martedì 20 ottobre 2009

ma uno più uno quanto fa? e soprattutto il pi-greco c'entra??

a volte, alcune rarissime volte, rimpiango che la mia conoscenza di matematica sia andata in tilt intorno alla seconda media, fino a quel momento sapevo pure fare di calcolo a mente (cioè non avevo bisogno di contarmi le dita o di avere una calcolatrice), la prof di matematica dell'epoca (ne ho avuta una ogni anno, ma io quella l'ho adorata) molto intelligentemente mi aveva fatta sedere accanto al più bravo della classe (almeno in matematica) e noi due (come aveva previsto e voluto la prof.) avevamo stipulato un patto lui spiegava tutti i vari esercizi, le regole etc, ed io avrei fatto tutti i calcoli...


l'anno successivo nuova prof, nuovi metodi...il mio stop...


mia madre qualche settimana fa esclamava "ma come mi sei venuta fuori così ignorante te??" (nb la famiglia di mia madre campa di matematica e calcoli vari, tra nonni laureati in fisica, zii laureati nelle più disparate materie scientifiche)


oggi, disperata, chiamo mia cugina, laurea in matematica, sta facendo un dottorato di matematica ad ingegneria: "EEEEEEELenaaaaaa! devo calcolare i cubi di una scatola!!" (per una spedizione per lavoro) Elena al telefono mi ha detto che fare: "fai 40x30x25 quello che ti viene diviso 1.000.000" al che io, sapendo che lo dovrò rifare a breve, e sapendo che lei domani parte per Boston ho provato a chiederle se dovevo fare sempre così il calcolo, risposta? "se vuoi la vita più semplice trasforma prima tutti i cm in metri, avrai lo stesso risultato"


io mi sentivo "sconfitta" dalla mia ignoranza, lei gongolava perchè finalmente aveva appurato che "serve studiare matematica"


la chiamerò anche mentre starà a Boston!!!

3 commenti:

  1. Io e la matematica ci siamo lasciate nell'estate tra le elementari e le medie. E' stato un rapporto molto travagliato con me che tentavo, a volte, di comprenderla, e lei che si ostinava a voltarmi le spalle. Alla fine ho deciso di ignararla. Spero di averla ferita per sempre!

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  2. "se vuoi la vita più semplice trasforma prima tutti i cm in metri, avrai lo stesso risultato"
    Innanzi tutto complimenti a tua cugina per il dottorato, io probabilmente mi fermo a un master di primo livello (ma ho sbagliato scelta, ingegneria meccanica).
    Ciò premesso non sono d'accordo con questa frase.
    Infatti a metrologia (e non solo) mi hanno insegnato che i multipli e i sottomultipli (sottinteso: delle unità di misura) servono a non misurare i pianeti e gli atomi in metri, e a evitare così numeri come 12300000000000 oppure 0,00000000000123 (scomodi anche per il calcolo automatico, ma l'overflow dei tipi di dati numerici è un lungo discorso... accontentati come esempio la calcolatrice che va in errore) ma misurarle in unità di misura "adatte al problema", cioè tali che gli ordini di grandezza dei numeri sono non troppo lontani dall'unità (1, 2, 3... sono di ordine di grandezza dell'unità).
    Alle medie insegnano che la notazione scientifica esponenziale è comoda. Sarà pure comoda, ma prova a moltiplicare e dividere, anche con la calcolatrice, 20 misure in notazione scientifica: una somma (algebrica) di 20 esponenti... Non è da evitare la notazione scientifica ma l'uso inutile di essa, che è sintomo di una scelta errata di multipli e sottomultipli. Infatti se una misura ha l'ordine di grandezza dell'unità, non c'è bisogno di scriverla in notazione scientifica: da 20 esponenti ne dovrai sommare "solo" una decina.
    Legenda: x^y = x alla y
    Esempio: 
    1) 1 dm = 10 cm
    2) V = 4 dm x 3 dm x 2,5 dm  = (4 x 3 x 2,5) x (dm x dm x dm) = 3 x 10 x dm^3
    Nota che non ho usato notazione scientifica.
    Sostituisco la 1) nella 2)
    V = 3 x 10 x (10 cm)^3 = 3 x 10 x 10^3 x cm^3 = 3 x 10^4 cm^3 = 30.000 cm^3
    dm è un sottomultiplo più grande di cm: nel caso opposto di un multiplo o sottomultiplo più piccolo di un altro si deve ricorrere alla notazione scientifica con esponenti negativi, evitando di aggiungere segni di frazione inutili.
    Nota che nella 2) ho trattato il simbolo "dm" come se fosse una variabile. I simboli delle unità di misura si possono sempre trattare come variabili qualsiasi? Si può fare sempre così il calcolo? Si deve fare così. Se non ti piace la sostituzione puoi moltiplicare e dividere per lo stesso simbolo; l'importante è in ogni caso trattarlo come una variabile qualsiasi. Alcuni (non tutti) i professori di ingegneria lo insegnano, secondo la mia personale esperienza è l'unico modo per non sbagliare troppo i calcoli.
    Testo consigliato:  M.Fazio - Dizionario e manuale delle unità di misura - Zanichelli Editore
    Emiliano

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  3. @Incasinatamente: mi verrebbe da dire "povera matematica!!" ma capisco perfettamente il tuo stato d'animo...
    @Emiliano: oddio, rileggerò con calma ciò che hai scritto, ma sappi che io sono ferma a 1+1, quindi mi ci vorrà un interprete!!!

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