domenica 31 agosto 2008

vacanze '08

le mie vacanze non sono ancora finite, rimane "l'avventura" Lisbona con la Dani, e speriamo bene... allora racconterò un pochino quanto ho fatto so far...


sono partita per la Calabria, una mattina sono andata a Termini ed ho detto al bigliettaio: "vorrei un biglietto per Rosarno", "per quando?", "il primo disponibile"...sono partita il giorno dopo (il 12/08) alle 8.00 del mattino...una levataccia...così sconvolta che, per comprendere un messaggio di un amico ci metto mezz'ora e poi sono costretta ad usare il t9 per capire che con "quelle" intendeva "stelle"...poi mia sorella mi ha mandato un messaggio "mamma è preoccupata per te, non poi capire quanto rompe..." "cominciamo bene!!" ho pensato, e poi metà vagone mi stava guardando male vista la suoneria decisamente rumorosa del cellulare... dalle 8 alle 9 ho provato a dormire, da Napoli in giù è stato impossibile, persino andare in bagno (!!!)


arrivo a Rosarno, sonno pazzesco, un'unghia rotta per aprire l'aggeggio per portare il borsone/trolley...ed aspetto, nell'ultima telefonata con chi mi attendeva lì mi era stato detto che chi sarebbe venuto a prendermi era intento a fare la spesa...eccomi quindi lì, un caldo boia, in jeans maglietta e scarpe da ginnastica...una sauna... arrivano finalmente ed eccomi lì a casa di mia zia, a Joppolo (VV) ridentissimo (e sono un po' ironica) paese vicino Nicotera... se la casa al mare di mia nonna a Marina di Ardea rappresenta le vacanze estive con i cugini della mia infanzia, Joppolo (e dintorni) vuole dire mare bello, venire coccolati dalla zia, grandi mangiate...


un tuffo in piscina e poi si pranza, primo secondo contorno e frutta...che se non dispiace i primi giorni, visto che a casa non si fa mai, poi diverrà il tuo incubo (in famiglia, non so perchè, non m'è permesso di saltare anche solo una parte del pasto)... davanti a me, lì sotto la veranda vedo in lontananza il mare, le isole Eolie, e, in vicinanza, la piscina sento gli odori a me familiari e so che, finalmente, sono in ferie...


ho pensato: "evvai con la pacchia!!"...eh no! non potevo sapere che quel giorno avrei, con la risposta ad un messaggio, scatenato quella che sarebbe stata parte della causa scatenante delle mie riflessioni... tutti lì in casa si affaccendavano nei più svariati lavori, chi si occupava di sistemare la facciata della casa, chi della piscina, chi del giardino, chi ricamava, chi mandava avanti LA casa... anche solo per sparecchiare e lavare i piatti era una lotta, uno stress, non immaginavo che sarei finita con l'agognare di poter fare anche solouna di queste attività...


ma oltre al rendersi utile. questa è stata la vacanza de: "gita" a Tropea per andare a messa (sì, sì lo so non è da me...sono stata "costretta") e ritrovarmi circondata dalla sezione Calabra di Comunione e Liberazione ed agognare ad un qualunque tipo di tortura (anche il gelato alla cipolla di Tropea) per non dover più sentire; le gite su per Monte Poro per vedere le stelle e per vedere la costa illuminata (non solo quella calabrese ma anche quella siciliana); andare a Nicotera Marina e vedere da così vicino un incendio e pensare che si può "rimanere intrappolati se la pineta prende fuoco"; la canzone di quest'estate è una canzone "di" Mina che le figlie di mia cugina cantavano a  squarciagola, o meglio cantavano solo un pezzo: "Se telefonando", io ho spremuto un po' i miei ultimi due neuroni e mi sono ricordata un pezzo del ritornello: "Se telefonando/io potessi dirti addio/ti chiamerei./Se guardandoti negli occhi/Potessi dirti basta/Ti guarderei/Ma non so spiegarti/che il nostro amore appena nato/è già finito", al di là che niente m'è mai stato più un segno del fato come questa canzone, alcune persone lì a casa mi avrebbero uccisa dopo aver aggiunto altre righe alla "tortura" estiva...


