel tempo in ospedali vari di Roma a trovare le persone a me care... so già che è un'utopia, anche solo per il fatto che mia nonna è rientrata in ospedale giusto l'altro giorno, e che un'altra delle mie zie si dovrà operare...lo ammetto sono stanca, ma rimane quel mio humor nero che mi permette di dire che mi voglio riciclare come arredatrice di ospedali, almeno ho una scusa meno dolorosa per stare lì e finalmente ci sarebbero degli spazi meno tristi. vi rendete conto della differenza che farebbe uno spazio più accogliente per i pazienti ed i loro cari?




per non essere troppo amara in questi ultimi sgoccioli vi racconterò del regalo, graditissimo tra l'altro, che uno dei miei colleghi mi ha fatto, un libro dal titolo: 101COSE DA FARE A ROMA almeno una volta nella vita. in realtà quello che vi sto per raccontare è cosa è successo il 24 mentre rientravo a casa dall'ufficio, ero in treno e stavo leggendo il libro in questione, passa il macchinista, ritornando indietro si ferma alle mie spalle e:


m: ma è il vangelo? io: no (tentata di aggiungere un ma quasi con tanto di gesto della mano, ma mi sono astenuta per timore di offendere un eventuale estremista cattolico)no sono le 101 cose da fare a Roma almeno una volta nella vita... m: e quali sono? io: vediamolo! giro il libro e leggo dal quarto di copertina: Gustarsi il tramonto dalla terrazza di Castel Sant'Angelo M: quello  non sempre si può fare... io: Fare il giro dei caffè più buoni della città; direle parolacce nella Basilica di San Clemente M: quello non l'ho mai fatto (ma allora non sei un talebano cattolico!!); io: Conoscere Roma in una mossa sola al Museo Nazionale Romano Crypta Balbi; Rovinarsi il fegato Dar Filettaro M: quelli non sono filetti sai? (lo guardo, occhi spalancati pronta a sentire la spiegazione) sono filetti di baccalà fritto, che sò come le ciliegine una tira l'altra! te credo che te rovini il fegato...ma ne vale la pena!! io (sorrido e continuo l'elenco prendendo nota di andare digiuna di due giorni Dar Filettaro) Mangiare la coda alla vaccinara nel luogo in cui è stata inventata; Fare affari (o prendere fregature) a Porta Portese M: quello s'ha da fà! (...) finisco l'elenchino ed anche il macchinista è entusiasta, si fa mostrare nuovamente il libro e decide di acquistarlo, mi offro di scrivergli il titolo l'autrice e la casa editrice su un foglietto, ma dice che non serve se lo ricorderà!


adesso non mi resta che andare a fare queste 101 cose... speriamo in buona compagnia!!




 frammento di dialogo con Dani (guardando una calamita sul suo frigo):
Ai - Che bella Sintra senza nebbia!

Dani – Perché c’era la nebbia?

Ai – Perché c’era Sintra?

come dire tutto in poche battute




AUGURO A VOI TUTTI UN BUON ANNO NUOVO... POSSA L'ANNO FINIRE IN MANIERA SERENA(anche se c'è chi giustamente mi ha fatto notare che siamo noi a farci la serenità) E CHE IL 2009 SIA UN ANNO FANTASTICO!!

GOTT NYTT ÅR TILL ER ALLA!!!

önskar Astrid

giovedì 25 dicembre 2008

Serendipity

cfr Wikipedia: La parola Serendipità deriva da Serendip, l'antico nome persiano per Sri Lanka. Il termine fu coniato dallo scrittore Horace Walpole il 28 gennaio del 1754 che lo usò in una lettera scritta a Horace Mann, un suo amico inglese che viveva a Firenze. Serendipità è un neologismo poco usato nella lingua italiana, proveniente dall'assai più diffuso corrispondente inglese serendipity. Horace Walpole fu ispirato dalla lettura della fiaba persiana "Tre principi di Serendippo" di Cristoforo Armeno nel cui racconto i tre protagonisti trovano sul loro cammino una serie di indizi, che li salvano in più di un'occasione. La storia descrive le scoperte dei tre principi come intuizioni dovute sì al caso, ma anche allo spirito acuto e alla loro capacità di osservazione.


Serendipità è dunque - filosoficamente - lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non indica solo fortuna: per cogliere l'indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative.


Oltre ad essere spesso indicata come elemento essenziale nell'avanzamento della ricerca scientifica (spesso scoperte importanti avvengono mentre si stava ricercando altro), la serendipità può essere vista anche come atteggiamento, e - come tale - viene praticata consapevolmente più spesso di quanto non si creda. Ad esempio tutte le volte che si smette di arrovellarsi nel ricordare un nome, nella speranza che l'informazione emerga da sé dalla memoria, in realtà ci si sta affidando alla serendipità.


Una famosa frase per descrivere la serendipità è del ricercatore biomedico americano Julius H. Comroe: «la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino».


...beh, il titolo e la parte iniziale c'entrano e nn c'entrano con quanto voglio scrivere, ho appena finito di guardare il film "Serendipity" sola soletta sul divano di casa, di là i miei russano che è un piacere, ed io in teoria dovrei essere a letto anche solo per il  fatto che, durante tutta questa giornata natalizia, non sono stata per niente bene...ma si sa, se l'impulso è più forte della ragione...


guardavo questo film e pensavo a tutte le cose scioche, le bizzarre superstizioni che guidano la mia vita... quelle cose che mi porto dietro dai tempi dell'adolescenza, ed a cui non riesco a fare a meno, anche se adolescente non sono più...


...tra le varie cose, oltre al non passare sugli scivoli per disabili ( mania trasmessami dauna mia amica dei tempi del liceo) o non passare sotto ad un cartello (stesso periodo altra amica), ho la bizzarra abitudine di, mentre mi accingo di mangiare la mela, di staccare il picciolo ruotandolo e "contando" le lettere dell'alfabeto, facendo così, mi spiegarono, sarebbe venuta fuori l'iniziale del nome di chi è interessato a me... ammetto che qualche volta arrivata alla lettera che interessava a ME tiravo (ed a volte tiro tuttora) affinchè uscisse fuori...


...altra cosa è, quando fischiano le orecchie (nb qualcuno mi sa spiegare il perchè?) di farsi dire un numero, per poi scoprire a quale lettera dell'alfabeto appartenga... ovviamente quella è l'iniziale del nome della persona che ti (cioè mi) sta pensando. non so perchè ma noralmente a casa mia partono da 8 (=H)...e tocca di solito chiedere di avere un altro numero. ovviamente spesso si continua a chiedere numeri come un'ossessa finchè le orecchie (ormai stufe) smettono di fischiare, ovvio che, sempre a casa, a quel punto mi dicono un altro numero, magari cercando quello della lettera che m'interessa (per qualche periodo è il 7, altri il 6...e via discorrendo)


lo ammetto, non è una cosa razionale, nè tantomeno utile ad un qualsiasi scopo... chissà, magari solo per sognare un po'...


qualche tempo fa ho letto un articoletto su un giornale gratuito che parlava della solita ricerca scientifica inutile fatta su un qualcosa di altrettanto inutile. nell'articolo in questione si diceva come fosse controproducente per la vita sentimentale guardare certi film romantici, si citava proprio Serendipity, e spiegava che guardare film di questo tipo fa sì che ci aspettiamo dala vita e dall'amore cose irrealizabili, illusorie... utopie insomma che ci fanno perdere di vista la realtà. chissà forse è vero, ma perchè smettere di sognare?


detto questo dedico quest'altra parte del post alla Dani, che ha trovato un qualcuno per cui vale la pena di buttare fuori la gente di casa...


domenica scorsa la sono andata a trovare, dopo che era passato molto tempo dall'ultima volta in cui ci eravamo viste, per darle il mio regalo di natale e fare due chiacchere (del resto mica attraverso tutta Roma per poi andarmene via subito no?), premetto che Daniela era in pigiama, struccata e molto in stile casalinga disperata, dopo avermi chiesto per un'ottantina di volte se volevo qualcosa da bere("caffè, thè, mè?") o da mangiare (pandoro? panettone? una calamita?) ed avermi alla fine (è stata estenuante vi posso garantire) convinta per un thè ("quale? la tisana depurativa? questa alla cannella zenzero, questa al karkadè? questa all'aglio? questa al marrakuja? questa allo zampone? questa ai frutti rossi?" ma quanti thè/tisane esistono al mondo??) ed aver messo l'acqua a scaldare, preparato tazze,piattini e cucchiai...il tempo di sederci ed intingere ognuna la sua bella bustina che...


