lunedì 27 aprile 2009

quattro vasche fino al Giappone

pre-pre-premessa: la sorella jena è quel tipico animale tendenzialmente predatore, cinico, che di solito prende le sembianze di una sorella maggiore, non concede nulla e non si lascia scappare nulla che possa aiutarla a massacrare il prossimo suo più vicino, tendenzialmente la sorella un po' più torda... ma guai a fare un torto alla torda, la jena vi si rivolgerà contro in tutta la sua innata cattiveria... normalmente è la torda a fare una marea di regali alla jena, a mò di omaggi ad una divinità spietata, tranne quando la jena si rintontonisce e fa un grosso regalo alla torda...


io sono una perfetta sorella jena


mia sorella più torda di così non può non essere...


pre-premessa: mia sorella tra qualche ora si laurea, diventerà fisioterapista, dopo aver tentato le strade più svariate (tra cui: biologia - interrotta senza aver dato esami - fumetto, giapponese, lavorazione dell'argento) ha finalmente trovato un qualcosa che le è congeniale... tra l'altro era ora che qualcuno studiasse un qualcosa che permette di portare REALMENTE la pagnotta a casa...


premessa: per fare l'originale, si è comprata in un negozio di giapponerie di Roma - dopo aver visto quelli indossati dalle ragazze di sala alla mostra su Hiroshige (per cui anche la sottoscritta sbavava non poco) - un kimono corto, che ha un altro nome ma che non mi sovviene al momento... ovviamente non si è comprata la cinta... ovviamente sono andata a comprala oggi (oramai ieri)


come non tutti sanno, oggi a Roma diluviava...


Cronaca di una tragicommedia acquatica in terra di Giappone


tanto per iniziare la metro ha avuto un guasto, e per un bel po' all'incirca mezz'ora, gli altoparlanti hanno annunciato a noi pecoroni in banchina che c'era un ralentamento tra Laurentina e Magliana, era chiaro che invece di un rallentamento avrebbero dovuto dire "sospensione del servizio", ma si sa com'è, oramai preferiscono non scoraggiarci direttamente (dovessimo mai rimanerci male) ma illuderci sino all'ultimo...


quando finalmente sono salita in metro (strapiena, credo di aver conosciuto il padre dei miei figli, nel senso di essere rimasta incinta vista l'intimità creatasi) ed arrivata - dopo il cambio di metro - a destinazione...  il diluvio, Noè era fermo prima delle scale che portavano all'uscita, contrattava con i venditori ambulanti (quelli che, col bel tempo, vendono le rose ma, appena cascano due gocce due tirano fuori da non si sa dove ombrelli di ogni genere) si è girato verso di me dicendo "fossi in te non uscirei piove che dio la manda!"


noncurante del sugerimento biblico, mi sono avventurata verso via ceneda (che dall'uscita della metro RE di Roma è ad uno sputazzo...solo che dal cielo ne cadevano molti di più quindi neanche il tempo di arrivare all'angolo verso via Albalonga che sembravo aver appena guadato il Mekong, inseguita da un'orda di viet, col mio bel...cappotto? spolverino? capperino verde militare, la sciarpa penzoloni, e gli stivali che erano anni che non vedevo più così neri...


arrivata alla meta, dopo aver fatto una pausa sotto i porticato di un cinema, sapete com'è mi piaceva l'idea di ammirare dall'altro lato della strada il negozio prima di attraversare a guado la via e spendere un (bel) po' di soldini


entro, sulla porta d'ingresso c'è uno, cappello in stile Lucio Dalla, altezza idem, però di quelli che di primo acchitto diresti che possiedono la maglietta "DALLA non è un cantante è un CONSIGLIO", e decisamente poco giapponese, fuma una sigaretta come i giapponesi nell'800 avrebbero fumato una pipa d'oppio fuori dal loro negozio, osservando i gaijin (gli stranieri, i non giapponesi) che venivano a vedere le loro stoffe, o il thè...


lui si è, invece, preparato ad assistere ad una qualche scena comica, vista la figura goffa e decisamente zuppa che stava entrando nel negozio... io, nel frattempo, ero fermamente decisa a cercare di fare da sola (!!!) e trovare da sola la cinta... illusa...strisce di vario tipo, colori, dimensioni, disegni, stoffa erano lì a guardarmi, a suggerirmi prezzi...ma non il reale utilizzo...


