venerdì 9 dicembre 2011

cose da dimenticare...


La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo
e poi mi sveglio e nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo
cose, da dimenticare...
 (...)Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sull'amore, due sul fatto che si muore
voglio avere tutto chiaro, giuro, vedrai
Ci sono troppe porte, per le mie braccia corte
le avevo chiuse tutte e invece adesso sono aperte
cose, da dimenticare
frasi,da dimenticare
Ma io io non mi sento pieno nemmeno un po'
e faccio ancora il pugno con la mano
ma non lo userò
Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sul dolore, sulla gioia due parole
non commetterò più errori, giuro, vedrai (...)



per fortuna che non mi legge nessuno, perché sennò adesso sarei sommersa da critiche... mi dispiace, ma lo scrivere è diventato un impegno che non riesco più bene a gestire...

e tante cose sono accadute... tante ne avrei scritte, ma poi sono passate...

splinder chiude, ed una parte di me si chiede cosa fare adesso, migrare? dove? come?

però, quella parte attualmete è schiacciata... ho un dolore dentro, che si esprime prevalentemente con occhi gonfi, e lacrime a go-go...

ho dovuto dare un addio, cosa che non avrei mai voluto fare... ho salutato per l'ultima volta la persona che mi è tra le più care, quella che c'è sempre stata, e che era mio vanto di averla nella mia vita
 



mia nonna
 



ed adesso non trovo pace, paradossalmente ne trovo un po' nella sua casa, circondata dalle sue cose, e dalla sua tribù di figli, nipoti, bisnipoti, amici di lunga data... ma è un palliativo...

una delle mie cugine durante il funerale ha preso la parola, ha detto che nonna era bella, di una bellezza eterna, non parlava della bellezza esteriore, o almeno non direttamente, parlava di quella bellezza interiore che è talmente dirompente e forte da esplodere fuori... 

 se penso a lei mi viene in mente quel suo sorriso un po' sghembo, la sua frase di incoraggiamento/porta fortuna ("buone cose"), la pazienza infinita con noi nipoti (salvo poi chiuderci in giardino) quando scorrazzavamo per casa facendo un casino pazzesco (a volte la minaccia era "mi chiudo l'apparecchio!!"), ma anche la sua forza, che l'ha portata ad andare avanti anche in momenti in cui il dolore la uccideva dentro...

se penso a lei mi viene in mente la sua camminata: decisa, dritta verso la meta, quasi una corsa, la ricordo composta mentre io mi scapicollavo dietro, decisamente scomposta... per anni è stato così, anche quando pure il bastone si era aggregato alle nostre maratone...



è difficile spiegare agli altri la mia paura per questa mancanza, il vuoto che sento dentro, magari anche il senso di colpa, lei era il perno di una famiglia per me meravigliosa, la mia... ed ora mi chiedo che succederà, non è la casa che mi preoccupa, non sono i beni, no... non m'interessa quella parte...

con lucidità guardo mia madre ed i miei zii, sono stanchi, anche loro gli occhi gonfi, c'è chi non è arrivato per tempo e soffre, chi l'ha fatto per un pelo ma si sente in colpa per la lontananza, chi ha perso la sua motivazione e non dirà più "Bella come il Sole!", capisco che, se è difficile per me o per uno qualsiasi dei miei cugini, per loro lo è ancora di più...

ed ora non so più che mi aspetta, vorrei solo avere un po' della sua forza...

ma non mi resta altro che continuare a dire "Ciao Nonna, ti voglio bene"



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Tl7ItTsBzNY]

martedì 2 agosto 2011

è questione di organizzazione e cecità momentanea...


un paio di settimane fa, cena con colleghe - poche, di nascosto... sembra d'essermi iscritta alla carboneria, o d'essere ritornata ai tempi del liceo quando si faceva le cose ma quella o l'altra non lo dovevano sapere... ma quando finirà??

ad ogni modo, dopo un po' (sono lenta io) mi rendo conto che a tavola, su 6 commensali ci sono 4 separate, una che non ha mai avuto legami sentimentali ed io... che ormai convivo da quasi 11 mesi

si inizia a toccare l'argomento uomini, ovviamente le separate sono quelle che più sparano a zero, una di loro arriva persino a dire "eh no, è che sono deficienti, più di un tot non ce la fanno, non ci arrivano... sono proprio bacati..." (btw nel mazzo include anche il figlio che è ancora alle elementari), tra tutto questo sparare a zero c'è una persona muta - la collega single da sempre - e la mia voce che prova ad obbiettare: "beh no, dai, non sono poi così disastrosi, se pure noi non stessimo sempre ad intervenire prima che loro si mettano in moto... io poi vedo che le madri di figli maschi proprio tendono a non fargli fare nulla, magari se invece di farli stare nella bambagia li lasciassero fare..." no, proprio no, alla fine loro continuavano a ribadire che l'uomo, il maschio, è difettato...

ma io dico, per una volta che difendo la categoria, ed anche il mio uomo, proprio devo essere smentita così? perché, rientrando a casa intorno alle 23.30, mi trovo la seguente situazione domestica tutte le luci di casa accese (in barba alla bolletta), i piatti del giorno (colazione, porta pranzo e piatti della cena) da lavare, pc fisso e portatile accesi, letto sfatto, custodia di chitarra aperta per terra in camera da letto con chitarra dentro pronta per essere calpestata (se Jimi le bruiciava perché mai noi non dovremmo calpestarle?), ed Igor che, a quel punto si affrettava a preparare il pranzo dell'indomani per tutti e due...

ecco, è in momenti come questo che, col mio bel caratterino di m, mi chiedo "ma chi me lo fa fà?"

le sue armi vincenti? lo sguardo da cucciolo cerca famiglia e l'abbraccio, tempo massimo un'ora e mi passa, e rimane la speranza d'avere ragione io...


