domenica 1 marzo 2009

tutte le manie di Ai

partendo da un film che adoro, "Tutte le manie di Bob" con Bill Murray e Richard Dreyfuss, vi parlo delle mie manie, quindi questo è un post totalmente autoreferenziale su quelli che sono i miei "disturbi"...


precisamo, io sono metodica e maniacale come solo un potenziale serial killer potrebbe essere, ho bisogno che le cose vadano fatte in una certa maniera o di stare in luoghi che siano in una determinata maniera, ho i miei ritmi e le mie abitudini...se non sono una potenziale serial killer ho un inizio di autismo in stile Rain Man ma mi mancano le capacità mnemoniche e matematiche!! ed ho il sospetto che i miei mici, dopo aver letto questo post, saranno un po' restii a continuare ad uscire con me!




  1. sono maniaca dell'ordine, anche se a modo mio; se la mia camera pare appena reduce da un'esplosione, la cucina dev'essere più che ordinata, ogni cosa avere il suo posto, nelllo scola piatti dev'essere tuto diviso, piatti piani a destra, fondi a sinistra tutto in ordine crescente, bicchieri a sinistra tazze della colozione (messe nell'ordine di chi fa per primo colazione) a destra; nello scola posate queste ultime vanno divise: coltelli con coltelli, forchette con forchette, attrezzi da cucina con gli stessi. Tutto quello che viene usato una tantum, una volta asciutto si deve togliere e rimettere a posto, perchè non c'è spazio a sufficienza... peccato che sono l'unica a pensarla così, tanto che mia madre accumula nella zona lavandino tanta di quella roba che, al passaggio, tende a crollare. I barattoli e le confezioni col coperchio vuoti per me vanno selezionati, in altre parole vedere quanti possono essere REALMENTE utili anche successivamente, e riposti in ordine, mentre il superfluo và buttato...mia madre invece pare collezionarli, e li lascia in giro...



  2. quando cucino mi piace togliere subito il pentolame e gli utensili che ho usato ma che non mi servono più, arrivo persino al punto di toglierli di mano a mia sorella mentre li stà ancora usando. Le bucce di patate e carote, e gli scarti in genere li butto IMMEDIATAMENTE, mia madre, sempre lei, li butta nel lavandino - dove NON abbiamo un tritarifiuti - e se li dimentica lì... sono fantastiche le reazioni di sorpresa di chi va a lavare poi i piatti quando si ritrova a lavare bucce e spazzatura in genere...



  3. qualche anno fa mi mettevo a riordinare le mollette da bucato che erano sui fili fuori dal balcone, le mettevo tutte rigorosamente sul primo filo e le suddividevo in base al colore, rosse con le rosse, gialle con le gialle, bianche con le bianche...per amor di squadra mettevo le gialle e le rosse vicine, separavo quelle bianche da quelle blu, ed accostavo gialle e blu per amor patrio a distanza... mia sorella mi ha confessato tempo fa che, quando faceva le sedute con la psicologa, aveva raccontato di questa mia mania alla stessa, leggenda vuole che le siano illuminati gli occhi ed abbia chiesto come fosse possibile rintracciarmi, pare avesse una bellissima camicia da farmi provare, pare...



  4. ho una sacro terrore per le scale, non quelle a pioli quelle a gradini, perchè da bambina sono caduta varie volte da queste (risultato punti sotto al mento, labbro spaccato e tanto tanto spavento), ho paura a scenderle tanto che devo rallentare, anche se ultimamente sono migliorata... dopo aver avuto un vero attacco di panico al salire sul Cupolone - qui urge brevissima degressione, ero andata lì con due cugine, le quali, due pazze, avevano deciso di fare un po' di esercizio per dimagrire, e sono partite a razzo, correndo su; allora, l'esperienza di salire sulla Cupola più bella di Roma è unica e va ASSOLUTAMENTE fatta, ma non sotto forma di maratona, visto che ci sono punti in cui la scala è angusta, le pareti oblique costringono ad una postura poco naturale e l'assenza di corrimano rende il tutto ancora più precario; mi sono bloccata in salita, abbandonata dal sangue del mio sangue, e soccorsa da illustri sconosciuti, che non ho visto in volto perchè erano alle mie spalle e non potevo girarmi; ho giurato a mè stessa che non sarei mai più salita lassù... - ad ogni modo, dopo quell'attacco di panico ho iniziato ad avere l'abitudine di contare i gradini al salirli, così da ricordarmi quanti sono allo scenderli e - in caso non potessi vederli - non mancarli, ovviamente non mi ricordo quasi mai il numero, fatta eccezione per le due rampe da 10 gradini l'una che portano da casa mia alle cantine, o le 2 rampe da 17 gradini che portano dall'ingresso del Consolato italiano a Stoccolma al sottotetto dove lavoravo... quindi se mi vedete su una scala non mi disturbate, sto contando!!



  5. come Sally di "Harry ti presento Sally", mi piace, quando mangio, mangiare non mischiato, ma rigorosamente separato... lo so che poi tutto andrà a mischiarsi, ma lasciatemi fare così!