ho nuotato in mezzo ad un branco di pesci, di quelli piccolini con cui si fa il fritto di paranza (...sono incorregibile! sempre a mangiare penso!!) e visto una marea di altri pesci, mi sono tagliata la mano con uno scoglio al primo bagno in mare (anzi, per fortuna che questa volta non era un riccio), ho raccolto le more (che non mangio) tra galline, pavoncelle ed altri pennuti guardando iltramonto sul mare (...mamma mia che cosa romantica!!), guidato alla calabrese andando al mare (quanto mi piace guidare e quanto non sopporto avere in macchina mia madre che mi dice come farlo!!), ho raccolto altri frammenti di mattonelle per il tavolino che forse non farò mai (ma come mi vengono certe idee a me)...


una sera ho assistito ad una discussione tra moglie e marito, io ero seduta sul dondolo vicino alla piscina, nascosta dall'ombra dei cipressi (sempre che siano cipressi) vedevo e sentivo parte delle parole, non osavo dondolarmi per non essere scoperta, lì in shorts e maglioncino...eppoi ho visto le luci della macchina accendersi e l'ho sentita allontanarsi, e vedevo lei, lì sul punto di piangere, che stava lì aspettando che lui tornasse... alla fine, con un magone immenso, mi sono abbracciata nella speranza che quel maglioncino bianco, il mio maglioncino bianco nuovo, mi potesse trasmettere un po' dell'abbraccio che mi mancava, mi sono alzata e, in punta di piedi, sono andata nella mia camera, ma so che lei l'ha aspettato a lungo...


ho già scritto che durante queste due settimane mi sono dovuta mettere in discussione, il tutto è partito  in primis dal mio esprimere la mia opinione (ma anche il mio guardare in modo disilluso) sui matrimonii, soprattutto dopo aver visto come sono andati a parare gli ultimi matrimonii a cui sono stata, mentre parlavo mia cugina Tinuccia, la più grande tra i miei cugini mi ha interrotta dicendomi: "scusami, tutto quello che dici è giusto, ma come lo dici suona male, sembra vecchio...senile..." e allora giù, via con il fatto che quando parlo dico cose sensate, ma che sono dette in modo strano per una ragazze della mia età...ed è partita la "paranoia"... di lì a 24 ore sarebbe arrivato pure il vaffa...


...e lì ho iniziato a scatenarmi, non potendo fare quello che faccio di solito, cioè lunghe passeggiate con le cuffie nelle orecchie (urlando ogni tanto "Itcliff" Itcliff..."...ok...sto citando "Cime tempestose"...va bene lascio stare) perchè non si facevano passeggiate da soli lì (a quanto pare mi reputano così...carina che avevano paura che qualche bruto calabrese mi portasse via...), non potendo insomma fare meditazione a modo mio mi sono messa (dopo due giorni in cui ho ringhiato a tutti coniglio incluso) a fare tutto quello che potevo fare: aperto tutte le pigne (prevalentemente a mano) per prendere i pinoli, svuotato la camera che doveva essere pitturata, sono salita su una scala per pulire la grondaia da aghi di pino ed altre schifezze ed ero molto tentata di salire proprio sul tetto per pulire anche quello, ho torturato Erik (che si stava occupando della parte stucco e verniciatura) affinchè mi facesse fare qualunque cosa, ed alla fine ho ottenuto di poter verniciare il muretto (ed io che speravo di fare qualche cosa di nuovo su per la scala)... una volta montato il canestro mi sono messa a fare un po' di tiri con un pallone da beach volley sgonfio, mi sono cimentata con quello che mi è meno congeniale: l'ago, ed ho fatto il bordo ad un asciugamano che verrà ricamato dalla zia di mia madre... ho aiutato mia cugina a piantare un noce andando a picconare nel terreno (e vi garantisco che lì è una pietraia) e togliendo le radici che davano fastidio, ho fatto un po' di francese con la figlia più piccola (11anni) di mia cugina, ho ri-riempito la stanza una volta finito andando a rimettere pure il paralume e la lampada (ogni volta che salivo su una scala mia madre e mia zia stavano sempre col fiato trattenuto...), ho dato fastidio al coniglio...no vabbè questo non c'entra per niente...