...squilla il cellulare, La Dani è decisamente su di giri, parla, si alza, si dirige al balcone, "cosa?? sei qua sotto???", si affaccia non per buttarsi, io dietro a cercare di capire in stile ispettore ONU mandato ad...ispettorare? diciamo vedere....ma totalmente incapace di capire... chiunque sia dall'altro capo del telefono è lì sotto, la Dani indica all'ispettore Clouseau, cioè me (=totalmente incapace di capire), colui che sta procedendo lentamente lungo la via, io guardo ma sono solo coppie (cioè in due), altrimenti ce n'è uno solo ma si sta allontanando e neanche molto lentamente... la Dani nel frattempo gli dice che ha superato il portone e poi protesta perchè è in pigiama (solo io esco in camicia da notte...^^) chiede almeno 10-15' di tempo per prepararsi... attacca al cellulare e mi intima: "bevi il tuo thè io mi preparo!!" a quel punto, in stile vecchia signora inglese, prendo la tazzina col thè ed il piattino, ed inizio ad inseguirla mentre si prepara...


la ragazza è agitata, quindi intuisco che c'è un certo interesse verso il misterioso tipo che procede lentamente ma che non è capace a fermarsi nel punto giusto (succede...anche io avevo chi veniva a prendermi e si fermava 3 cancelli più in là...) "che mi metto??" e mi mostra il pigiama che indossa... sarò banale ma dico: "un bel paio di jeans aderenti ed un bel maglioncino" ma tanto potrei dirle prendi un accappatoio ed uno scialle tanto non mi ascolta la ragazza... mi bofonchia brevemente che, finalmente, a distanza di un anno dal suo...ehm...impatto più brutale, ha nuovamente il batticuore per qualcuno ("toh...non me ne ero accorta!") e che...deve chiarire una cosa...prego??? ma perchè mai dobbiamo semper chiarire noi? perchè ci facciamo prendere dal panico? la guardo, le dico, perchè io dò consigli pazzeschi che non sono in grado di seguire, "ma perchè non segui l'istinto e vedi come va?", sì certo....lo segue, ma deve anche seguire la ragione...mmm....


ad ogni modo, mentre fa avanti ed indietro, e mentre io mi scolo tutto il mio thè (sapendo poi che in treno avrò voglia di un abgno), mi gurada e mi dice: "appena scendiamo tu saluti e sparisci!!", mentre è in bagno squilla di nuovo il cellulare, è nuovamente lui: "rispondi!!" RISPONDO?? e che gli dico? vabbè... rispondo ed attacco subito dicendo: "CIAO!SONOASTRIDL'AMICASCEMADIDANIELA,DANIELANONPUO'RISPONDEREADESSOSISTAFACENDOBELLAPERTE,DICE CHE E'PRONTATRA10MINUTI(il tempo nel frattempo è aumentato)CHELEDEVODIRE?" lui ride e mifa "Ciao Astrid! piacere di conoscerti, dille che Giuseppe non c'è più e che quindi non si deve più preoccupare (a questo punto non capisco, potrebbe essere che l'ha cementificato in un pilone della stazione Ostiense aspettando che la Dani si preparasse o che semplicemente l'abbia mollato per strada)" riferisco il seguente messaggio: "Dani, dice che ha buttato Giuseppe nel secchione, e che quindio non ti devi preoccupare!" lui ride, lei ride, ed io dico a lui: "tra un po' anche lei mi butterà giù dritta nel secchione, è stato un piacere ciao!"... a questo punto Daniel a è quasi pronta, ma io ho deciso, visto che scendere con lei per poi sparire senza proferire parola mi sembra troppo palteale, che scenderò prima per conto mio, sperando di sgattaiolare inosservata (sempre che io possa passare inosservata)... saluto Daniela la quale chiede scusa per esserestata un mostro...anche se...non  mi sembrava poi così dispiaciuta del diversivo, o così convinta poi...


...scendo, all'uscita incontro due signore che stanno uscendo, penso quindi di riuscire a passare inosservata se esco con loro, apro quindi il portone ed esco insieme a loro...


Daniela mi ha poi detto che lui mi ha vista, e che ha detto che era un peccato che io sia scappata via così... ho passato tutto il tempo in treno a ridere per la scena che avevo visto, anche se non troppo perchè mi scappava la pipì (dannato thè)


da domenica Daniela non la smette di minacciarmi che mi butterà fuori di casa...


nb: rientrata a casa ho beccato mia madre che usciva col suo bel bastone (si è fatta male e l'ortopedico le ha detto che dovrà riprendere ad uare le stampelle) per andare da mia nonna, visto che si stanca a guidare le ho detto che: "ti accompagno io! devo solo fare pipì, posso?" vedo lo sguardo inorridito di mia madre, mi giro e...scopro con terrore che c'era un vicino fuori a fumare... a quel punto faccio: "ops! pardon!" e scappo a casa... la solita figura di m!!

domenica 21 dicembre 2008

per me i collant sarebbe meglio usarli nelle rapine, mi farebbero meno danno!!

ieri sera sono andata ad una festa con un'amica e, come mio solito, nel prepararmi mi sono messa in testa di vestirmi in un certo modo (sempre sperando che fosse fattibile), sì lo so, non ve ne frega nulla...ma sappiate che al finale c'è la mia solita grezzaccia che v'illumina le giornate...


insomma avevo deciso di indossare un vestitino, di metermi i collant color carne (non di quelli orrendi che mettono le vecchiette, marroni e perennemente scesi) no, color carne, praticamente invisibili ed inesistenti e sopra i collant le parigine che mi ha regalato (non proprio volontariamente) Giulia, sì quelli lì di cui ho parlato qui (!!), gli stivali etc etc...insomma il pezzo grosso era l'idea di mettere le parigine, che, a mio parere, è molto ammiccante... sempre che il vestito non le copra (come in questo caso) e le faccia sembrare delle banalissime calze coprenti...


ad ogni modo, constatato che il collant sotto arresta la normale caduta della parigina, ho passato piuttosto tranquillamente la festa... nessuna caduta di stile, niente ammiccamenti non voluti...


dopo aver riaccompagnato la mia amica a casa ho proseguito per la mia litigando allegramente col navigatore e sbagliando le uscite come mio solito quando mi lascio guidare da quell'aggeggio...


arrivo dalle mie parti, parcheggio raso muro (le strade sono piccole da me e vanno sparati, se si tiene alle fiancate conviene parcheggiare aderenti ai muri) e, come mio solito, molto poco signorilmente scavalco per uscire, parigine scese, mostrando un'ulteriore fetta di coscia...e...lì fermo vicino alla macchina c'è un tizio che s'era fermato per vedere cosa stavo combinando!! faccia perplessa, ha assistito a tutta la scena,e, una volta che sono scesa dalla macchina (a quel punto volevo dire "my shoes please" con voce roca come la Zeta Jones in una pubblicità di qualche anno fa, ma gli stivali erano ai miei piedi...), ha proseguito, con la sua valigetta in mano, la sua strada!!


sempre in argomento collant giovedì scorso avevo una cosa piuttosto grossa per lavoro, e sono stata pertanto costretta a vestirmi da persona seria...eh sì, nemmanco io ci credo


la mattina, non trovando dei collant coprenti che non avessero disegnini o brilluccichini vari, sono stata costretta ad accettare un paio di collant che mia madre ha ripescato da non so dove (forse un lascito di mia zia), nel metterli non mi sono resa conto che l'elastico in vita era stondato...cioè era inesistente...


ho preso il treno al volo ed i collant erano divenuti delle parigine, cioè erano a metà coscia, ringraziando la presenza del cappotto, ho trovato il primo spazio privo di essere umani, ed ho provveduto a tirarli su, cercando, inutilmante, di bloccarli...ovviamente durante le ore (dalle 9.00 alle 14.30) che ho passato nell'auditorium della unicredit (di cui dalle 9.00 alle 13.00 in piedi senza sosta) ogni 10 minuti almeno dovevo ritirarle su, il più delle volte cercando di far finta di nulla sperando di non essere ripresa delle telecamere presenti, appena potevo mi fiondavo in bagno e li tiravo su fino alla gola, sperando così di allungare il tempo in cui sarebbero rimasti al loro posto...


dopo una mattinata così allucinante e snervante su più fronti, apena rientrata in ufficio, prima di schiantarmi sulla sedia e d accasciarmi sulla scrivania, ho tirato fuori ago e filo e li ho cuciti alle mutande...


