lunedì 2 marzo 2009

fear less or fearless?

qualche settimana fa qualcuno mi ha chiesto dei miei sogni, di quello che sogno nella mia fase rem... mi sono ricordata di uno strano sogno che ho fatto un mesetto fa circa...


sono alla stazione Ostiense, dove passo un po' di tempo della mia vita lo ammetto quindi la location non è strana, e sono di fronte al chitarrista che tanto mi piace, di fianco a me c'è qualcuno che non è più parte della mia vita da tempo, mi giro e gli dico: "hai visto? è bravo come ti dicevo vero?", questa persona mi guarda e dice "ed allora perchè non balli?"...


mi azzittisco, guardo il chitarrista, guardo lui, e finalmente rispondo: "sarebbe troppo facile dire 'perchè sono un ciocco di legno' o perchè 'muovere il culo è fin troppo facile' ", concedendomi così lo spazio di una frecciata, "no la soddisfazione in questo caso non te la dò, è semplicemente per paura... la paura di quello che gli altri, di quello che tu puoi, pensare... mi blocca l'idea di essere giudicata... tutto questo è ridicolo..."


la sveglia ha poi suonato, o comunque sia qualcosa è successo, perchè il sogno si è interrotto, o non lo ricordo più, ma m'è rimasto questo tarlo, perchè temo il giudizio altrui? o almeno lo faccio al punto da limitarmi? nella mia testa risuonano una marea di: "questo non si fa", "non sta bene dire a questo modo", e tante altre farsi simili, la mia vita è partita da una serie di paletti, al punto che a volte mi chiedo su cose stupide se farlo sta bene o sta male, "ma posso salutare l'estetista con 'baci' al termine di un messaggio, non c'è tutta 'sta confidenza ma, al tempo stesso, c'è", una nuova conoscenza che sento più vicina di vecchie conoscenze può essere abbracciata? il delineare lo spazio fisico mio e degli altri è una cosa che a volte mi manda in tilt, a volte con persone che conosco da tempo, ma con cui non sento affinità o altro, ho bisogno di uno spazio rispetto che con persone che magari conosco da meno tempo...


potrà sembrare strano, ma a volte è così difficile che vorrei mandare tutto a farsi friggere, seguire l'istinto, e mollare la paura in un angolino, non divenire un'incosciente, solo vivere il tutto meglio, senza temere l'altrui giudizio nei miei confronti, che sarà sempre e comunque MENO rigido del mio...


Your eyes seep through me
You think you hate the way I mince
I'm screwing yours dreams now
So cynical at your expense

Oh what a sacrifice
All of my dreams will melt away
So who's so special now
No one's more special, more than me, more than me

I can dream, I can dream
I can dream that I'm someone else
I can love, I can love
I can love - whoa - love someone else
I can dream, I can dream
I can dream that I'm someone else
I can love, I can love
I can love - whoa - love someone else

1 commento:

  1. L'unico giudizio da temere è il terzo grado, il primo e il secondo si può ancora ottenere l'assoluzione.
    Che te frega!
    E poi sei normalissima. Quasi banale :-P
    Emi

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