insomma quello che potevo fare l'ho fatto...in più mi sono ritrovata a fare alcune riflessioni di tipo antropologico:


il maschio calabro di una volta


ho potuto constatare questo, che il mcduv non guarderà mai negli occhi una donna/femmina/ragazza/bambina le parlerà ma guarderà sempre altrove, quando mi è capitato ho avuto una forte voglia di girarmi per vedere con chi ce l'avesse in realtà... il mcduv oggetto del mio studio, un ex collega di mia cugina che ci ha invitato al suo campo per raccogliere more, pomodori, mele, fichi e tante altre cosuccie, oltre a non guardarmi mai negli occhi non ha neanche osato chiedermi il nome, mentre con gli altri due uomini si è messo subito in confidenza, ha chiesto a mio padre come si chiamava r: "Anders" "..." Paps: "in italiano è Andrea" mcduv "aaah! Andrea!!! tu conosci il salamidò (frutto tropicale nb) Andrea?" ed è stato tutto un Erik di quà, Andrea di là etc., a Federica (la moglie di Erik) si è rivolta a stento e solo alla fine quando Erik si è messo a mangiare l'ennesimo fico, a me...beh...si è rivolto solo all'inizio perchè mi aveva scambiata per la figlia più grande di mia cugina (anni 15!!! evvai!!...vabbè è vero non mi ha mai guardata te credo che m'ha dato 13 anni in meno...) e poi perchè credeva che fossi impaurita dalle galline...


il maschio calabro estrazioni del lotto


questo genere di maschio non ha un'età precisa ma sente il bisogno di andare ad estrarre i numeri nella sua personale sacchetta, lo fa all'incirca ogni 10-15'...e, a quel punto, non sai bene cosa fare, io sinceramente ho provato a giocare tre numeri (25-60-38)...purtroppo non ho avuto fortuna...


paure ansie et similia


nei 15gg mi sono resa conto  che la mia vita, ma non solo, finisce spesso con l'essere gestita dalle paure altrui...


per quanto riguarda l'osservazione dell'altrui vita gestita dall'altrui ansia posso dare un esempio pratico, esterno casa piscina, in acqua c'è la cugina di mia madre anni 52, sguazza allegra e contente di aver trovato un po' di refrigerio, si affaccai sua madre (la sorella di mia nonna) di anni 87 che le urla "XX!(nome censurato non è azteco) non andare dove non tocchi!!non sai nuotare! non mi fare agitare!!", allora intanto precisiamo che la piscina in questione non è una piscina olimpionica, e che, anche dove l'acqua è profonda basta arrivare al bordo per trovare un simpatico gradino che ti può riportare verso la parte bassa, in più in casa c'erano almeno 8 persone che volendo potevano tuffarsi (ma anche solo chinarsi per) salvare la povera malcapitata e "salvarle" la vita...