...io odio con tutta me stessa i collant, in primis perchè sono un po' allergica, in secundis perchè mi fanno sempre fare figure di cacca!!!

sabato 20 dicembre 2008

il Natale non fa per me...

il Natale non fa per me, mi stanca, mi stressa, mi fa correre tipo criceto impazzito e, come il criceto (impazzito) non mi porta da nessuna parte se non su una ruota che gira all'infinito su sè stessa!


a casa il Natale è per mia madre il PRSEPE, ogni anno, rigorosamente un po' prima dell'otto dicembre, annuncia alle figlie (le quali cercano vie di fuga), perchè il marito si estrania (devo capire come fa e cercare di imparare a fare altrettanto), che bisogna tirare su il presepe - o'presepio visto che l'origine napoletana (per ambedue madre e presepe) ci sta - al che una di noi figlie dice: "e l'albero"...perchè le tradizioni vanno rispettate per tute e due le culture...


partiamo col descrivere il presepe di famiglia, allora da quanto ho capito apparteneva alla mia bisnonna, la madre di mia nonna, la parte partenopea, ma...mi sorge un dubbio...ma quanti presepi aveva?? mia nonna ne ha uno suo, sua sorella Bebè (Maria all'anagrafe) ne ha un altro (tra l'altro il suo è quello spettacolare visto che ogni anno va a Napoli nella via dei presepi a comprare un altro pezzo, ha l'acqua corrente, le luci e l'effetto giorno e notte e tante altre cose nonchè occupa una buonissima fetta del suo terrazzo) l'altra sorella Paola ne ha un altro se non sbaglio...ma quanti presepi è necessario, anzi ERA necessario, avere a Napoli?? ad ogni modo il nostro di presepe è quello più sfigato... consta in due grotte, una più grande ed una più piccola di sughero fissate su una base, nel corso degli anni il sughero si è in parte staccato ed abbiamo innumerevoli pezzetti volanti che, soprattutto al momento di "montare" il tutto, mi fanno saltare i nervi...


la parte che farebbe impazzire chiunque appassionato di presepi post-guerra sono i personaggi, o come si chiamano le statuine, o meglio, quelle che sono arrivate fino ad oggi, le uniche integre sono la Madonna e S. Giuseppe, ma solo perchè sono incollate alla base, ma questo non ha risparmiato l'asino che, povero, ha perso un orecchio, il bue non oso controllarlo... il bambinello originale s'è perso da tempo immemore, per quanto ne so io potrebbe non esserci mai stato, ma, grazie alle suore che ci hanno (a mia sorella ed a me), nei cinque anni delle elementari (per me) e dall'asilo alle elementari (per mia sorella), torturato possediamo un range di bruttissimi bambinelli in plastica (le statuine originali sono in cartapesta) tutti rigorosamente il doppio della Madonna, in più c'è un bambinello, che, per come è ridotto, potrebbe tranquillamente essere un pezzo originale: è monco...


poi...beh...poi c'è il fabbro che ha perso proprio il braccio che teneva il martello, il povero sta con un moncherino sollevato nell'atto di battere e creare un qualcosa che si è perso col martello e col braccio, c'è un vecchietto che viene accompagnato dal nipote ad adorare la sacra famiglia, il vecchietto ha perso (se ricordo bene) almeno un braccio; c'è il carretto con carrettiere e asino che hanno perso rispetivamente una gamba e due zampe, ogni anno faccio sedere sul retro del carro un'altra statuina seduta a cui manca un braccio... abbiamo poi una ragazza che munge una capra e, stranamente, sono entrambe integre, una marea di pecore alcune in plastica altre forse scardinate da un altro presepe (sotto allle zampe c'è una base in sughero), non so perchè abbiamo una capannina in paglia appartenente ad una legione romana... fin qui ci sono i pezzi in sè...


la "parte forte" sono gli extra che mia madre ha aggiunto ed accumulato negli anni, da che mi posso ricordare, mia madre ogni volta che si passava per un bosco o similia ci faceva raccogliere tutto il muschio che riuscivamo a trovare...ovviamente ha conservato tutto il muschio che non si è bagnato stando in cantina, come è normale che sia, ogni anno abbiamo in giro per casa farmmenti di muschio, briciole e quant'altro fino a Pasqua almeno! ha conservato inoltre tutte le carte che ha trovato per il cielo e le montagne, abbiamo fogli di cielo così vecchi che si "mantengono" integri in alcuni punti solo per lo scotch che è rimasto dai precedenti anni (in sostanza sono pieni di buchi e strappi) e che mia madre s'ostina ad usare e, per nascondere l'usura, li accartoccia in zona montagne...quindi abbiamo montagne di cielo oltre alle normali montagne. qualche anno fa aveva tentato di "simulare" un laghetto con cascata utilizzando la carta argentata da cucina ed il coperchio di una teglietta in alluminio usa e getta, sono riuscita a far sparire la carta argentata ma il coperchio ogni anno rispunta (sempre lo stesso)... qualche anno fa ci aveva fatto raccogliere un po' di foglie in giro, da mettere col muschio suppongo, così ora insieme col tutto il resto ci stanno foglie di platano, grosse quasi più del grottino, totalmente inutili.


oltre all'angioletto in dotazione (secondo me pure questo rubato a qualche altro presepe) è stato aggiunto negli anni, probabilmente gentile omaggio delle suddette suore, un angelo che suona un contrannasso, è almeno il triplo delle altre statuine, io mi ostino a non metterlo, non so chi si ostina a metterlo sopra al tetto delle grotte tipo bizzarro dinosauro predatore...


fatta questa breve descrizione potete capire come io abbia un rifiuto a farlo il presepe, del resto da bambina ci veniva imposto di farlo, passavamo un'intera giornata a farlo (!!!) e poi qualche giorno dopo partivamo per la Svezia...dove tra l'altro non c'era nessun presepe...


...con la scusa che si partiva per la Svezia e che quindi non valeva la pena farlo (ma il presepe allora??) mia madre ci "imponeva" di non fare l'albero, al massimo ci concedeva di decorare il suo pothos, vi assicuro che non è il massimo cercare di decorare una pianta che non è proprio "fatta" per quello... durante il liceo, dopo anni d'infanzia infelice senza alberello (ahimè!!), riuscii ad impietosire una delle mie zie ed a convincerla (anche se lei era convinta che sia stata una sua idea) a regalarmi un alberello in plastica per il mio onomastico...


...così, ora che il natale lo passiamo in Italia, oltre al presepe post-guerra ci tocca pure decorare un alberello che ogni tanto perde un pezzo, qualche anno fa non riuscivamo a trovare una delle "zampe" ed era un po' sbilenco perchè avevamo cercato di sostituirla mettendoci dei libri prima e poi cercando d'infilarlo in un grosso barattolone pieno di sassi... paradossalmente, pur non avendocelo mai fatto fare, mia madre nei nostri vari viaggi per la Germania (paese di passaggio se si va in Svezia in macchina) aveva comprato tutta una serie di decorazioni da albero (molto belle tra l'altro) in un negozio dove è Natale tutto l'anno...


personalmente per me è Natale quando appendo sulla porta di casa l'alberello di das che mi avevano fatto fare all'asilo, è stato rincollato almeno tre volte (si vedono i segni della colla vinilica) e di sicuro non è bello come tutte le decorazioni che gli altri vicini appendono sulle loro porte, ma per me è... tradizione!!


questa mattina, mia sorella ed io abbiamo deciso di fare una sorpresa a nostra madre, ci siamo occupate rispettivamente di albero e presepe (strano a dirsi del presepe me ne sono presa cura io)... ovviamente ho limitato l'uso di sughero, muschio e pecorelle (gli unici pezzi realmente integri che abbiamo in abbondanza)...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=cLVhjv5dEEM&hl=en&fs=1]

venerdì 19 dicembre 2008

Let's talk about sex baby...

lo so, non sta bene che una signorina parli di sesso...una signorina non dovrebbe nè parlarne nè farlo, no? ;)

ad ogni modo qui non si segue il senso comune, in fondo quest'ultimo è noioso quindi...quindi iniziamo!!

 

qualche giorno fa mi è stato chiesto qual'è la mia posizione perferita...mi è preso il panico...da prestazione...

posizione? preferita??? la paura di suonare banale era scontata e ovvia...stavo lì a rimuginare, riflettere...nel frattempo il mio interlocutore si è chiesto se stessi consultando il kamasutra di Jacovitti, o un qualunque altro libro, un bignami... anche le mille ed una notte andava bene!!

non ho saputo rispondere, non ci ho mai riflettuto, del resto le volte che mi "è piaciuto" (nb mi raccomando non chiedetelo, non c'è niente di peggio di chiederlo e sentirselo chiedere...se è piaciuto SI VEDE!!!) sono quelle in cui sono andata in black out più totale...a quel punto come stavo stavo, mentre le volte in cui riflettevo su posizione ed altro... beh... alla fine non si rivelava poi così interessante...

