domenica 11 marzo 2007

är du hemma?

-“sei a casa?”. Così ha esordito mio padre, sussurrando nella sua lingua natia, peccato che fossero le 8.30, peccato che io ero rientrata alle 2.00 circa. Non ottenendo risposta ha reiterato la domanda. Al secondo tentativo ha ottenuto un movimento ed un “Va?” (= “Che?”) dalla sua primogenita (=io). Ripetuta la domanda per la 3° volta, ha ricevuto in risposta, sempre rigorosamente in svedese, svariate varianti “Sì, credo, forse, non so”. Soddisfatto (del suo crimine?), si è allontanato ridacchiando.

 

A questo punto, per me, è iniziato il dramma, rotto l’incanto, mi è rimasto un sonno da paura, accumulato da mesi di insonnia notturna e abbiocco diurno, e da un’ultima settimana un po’ provante in cui mi sono sentita chiamata a prendermi responsabilità, visto che mia madre è ricoverata per un’operazione di coxartrosi, e sarà fuori gioco per svariati mesi. Naturalmente la responsabilità non ricade solo su di me, ma, come al solito, mi sento molto responsabilizzata, troppo, in particolare per una che dice sempre: “non voglio crearmi aspettative, e non voglio darne”. Che è in cerca di una sua dimensione come essere singolo…

 

Ironia della sorte, proprio ieri sera al pub si parlava delle tecniche di tortura dei rispettivi genitori. E per tortura mi riferisco al “servizio sveglia” non richiesto. I miei, soprattutto mia madre, sono degli specialisti, sarà che la loro primogenita ha un rapporto un po’ morboso col proprio letto (e non lo nego), è forse uno dei pochi spazi miei e miei soli, e l’abbraccio: materasso-cuscino-lenzuola-coperte-e/o-piumino è una cosa che mi manda in brodo di giuggiole (qualunque cosa voglia dire).

 

La tecnica preferita da mia madre è: far partire la lavatrice e spalancare le porte, soprattutto nel momento clou: la centrifuga; iniziare a passare l’aspirapolvere. E’ una tecnica “headache prooved”, malditesta garantito, cui per anni ha affiancato il precipitarsi come una furia in camera delle figlie ed appendersi alla cinghia della persiana in modo da spalancarla di botto (la persiana in questione è stata sistemata svariate volte, e tutt’ora presenta svariati problemi…esisterà lo strizzacervelli delle tapparelle?). a questa tecnica affiancava, nelle stagioni giuste, lo spalancare la finestra, a cui seguiva (e segue tutt’ora) un rumore agghiacciante come di vetri infranti: la campanella eolica di mia sorella, che stoicamente resiste da anni a questo trattamento…

 

Mio padre ha tecniche sicuramente più soft, ma comunque efficaci, che prevedono l’affacciarsi sul mio letto (altezza di questo 140cm) e dare indicazioni per la giornata, possibilmente lunghe liste della spesa… Memorabili due vicende che vedono protagonisti l’accoppiata mio padre il mio (ex-) ragazzo e me dormiente; la prima, forse un po’ banale, vede G. chiamare a casa mia una mattina d’estate, mio padre rispondere: “è a letto! Aspetta che le porto il telefono”, il mio ex riattacca terrorizzato per la possibile reazione, mio padre mi porge il telefono, io bofonchio “pronto?” e dall’altro capo sento “tu tu tu tu tu tu tu tu tu”. La volta successiva è un po’ più bizzarra, è il mio compleanno e G. decide di farmi regalo, gradito, di un mazzo di fiori, si accorda con il fioraio perché me li porti in tarda mattinata, ma questi forse ha altri programmi, 9.30 mio padre accoglie i fiori, 9.31 si affaccia sul mio letto e mi dice di porgere il braccio, e mi lascia lì, braccio fuori, con un mazzo enorme (ero a malapena cosciente di me) in mano…

 

Simona, una mia amica, ieri sera, sentendo le mie vicissitudini settimanali, mi ha detto: “così ci penserai bene prima di mettere su famiglia!”, ed io le ho risposto – facendo girare tutto il tavolo, uccidendo il timpano a Daniela, e attirando l’attenzione dell’intera sala del “Moon Pub” – con un “SIIII!” (credo, almeno che non fosse un “NOOOO!” sarcastico). In realtà in questi momenti ci starebbe bene avere un ragazzo da cui rifugiarsi nei we, così da potersi riposare…

 

Ora vi saluto…i restanti 2/4della famiglia che sono a piede libero non mi parlano più viste le prime risposte brutali che sono riuscita ad articolare stamane!

 

PS: Questo post è stato riscritto 2 volte perché splinder è riuscito a “perderlo” non si sa come proprio quando ho dato l’avvio alla pubblicazione!


snoopy

3 commenti:

  1. Io ancora vegeto grazie al Bacardi di ieri sera...che tranva, ragazzi!!

    Comunque un consiglio-richiesta: c'è un modo per scrivere i tuoi articoli in un nero più scuro? sto coso è trasparente, mi sto cecando...
    :/

    Dani

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  2. Grazie per il tuo passaggio....
    Ti leggerò cn calma...son curiosa e mi piace conoscere nuve persone se poi sei amica della mia sorellina.....
    alla grande
    Besos para ti
    A&D

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  3. Beh sì, pare che ho passato il momentaccio...ma la mia dieta inizia a farmi vedere i mostri!! ho na fame...

    :°(

    Dani

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