gita a Monte Poro in notturna per vedere le stelle, mentre io lotto per la mia vita nel bagagliaio della Sharan perchè l'undicenne di casa ha deciso di fare la wrestler e, ad ogni curva, mi piomba addosso col gomito o mi prende a cuscinate, l'ottuagenaria di prima si fa prendere dall'ansia e, mentre il genero sta facendo manovra per tornare indietro, inizia ad urlare "basta! basta! fermo!! fammi scendere! voglio scendere!!" (nel mezzo del nulla della montagna dico io...) perchè lei soffre il mal d'auto, ha paura delle strade con i tornanti (la Calabria è tutto un tornante...) e, anche se era stata avvisata, è voluta venire lo stesso...come si fa in questi casi? non ci si può fermare nel deserto dei tartari pseudo andino (i fichi d'india non lo rendevano tale) e non si può far ragionare chi ha ormai raggiunto l'età della saggezza che si confonde con la seconda infanzia...


penultimo giorno, sto cercando di pulire la piscina col retino, il caldo è pazzesco e sudo anche in costume...dall'altro lato della piscina (quello basso) c'è mio padre che si sta asciugando dopo il bagno sulla panchina, sono tentata di fare un bel tuffo a bomba, fregandomene degli insettini morti e delle piume di tortora, per trovare un po' di refrigerio ma si fa largo dentro di me una vocina Astrid: "no, dai non lo fare...ricordi? l'ultima volta che ci abbiamo provato abbiamo preso una culata sul bordo..." Ai "si vabbè dai, però è così divertente...ed un po' refrigerio...no sarebbe male...dai...poi anche se si sbatte un po' mica è detto che farà così male" Astrid "scusa perchè non ricordi la volta che, per rientrare saltellando dal pranzo, siamo scivolate sul ghiaccio lì in ambasciata, che è stata una fortuna che Marco e Michele (i due carabinieri) non hanno visto il filmato della telecamera" Ai "si ma dai! ti ricordi che risata ci siamo fatte???" Astrid "e ti ricordi poi la nausea ed il dolore al rialzarci e quel livido che è stato lì per due settimane???" a quel punto si affaccia mia madre dalla veranda: "Astrid non ti tuffare che è pericoloso!!" e rientra, io alzo lo sguardo ed osservo mio padre, lui è lì, immobile, gli dico "vorrei tuffarmi a bomba..." lui: "e fallo", io: "sì ma ho paura e pure mamma m'ha detto di non farlo...", lui "e perchè paura? e perchè non dovresti?"...mollo il retino e sto li a bordo piscina, mamma che strizza, un respirone, due, tre...splash!! tocco il fondo coi piedi (lo dicevo io che non è così alta!) e sono di nuovo su: "pà! com'era?" lui " mah si può andare..." sono di nuovo a bordo piscina, c'ho preso gusto, un respirone e...splash! "ed ora?" "prova a portare le gambe al petto" rieccomi là...splash! "ora?" "sì, sì" risponde lui allontanandosi...il giochino è finito... non oso pensare a cosa potrei combinare dovessero dirmi di non correre con le forbici in mano...
in sostanza ho/abbiamo già troppe paure ed ansie per aggiungere pure quelle altrui, chi ci dice che quello che non facciamo per paura nostra o altrui non sia divertente?


 




 il mio amico Juan Carlos mi ha mandato questo filmato, lo ringrazio e condivido con voi...

 


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=zZPxMC9ldvI&hl=it&fs=1&color1=0x402061&color2=0x9461ca]


next stop Lisbao!

mercoledì 27 agosto 2008

nei giorni trascorsi giù in Calabria sono stata messa sotto il fuoco incrociato, analizzata, rigirata, ed alla fine mi sono "messa allo specchio"...


mi è stato detto che sono troppo chiusa, che uso il mio passato a mò di scudo per evitare quanto mi avviene nel presente, o quanto potrà accadere, che facendo così non vivo...


e quindi...eccomi qui...


non sono una persona molto facile, anzi non lo sono affatto...già solo per aprirmi agli altri ci metto un casino di tempo, prima di "aprire" il mio cuore passa molto tempo. fino ad ora solo il mio cuginastro è stato messo a parte di ogni cosa, di ogni mia confidenza, è l'unico autorizzato ad analizzarmi (normalmente non lo sopporto, anzi lo percepisco come un'invasione del mio spazio), purtroppo lui ora non ha molto tempo da dedicarmi (non per sua scelta) ed io mi ritrovo senza il mio grillo parlante, ed a volte sento la sua mancanza, ed ogni tanto vado a far danni...


così questa volta sono stata messa con le spalle al muro... ed è stato doloroso...