  

qualche giorno fa qualcuno in ufficio, una lei, si affaccia alla mia porta tutta gongolante, dopo un periodo di magra (perchè anche noi signorine ne abbiamo e perchè anche a noi pesa, anche noi siamo fatte di carne e sangue) ha trovato un qualcuno di speciale (sennò che senso ha??), e tutta contenta mi guarda e fa: "ricordati cara che farlo dopo tanto è peggio (=più doloroso) della prima volta!!"... grazie...già lo sapevo...informazione un po' superflua, ma comunque è stata carina a ricordarsi di avvisare, solidarietà feminile...

 

ma la mia mente sconvolta (devo assolutamente darmi alle droghe) ha formulato la seguente questione (inutile): come comunicare ad un maschio infoiato (del resto se si è arrivati ad un certo punto mi pare più che giusto che stia così) il fatto che, visto che non batti chiodo dai tempi di Giolitti (il politico e NON il bar/caffè/ristorante a piazza del Popolo - Roma ... nb l'ho scelto perchè così sarete impossibilitati a calcolare un qualsivoglia periodo), sarà un po' tosta? di qui partono le seguenti opzioni:

 

a. imitare la voce delle stazioni/treni/qualunque altro posto che faccia annunci ai propri utenti: "dlin dlon: comunicazione di servizio, il ciupa dance potrebbe incontrare delle perturbazioni per scarso utilizzo, si prega di portare pazienza per eventuali ritardi"

b. dirgli ad inizio appuntamento che forse potrebbe non succedere nulla perchè stai avviando le pulizie di primavera per togliere un po' di ragantele ed areare i locali prima di soggiornarci

c. buttarla lì con nonchalance...sperando che non si smonti

 

effettivamente sperando che non si smonti in nessuna delle opzioni...

 

insomma suona come se, nel bel mezzo di un'attività più che interessante, lei dica a lui di andare a buttare la spazzatura, o lui le chieda se ha lavato e stirato la sua maglia del calcetto perchè l'indomani sera ha una partita con gli amici... non c'è male come inibitorio...quanto si può essere sinceri e diretti senza rischiare la trasformazione da incendiari e fieri a pompieri?

 

infine, una mini mini lista di cose dette che non solo inibiscono, ma ti fanno perdere qualsiasi voglia, e quindi da evitare:

- "ti è piaciuto?" (non smetterò mai di ripeterlo è triste e squallido);

- "cazzo mia madre!!" detto da uno che i 30 li ha passati ti fa cascare le braccia e pensare che, per una battuta del genere (perchè ti auto-illudi che sia una battuta) potevi pure combinare qualcosa con un liceale, almeno lui era giustificato;

- una qualsivoglia critica all'aspetto fisico del partner (a me personalmente è stata rivolta nei confronti delle mie tettine inesistenti) a quel punto il partner si chiede: "beh, se non ti vado bene allora perchè lo fai con me??" effettivamente...PERCHE'???? mistero...

 

di sicuro ci sono molte altre cose che ti/ci demoliscono nel momento in cui in realtà dovremmo sentirci al top...ma al momento non mi sovvengono...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=5pB5HraRaLI&hl=en&fs=1]

martedì 16 dicembre 2008

di paure et similia...

Altra conversazione da msn, dopo quella di qualche giorno fa, questa volta con un’amica e parliamo di un’amica comune. Il cui ragazzo ha deciso di farsi un po’ gli affari suoi, e, soprattutto, che ha alle spalle una storia sentimentale che l’ha lasciata piuttosto ferita:

 

purtroppo lei si mette sempre con gente superficiale (io gliel'ho detto!) e questi ragazzi così non vanno bene per lei che è un tipo sensibile e "particolare" è una ragazza che ha sofferto troppo e non dovrebbe mettersi con questo tipo di ragazzi. è il tipo di ragazzo che non va

 

Ai scrive:

mmm, non è facile perché lei al tempo stesso non se la sente di lasciarsi andare quindi cerca delle cose che non siano vincolanti, e solo i ragazzi superficiali vogliono queste cose

 

impegnative! lo so lo so.... ma questo è quel che dice di volere in realtà vuole altro. si maschera per non soffrire

 

Ai scrive:

lo so ma se lei lo dice è quello ottiene capisci?

 

non ha senso nascondersi dietro alle parole per la paura, perché purtroppo questo ci porterà proprio quello di cui abbiamo paura…paradossalmente le nostre stesse paure ci attirano dietro ciò di cui abbiamo paura (è complesso, un serpente che si mangia la coda, ma spero di essere stata chiara...)


anche oggi in stazione c'era il chitarrista che ogni tanto accompagna i miei passi verso il treno e mi dona attimi  che mi fanno stare bene...

questa volta la scena, soprattutto se vista da lontano, si presentava bizzarra... il chitarrista suonava "asturias" di Albeniz accompagnato da un ballerino che si è rivelato "improvvisato"...

era uno dei barboni che popolano la stazione, chissà forse ubriaco, forse matto...

...ma poi perchè matto? ballando dava atto di come gli piacesse la musica, di quanto la gradisse al contrario di noi altri incapaci di fermarci e godere dell'istante...

...con la sua merendina in mano era simbolo del piacere dell'istante...ed io ho ripensato a quanto mi piaccia ballare, perchè la musica mi dà gioia...

...è vero, spesso si dice che ballare è "l'espressione verticale di un desiderio orizzontale", ma non è solo questo (sarebbe una banalità) ballando scarichiamo tensioni, ed esprimiamo noi stessi (se ci piace farlo e se non diviene forzatura)...ho pensato pure a per quanto tempo io non ho ballato per paura e per vergogna (mi bastò una semplice battuta, una cattiveria gratuita per fermarmi...)...forse non so ballare, di sicuro sono scoordinata soprattutto nei balli di gruppo, ma ho deciso che non m'interessa...

...ho troppo poco tempo qui per permettere alla mia vergogna di limitarmi...

assaporo l'istante e vado...

vi dedico questa bellissima canzone che mi fa venire voglia di saper suonare la chitarra, se solo ci riuscissi!


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=oEfFbuT3I6A&hl=en&fs=1]


vi auguro una buona serata!!

lunedì 15 dicembre 2008

Welcome to the Jungle

spero abbiate notato che cito i Gunners nel titolo...no??? uffaa!!!


ho già parlato in precedenza del mio rapporto odi et amo col mezzo pubblico, in questi giorni di diluvio ogni spostamento fatto con un mezzo pubblico diventa un'avventura cui lo stesso Indiana Jones (amo il suo cappello e vado in visibilio ascoltando: tataratta-tatara-tattarattaa-tattaratata...etc etc) farebbe fatica a sopravvivere...se poi ci aggiungi che io, per la mia solita regola dei "ancora 5 minuti per favore!!" sono perennemente in ritardo, probabilmente sono l'unica ragazza in grado di prepararsi in 10 minuti (ma anche 5 minuti mi basterebbero, se sono autorizzata ad uscire in pigiama...nb ad un appuntamento sono andata in camicia da notte, non perchè il lui in questione fosse soporifero, ma sembra un vestitino così carino che glielo volevo fare vedere...) ad ogni modo, stamattina, come ogni lunedì mattina, ero in ritardo abissale, e mi precipitavo alla stazione slalommando tra vecchietti che non si sa perchè escano all'alba, pozzanghere, macchine e quant'altro, arrivo in stazione e...la folla...penso tra me e me "chiulo!! il treno è un po' in ritardo, io non farò tardi!!"


illusa


il treno non solo era in ritardo, ma ne avrebbe aggiunto altro ed avrebbe bloccato i due treni successivi... come al solito nessun annuncio era stato fatto e sarebbe stato fatto... noi poveri utenti lasciati alla mercè degli elementi (la pioggia) ed al tam-tam... bisognava capire COSA era accaduto... verso le 08.00 un ragazzo ci annuncia che una persona si è sentita male tre fermate prima e che quindi il treno era bloccato in attesa dell'ambulanza, nella mia testa penso che potrebbero pure abbandonare questa persona al suo destino e far proseguire il servizio... ovviamente non sono io a decidere perchè alle 08.25 (ero lì dalle 07.40) ero ancora lì con almeno altre 70 persone... tra cui si era aggiunto mio padre che il treno lo prende molto tempo dopo rispetto a me, nessun annuncio era stato fatto se non che il treno delle 08.40 era stato soppresso, dei tre treni prima non era dato sapere...


