giovedì 18 febbraio 2010

Soul Kitchen

REGIA: Fatih Akin
SCENEGGIATURA: Fatih Akin
ATTORI: Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Lucas Gregorowicz, Dorka Gryllus


PAESE: Germania 2009
GENERE: Commedia
DURATA: 99 Min


Ad Amburgo, un cuoco di origine greca, Zinos, gestisce un ristorante, chiamarlo così - almeno all'inizio del film - è un po' un'esagerazione, dal nome Soul Kitchen. La clientela abituale sono gli abitanti della zona la periferia della città, interessati, più che alla buona cucina, a tracannare birra e ingurgitare piatti surgelati o preconfezionati. Dentro e fuori dal Soul Kitchen ruota tutto il microuniverso di Zinos e relativi problemi: Nadine, l'ambiziosa e viziata fidanzata, una giornalista rampante in partenza per la Cina; Illias, il fratello di Zinos,  un ladruncolo in semi-libertà (ottenuta facendosi firmare un foglio dal fratello in cui si attestava il suo lavorare al locale) con il vizio del gioco; Lucia, la cameriera, aspirante artista che vive in un appartamento occupato abusivamente; e un vecchio compagno di scuola, Neumann, disposto a tutto pur di comprare il locale e rilevarne il terreno.


Un'ernia al disco improvvisa (dovuta al suo tentativo di spostare da solo un elettrodomestico della cucina) impone a Zinos delle sedute di fisioterapia e gli inibisce l'uso cucina; costretto così ad assumere un cuoco esperto di haute cuisine, ed anche piuttosto folle che gli impone di cambiare stile culinario, ed in questa maniera, dopo uno "scetticismo" iniziale (tutti i clienti abituali fuggono dal locale perchè nessuno dei piatti di prima è più a loro disposizione), trasformando così, grazie ad una serie di fortunate coincidenze, il ristorante finalmente in quello che il nome suggerisce: la cucina dell'anima, ma anche un luogo dove è possibile ascoltare della buona musica soul, in altre parole in un locale molto in voga. Arrivando così a divenire fonte di soddisfazione per Zinos


Fatih Akin è il regista de "La Sposa Turca, in questo film si dimostra un abile deejay del mondo del cinema,  crea e dipinge con un "linguaggio", che diventa persino melodico, tramite cui racconta i margini di una società multiculturale. Questi margini sono in pieno dissidio con quello che è il "centro", che, se da una parte li attrae, i soldi di Neumann - dell'uomo nuovo come il cognome suggerisce - allettano Illias, dall'altra lo rifuggono, Zinos continua ad evitare Neuman perchè ha potuto vedere parte di cosa si cela dietro a tutti i suoi soldi, sfruttamento e droga, nonchè una certa dose di perversione.


 l'atmosfera che pervade è conviviale e disinvolta il Soul Kitchen è un posto dell'anima, dove tutto può accadere. Si può dire che questa è una vera e propria commedia edificante, Fatih Akin affida il percorso di emancipazione sociale e di ricerca delle origini alla musica e all'elogio dell'edonismo (memorabile la scena in cui, grazie ai dolci preparati da Zinos con l'aiuto del cuoco "viaggiatore" - il suo motto è sempre, sin da quando lo incontra Zinos, "Il viaggiatore non ha ancora raggiunto la sua destinazione finale" - tutte le persone presenti nel ristorante perdono ogni freno inibitore).
Si metteno in rilievo i loro bisogni primari dei corpi: dal cibo al sesso, dall'alcool alla danza, non scordandosi di passare per il mal di schiena che affligge il protagonista (e che paradossalmente più che essere fonte dei suoi mali ne diviene la salvezza); così che i suoi personaggi, sollevati, grazie proprio all'aver soddisfatto queste necessità, dal bisogno di affrancarsi dal proprio retaggio culturale, agiscono nel nome di un puro principio di piacere.


Allo stesso modo, si punta all'occhio e al ventre dello spettatore (è un film da vedersi assolutamente a stomaco bello pieno) oltre che al suo orecchio: il regista costruisce il suo film come un piatto di nouvelle cuisine, ma anche sotto forma di una playlist di musica accattivante, facendo molta attenzione a creare, grazie ad una serie di gag fisiche, una sorta sinergia fra movimenti dei personaggi, movimenti di macchina e ritmo dei brani della colonna sonora, aiutato dagli attori, che si prestano a questa fisicità. 


Una chicca: Zinos è effettivamente un cuoco e gestisce proprio con Akin un ristorante in Germania, e soffre di mal di schiena!!!

1 commento:

  1. Vi seguo da un po' e mi fa sempre piacere leggervi: questo film senz'altro andrò a vederlo ( e poi vi saprò dire)

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