...io vivo nella costante paura di venire rifiutata, e questo comporta in me un certo distacco dagli altri il ragionamento è questo: se io mantengo un po' le distanze nessuno potrà ferirmi... certo sono compartecipe di tutto ciò di cui mi vogliono mettere a parte, ascolto confidenze, a volte (se richiesti) dò consigli, con i miei amici sono molto disponibile, ma spesso mi rendo conto che il mio condividere, il mio aiuto (come conforto, orecchio, spalla su cui piangere) mi richiede molte energie, spesso proprio perchè esco dal mio guscio e mi rendo partecipe totalmente, e tutto ciò mi stanca, ed a volte sento il bisogno di allontanarmi per un po' per potermi ricaricare, quindi tendo ad offrire il mio aiuto (se così si può definire) a chi ne ha realmente bisogno, alle persone a me più care...


la mia paura si manifesta anche nel non sentirmi mai all'altezza, anzi. solo da poco mi sono resa conto di essere una persona intelligente (o per lo meno con un po' di sale in zucca - anche se c'è chi dice il contrario - ed un forte spirito d'osservazione), ed anche piuttosto carina (concedetemi questo vezzo), ma questa "scoperta" recente non mi aiuta nell'essere più sicura e fiduciosa di me, anzi... io mi cimento solo quando mi sento al sicuro, protetta, o, per così dire, quando gioco in casa, allora in quei momenti tiro fuori altri aspetti del mio carattere, la solarità, il mio essere allegra, vi posso garantire che ci sono persone che non ci crederebbero, e che sicuramente non mi riconoscerebbero...il mio capo una volta mi ha detto che io ho un lato oscuro...peccato però, aggiungerei, che è quello che mostro...


per quanto riguarda la sfera sentimentale sono priva di equilibrio, di questo sono pienamente consapevole, e cerco continuamente di dimostrare a me stessa che posso farcela da sola, che non ho bisogno di nessuno (e davvero ce la posso fare, sono pienamente auto-sufficiente) ma questo comportamento fa sì che io respinga chi si avvicina a me, a volte anche con battute "cattive"... altre volte finisco col parlare a vanvera, perchè così riesco a "sovrastare" l'ansia che mi coglie quando il momento si fa un po' troppo "intimo" (e per  intimo non intendo il sesso)... in più c'è un piccolo problema di base: io non voglio di nuovo attaccarmi ad una persona e dipendere totalmente da questa, in passato sono stata trattata da bambolina priva di personalità o di propria volontà... mi rendo conto che l'errore è stato in parte mio, perchè ho permesso che ciò avvenisse, ma ora ogni qualvolta mi si avvicina qualcuno che vuole andare al di là del "gioco" io lo respingo, mi prendo i miei tempi, perchè temo di non riuscire a "preservare" la mia autonomia (e con questo non voglio dire di aver incontrato dei "mostri" che mi volevano schiavizzare, ma che io tendo a volte a dipendere dall'altro data la mia mancanza di fiducia). in più ho il rifiuto più totale per tutti quei ragazzi che hanno quell'atteggiamento un po'... "paterno", quel tipo di ragazzi che ti trattano un po' come una bambina, come se fossi loro figlia... in teoria sono quelli più protettivi, quindi "sicuri", ma sono anche i più "pericolosi" per come sono fatta io...


paradossalmente la parte di me che tengo nascosta è quella audace, che non si tira indietro davanti a nuove sfide, che ama confrontarsi con gli altri, a cui piace fare nuove esperienze, dal forte senso dell'umorismo... e viene fuori oramai raramente, quando gioco (beach volley per es.) o quando mi ubriaco (ma preferisco evitare)...


