domenica 8 marzo 2009

oltre alle gambe...

"brevi" cenni storici e non:


La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche da connotati di carattere commerciale. La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano. L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia. Fra gli altri eventi storici commemora l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 25 marzo 1911), dove 146 persone, la maggior parte donne immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita. Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 146 lavoratori. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913. La donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra, nell'ambito delle prime proteste e sollevazioni popolari che porteranno alcuni mesi dopo alla rivoluzione d'ottobre. Le proteste contro la guerra continuarono per vari giorni fintanto che lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Michail, il quale rinunciò a sua volta a salire sul trono. Il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio. In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa. Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del femminismo negli anni '60. Il 1975 fu designato come 'Anno Internazionale delle Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.


detto (o meglio  trascritto) tutto ciò, preciso che non sento la necessità di vedere un uomo spogliarsi per dire che sto festeggiando una giornata che è dedicata anche a me in quanto donna e, mi è stato detto stamattina, sfruttata dal punto di vista lavorativo...


ho deciso di festeggiare il "mio" 8 marzo un giorno prima, quindi il 7 andando insieme con "un'amica del treno" (che rientra nella categoria "persone piacevoli da incontrare") a fare uno stage di difesa personale, il quale consisteva in qualche ora di spiegazioni di tecniche di un'arte marziale delle Filippine: il Kali Kalasag e poi spiegazioni sull'uso dell'ormai famoso "spray al peperoncino"...


ho quindi risposto ad alcuni inviti dicendo che ero impegnata in questo corso, il cuginastro ha risposto in questa maniera: "Autodifesa?!?! Cedi al lato oscuro?"


devo dire la verità mi sono un bel po' gasata durante la prima parte del corso, anche perchè, provando alcune tecniche, ho potuto sfogare qualche piccolo sassolino/frustrazione che m'era rimasto da togliermi, in più il mio sparring partner, un signore che pratica già quest'arte da un po', m'incitava a colpire senza remore (o almeno con solo alcune) perchè così avrei capito appieno, e comunque se (augurandosi sempre che non accada) mi trovassi di fronte ad una situazione  di pericolo, in cui la fuga (che lui mi consigliava sempre come prima opzione) era esclusa, non devo categoricamente avere remore...


quindi via di calci, colpi, afferrare il polso (un punto che, come ci hanno spiegato, è di facile rottura), storcimento di pollici... ammetto di avergli fatto un po' male un paio di volte - mentre l'ho un po' fregato perchè sono piuttosto sciolta e quindi doveva fare una grossa torsione prima di farmi male al braccio o al pollice - ed al tempo stesso, a forza di tirare calci,  di sfuggire a prese per i polsi, o di assestare colpi su braccia e base del collo qualche livido me lo sono procurato anche io (del resto mi vengono piuttosto facilmente)


dopo circa tre ore di arti marziali - nb io non avevo mangiato nulla dalla mattina alle 10 e si era arrivati alle 17 passate - siamo passati alla spiegazione sull'uso dello spray, che si è rivelato essere un'arma a doppio taglio... questo perchè, è vero che mette knock-out un aggressore per 40 minuti, ma può ritornare indietro anche a chi l'ha usato...


del resto la capsaina, derivato dai peperoncini, e non utilizzabile per condire la pasta, oltre che negli occhi arriva nelle vie aeree bloccando il respiro. ovviamente noi, durante l'esercitazione, abbiamo usato gli spray caricati ad acqua e lacca per capelli (l'ho sempre detto io che i parrucchieri hanno in mano le armi più pericolose!!), e la lacca, a detta di chi era lì presente e non soffriva (come me) di raffreddore e naso tappato, arrivava benissimo al naso e bruciava un po' in gola...


dopo una breve introduzione legale sull'uso dello spray, quello che si può e non si può fare, cosa dice la legge (anche se dovrò chiedere il parere del mio avvocato di fiducia perchè era troppo concisa come spiegazione), ed un'altra spiegazione sulle implicazioni psicologiche di un'aggressione (pare scontato ma ci sono donne che non riescono a comprendere cosa sia accaduto loro e non ritengono di aver subito violenza), è seguita la lezione pratica


ci è stata spiegata la posizione di difesa, i movimenti da fare per tenere a distanza l'aggressore, per togliere la sicura allo spray e procedere con l'accecamento... devo dire che, nel simulare l'aggressione, sono accaduti piccoli incedenti un po' bizzarri, c'è stato chi (l'unico uomo partecipante allo stage a non essere uno dei normali frequentatori del corso ma che era venuto in veste di "donna") si è riuscito a spruzzare addosso tutte le volte lo spray, chi (sempre lo stesso) si è autoeliminato cadendo senza che nemmeno "l'aggressore" (un ragazzo che frequenta il corso di kali kalasag) lo toccasse, chi, anche se non era una situazione di reale pericolo, non è riuscito ad aprire la sicura...


io, non so nemmeno se per puro culo o se per bravura, ho allegramente spruzzato la ragazza che mi faceva da sparring partner (la quale, facendo lei il corso di arti marziali, non aveva il diritto di switchare di posizione e spruzzare me invece), che alla fine era talmente laccata (e mi sono sentita un po' in colpa per tutta la lacca che le è finita negli occhi e nei polmoni) da essere pronta per andare per locali...m'avesse almeno lasciata fare qualche piccolo ritocco!!!


però, al ritorno, dopo aver finalmente divorato il mio pranzo (erano dopo le 18!!) in metro e poi in attesa all'uscita della metro laurentina, osservavo alcuni esemplari di maschietti e mi chiedevo: "il corso me l'hanno fatto per difendermi dl maschio medio, forse un po' rozzetto, quello che "ha da puzzà"... ma dal metrosexual, quello con le sopracciglia più sistemate delle mie, che a volte si trucca pure un po', che a volte pare pure un po' alieno...


insomma da queste strane figure qui, come mi difendo??


spezzando loro un unghia? scompigliandogli la capigliatura??"


mah...speriamo bene!!

2 commenti:

  1. Mi dai qualche lezione? Dovessi mai incontrare casualmente il sultano nel film con Lino Banfi...
    E dovessi mai incontrare non casualmente te, se un mio amico ti fa un apprezzamento "solo" verbale (io non sono solito farli) deve portarsi appresso lo spray antidoto? :-)
    Lian

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  2. quello che spiegavano al corso era anche quando NON usare lo spray, perchè pure bisogna capire...
    adesso in questo clima di caccia alle "streghe", del "dagli all'untore", si tende ad esagerare in ogni direzione...non sarà per un complimento che uno verrà colpito oppure spruzzato...no?

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