 



no, non son bacati è questione di organizzazione e cecità momentanea...

lunedì 1 agosto 2011

figli: fortuna o disgrazia?


<chiedo scusa per l'assenza, ma è diventato un po' più complicato trovare l'ispirazione ed il tempo>
 



in questi ultimi mesi mi sono trovata a leggere blog scritti da persone che (oltre al fatto che sono più brave di me a scrivere ed a gestire un blog), partendo dalla loro esperienza genitoriale, hanno avuto e sentito la necessità di scrivere e descrivere quest'ultima - ovviamente non si limitano solo a quello, anzi sottolineano di essere altro oltre ad essere genitori -, ho così potuto farmi gli affari di wonderland, B Stevens (o mammaepoi), Elasti e Fefo...

tutte persone che dalla loro esperienza sono uscite arricchite, con uno slancio in più, che raccontano di essere altro (le prime tre) oltre a genitori di bimbi belli, sani ed intelligenti. Dai loro racconti, ma soprattutto da quello di Fefo (padre in Svezia, che ha potuto usufruire di un congedo parentale di 4 mesi per ciascuna delle sue figlie), è partita la mia riflessione.

perchè mai essere madre - perchè poi è lì il grosso del problema - qui in Italia è considerata una sventura (da parte del datore di lavoro e poi a cascata da parte di colei che si troverà a farlo il figlio) - qualche giorno fà sentivo un editore lamentarsi del fatto di avere la sventura di avere due dipendenti in gravidanza, si lamentava del fatto che una era già in congedo e che l'altra stava per andarci ... per lui erano solo un peso ed una sciagura....

e poi, perchè un uomo (potrei pure dire il mio ragazzo ma noi al momento non siamo in procinto di fare figli) non può (o meglio finisce per non avere voglia di farlo) usufruire del congedo parentale, quando invece è una delle esperienze più incredibili che si possa fare... attualmente non conosco nessun padre di famiglia che abbia deciso di usufruirne, vuoi perchè sul luogo di lavoro non si viene incoraggiati a farlo vuoi perchè (retaggio culturale? del paleolitico?) non s'è mai visto l'uomo a casa dietro i figli mentre la moglie è al lavoro...

fatto sta che, nel corso della mia breve vita lavorativa, ho visto (e vedo) donne che fanno i salti mortali per convincere il loro datore di lavoro che la loro gravidanza non li danneggerà, per riuscire ad esserci nella vita dei loro pargoli - a volte anche dovendo ricorrere al trucchetto (che sinceramente non amo) del trasformare la maternità in certificato per malattia .

se poi penso che, nel febbraio di quest'anno ero in piazza con tante altre donne (e molti uomini!!!), per chiedere - oltre a non essere più considerate bamboline o corpi senz'anima (vedi le varie Ruby Noemi etc) - la possibilità di vivere appieno come donne, di non essere discriminate perchè magari in futuro si sarà mogli e madri (non so forse questa richiesta è un po' sfuggita a chi è rimasto semplice spettatore), di essere considerate alla pari nei diritti come nei doveri, do you know what I mean?

io comunque, ad oggi, mi chiedo perchè una donna debba decidere fra carriera e famiglia, e spesso si trova costretta a rinunciare ad una delle due; non comprendo il perchè l'educazione dei figli, il crescerli e tutto il resto sia solo un ruolo femminile (come dire che la funzione dell'uomo si limita a quella di "donatore")... e poi vedo (leggo soprattutto) che in altri paesi la donna che è moglie e madre può essserlo senza dover rinunciare alla donna che lavora, anzi, per determinate posizioni (e non si tratta di segreterie etc) sono richieste donne con famiglia, con esperienza nella gestione di casa e figli, e che quindi un altro modo è possibile...

e quindi mi chiedo "quando?"

quando sarà possibile tutto questo anche qui? senza avere rimorsi perchè così facendo si trascurano i figli, senza doversi sacrificare per il bene della famiglia, senza dover trovare un paese nuovo dove poter usufruire del diritto ad avere una famiglia che qui diventa quasi una "grazia" concessa da chi assume la dipendente...

se non ora, quando?

spero di poterlo vedere e vivere di persona e non solo di leggerlo da altrui racconti

giovedì 26 maggio 2011

mastro lindo e la bambina


prendete una sala piena di gente, tutta in attesa di fare la visita (1a o seconda) o la medicazione post laser ad eccimeri, metteteci pure che sono più o meno tutti arrivati intorno alle 7 am per prendere il numeretto per pagare alle casse - che aprono alle 8 am - per poter iniziare la visita - che dovevano iniziare con la prima alle 8.30 am...