con tutto il mio tentennare, il mio mettermi sulla difensiva e quant'altro ho ferito più di una persona, più di un ragazzo (tra i pochi ad aver tentato un approccio) che non se lo meritava, e me ne dispiace...


quindi posso dire che questa poesia di Benni mi calza un po' a pennello, almeno apparentemente:


Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l'universo


Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un solo tuo sguardo


Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni


Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d'estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo


perchè quel vaffa un po' me lo sono meritato...

lunedì 11 agosto 2008

un'estate al mare!!

ci siamo, ormai mancano pochissime ore e poi sarò lì, sì sì proprio lì...in un qualsiasi carro bestiame "offerto" (si fa per dire visto che ci fanno pagare... eccome se ci fanno pagare!!) dalle fs, spero di non beccare zecche (nel senso entomologico del termine) e che l'air con funzioni, al resto penserò una volta scesa dal treno...


la valigia è fatta, col mio solito stile ho lanciato o versato lì dentro ciò che pensavo mi potesse servire (un must sono tutti i costumi della mia collezione, che purtroppo non sono mai quanti vorrei ma questo è un dettaglio privo di significato per voi...) manca il bagaglio a mano, e, ne sono certa, mi dimenticherò la parte più importante: il biglietto...


questi giorni da che sono andata in ferie (l'ultimo giorno di lavoro è stato venerdì) li ho passati in semi-coma...tanto che giusto ieri (domenica nb) mi sono addormentata mentre ero in terrazza e leggevo una rivista, la terrazza era quella della casa al mare di mia nonna davanti al mio sguardo il mare...


oltre ad abbioccarmi in qualunque posto, ho avuto sprazzi di pensieri miei soliti, ho pensato: al fatto che mi rifiuto d'innamorarmi (beh è un sunto di quanto ho pensato), ho pensato ad un ragazzo che conoscevo anni fa e che è morto per un tumore al cervello, ho persino pensato che ho bisogno di una vacanza...


oggi, invece, in macchina con mia sorella, ci siamo lanciate nei discorsi più disparati. siamo partite dal sesso, quanto è importante farlo bene (sennò perchè farlo???), come si tenda ad avere lo stesso modus operandi con i vari partner che possiamo avere (errore grossolano, che può comportare che il lui/lei in questione non è che si diverta molto...ragazzi siamo tutti differenti, perchè non lasciarsi guidare???) col finire poi per parlare di anime e spiriti, cosa accade alla persona cara quando muore, e perchè certe volte abbiamo una strana sensazione (Michael Jackson direbbe "somebody's watching me...") ma non c'è nessuno vicino a noi...(Mish ci teneva che vi dicessi quanto possano essere profonde le nostre conversazioni)...


ma il succo è che auguro buone vacanze a tutti voi, per me domani alle 6.45 c'è un treno ce mi porta a sud... poi...poi a settembre si parte per Lisbao con la Dani, sperando bene visto che siamo la strana coppia lei così iper organizzata (sta pensando di scrivere un programmino della nostra vacanza insieme) ed io che sono un po' più, come dire..."vediamo che succede" ed all'ispirazione del momento!!


l'importante è comunque riposarsi...


...buone vacanze e...


...un abbraccio a tutti!!2008_08100025da me e dal mio piedone!!

mercoledì 6 agosto 2008

...eccomi qui, la pagina bianca e...il cervello altrettanto bianco...


me lo devo essere fuso recentemente, mai avuto così poche idee, così poca voglia di straparlare... sto cercando di attingere alle idee balzane che mi sono passate per la testa e che avevo accantonato per cose più interessanti...


ecco...