finalmente da lontano appare, o meglio s'ode il rumore sì familiare che tanto piace ai bimbi (no, non è ciuff ciuff, nessun treno fà più ciuff ciuff)...la folla s'accalca, ed io sono già pronta a...non riuscire ad entrare...le mie energie, la mia usuale cattiveria, il mio cinismo sparso nel vento e nella pioggia, per mia fortuna (ma anche stranamente) a quanto pare un altro membro della mia famiglia ne aveva abbastanza anche per me...mio padre mi ha letteralmeente spinta dentro, spintonando e prendendo a gomitate (del resto le capocce di quelle persone gli arrivavano al gomito) tutti e facendo entrare entrambi...


ero sul treno, ero anche riuscita (dopo 4 fermate) a sedermi...ed ero pronta a dover recuperare almeno 40 minuti di ritardo...


salutato mio padre ho infilato le cuffie e mi sono caricata per affrontare la ressa e per essere pronta allo scatto... mi sono accorta che sono scattista non tanto per la pallamano, ma per gli anni in cui ho praticato lo sport del "prendi il bus al volo" (alla fine del liceo ero così bene allenata che sono persino riuscita a prendere un traghetto al volo!!), la canzone che era nelle mie orecchie era Lorelei dei Blackmore's Night, ed oltre a caricarmi mi ha fatto pensare al commento di Lian a questo mio post, ero carica e pronta a sbranare tutti quelli che avrebbero ostacolato il mio cammino...


ad ogni modo sono arrivata  in ufficio, la centralinista nonchè nostro badge umano mi ha graziata di una decina di minuti, mettendomi solo 15 minuti da recuperare, mi accingevo quindi a preparami perchè...dovevo riuscire per andare in banca!!! bello fare tutta questa fatica per dover riuscire eh? preparo tutte le scartoffie ed esco, dopo un po' che sono uscita, ero già sul bus, mi chiama la mia collega "dove sei?" (ha rubato la battuta preferita di mia madre, ti chiama e chiede "dove sei?" anche se sei in un'altra nazione e non t'ha visto per mesi..."dove sei???") "scendi (dal bus) che (il capo) ha detto che ti viene a prendere", troppo tardi...sono già quasi sul posto, inutile scendere ed aspettare, piove, fa freddo e vorrei il mio bel piumone...scambio un paio di battute con l'autista, il quale ride su quando molto sottilmente l'accuso di avere un sito internet un po' scadente...


arrivo in netto anticipo, e sembro la fiammiferaia della favola, tengo stretta a me la cartellina coi documenti, nelle mie tasche (ho lasciato la borsa in ufficio mi piace andare in giro che sembro un canguro con due marsuip laterali) ci sta il cellulare, il mio portadocumenti (CI, Patente ed una marea di altra roba tra cui qualche migliaio di scontrini), chiavi di casa, guanti, tessera del bus, lettore mp3...nella mia testa penso che verrò fermata anche solo per la metà di questa roba e per l'ombrello al metal detector...alla prima pozzanghera perdo il foglietto con tutti i riferimenti della tipa con cui dovrei parlare, nel raccoglierlo perdo le cuffie dell'mp3 nella stessa pozzanghera... non è decisamente giornata...


...arrivo sul posto e tocca attendere il capo, sotto al porticato, ma COMUNQUE fuori al freddo...e sperando che non mi scambino per il palo di una qualche banda criminale... cerco di proteggere lo stomaco dal vento gelido, mostrando la schiena alle intemperie...insomma come dire scelgo il mal di schiena al mal di pancia... la mia aria è sempre più patetica...


finalmente il "mio uomo" (ve lo lascio più che volentieri) arriva...arriviamo alla portineria e creiamo il panico...la signora con cui dobbiamo parlare non si trova, sono indecisa se chiamare chi l'ha visto o se chiederlo a Carmen Sandiego...quando finalmente la rintracciano ci dice di rimanere lì, nell'androne, non c'è neanche una saletta disponibile, e le nostre carte le vedremo lì... pardon?? lì??? O_o... how professional!!!


arriva e...ovvio...alcune delle carte sono da rifare/sistemare...tecnicamente (ma anche effettivamente) le ho fatte io...ma a mia scusante posso addurre che ho una laurea in lingue e che era la prima volta che mi occupavo di lettere di credito...ma quel tipo lì che m'accompagna...quello che prende lo stipendio decente...lo fa dagli anni '70!!!! vabbè sorvoliamo...


...diciamo che ripassiamo nel pomeriggio con i documenti corretti... uscendo il mio capo mi annuncia che ci andrò io sola, e che poi sono libera di andarmene (almeno quello!!) rientrti in ufficio riunione col direttore, ci dà le direttive su un'assemblea che ci sarà il 18 ed a cui siamo forzatamente invitati a partecipare (un po' come la cena di natale...da cui non so come rientrerò visto che non riesco a tornare a casa per prendere la macchina...volontari?? nessuno?? YOU BASTARDS!!)... ovviamente (nonostante il bocchettone d'aria gelida sparato addosso) mi addormento, o meglio mi abbiocco, e sono pure messa di fronte al direttore, una collega mi pianta un gomito nello stomaco ed assumo una posa più dignitosa (non è la prima volta che mi accade...e l'ultima volta è stata persino documentata da un fotografo!!aaargh!!!)


finita la riunione pappatoria gentilmente offerta dall'ufficio, al solito le scene sono in stile "Miseria e Nobiltà" ci si fionda sul cibo come se non si mangiasse da una vita e non si sapesse quando lo si rifarà... rientro in stanza, finisco di preparare i documenti, e riaffronto le intemperie...


...in banca stessa scena del mattino, esclusa la ricerca affannosa, consegno i documenti, la tipa controlla che siano a posto, questa volta ho timbrato, fatto firmare, fotocopiato, e molte altre cose, qualunque cosa mi capitasse sottomano... esco di lì e sono felice dell'idea di rientrare con ancora la luce... illusa...


...mi fermo a delle bancarelle per un regalino di natale, e finisco i soldi... arrivo alla stazione di Ostiense, e, avendo tempo, decido di guardare la mostra sui fumetti/vignette di protesta... vengo abbordata da una tipa che sta facendo un sondaggio di gradimento su...le stazioni, guardo l'orologio e dico che ho il treno a e 52...deve essere veloce, abbiamo un po' meno di 10 minuti...lei promette persino di accompagnarmi su in caso...


...e così dopo aver stroncato la stazione Ostiense per scarsa illuminazione etc.. ho perso il treno!!!!!!!!!!!!!!!!!!


niente alla fine a casa sono arrivata alle 18.30!! di sicuro prima del solito però...




di recente ho scoperto che Astrid sta diventando sinonimo di incomprensibile... domenica parlavo con un amico il quale mia detto "oggi sei più Astrid del solito"...intendendo così "oggi sei più INCOMPRENSIBILE del solito!!", ed a dirlo era uno di quelli che normalmente riescono a seguire i miei ragionamenti, anche quelli più strampalati...per non farmi sentire troppo male ha poi tentato di metterci una pezza dicendo: "ma forse sono io che sono un po' rinco..." ma oramai il danno era fatto... in ufficio alcuni colleghi, quando non capiscono quello che dico, o il ragionamento che ho fatto, si mettono a parlare del baco da seta...

 


...comincio a pensare che non sia il caso di esprimere i miei ragionamenti, inizio a sentirmi un po' incompresa...




vi lascio con un'altra canzone dei Gunners...

 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=IaCHn5O5C9A&hl=en&fs=1]

domenica 14 dicembre 2008

Che fine ha fatto Prince Charming??

intanto spiego, per chi non lo sapesse, che Prince Charming è il collega inglese del Principe Azzurro...chiedo poi scusa se sto andando in eccesso di scrittura in questo fine settimana, ma accadono cose che mi fanno pensare, e su questa ci ho rimuginato, come i cornuti, tutta la notte...


ieri ero alla festa per i 25 anni della sorella più piccola di mia madre (quindi mia zia, dopo di lei sono nati altri due zii...vabbè, info inutile), al solito durante queste riunioni di famiglia (e non eravamo neanche tutti) certe domande sono inevitabili... ma oramai sono allenata nelle risposte...maledettamente allenata...


eccomi lì che fronteggio mia zia Maria, moglie di mio zio Gianni (è con lui il legame di sangue), nonchè, ancor prima di diventare ufficialmente "di famiglia", carissima amica di mia madre (la famiglia di mia madre tende ad adottare chiunque passi per "casa")... che inizia a fare la solita domanda di prassi sul "come va?"...la domanda in questione in questo caso include lavoro, vita sentimentale etc... ed io so che, non chiedetemi come e perchè, la mia risposta, nelle loro menti, includerebbe il resoconto di grandi sucessi e soddisfazioni... ho imparato a non essere troppo amara ed acida nella risposta...