mettete che sono le 9.45 am e nessuno ha ancora detto di che morte devono morire... e mettete che ci sto pure io lì in mezzo

mettete una specie di  mastro lindo, uguale uguale, con i tatuaggi ed i piercing perchè mastro lindo sul lavoro ha quell'immagine pulita, linda, ma quando stacca toglie il fondotinta dalle braccia svelando i tatuaggi e si rimette tutti gli orecchini... mettete che se ne sta da una parte e che intorno a sè ha il vuoto

mettete una bambina di anni 4, credo non di più - suppongo-, che corre in giro per la saletta, "scattando" foto col portachiavi della madre che, guarda caso, è a forma di reflex e fà pure il rumore di una reflex... mettete pure che, se il soggetto non la guarda lei arriva di corsa e gli molla un pugno o una spinta...una bambina che fà tutto questo perchè è nell'età del praticamente tutto è concesso
 perchè è "machecarina!!"

mettete che la bambina arriva e molla un papagno sulla gamba di mastro lindo...

ecco... sarebbe stato interessante vedere se si trasformava in Hulk... solo per una volta, ma non per prendersela con la bambina....

ha sorriso, la madre, di rimando, dice alla piccola riferendosi all'aspetto minaccioso del povero mastro lindo "tu pensa se il signore si arrabbiava poi!" ecco, non per dire, ma io sono cresciuta a colpi di: "questo non si fà" "quest'altro non si dice...", una via di mezzo tra il castrare il bambino e l'offendere gli astanti ci sarà?

per la cronaca: per mia fortuna ero la 4a della lista, sono uscita alle 10 passate ed ho fatto in tempo ad arrivare al lavoro senza sforare il permesso...ma che fatica!!!

venerdì 29 aprile 2011


Disclaimer: quanto state per leggere è stato scritto in regime di semi cecità, qualsivoglia errore di digitazione è dovuto alla mancanza di messa a fuoco e da conseguente incapacità di rilettura, non me ne vogliate e, come Montalbano, non mi scassate i cabbasisi...

mercoledì 13 aprile, come precedentemente annunciato, ho fatto il laser agli occhi, per togliere gli occhiali; è quindi dal 13 aprile che sono dai miei in malattia, ad oggi metto a fuoco decentemente solo col sinistro (con mia somma sorpresa), il destro sdoppia le lettere da vicino e sfuoca tutto ciò che è lontano... ho un umore piuttosto alterno in merito...

ad ogni modo, dopo un'iniziale sollecitudine durata i primi 5 giorni, i più dolorosi (caratterizzati da tre di febbre ed occhi chiusi), dopo l'intervento, mia madre - che si svegliava a mezzanote, o all'una o alle due per cercare di mettere le gocce a lume di candela a me, che, oltre a non tollerare qualsiasi tipo di luce, proprio non riuscivo ad aprire gli occhi, insomma una vera sofferenza - ha esordito la scorsa settimana dicendomi: "quand'è che te ne vai?". ieri invece mi ha solo detto che le sue orchidee non ricevevano più abbastanza luce dal mio rientro in casa...
eh già, perchè quella che è stata la mia camera fino a settembre è diventata serra e sala pc, i miei cassetti vuoti sono stati riempiti dalla roba del cucito di mia madre... fin qui nulla di strano,  comprensibilissimo che mia madre desideri rientrare alla sua normalità

ieri sera mio padre, invece. scherzando (ma sì sa scherzando scherzando si disse la verità) mi ha detto che con me in casa non c'è più tanta libertà per la loro intimità.. O.o oddio ho passato la notte ad immaginarmi i miei che, finalmente liberi visto che una figlia si è spostata nell'appartamento piano cantine ed un'altra è andata a convivere, testavano ogni angolo della casa... ecco, immaginavo che non si fossero limitati a conoscersi intimamente quelle due sole volte, ma... non so se essere felice per loro (evvai sesso tra la terza età!!! no vabbè...non mi fulminate, non è poi così terza età...) o... vabbè sono felice per loro, fa piacere sapere che dopo 33 anni assieme (1di fidanzamento e 32 di matrimonio) l'intesa ancora ci sia

mia sorella è l'unica che ancora si mostra entusiasta della mia presenza, del resto non deve dividere la stanza con me, quindi le è più facile mostrare gioia in merito alla mia presenza...

nel mentre, Igor, finalmente libero in casa, è riuscito a... ammalarsi, dopo 2 giorni di mia assenza è dovuto riparare anche lui dai suoi, salvo che la sua resistenza è durata sì e no due giorni, adesso però la nostra casa è provvista di un magnifico termometro ecologico (io voglio il digitale!!! non mi ricordo mai quanto tempo vanno tenuti quei cosi, devono fare bipbip come il road runner!!). in compenso si consola con gli acquisti tecnologici, adesso casa è dotata di un pc incredibile, le cui caratteristiche non sto a decantare (non me le ricordo), ma che sicuramente sa fare di tutto, ieri mi ha annunciato che era arrivato lo schermo, ed ha inviato un mms foto a testimonianza (eh già perchè ormai è una settimana che più o meno il display del cellulare lo riesco a "vedere"). ogni tanto mi chiede quando rientrerò a casa, ma suppongo si stia organizzando per subaffittare il divano... no vabbè, non lo farebbe mai... spero...