...forse ci siamo...


vi voglio parlare di qualcosa che mi coinvolge molto come fruitrice di mezzi pubblici (ecco già lo so che state cercando il primo angolo su cui sbattere la testa, ma vi assicuro che può essere interessante...o almeno mi potete dare una chance, no??) prendendoli, i mezzi pubblici nb, ci si può rendere conto di alcune cosine interessanti:


a. come possano rendere la persona più tranquilla e pacata in una specie di furia omicida, di fronte a cui Hannibal Lecter e Jack lo Squartatore impallidiscono, ci si ritrova lì sopra, tutti vicini vicini (domenica scorsa una ragazzina brasiliana non la smetteva di sbattermi la sua fluente chioma sul naso) e c'è sempre quello che un gomito nel costato, o in zona reni, te lo deve infilare; c'è chi, pur non essendoci spazio ti deve spingere, tanto se cadi sarai tu a venire capletasta/o, chissà forse per testare l'elasticità.


b. i maniaci, o qusi maniaci, che becchi, sono quelli che, pur essendoci un intero autobus a disposizione, ti si piazzano dietro, così giusto per entrare in intimità, e ti s'incollano che manco l'attac è così resistente... o quelli a cui, mentre stanno a ravanare lì dove ci sono i gioielli di famiglia, chiederesti quale era l'ultimo numero uscito e se è uscito il 60 che così "vado per uno per la cinquina - in faccia tua però"; o quelli che, dopo che t'hanno chiesto l'ora vogliono sapere tutto di te incluso quante volte lo fai al giorno - suppongo lavarsi i denti non sono stata molto ad approfondire...- e si sganciano solo se 1. alla domanada "dove vai?" gli rispondi dal mio ragazzo - dimenticandoti di riferirgli che è invisibile...sai capita che una volta cresciuta t'innamori del tuo amichetto invisibile; 2. si avvicina qualcuno di sesso maschile che tu conosci - di vista nb - solo perchè nel lontano '89 hai fatto insieme a lui la fila dal fornaio per la merenda da portarti a scuola... a quel punto tu t'incolli al povero malcapitato e divieni TU la maniaca; 3. diventi sorda e lui invisibile... potrà dire qualunque cosa, ma lui...non esiste...come gli alieni...; 4. tecnica preferita di mia sorella, ti metti un anello, te lo puoi anche fare da sola con un filo di rame (mia sorella l'ha fatto), al dito giusto... personalmente vorrei provare l'opzione 4. rispondere pesantemente alle sue parole, proporgli matrimonio, 5 figli, station wagon, villino a schiea e cane tutto da compiersi entro 2 anni...l'uomo medio dovrebbe fuggire, magari anche il maniaco...


c. quelli che l'acqua non sanno neanche com'è fatta, che appena sali sul mezzo e senti la loro eau de toilette, quel mix di odori indefinibile che ti porta sensazioni inenarrabili, insomma appena percepisci il loro olezzo giri i tacchi e cerchi di scendere; una volta ho fatto 5 fermate di metro attaccata alla porta in cerca di aria più sana, in cerca di quei residui di piombo che solo le nostre macchine ci sanno dare, ma che sono sicuramente meno invasivi e non richiedono l'utilizzo di un anti-emetico, ovviamente sulle mani avevo scritto, come Giovanni nel film di cui adesso non ricordo il nome, "AIU" "TO"...la parte divertente cion queste persone arriva d'estate, dove ogni odore si amplifica data l'assenza di vestiti più coprenti, quando il calore ci fa sudaer 60 volte di più di quanto accade normalmente, insomma quando effettivamente ci dovremmo lavare almeno 2 volte al giorno e non una volta al mese!!!


però, anche con tutto questo, e nonostante tutto questo, a me piace il mezzo pubblico, ti permette di osservare la città, di guardare la gente intorno, di scoprire nuove cose e fare nuove esperienze... sempre se: con una mano ci si tappa il naso, con l'altra ci si para dietro e nelle orecchie ci si mettono le cuffie...


...ed ovviamente sempre a patto di portarsi un'armeria dietro...