  6. dai trascorsi alimentari un po' movimentati, continuo a trascinarmi l'abitudine, quando sento d'aver mangiato troppo e la mia immaginazione scorre fino al punto da sentire il grasso che si deposita sulle cosce (questa è proprio da malati), di sentirmi con la coscienza sporca fino a quando non faccio un po' di movimento, sia una passeggiata o della vera e propria ginnastica...



  7. quando dormo ci deve essere il silenzio più assoluto, per questo sono l'ultima ad andare a dormire in casa, come un fantasma mi aggiro e chiudo le porte dei "locali" (le dimensioni vorrebbero l'uso del termine "buchi") dove c'è un orologio - mio padre è orologiaio - il cui ticchettio potrebbe tenermi sveglia tutta la notte, in stile Paperino col rubinetto che gocciola...



  8. se sono nervosa o stanca non riesco a stare ferma (io che da bambina ero talmente immobile da divenire invisibile) finisce che mi agito come una tarantolata, allungo e piego le gambe, saltello... una volta, durante un appuntamento, mi sono arrampicata su un muretto piuttosto alto (cadendo dal cui mi sarei fatta anche piuttosto male), nonostante l'abbigliamento (sandaletti col tacchetto e vestitno) non fosse dei più ideali e lasciando basito il mio povero accompagnatore...



  9. detesto con tutta me stessa che mi s'impongano delle cose, l'aggiunta di altro cibo nel piatto quando ho già detto no grazie, o l'imposizione di fare qualcosa... in quel caso opto per la resistenza passiva come auto-difesa... non mi posso però difendere dal punto di vista alimentare perchè la mia educazione mi ha imposto che in casa altrui si mangia TUTTO anche quello che NON piace, quindi o svicolo, o annego nel pane il "disgusto"... a casa della mia amica Erica mi avevano sgamata (del resto per 10 lunghi anni ero spesso e volentieri lì) ed allora tutta la famiglia (i sei componenti ed i due cani di casa) mi prendeva allegramente in giro...



  10. quando sono nervosa passo il tempo a grattare le superfici togliendo quanto le rende non liscie... una volta ho grattato via una crosticina dalla mano del mio ex... non ha gradito...



  11. ho bisogno dei miei spazi e dei mie tempi, in mancanza di spazi miei mi chiudo in me stessa, e li ritrovo dentro di me...ma a quel punto non gradisco di essere disturbata... se i mei tempi vengono forzati reagirò piuttosto brutalmente, per poi successivamente pentirmene... ma solo successivamente...



  12. se mi si dà un orario sono talmente puntuale da arrivare in anticipo, e non amo i ritardatari, se non me lo si dà, e magari mi devo anche svegliare prima, mettetevi il cuore in pace, dò la priorità al sonno...



  13. ho un rapporto morboso col mio letto, potrei descrivervi le innumerevoli sensazioni che provo nell'infilarmi sotto le coltri e sentire il tessuto sulla mia pelle... ma non capireste...



  14. ho un sacro terrore di essere sgridata dalla mia estetista, e finisco sempre col fare i "compiti a casa" la sera prima di vederla... l'altro giorno, quando mi ha fatto un complimento, non credevo alle mie orecchie e mi sono, quasi, commossa...



  15. ho scritto più volte di avere un rapporto conflittuale coi miei capelli, quindi ho una venreazione per i parrucchieri in genere, ma devo trovarne uno di fiducia prima di affidargli la mia testa (di solito se mi propone di cambiare colore è out, così come se mi fà un taglio che poi prevede che io, per sentirmi in ordine, passi la mia vita con una piastra in mano)... ieri il parrucchiere mi ha stregata, mi ha guardata dallo specchio e mi ha detto "allora hai qualche idea per il taglio? no?" e, con una luce quasi sinistra negli occhi. ha aggiunto "ce l'ho io una bella idea... e quella che doveva essere una spuntatura si è rivelata in 20cm in meno (per le parti tagliate di meno) ed una montagna di capelli a terra, che bastavano per la parrucca promessa all'amico avvocato ed all'amica di mia madre (che sono 28 anni che me la chiede)...ovviamente sono rimasti lì a terra e non ho il coraggio di dire ai due che non se ne fa nulla per questa volta



questo è solo un assaggio...ce ne sarebbero tante altre, alcune vecchie (anche non più "utilizzate") altre nuove, da molte dipende il mio sentirmi a mio agio, o da come gli altri mi ci fanno sentire... vi metto qui un video tratto dal film, ammetto che mi ritrovo a metà tra il paziente Bob/Murray, nel suo essere sì malato ma in maniera candida ed in cerca d'aiuto, anche se a volte in maniera asfissiante, e lo psicologo/Dreyfuss, apparentemente normale, ma anche lui pieno di problemi che vede sconvolgere la sua "normalità", e la difende sino al punto d'impazzire...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=BVoI35aNCTw&hl=en&fs=1&rel=0&color1=0x402061&color2=0x9461ca] 


... non giudicate la "stranezza" altrui, osservate meglio la vostra "normalità"

2 commenti:

  1. 10=bleah
    co' te ce vojono li cerotti
    (pe' te e pe' le croste dell'artri)
    senza offesa eh! :-p
    (avrò bisogno di molti cerotti dopo la tua vendetta...)
    la parola antispam è "jar", come "Java Archive"...
    Lian

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