adesso devo solo decidere se farmi prolungare la malattia perchè non posso stare più di 5 minuti a guardare uno schermo, o rientrare finalmente alla mia normalità anormale... a sapere che decidere...

lunedì 11 aprile 2011

i guanti color tortora


- "nonna..."
- "eh" (assente ma totalmente scocciata)
- "hai presente piccole donne?"
- "eh" (assente)
- "no, perchè, insomma... hai presente lì che si mettevano i guanti?"
- "eh" (scocciata)
-"ma tu te li sei mai messi per un ballo?"
- "no..." (...)
- "insomma, sai... mi son sempre chiesta, ma i guanti color tortora di cui parlano sempre, di che colore sono?"
- "eh, color... tortora!" (risata)

come molestare mia nonna, allettata ormai da più di un mese, incazzata con l'universo mondo...
per fortuna (mia) si è messa a ridere. ieri, invece, ha preso a pugni, ed anche forti, uno dei miei zii perchè, nel sollevarla, le aveva dato una capocciata...

mia nonna segretamente si sta dando alla boxe, ormai è certo...
 

venerdì 8 aprile 2011

parlami d'amooooreee...forse è meglio di no


non so se è questione di carattere, di segno zodiacale o di cosa, ma Igor ha un rapporto tutto suo con le esternazioni d'amore, ha un linguaggio in codice - se è proprio così che vogliamo chiamarlo - che consta semplicemente nel dire l'esatto contrario di quello che pensa...

questo linguaggio si esemplifica nel seguente dizionario Igor-italiano amoroso-Igor:

- ti odio: /ti o:djo/, verbo, grande must e sempre in voga, sta per "ti amo"
- puzzi: /putSi", verbo, anche questa parola è molto ricorrente sta per "il ttuo odore mi fa impazzire"
- sei malata: /sEj ma:lata/, new entry sta per "il tuo corpo mi fà impazzire" o "sei uno schianto"
- hai la stoppa degli idraulici in testa (niente trascrizione fonetica): "i tuo capelli sono stupendi"
- ti uccido: /ti u:tsido/ voglio stare sempre con te

ecco devo dire la verità, dopo un iniziale smarrimento, del resto venivo da uno che mi chiamava "principessa" e poi (anche lui) pensava l'inverso (ormai ne sono sicura), adesso mi ci sono abituata e, a volte, mi ci diverto... peccato che, se parlo col suo linguaggio, Igor ci rimanga un po' male, sarà perchè non è in grado d'interpretarlo, perchè è mal pronunciato, o perchè è suo e solo suo?

 



ai posteri l'ardua sentenza
 



two years have passed

martedì 29 marzo 2011


domenica scorsa pranzo dalla nonna... Igor ed io abbiamo fatto i bravi (o meglio Igor si è sacrificato ai miei rimorsi di coscienza ed è uscito con me)

i pranzi da mia nonna non sono più quelli di una volta (non sto parlando di mezze stagioni o di quando si stava meglio quando si stava peggio), al di là del fatto che oramai mia nonna non cucina e non fà più nulla, che dall'ultima influenza non s'è più alzata dal letto, che ormai i turni di mia madre e delle zie rimaste sono raddoppiati perchè non si possono più fare da sole (in altre parole ci sono due figlie a volta, calcolando che una non c'è più ed una è fuori gioco causa operazione alle anche, e soprattutto calcolando che i figli maschi fanno solo mera presenza...giudicate voi)...

ad ogni modo mi affaccio sulla camera, mia nonna è letteralmente spalmata sul letto, lei così piccolina ormai, non muovendosi più, ha provveduto a riempirlo in larghezza (o meglio riempiendo gli spazi liberi dai cuscini); i capelli bianchi ormai fissi in una cresta (mia nonna si è data al punk verrebbe da dire...), occhi chiusi, e... un attimo, si sta facendo il segno della croce?? va bene che è molto religiosa, ma non fino a questo punto!!

mi affaccio in camera da pranzo e chiedo a mia sorella, la quale sta seduta in quella che era la poltrona di nonna (da sempre ambitissima da noi nipoti, e da cui venivamo scacciati a colpi di sciò-sciò e di giornale svolazzante), che mi risponde "eh, dice zia che è nel periodo mistico...". chiedo quindi spiegazioni alla zia in questione, la quale prima mi adduce, scherzando, come motivo di questa sua fase mistica il "rientro a casa di zio G. dopo l'operazione per l'ernia, 'un sia mai porti sfiga", e poi spiega che un'altra delle sorelle (che non è mia madre), visto che doveva partire per una vacanza di qualche giorno, ha deciso bene - per tacitar la coscienza - di chiamare il prete e far fare alla nonnina l'estrema unzione...non fidandosi, inoltre, di quei miscredenti dei suoi 7 fratelli...

morale della favola? mia nonna, che non è tarda, torda, lenta... adesso più che in crisi mistica è sul depresso andante visto che, già provata all'idea delle badanti che si sono susseguite e dal senso di abbandono, ha avuto la conferma (ma de che??) che sta con un piede nella fossa... del resto cosa avreste pensato voi se un prete vi si presentasse in camera e vi dicesse "quando sarai lassù in pace prega per noi quaggiù"??