...fatto sta che spiego che quello che mi urge è riuscire ad andarmene di casa, per essere indipendente, per avere una mia vita... sono pienamente cosciente delle differenze del gap generazionale, ma so pure che mia zia, questa zia, capirà quando le dico che voglio andarmene di casa senza attendere, come ho sentito fare, un eventuale lui con cui condividere casa e vita... infatti mia zia comprende il mio discorso, che include la descrizione del fatto che io non possieda nulla al di fuori degli abiti che indosso, delle scarpe con cui cammino, una marea di libri, e...una poltrona!! nient'altro di quanto mi circonda (vabbè qualcos'altro sì) nella mia stanza  è di mia proprietà, neanche il pc su cui ora scrivo...


mia zia non sa che a 23 anni ho rifiutato una proposta di convivenza, non mi pento di quella scelta, all'epoca studiavo ancora e non ero indipendente, ed io ho sempre pensato che una volta messo piede fuori di casa erano ca...voli miei, insomma che non avrei dovuto/voluto chiedere ai miei di provvedere a me, questa fu la motivazione all'epoca... col senno di poi sono ancora d'accordo, ed in più ringrazio di non aver fatto quella che si sarebbe rivelata la più grossa cazzata (mia) del secolo... avrei riunciato ad esperienze che si sono rivelate fondamentali per la me stessa di ora... ora so che, avessi un qualcuno d'importante (ma non quel lui nb), potrei accettare una proposta di convivenza, pur dovendo un po' stringere la cinghia...


quindi le spiego che l'urgenza è comunque trovare, cosa un po' difficile visti i tempi un po' grami, un lavoro che mi permetta di potermi permettere un qualcosa di mio, perchè non posso aspettare un ipotetico qualcuno che non si sa se arriva, e che non posso stare ad attendere... mipotrei annoiare nell'attesa...


il discorso fin qui è sensato, e la zia è contenta della risposta inteligente della nipote che ha visto crescere (suo figlio ed io ci passiamo 7 mesi e siamo cresciuti assieme)...e quindi ognuna và per la sua "strada" soddisfatta...ma non ho fatto i conti con la famiglia dello sposo, il quale aveva tutti i diritti ad aver invitato la sua di famiglia, ed eccomi davanti il fratello di mio zio con la moglie...


per farvi capire chi ho davanti: loro sono sposati da quando avevano 23 anni, hanno fatto sacrifici come molti, perso un figlio in un incidente stradale...e...vabbè hanno superato momenti duri, e sono arrivati a raggiungere una condizione economica tale da potersi permettere di acquistare un'appartamento per la figlia, la quale si è potuta permettere di rifiutarlo adducendo a motivazione che preferiva andare in quello che era della nonna paterna (!!!)...


qui ora la mia "battuta" rivolta ai miei sarebbe: "ma com'è che voi non potete fare altrettanto??", ma ad essere sincera i miei non mi (ci anche mia sorella ha avuto lo stesso trattamento) hanno fatto mancare nulla, un tetto sopra la testa, vestiti, scarpe, cibo nel piatto, viaggi, ci hanno fatto studiare (ed io li ripago con svarioni tipo consenSiente!!! soldi sprecati...ssigh!!), pagato il dentista, ci hanno fatto fare fisioterapia per la schiena e tante altre cose... quindi in realtà non mi dovrei lamentare... so pure che ci daranno una mano in qualsiasi momento ne avremo bisogno, ma di più non possono fare... del resto mia madre mi ha raccontato che l'anno in cui si sono sposati (marzo 79), nel primo anno di matrimonio, ha dovuto rinunciare a scarpe nuove ed a molte altre cose (nb io sono nata nel luglio dell'80...la situazione economica non era ancora rosea) e mio padre a distanza di anni continua ad essere precario...


comunque! (faccio troppe digressioni, nevvero?) il fratello di mio zio sta facendo a mia cugina (nonchè sua nipote), anni 23, battute sul fatto che ha tempo fino ai 29 anni per sposarsi, ed io, che i ca...voli miei non me li faccio mai, lo guardo e gli dico che quindi ho "meno di un anno per farlo??", lo sto guardando scettica (la mia faccia tosta e l'acidità che ho in corpo mi permette di trattare così un ospite, che conosco, in casa "mia", un affronto alle tradizioni di ospitalità della mia famiglia!!), parte quindi una discussione, in cui lo lascio parlare (bisogna tenere a mente le regole dell'ospitalità...che raggia!!)...


in sostanza lui dice che noi giovani d'oggi, soprattutto i maschietti, siamo abituati ad avere tutto, e che quindi non siamo capaci, ma ci rifiutiamo pure, di fare rinunce per poter costruire qualcosa di nostro ("ho sentito dire cose del tipo <<per poi finire come mio padre???>> che assurdità!!") per farci una famiglia... io lo guardo e gli dico che quel mi frena è la mancanza di uno stipendio che raggiunga almeno le 1000€ mensili... che, una volta trovato quello, farò fagotto e lascerò spazio ai miei... quello che mi viene confutato è, però, che di casa ce ne si va via quando si ha trovato qualcuno... cosa??? cosa odono le mie orecchie??? io me ne devo andare via di casa solo una volta che ho trovato la mia...ehm..."metà della mela"??? posso anche mettere le ragnatele e fare la fine di quelle tre zitellone delle mie vicine che si scannano ad orari poco ortodossi (Jar ricorda il patto: in tal caso mi dovrai terminare in maniera rapida ed indolore!!) una bella propsettiva!!!


parla quindi del ragazzo della figlia, che "sembra un brao ragazzo, ma che proprio non ha l'aria di volersi sposare"! (run for your life boy, ruuuun!! la mia testa formula la mia bocca non parla) io provo a dire che non è poi così...semplice (per me no, almeno, ho il caratterino non facile che è la somma di quelli di mia madre e delle mie due nonne...insomma ho un bel carattere rognoso, per non dire di m...)...che nell'attesa tocca rendersi comunque indipendenti, ma con gli stipendii di oggi...


lui mi controbbatte che i genitori (anche un suo collega l'ha fatto, mi dice) potrebbero finanziare i figli, la loro vita matrimoniale, almeno inizialmente... prego?? e l'indipendenza qui dove sta?? non che io adori l'idea di vivere di stenti, ma... e poi torniamo al punto di partenza, i miei, per fare un esempio vicino a ME, non possono permetterselo... lo faccio presente, curiosa di sapere la risposta, mi risponde che potrebbero farlo almeno per la prima figlia (prima in senso di primogenita - cioè io -? oppure la prima che becca quello che se la sopporta??)... allora i miei saranno strani, saranno tante cose, ma hanno sempre cercato di non fare distinzioni tra le loro due figlie...stesse possibilità, gli (ci...ma perchè parlo in terza persona??) hanno fornito gli stessi mezzi e studi...


sono (ero) stranamente calma, come dire "tutto quello che mi dice mi pare un pochino insensato...quindi non vale la pena di arrabbiarsi..." ma forse quello che mi spinge a scrivere qui è che avrei voluto fargli capire quanto anacronistico fosse il suo discorso, quanto fuori da questi tempi mi suonasse...


...non posso organizzare la mia vita in base ad un'ipotetica presenza, sedermi ed aspettare che la mia vita inizi quando avrò una persona al mio fianco... non dico che essere single sia sempre facile, bello o esaltante, ma è uno stato in cui sto da un po'...ed a questo punto mi godo quello che mi capita, mi godo la mia vita, senza dovermi reputare un fallimento perchè non c'è nessuno... a volte credo che sia tutta questione di fortuna, altre penso a quanto mi disse un amico per stuzzicarmi: "se una bella ragazza raggiunge una certa età ed è ancora sola ci si chiede che cos'abbia che non va...", forse un cervello un po' troppo pensante, e forse, a volte, un po' di paura di scottarsi di nuovo...


