mercoledì 7 gennaio 2009

L'amico è...

chi non ha un amico vero, quello sincero...insomma...sembro appena uscita da uno spot pubblicitario un po' troppo melenso, eppure voglio parlare di un qualcosa, anzi di un qualcuno a cui tengo...


insomma, ma voi non avete un'amicizia speciale? qualcuno che, anche se a km di distanza, sarà sempre con voi, qualcuno con cui basta uno sguardo e ci s'è capiti al volo? beh, se non avete questa fortuna mi spiace tanto per voi, io ce l'ho... ed è un'amicizia che dura da otto anni, che ha superato la gelosia di un ragazzo (il mio ex...maronn...ma proprio a me l'idiota??) che era talmente infastidito che cercò di farci litigare (che co...ops!!), che blaterava di amanti...beh...ma iniziamo dall'inizio...


in principio era il... no, non così indietro...


Saia, questo è il (sopran)nome della mia amica, ed io ci siamo conosciute durante l'università, alla festa di compleanno di una mia ex compagna di liceo, che frequentava la nostra stessa facoltà e che, ovviamente, era sua amica prima di me...sennò mica ci conoscevamo alla festa, no? la cosa buffa è che la prima impressione l'una dell'altra è stata la stessa, ci siamo guardate ed abbiamo pensato: "questa qui è proprio un pesce fuor d'acqua qua, non c'entra proprio nulla in questo contesto!!"... ed era vero!! per entrambe...


da quel momento abbiamo iniziato a salutarci quando c'incontravamo per i corridoi, e poi a parlare al piscinone/vasca antincendio della facoltà... ad unirci forse il fatto che comunque eravamo sempre un po' "pesci fuor d'acqua"...


noi che siamo due gitane in pantofole, sempre inquiete ed alla ricerca del nostro spazio ma che ogni viaggio ci riporta verso una "casa" qualunque posto a cui noi attribuiamo questo significato... affamate di viaggi, incuriosite ed affascinate da ogni novità... abbiamo condiviso sogni e desideri... Saia era lì quando la ginecologa mi disse che c'era qualcosa che non andava al mio seno, e chiamò dall'Inghilterra (con tono minaccioso, che non ammetteva brutte notizie) per sapere l'esito dell'ecografia. dall'Inghilterra ricevevo richieste di aiuto sotto forma di richieste di ricette (spedire la ricetta della pastafrolla e prepararle i biscotti di "sostegno" perchè rientrava per fare un esame e poi tornava nella fredda Albione, portarle il pane da Roma...) o bizzarre richieste (come se portare del pane non fosse abbastanza strambo) come l'invio di foto di Fabio Volo (aveva fatto un sogno in cui c'eravamo sia lui che io... l'invio dei "santini" portò fortuna...)


con lei non c'è bisogno di grandi organizzazioni, butti qualcosa in borsa e sei pronta a partire, una telefonata e sei fuori dal cinema senza troppe discussioni sul film da vedere... questa sera, non ultimo esempio, mi chiama mentre sono in ufficio: "che fai, come stai? com'è andato il rientro alla scrivania? mi piacerebbe vederti prima di partire per Ginevra" "(io) stasera sono dalle tue parti per andare al cine....posso passare..." "a vedere che?" "l'ospite inatteso... ho deciso di andarlo a vedere, senza aspettare che qualcuno si decida a venire a vederlo con me, e prima che lo tolgano..." "mmm...vengo io!"... senza troppi se o ma...ed eccoci lì sedute nella sala, a ridacchiare perchè si vede il microfono in buona parte delle scene, e lei che mi chiede: "ma ci saresti andata davvero da sola?" "certo!! sennò me li perdo i film! mica posso stare sempre ad aspettare!!" "...è vero, anche io lo faccio..."


del resto a volte ci parliamo con le frasi dei film che abbiamo visto: "Baciami Hardy!!" (da Lucky Break) "Puccettina" (da Travaux)... e non importa quanto siamo fuse (stasera ho chiesto: "due biglietti per Artù - = il nome del cane di un'amica comune di cui le stavo parlando -" ed aggiungo meno male che non ho chiesto "due biglietti per 'Milva'!" mio tormentone odierno con cui le ho sfracassato l'anima oggi) capiamo al volo cosa l'altra vuole dire...


non abbiamo bisogno d'indagare troppo per capire  dov'è il problema, due domande e siamo già al nocciolo...e bastano pochi minuti prriassumere avventure e diavventure di mesi, gioie e dolori...


sinceramente vorrei partire anche io per Ginevra, o per qualunque altro posto, e...chissà...


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Wdt5QwssWY4&hl=en&fs=1]


...per ora mi accontenterò di rendere meno virtuale la mia vita, mi rendo conto di iniziare a dipendere un po' troppo da applicazioni e social network, e che quindi manco di vita vissuta, ed anche di spunti, e mi sembra un po' appiattita, ma sento di essere fatta di carne e sangue, non di bit e byte...quindi per il momento saluto, poi chissà...

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