ecco, è vero non è più una bambina, ma non si può dire che la situazione fosse così disperata, solo che adesso come la convinci del contrario?

il prossimo che ha una genialata simile avrà a che fare con un'indemoniata, così al massimo si può chiamare l'esorcista!!!

alla fine di tutta la storia, mi vien solo in mente una cosa che mia nonna diceva sempre "troppi cuochi in cucina rovinano la zuppa", ecco qui siamo in troppi ed ognuno decide per conto suo, e la zuppa... ormai ha rinunciato...

lunedì 28 marzo 2011

io e i miei occhiali


non se ve l'ho già detto (sì lo so, ma non so dove ripescare i post in cui ne parlo, quiqui)... ma io sono cecata...

del resto, discendendo da due cecati, che altro potevo fare se non ereditarne la cecità? è invece un mistero il perché mia sorella ci veda... (sì, per anni ho detto che è stata adottata, ma essendo lei la copia sputata senza barba di nostro padre è più probabile che sia io la trovatella...)

ad ogni modo, come tutti quelli che, senza ausilio degli occhiali (la luce dei miei occhi, i miei occhi!!), non vedono e quindi ben sanno, vivo attaccata agli occhiali (le lenti non le sopporto e quindi le porto poco) in maniera viscerale, senza sono perduta...

e, se dico perduta, è perchè lo sono proprio...
esempio 1. alle medie passo una settimana nella casa di campagna di mia zia, con zii e  cugine, una sera mia zia, entrando nella camera dove dormivo (arredamento: solo il letto), mette il piede sui miei occhiali.  morale della favola? una settimana senza... ero smarrita

esempio 2. al liceo, cambio le lenti agli occhiali, mia cugina mi deve riaccompagnare (non vedo una mazza) a ritirarli, dall'autobus vede un ragazzo che conosce e le piace, mi fa scendere quindi precipitosamente per potergli parlare, forte senso di nausea ed una certa confusione mentale, io il tipo lo vedo anche molto vago (in senso che la mia vista mi dà solo un'immagine sfocata)

esempio 3, poco dopo la laurea, in piscina. mi scordo le lenti a contatto a casa... mi devono accompagnare fino a bordo piscina, onde evitare che io mi ammazzi sulle scale che portano dallo spogliatoio alla piscina, o altri spiacevoli incidenti di percorso... di nuovo smarrimento totale

Igor trova divertente che, qualora io mi sia tolta gli occhiali in un punto non prestabuilito o che me li abbia tolti lui, io passi il tempo a tastare in giro ed a ripetere "tu che ci vedi...dove sono??"

ormai se sto senza ausilii per più di un'ora oltre a sentirmi smarrita mi assalgono il mal di testa e la nausea... in più, come ho già detto, le lenti a contatto le sopporto poco, assolutamente immettibili se sto al pc (quindi non al lavoro), non ce la faccio ad averle sugli occhi dalla mattina alla sera, alla fine mi sono limitata alle uscite in cui magari volevo essere un po' più curata... quelle, per intenderci, in cui non indosso tute o altro...

tra l'altro odio l'assioma occhiali=sfigato/cessa/secchiona etc etc, come nel film "come tu mi vuoi" o nella canzone "brutta" (odio profondo)

l'oculista dopo i problemi avuto all'occhio sinistro ha smesso d'invitarmi all'uso delle lenti, però... però, un anno fa, all'ultima visita, mi guarda e mi dice: ma perchè non provi a vedere per l'operazione?
così, sempre un anno fa, approfittando del fatto che ero uscita prima per farmi fare la visita medica aziendale, passo all'ospedale oftalmico per vedere, mi disse bene perchè l'ufficio "liste d'attesa" è aperto solo alcuni giorni ed in determinati orari, in altri modi non ce l'avrei fatta, e mi segnai nella lista d'attesa per lavisita preliminare...

ed aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta, aspetta...

mi hanno chiamato la scorsa settimana... mercoledì scorso sono andata a dormire dai miei perchè avrei doviuto essere all'alba del giorno dopo (alle sette del mattino) in ospedale per pagare il ticket, ho quindi pagato i miei bei 158€ più extra, ho aspettato sino alle 8.30 che iniziassero le attività, ho fatto la visita, inoltre, dal foglio che mi avevano dato sembrava che dovessi fare chissà che cosa... e...

e mercoledì 13 aprile mi operano, ad ambedue gli occhi, mi hanno già avvisata che starò malissimo per i primi 5 giorni, che in quei primi 5 giorni dovrò stare al buio. mi hanno dato un foglio solo per le medicine che dovrò prendere a partire da 10 giorni prima ed a finire 3 mesi dopo, ho altri fascicoli con tutte le spiegazioni dettagliate, ed altri che dovrò riconsegnare datati e firmati il giorno dell'operazione... insomma una massa di informazioni, di carta, e di future medicine...

ed adesso un po' me la faccio sotto  sento già nostalgia per gli occhiali, ed un po' sono felicissima...