...io comunque mi rifiuto di aspettare uno che indossa una tutina azzurra...


ps di servizio: forse non avrei scritto tutto ciò se non mi fosse saltato tutto sabato sera... Cuginastro pensaci bene next time!!

sabato 13 dicembre 2008

non so quale sia il segreto del mio fascino...

...ma io attiro in maniera incredibile i vecchietti/le vecchiette...al di là dei vecchi bavosi maniaci che becco sui mezzi pubblici da tempo immemore (una volta ce n'era uno che si masturbava in stile estrazioni del lotto ) affascino i vecchietti in maniera tale che loro sentono la necessità di dovermi raccontare tutta la loro storia...i loro pensieri, qualunque cosa venga loro in mente...insomma come faccio io con voi su questo blog!!!


stamattina, o meglio IERI mattina, mentre mi trascinavo stancamente dall'estetista, arrivo alla fermata dell'autobus e mi siedo (nb siedo non schianto) sulla panchina che c'è lì...una vecchietta era già in attesa e mi guarda con aria preoccupata, le sorrido per farle capire che non sono interessata nè alla sua pensione e tantomeno alla sua borsetta...


... a questo punto la signora si sente autorizzata a: "sono minuti che il 911 non passa!!" io: "ah sì?" v: "sì...io devo andare..." a questo punto non sento bene, l'mp3 in teoria mi salva...ma continua chiedendomi "anche lei lo deve prendere?" io: "no veramente no, io vado verso piazzale degli eroi, mi va bene qualunque cosa scnda..." (vodka, whisky, negroni...) v: "ne sono già passati tre!!" io "tre???" (oh shit!! morirò alla fermata!!) v: "sì è passato un 913, un 991 ed un 909" io (ma perchè parlo???) "un 909 -non esiste nessun 909 dalle mie parti -? un 999 (che tra l'altro non passa di là)? un 907?" v: "già un 907!!"...mi astraggo...ma la signora non molla...una volta che ha trovato la sua preda non molla no...


v: "eh io devo andare a lavarmi i capelli, se non passa non so come fare" io: "..." v: "è una settimana che non me li lavo!!" a questo punto penso tra me e me "ugh!! growse!!! una settimana???" v:" e mi costa 40€!!"...credo fossero 40 comunque ho pensato (una volta che ho capito di cosa stavaMO parlando) che ho sbagliato tutto nella vita, e che l'ultima volta per taglio, piega e crema ho speso 28€ cifra discreta ma comunque SEMPRE meno, la signora ad ogni modo non mi dà modo di darmi all'attività di JD di SCRUBS, continua imperterrita v: perchè io non ho tutti questi soldi" io (pensato) "emmanco io signora mia!!" v: (totalmente incurante della mia aria assente, mancava solo il cartello "l'utente da lei selezionato è al momento assente riprovare verso le 21.00")"io devo partire per Treviso" a questo punto ho perso il nesso tra il fatto che non si lavava i capelli da una settimana perchè se li fa lavare da un parrucchiere (sì ci sono persone così) coll'andare a Treviso, ma la signora non m'avrebbe lasciata così, senza una spiegazione v: "non posso spendere tanti soldi! il biglietto in seconda classe (e lì ha sottolineato seconda classe...chissà perchè mi ricordavo che non c'erano più classi) l'ho pagato 100€!!" io "seconda classe??" (quando voglio so dare una soddisfazione alla gente!!) "sì!! l'ho pagato 90€ e qualcosa!!"... a questo punto scatta il domandone, ed io ho quasi rinunciato ad ascoltare la Littizzetto che parla in radio, v: "ma lei che è una signorina ammodo" (aiuuto!!) "ma posso stare così? posso andare??" la guardo, capisco che parla dei capelli, li guardo: mosche? niet; effetto unto che ci posso ungere una teglia? niet, sembarno pure in ordine... io: "ma sì, possono andare..." v: "sul serio? possono? grazie!!"...


a quel punto 'o miracolo! il mio bus arriva, mi alzo e dico "ARRIVEDERCI!!"...


...il problema è che c'ho una nonna anche io...


...ma la prossima volta non mi lascio fregare!!!


ps: ho deciso che è meglio non ascoltare la radio dell'mp3 andando in giro, ridacchio in continuazione e sembro pazza visto che l'aggeggio non si vede!!!

Nu är Jul Igen!!!

Allora...prima che vi suicidiate chiedendovi cosa diavolo avrò mai scritto nel titolo, è semplicemente un pezzo di una canzoncina svedese che si canta (e "balla") attorno all'albero, in sostanza ho scritto "Ora è Natale di Nuovo"...sorvolando sul fatto che a me questo periodo dell'anno mi stressa e mi stanca (nb cercasi volontari che vadano al posto mio a comprare i regali che DEVO ancora fare...se ci mettono pure i soldi sono ancora più grata)... questo post parlerà, molto ma molto brevemente, di un'altra tradizione svedese...


L'ADVENT KALENDAR, che, con un piccolissimo sforzo, intuirete anche voi che cosa sia, no? niente sforzi? lo shopping natalizio vi ha prosciugato ogni energia...come vi capisco...avete pensato anche ai miei regali?? no?? allora non vi capisco più!!! vabbè dopo questo banalissimo interludio in cui mi spaccio per comica torniamo al punto...il CALENDARIO DELL'AVVENTO, perchè lo so che ci siete arrivati, in Svezia consiste in un candelabro con 4 candele (possibilmente bianche, ma quest'anno ho visto che c'era chi ha optato per il verde...mah...) che andranno accese ad ogni domenica di dicembre, una alla volta, faranno così una scaletta, che però verranno sostituite la mattina del 25 con altre 4 candele questa volta rosse...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=NEHGEkbwnxg&hl=en&fs=1]


insomma niente calendario di cartone con finestrelle da aprire con dentro dolciumi e/o regali...del resto i bambini svedesi ogni sabato ricevono soldi dai genitori e/o dai nonni per comprarsi caramelle e dolci vari, i cosiddetti LÖRDAGS GODIS... personalmente io, che sono nipote di mia nonna italiana, non sono mai stata paricolarmente interessata a quest'abitudine, anche se ho ricevuto soldi e dolci dai iei nonni, dai nonni dei miei cugini che vivono lì... datemi qualcosa di salato e ci annegherò dentro... datemi qualcosa di dolce e mi stuferò subito!!


ora scusatemi ma esco... la mia mamma mi ha dato i soldi per comprarmi le noccioline!!!

venerdì 12 dicembre 2008

The differences between a good and a bad girl are not only that the latter goes everywhere but also…

Qualche giorno fa la mia frase su msn (l’ennesima delle mie tante frasi, e che è, inoltre, se ben ricordo, il titolo di questo post...) ha fatto partire una conversazione che io ho reputato talmente interessante al punto da copiarla e conservarla (dopo previa autorizzazione) per usarla come stralcio per un post…

L’argomento di partenza era good girls vs bad girls… avevo scritto quella frase sull’onda di un pensiero che mi era scattato ascoltando “I must not chase the boys”, “I don’t wanna be someone they want me to be”…quella frase mi ha fatto pensare alla canzone di Meat Loaf “Good girls go to heaven but the bad girls go everywhere”…ovviamente lo spazio m’è tiranno, e la frase è rimasta troncata… suscitando la curiosità dei miei “lettori”/contatti…da qui….insomma non arrivo mai al punto???????? No…sono incapace di una sintesi decente, lo ammetto!!!

L’idea di “good girl” è “imposta dagli altri, è quello che gli altri vogliono da te…l’esempio più concreto che è balenato alla mia mente (ma ce ne sarebbero stati altri eh?? Ma io sempre lì vado a parare) è l’annosa questione: “macometiseivestita???” che avviene regolarmente tra mia madre e me…

 

Ai scrive:

per fare un esempio concreto (l'acqua m'ha dato alla testa oggi e quindi filosofeggio) io sono una bad girl per mia madre (in senso lato ha solo paura che mi accada qualcosa) x come mi vesto x uscire il sabato… visto che prendo i mezzi

 

da qui tra un emoticon e l’altro ho spiegato come io, pur avendo capito le motivazioni di mia madre, e pur essendomi resa conto che effettivamente non è che passo inosservata (già solo per l’altezza), stia cercando di venire a patti con una questione che colpisce molti figli:

 

Ai scrive:

ho detto a chiare lettere a mia madre che mi sono stufata di sentirmi essere paragonata ad una zoccola x come mi vesto lei non se n'era neanche resa conto forse sbaglio, ma cerco un dialogo…

 

no, vabbè non era questo il punto…

 

Ai scrive:

mia madre non si era nemmeno resa conto di quanto io faccia i salti mortali per essere la figlia che lei vorrebbe

a questo punto…devo dire che il mio interlocutore, e sono sincera non sono stupita perché è una persona intelligente, mi ha spiegato il suo punto di vista, che poi è simile al mio:

 

la gran parte della gente "cara" nn si rende conto di quanto sia difficile far venire su i figli e nn sa che anche una battuta o un modo di descrivere può essere drammaticamente incisivo per la persona del figlio, io ti ho vista sabato avevi il tuo stile (hai) nn mi sembri zocc ...eri molto elegante e "in tiro"

Astrid il problema nn sei tu...il problema è di chi ti fa sentire che NON SEI ADEGUATA

nn sei inadeguata è che ti fanno sentire così ...neanche consapevolmente (per fortuna!) sennò ci sarebbe cattiveria, tu dovrai combattere (come stai facendo)questa tua battaglia. c'è chi deve combattere altro c'è chi neppure si rende contoche c'è una battaglia da combattere (…) si è in larga parte ciò che altri ci determinano ad essere poi sta a noi,  poi c'è la parte nostra… ma che fatica....

