mercoledì 1 luglio 2009

my shoes please!

In quest’ultimo periodo (cioè negli ultimi due mesi circa) ho avuto l’onere (principalmente quello, perchè l'onore, quello con la o te lo fanno ingoiare a forza di "amarezze") di lavorare ad un evento di una certa portata, ho lavorato (e continuo a farlo) per Roma Si Libra, devo dire che sono stati momenti pesanti, a volte ho raggiunto livelli d’isteria inimmaginabili, altre ho avuto discussioni e litigate pazzesche che non mi sarei mai aspettata di poter avere… a volte mi capitava di alzare la voce persino con Lui all’altro capo del telefono (ovviamente non alzavo la voce CON Lui) ed improvvisamente la linea cadeva… ho saltato pause pranzo, sono uscita regolarmente in ritardo, arrivavo a casa che ero un’ameba umana, ed a volte ci arrivavo solo perché Lui, decisamente preoccupato per la mia sorte, passava a raccattarmi davanti all’ufficio…

La manifestazione è finalmente iniziata, ed io riprendo anche a respirare, sabato scorso, lunedì ero di turno per stare a Piazza del Popolo all’interno dello stand riservato all’azienda presso cui si trova il mio ufficio(in altre parole io NON lavoro per loro…quindi non capisco proprio perché questa volta la grana mi sia toccata)…lunedì a Roma era festa patronale, nessuno o quasi lavorava, Lui, visto che finalmente c’era un po’ di sole ha deciso di andare al mare…

Ci muoviamo in netto ritardo, colpa mia perché volevo dare una sistemata al bombardamento che ho in camera, quindi dopo aver acchiappato al volo costume ed asciugamano, ed il cambi oper la serata su suggerimento di mia madre, e raggiunto il luogo dell’appuntamento “partiamo” per Ostia…

Dove ovviamente c’era già mezza Roma…

…ergo, nessun parcheggio…

Da Ostia siamo arrivati dopo il Villaggio Tognazzi….

In spiaggia Lui era già in tensione, avevamo fatto troppo tardi ed io dovevo/volevo essere a Roma per le 17.30, Lui voleva lavorare un po’… mentre lui si arrovellava un po’ sull’asciugamano io mi sono andata a sciacquettare un po’ – in altre parole a bagnarmi senza bagnare i capelli che avevo allisciato in vista della serata (you can touch me, hugh me squeeze me, kiss me but DON’T TOUCH MY HAIR!!!) – per poi andarmi a sdraiare per cercare di colorire un po’ le mie bianche carni…

Visto che erano quasi le 14.00 Lui, da bravo omo, è andato a procacciare il cibo, non prima di aver bocciato la mia proposta di prendere un gelato (“sennò poi mi svieni!!!”), tornando con due panini, quello per me era tonno e pomodoro (avevo chiesto il pomodoro)

Alle 15.30 inizio ad agitarmi, voglio tornare a Roma perché temo il traffico del rientro, Lui è tranquillo, confida che la gente si metterà in macchina più tardi…

Ore 16.45, siamo in macchina, la Pontina è a scorrimento lentissimo, per non dire che è ingolfata… Lui è nervoso ed inizia a dire “era meglio se lavoravo oggi! Facevo meno danni! Tu ti devi pure cambiare…ma non puoi cambiarti da Canova?”, io inizio ad avere un po’ di crampi da nervoso allo stomaco ma non volevo aggravare una tensione già tesa…

Allora mi balena in mente un’idea…

…una delle mie idee malsane e balzane…

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Io sono bravissima a spostarmi all’interno della macchina senza dover passare dagli sportelli, cosa che ho iniziato a fare sulla scia della Zeta-Jones (emulazione idiota, e decisamente meno sensuale, ma vabbè), decido quindi di passare sul sedile posteriore, da dove potevo facilmente raggiungere il cambio e cambiarmi, quindi, approfittando di un momento in cui la macchina era ferma in fila inizio a scavalcare (lasciando le infradito al posto del passeggero) dicendo “avvisami se riparti” –non volevo mica finire col culo sul parabrezza no? come potevo poi spiegare il perché c’ero finita alla stradale ed all’assicurazione? – di lì mi sono fatta spiegare come potevo abbassare il sedile ed ho iniziato la “vestizione” (sognando di essere uno dei 5 samurai, oppure sailor moon o qualunque altra maghetta dei cartoni a cui bastava lanciare il “grido di battaglia” per ritrovarsi bella pronta – poi mi si deve spiegare perché il cattivo non li attaccasse mai nel mentre) infila il reggiseno, infila il vestitino nero di lino da sopra, sfila la maglietta, la gonna ed il costume da sotto…

Il primo passo era fatto, mi veniva persino da ridere e intimavo a Lui di guidare e non sbirciare (non credo che far partire un bel tamponamento fosse una buona idea) ed ogni tanto gli dicevo: “questa non t’era mai capitata eh??” e da davanti lo specchietto retrovisore mostrava “Ambrogio” che ridacchiava e diceva di no…

ma seguiva poi la parte che già in condizioni ottimali m’è difficile, figuriamoci poi in movimento!! IL TRUCCO: con il pensiero stavo a Bridget Jones, la quale, nel secondo film, si trucca in macchina andando ad una serata di gala dell’ufficio del suo Mark Darcy e che, ovviamente, combina un disastro pazzesco…

cerco di bloccare in tutti i modi la trousse con gli ombretti in modo da avere lo specchio aperto, Lui quasi si offre di staccare lo specchietto del passeggero (del resto io lo prendo sempre in giro dicendo che la sua macchina è fatta come i lego: smontabile) ma mi sono intignata e devo riuscirci con i mezzi a mia disposizione, e, non so come, riesco persino a non cavarmi un occhio con la matita o a non farmi un baffo…

alle 17.55 una tremante (per l’ansia nb) me si presenta da Canova, il bar, con una voglia matta di far pipì ma nessun tempo per farla, per ritirare il portatile lasciato in custodia lì dalla collega….per poi (dopo aver fatto qualche grezza con il responsabile del bar) precipitarmi ad aprire lo stand (già aperto dall’ufficio stampa!!) e ad infilarmi le scarpe col tacco…

Ore 23.15, dopo aver riconsegnato il pc mi allontano un pochino malferma (i tacchi per fare avanti ed indietro sui sampietrini non sono il massimo)e decisamente stanca appoggiata a Lui, che è passato a prendermi, e che mi porterà a prendere un gelatino, quello promesso la mattina in spiaggia…

Gli altri due giorni che sarò lì (venerdì 3 e domenica 5) cercherò di non fare un arrivo così agitato…. Ma lo ringrazio comunque per l’infinita pazienza!!

ad ogni modo come colonna sonora ci sarebbe voluta musica con tante belle schitarrate... al momento mi viene in mente solo questa:

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