chissà come andrà... io ci provo
 



e... speriamo che me la cavo!

lunedì 21 marzo 2011


e continuiamo a definirci gli esseri supremi...

in Giappone, già duramente colpito da terremoto e tsunami, è un continuo di tentativi disperati per cercare di rimediare ad una situazione disperata. non sono aggiornata sulla situazione del reattore, ma già sentire che 50 persone sono rimaste lì a beccarsi radiazioni, sacrificandosi in nome della collettività, per cercare di arginare l'arginabile mi fà stare male... qui in Italia non si capisce che vogliono fare, c'è stato un coro di: "non facciamoci prendere dall'emotività" e di "andiamo avanti per la nostra strada!"... certo, sicuro... noi avremo le centrali di terza generazione, qulle che, a quanto ho capito, non sono state collaudate; nel mio scetticismo leopardiano mi penso che le nostre centrali €3 (sì come le macchine) avranno un bel po' di cartongesso, soprattutto nei punti critici...

del resto ormai è un continuo ripetere quello che ha detto Einstein: "l'uomo ha costruito la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi"...

nel mentre, dall'altro lato del Mediterraneo, è inizata la battaglia, World (o parte di esso) vs Gheddafi... io mi chiedo solo perchè ci accorgiamo solo ora che è un pazzo dittatore, o semplicemente solo pazzo, o solo dittatore. perchè abbiamo chiuso gli occhi per tutto 'sto tempo? poi qui in Italia gli abbiamo fatto da bacia pile, soprattutto ultimamente, raggiungendo livelli da macchietta, per non dire ridicoli...





scusatemi, è l'emotività, ma a volte fatico a stare al passo con queste cose, questo è un post fatto (male) con la pancia...
sento di tutto cuore che è mio diritto vivere in un mondo diverso, migliore, che dia prospettiva a me a quelli della mia generazione, a quelli dopo, ed a quelli che verranno...
 



mercoledì 2 marzo 2011

se la musica è gioco...


...prende tutto un altro sapore!!!



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=iwPKT3IIL_0]

 



questo è un suggerimento di mio padre... avrei voluto vederli  in concerto!!!

lunedì 21 febbraio 2011


non sono una feticista dell'ultimo telefonino con l'ultima app-licazione (e chiamiamole col loro nome una volta tanto!!!) ma ormai mi pare di essere circondata, vedo amici con la mela, altri con il ribes nero (cosa non ci s'inventa per non dire le marche!!!) e via discorrendo...

per mia fortuna neanche Igor è un feticista, però se lo coinvolgono su una conversazione in merito si difende più che bene... sa che sistema operativo è caricato sopra e cose del genere che a me paiono ostrogote!!!

così domenica ho assistito ad un dibattito tra un fan del ribes nero, un fan dell'androide... ed Igor...

l'analisi finale è stata questa:
non so voi... ma io mi tengo il mio "vecchio" nokia!!!

venerdì 18 febbraio 2011

questione di...impegno!!!

conversazione realmente accaduta tra Igor e me ieri in macchina - nb dovete sapere he lui mi "titola" presso i suoi amici come sua "moglie"-

A: Amore, ma tu ti senti sposato?
I: No, direi impegnato...
A: E quando ci sposeremo...
I: Beh, è proprio quando uno si sposa che smette di impegnarsi!





aaah behhh... annamo bbene!!!

mercoledì 9 febbraio 2011

l'ultima ruota del carro


essere l'ultima ruota del carro (che poi sono ultima ruota dal 2007...ma quand'è che mi si promuove, che so, a seconda ruota a sinistra??) comporta che mi arrivano, o in un modo o in un altro (chi vuole capire capisca), tutti quei lavori pallosi che nessuno vuole fare, il tutto con mio sommo gaudio .

in questo preciso istante mi trovo a dover sistemare un testo che qualcuno ha voluto definire una ricerca di mercato. il testo in questione è stato "formulato" (=ricopiato) dalla ns consulente per il Brasile (la quale, notate bene, è stata pagata per farlo). il testo andrà presentato all'interno di un progetto ancora più ampio, quindi è importante che sia a posto. in sè, è un lavoro che chiunque abbia scritto una tesi sa fare, ma anche chiunque abbia mai aperto word...

al di là che il copiato si vede già solo dall'assenza di unitarietà nella "grafica" del testo, e che si nota una traduzione piuttosto coi piedi, ma se mi trovo davanti alla seguente dicitura:



AscoltaTrascrizione fonetica
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che devo pensare??

mi vien voglia di lasciare una buona parte di queste "sviste".... ma so che alla fine sarà mia responsabilità se vien fuori qualcosa...

venerdì 4 febbraio 2011

ho sognato


Ho sognato mia nonna stanotte, non mi capita spesso di ricordare i sogni che faccio...

Beh, nel sogno eravamo lei, Igor ed io… lì a Monte Mario, in casa dei miei. ed io sapevo che dovevamo stare la notte con lei, fare la notte insomma, che mia madre non ci sarebbe stata e che la responsabilità sarebbe stata mia.