 

Ai scrive:

io credo di aver preso conoscenza anche osservando mia madre, le mie zie affannarsi dietro a mia nonna per un'approvazione che non arriva ho avuto i brividi e poi m'è venuto da ridere

 

ehssì e ti pare poco sai quanti passano la vita ad inseguirla l'approvazione e invecchiano così "a bitter and tired me" (The Unforgiven)

 

Ai scrive:

sì ci sono tante cose che ci fanno "bitter and tired" senza doverne aggiungere altre

 

questo era un argomento di conversazione, l’altro argomento è partito dalla mia gastrite nervosa, che, a mio parere, dipende un po’ dalla bacatura nella mia testa (sì tipo il cervello del Berluska…il buco col cervello attorno) no…vabbè esagero…il mio cervello, le sinapsi all’interno di esso, a volte non si collegano…quindi…quindi lascio all’irrazionalità guidare certe reazioni del mio corpo, perché ovviamente ho l’assurda pretesa di controllare tutto, quando in realtà non è umanamente possibile, e quindi…quindi si riflette tutto al livello dello stomaco (a volte penso sia comunque meglio lì che in altre forme)

 

perchè il cervello…cioè il cervello funziona… poi noi siamo il prodotto di tante variabili, anche ambientali quindi anche a parità di "perfezione organica" si possono avere due output differenti no

Ai scrive:

mmm…Avvocato potrebbe tradurre? non sono all'altezza

 

no macchè tu sei avanti rispetto a me… cmq dicevo secondo me, a mio modestissimo parere, nn è un problema di cervello ma è un insieme di circostanze

Ai scrive:

(avanti indietro…che senso ha…la parte fondamentale è capirsi)

 

le più varie che determina il nostro essere attuale una cosa che per me è tragica magari per un altro è indifferente

 

Ai scrive:

vero, nel mio caso è una cosa che è partita 4 anni fa (quasi 5!!)che però non sono riuscita a controllare…magari anche perché non ero abbastanza "forte"/sicura, solo che poi me la sono trascinata dietro… come dice quel comico io "somatizzo" al livello dello stomaco… perché non esprimo al livello verbale il malessere

 

ho capito.  cmq se posso non si è mai abbastanza "forti"… magari lo sei più di tanti altri che sono inconsapevoli,è solo che nn lo percepisci; già il capirlo è una forma di GRANDISSIMA forza. poi è chiaro anche se sai che il fuoco scotta....magari la mano ce la metti lo stesso e ti bruci...

 

devo dire che una volta tanto è stato un cambiamento rispetto alle solite conversazioni da blog… le mie a volte sono del tipo…beh…diciamo che gli argomenti sono i ragazzi (a proposito ma fino a che età si è ragazzi e quando si diviene UOMINI??? Non mi rispondete con gli standard italiani eh?? Siate internazionali!!)…su come io e le mie amiche cerchiamo d’interpretare un singolo gesto/parola di un maschietto ( o DEL maschietto di turno) ammetto che a volte io ci ho rinunciato (soprattutto ultimamente mi fuma il cervello e do forfait)… altre, stanca dei patemi sui maschietti, la butto sul SESSCIO…sì….del resto le due cose, almeno per me, sono correlate…al che la mia amica Caterina esce dalla modalità paturnia e…beh rischia il licenziamento perché scoppia a ridere!!! Altrimenti mi è capitato di ricevere proposte del tipo “ma quando ci innamoriamo noi due?” (un bacio al coraggioso…e molto lusinghiero ammiratore!!) et similia… cui non so mai come rispondere esattamente…

insomma non dico che io su msn voglio fare filosofia, o parlare di massimi sistemi (Massimi che?? Ua variante di Massimiliano???)…ma è stata una variante interessante…

del resto una volta mi è capitato di tenere due conversazioni (in contemporanea) che mi hanno fatto rasentare la schizofrenia (ok ok lo so già ci sono così) da una parte si parlava di malessere, del mio malessere (che bella cosa!!! Evvai!!) dall’altra parte mi si chiedeva di raccontare barzellette…credo che la ia faccia avesse assunto la seguente piega: lato sinistro della bocca in giù, lato destro su, occhio destro lacrimuccia triste, occhio sinistro lacrima dal troppo ridere (you need allways balance in your life)….

 

Una volta tanto vi suggerisco l’ascolto delle seguenti canzoni: Play “I must not chase the boys”, Linkin Park “Numb”, “The Unforgiven” Metallica, queste due sono uscite nel corso della conversazione…

 

Eppoi aggiungo una delle canzoni che mi hanno fatto compagnia durante la scrittura di questo post:

 

I dreamed I was missing, you were so scared
But no one would listen, 'cause no one else cared
After my dreaming, I woke with this fear
What am I leaving when I'm done here?

So if you're asking me, I want you to know

When my time comes, forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
Don't resent me, and when you're feeling empty
Keep me in your memory, leave out all the rest

Leave out all the rest, don't be afraid
I've taken my beating, I've shared what I made
I'm strong on the surface, not all the way through
I've never been perfect, but neither have you

So if you're asking me, I want you to know

When my time comes, forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
Don't resent me, and when you're feeling empty
Keep me in your memory, leave out all the rest
Leave out all the rest

Forgetting all the hurt inside you've learned to hide so well
Pretending someone else can come and save me from myself
I can't be who you are

When my time comes, forget the wrong that I've done
Help me leave behind some reasons to be missed
Don't resent me, and when you're feeling empty
Keep me in your memory, leave out all the rest
Leave out all the rest

Forgetting all the hurt inside you've learned to hide so well
Pretending someone else can come and save me from myself
I can't be who you are

I can't be who you are


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qUT4lCzhxaw&hl=it&fs=1&color1=0x402061&color2=0x9461ca]


ringrazio inoltre il mio interlocutore...per avermi dato l'autorizzazione a postare, così senza neanche controllare, la nostra conversazione, o meglio le parti di essa che ho preso, sperando che gli piaccia e non mi denunci.......lo ringrazio anche per la conversazione in sè...quindi lo considero il vero autore del post!!

lunedì 8 dicembre 2008

chi ha paura del lupo cattivo?

I thought I was stronger, but I'm not, yet... I thought I could meet you and look in the eye, but I can't... It was easier to ignore you, It was easier to run away from you...


per vostra fortuna oggi non vi parlerò di me...emmeno male!! notizia di qualche giorno fa: una vecchietta di 82 anni ha chiamato la polizia perchè il marito, coetaneo, aveva preso la pillolina blu... la signora ha motivato dicendo che il marito ha problemi cardiaci e temeva che si sentisse male... per calmarlo, oltre alla polizia, sono dovuti intervenire i figli... povero signore, voleva solo fare un qualcosa che dovrebbe essere naturale, soprattutto in un matrimonio...ma per queste cose c'è una scadenza? un limite d'età???


altro "lupo" è la questione della depenalizzazione dell'omosessualità...qui per alcuni il lupo è quello in pelliccia sintetica color rosa shocking, per altri è quello che veste con altrettanti colori sgargianti ed a volte paer predicare bene ma razzolare male... quello che so è che se finalmente si depenalizzasse l'omosessualità in certi paesi... sarebbe veramente ora, che si sia d'accordo o meno con certe scelte non si può permettere che avvengano ancora certe cose che sanno di superstizione, di vecchio e nemmeno il termine "medievale" sarebbe azzeccato per definirlo...