Cosa strana è che lei era fisicamente attiva (non come adesso che non si muove quasi più), con la testa, però, ci stava e non ci stava, cioè lucida ma testarda come una bambina. Il che forse è anche più doloroso…

Quindi io decidevo che doveva dormire nel lettone dei miei, perché non me la sentivo di farla dormire in uno dei letti alti, il mio o quello di mia sorella. Mi organizzavo con tutto, e lei iniziava a fare i capricci!! Per cosa? Perché voleva un libro che mia sorella ed io avevamo da bambine "c'era una donna bella come il sole"!!! Ed io lo cercavo e non lo trovavo, una disperazione, cercando nel frattempo di convincerla a prendere altri libri…

Alla fine neanche il lettone andava bene, spossata la mettevo a dormire su una brandina accanto al lettone, dove invece avrei dormito io, e le mettevo le lenzuola dei puffi, che ho da quando ho sei anni e che sono le mie lenzuola preferite da bambina…

Alla fine mi sono svegliata spossata e stanca

 



Chissà mai che avrà voluto dire questo sogno…

 



 

giovedì 3 febbraio 2011

Le altre donne


Le altre donne
di Concita De Gregorio 

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».
 
Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.
Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.
 
Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché.
 
La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.
 
Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.
 
Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo.



domenica 13 febbraio le donne, e gli "amici delle donne", s'incontreranno in varie piazze d'Italia per dire basta... invito quante di quelle e quanti di quelli che ne hanno abbastanza di assistere a certe scene di informarsi per quanto riguarda la propria città presso il sito di Se Non Ora Quando.
 



thank you for listening!!!

martedì 1 febbraio 2011

il Bel Paese

ovvero come le cose non... cambiennno mmmmai!!!

Questo scriveva Gioacchino Belli più di due secoli fa .......... (con testo a fronte)

 
 
Mentre ch'er ber paese se sprofonna    (mentre il bel paese sprofonda)
tra frane, teremoti, innondazzioni            (tra frane, terremoti, inondazioni)
mentre che so' finiti li mijioni                    (mentre sono finiti i milioni)
pe turà un deficì de la Madonna              (per coprire un deficit de….)
 
Mentre scole e musei cadeno a pezzi    (mentre scuole e musei cadono a pezzi)
e  l'atenei nun c'hanno più quadrini          (e gli atenei non hanno più soldi)
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini             (per la ricerca, ed i cervelli più fini)
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi    (vanno in altre nazioni per cercare i mezzi)
 
Mentre li fessi pagheno le tasse               (mentre i fessi pagano le tasse)
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano    (e si ruba e si imbroglia a tutto spiano)
e le pensioni so' sempre ppiù basse        (e le pensioni sono sempre più basse)
Una luce s'è accesa nella notte.                (una luce si è accesa nella notte)
 
Dormi tranquillo popolo itajiano                (dormi tranquillo popolo italiano)
A noi ce sarveranno le mignotte               (a noi ci salveranno le mignotte)

 
Giuseppe Gioachino Belli (Roma, 7 settembre 1791 – Roma, 21 dicembre 1863)
 
 
 
 Altro che corsi e ricorsi storici……..

lunedì 17 gennaio 2011

La Monna Lisa, ovvero: i misteri sono come le ciliege...uno tira l'altro!!


leggo con mio "sommo sollievo" che sono riusciti a scoprire qual'è il ponte sullo sfondo della Gioconda, il ponte gobbo in pietra pare che sia il Ponte Gobbo - per l'appunto - o Ponte del Diavolo, che si trova a Bobbio (Piacenza) sopra il fiume Trebbia...chissà come avranno fatto a capirlo, soprattutto visto il tempo che è passato... magari qualcuno ha messo un cartello "Ponte dipinto da Leonardo nella sua celebre opera esposta al Louvre: indovina che opera è? a. l'ultima cena, b. LA MONNA LISA c. il cerchio di Giotto"

scopro inoltre che qualche mese fa hanno annunciato la seguente scoperta: ingrandendo all'inverosimile gli occhi della Monna Lisa si possono intravvedere delle lettere, nel destro LV (Leonardo da Vinci?) e nel sinistro una C ed una E o una B...inoltre pare che sul ponte ci sia il numero 72 (visibile con una lente d'ingrandoimento di grande potenza, aggiungono sull'articolo, mah!!)... sono la prima a decantare il genio del sommo Leonardo, ma come avrebbe potuto dipingere un 72 visto che all'epoca le lenti d'ingrandimento di somma potenza non esistevano? per quanto potesse avere una vista perfetta (beato lui) come faceva a dipingere ciò che non vedeva? col braille? eccovi un nuovo mistero...

più m'imbatto in queste cose e più mi vien da pensare ad un divertentissimo programma della Cortellesi, del periodo in cui la Rai ancora faceva qualcosa di vedibile, che aveva degli sketch che proprio a questo si rifacevano...







ed a questo punto non mi resta che sperare che prima o poi qualcun'altro pensi a cercare nuovi misteri sulla MONNA LISA!!!

giovedì 13 gennaio 2011

STRESSED is DESSERTS spelled backwards


così recita una calamita che mi ha portato mia cugina dagli US, per mia fortuna ci va spesso così me ne può portare altre visto che le colleziono...

ad ogni modo, cercherò di tenerla presente ogni volta che la situazione diventerà STRESSful...

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l'altra sera con Igor siamo andati a riportare l'albero, sorvolerò su cose tipo: 1. colleghe che per mesi ti ricordano che è il primo natale sotto lo stesso tetto eche quindi va fatto bene, vanno iniziate delle tradizioni che non si può lasciare tutto al caso, 2. "vero o finto? la scelta!" (ainoi vero... ed anche qui si aprirebbe un capitolo kmetrico che ci vede a pulire ogni tre per due e che comunque non evita di far trovare aghi di pino in ogni dove)

arrivati da ikea (era lì dove la "missione riconsegna albero di natale" ci guidava), dopo aver parcheggiato - non c'era nessuno, ovvio chi vuoi che ci vada di martedì sera?? - Igor ha preso un carrello e,notato un pacchettino, mi fa "toh, tieni non l'hai sempre voluta 'sta cosa?" porgendomi una confezione con dei non meglio identificabili dischetti (ufo?) rossi... scherzando li ripongo nel carrello (Manzoni avrebbe scritto "e la sventurata -li- ripose nel carrello")

non  l'avessi mai fatto

al nostro ingresso col pupalbero nel carrello si sono avventati su di me, che spingevo il carrello/passeggino, una ikeacommessa (creatura mitologica) ed una guardia giurata

l'ikeacommessa dal lungo occhio, mentre mi dice che l'albero va riconsegnato fuori, acchiappa la confezione di "ufo" e mi fa "e questo è vostro???", alla guardia giurata già vedo che gli prudono le mani ed accarezza la...pistola mancante, anche lui è su di me, Igor nel frattempo è già andato avanti... io, cercando di evitare la voce di bimba smarrita/spaurita, rispondo "eh, l'abbiamo trovato nel carrello..." - nb non ero neanche entrata nel negozio, solo nell' "androne" - e loro in coro "l'avranno lasciato nel carrello allora?" io: "beh credo proprio di sì..."

vabbè, per farla breve, la guardia giurata s'acchiappa gli "ufo", l'essere mitologico s'allontana, ed io rivolta alla guardia giura dico "guardi ancora non ho inizato a taccheggiare, mi dia il tempo almeno!!" e quello s'allontana ridendo

giunti a riconsegnare, finalmente, l'albero il tipo lo guarda e ci fa: "ooohhh ma guarda come sta bene!!", io guardo Igor come per dire: "ma questo qui ci sta prendendo per i fondelli?" e la sua espressione di rimando era "boooh!!", gli dico quindi "ma è sicuro o ci prende in giro?" e l'omino indicando il cimitero degli alberi di natale dietro di lui fa: "guardi qui, ce ne sono alcuni  di cui son rimasti solo gli zeppetti!! ma è stata una cosa rapida o una lenta agonia?" ed io: "lentissima agonia, ci sentiamo molto in colpa!!"

lasciato l'albero che abbiamo torturato ai fini di una festa commerciale, io sarei tentata di farmi un giro in quel posto che è un po' la patria paterna dislocata altrove (mettiamola così va), ma Igor mi trascina via promettendomi di portarmici un'altra volta... un po' come si fa coi bimbi, o coi matti!!

ovviamente poi ci abbiamo messo 10 minuti a trovare la macchina...
 



ma questa è un'altra storia!!!

martedì 11 gennaio 2011

è arrivato il 2011


ed io sono mesi che non scrivo...

buoni propositi per l'anno non ne ho fatti, ma li so da prima che quello vecchio finisse: un nuovo lavoro che mi permetta di avere più respiro economico e più soddisfazioni professionali; riassestare la forma fisica che sarà asciutta (grazie mammà almeno qui i tuoi geni aiutano) ma è pur sempre quella di una 30enne (addio al fisico dei 18) e comunque un po' di allenamento allunga la vita; riuscire a passare un po' più di tempo con mia nonna non sarebbe male soprattutto ora che tra il mio trasloco "in culo alla luna in braccio alle stelle" la vedo così di rado e lei è sempre meno presente; voglio cercare di non prendermela più così tanto col cuginastro la vita va avanti e lui l'ha fatto...

aspetto di sapere da mia madre se tocca pure a me (ed a mia sorella ed a tutte le cugine) fare il test genetico per il cancro (qualunque tipo) di sicuro devo riprendere con i controlli dermatologici

altro buon proposito è di non innervosirmi troppo la sera con Igor, soprattutto non per delle sciocchezze, andare a dormire litigati e risvegliarsi sconosciuti non è bello... in questi mesi abbiamo raggiunto un equilibrio, gradualmente stiamo diventando una famiglia, magari non nel senso inteso dal Papa, ma adesso tornare lì vuol dire tornare a casa...

vorrei riprendere a fare foto, e spero di farlo a breve... vorrei di nuovo essere carica...


ho letto a spizzichi a bocconi il blog di una persona che non fà più parte della mia vita, al di là di quello che è stato il nostro trascorso (paradossalmente per alcuni aspetti una volta separati siamo andati dolorosamente in parallelo) per la prima volta voglio augurargli ogni bene...

buon 2011 a tutti, vi auguro sia sereno

ops

sorry! nuove recensioni in arrivo... scusate ma son rimasta da sola qua!!