dopo un po', che gironzolo guardando strisce di stoffa decido che è il caso di chiedere soccorso: "ehm mi scusi..." Dalla "mi dica" "no, è che mia sorella ha comprato...ora dirò di sicuro un insulto...un kimono corto qui...ma non la cinta...glielo vorrei regalare..." "allora aspetta...chiedo alla ragazza che è scesa giù...Noriko! vieni qui che questa ragazza vuole vedere un kimono" (non è così!!) sale su Noriko, che è una giapponese di circa trntanni che si veste tipo gal (=le adolescenti alla moda del quartiere di Tokyou di Shibuia per es), le spiego brevemente e con parole chiare quello di cui ho bisogno, una cinta scura per il kimono corto che mia sorella ha comprato (lì tra l'altro), ovviamente mi mostra cose coloratissime, oppure una bella cinta viola con delle bellissime farfalle...peccato che il coso di mia sorella sia nero con qualche foglia (di bambù credo) color oro... alla fine c'è sempre quella, quella cinta di broccato nero con i fiori in oro e bianco... solo che io all'inizio gli avevo detto che volevo una cinta senza fiocco, solo che...costicchia...


ma è l'unica che vada, quella con le farfalle me la autoregalerei, ma è meglio soprassedere, io mica ce l'ho il kimono (lungo o corto) per quella!!


al bancone, prima pago (perchè è così che mi fanno capire quei due yakuza che non prendono la postepay...maledeti loro e maledetta la pp che non viene quasi mai presa!!) "ehm...ma come si mette?", Noriko che mi arriva poco più in sù dell'ombellico (pure l'assonanza!!) mi fa togliere il cappotto bagnato ed inizia "tu mette questo qua", e mi mette una parte della cinta sulla spalla destra facendola arrivare fino a dietro "e fa arrivare qua, senti? poi gira, due volte e stringe forte, non soffocare", stringe forte... soffocare sì invece, ed ho capito in quell'istante che 'Mizz Rozella' in giappone avrebbe utilizzato la cinta invece del bustino, "gira due volte, poi fa nodo così..."(il nodo davanti ed io lì a chiedermi "perchè mi ricordavo il fiocco dietro??") e tira giù quella specie di spallina che mi aveva messo sulla spalla all'inizio "poi fa fiocco...una parte più piccola ed una più grande, gira due volte (la fascia che farà da fiocco) ma stringe prima 30% (30%??che vuol dire) poi seconda volta stringe di più... e mette tra fascia e fascia (la mummia me faceva un baffo...almeno nella parte teorica) , poi quello che avanza arrotola e mette sotto (pareva il gonnellino di Eta Beta...avrei voluto chiederle se si poteva aggiungere anche la merenda o se non era prevista)...


sinceramente non sono sicura di ricordarmi come avvenga poi la vestizione, alla fine dello stringe ma non troppo, girare 2 volte, infila tra fascia...Noriko ha girato il fiocco verso il dietro (devo dire che, coi miei bei pantaloni bagnati fino a metà coscia ed il mio maglioncino smanicato viola facevo la mia porca figura con quel coso) spostandomi anche l'ombelico dietro...e poi mi ha liberata...non so bene come, in quel caso non era prevista la spiegazione, Dalla mi ha "consolata" dicendomi: "la puoi sempre madare qua che Noriko le spiega..." ed io pensavo "sempre che Noriko arrivi a mia sorella..."


dopo tutta la sacra vestizione le ho chiesto una confezione regalo...e lì sono rimasta delusa...una banale busta gialla metallizzata, tante etichette ed una busta di carta nera...


ma dov'è finita la passione dei giapponesi per le confezioni? e gli origami??


sconsolata su come sta andando a rotoli il mondo e su come io vada avanti a banali clichè esco...


uscendo adocchio dell borse non male... ma mi aspetta Noè la fuori, quindi mi devo spicciare...


morale della favola sono rientrata a casa intorno alle 21, da che ero uscita alle 18.00 dall'ufficio... ero bagnata fradicia e, come se ciò non bastasse, uno mi aveva sgocciolato addosso l'ombrello (la mia reazione ha molto divertito quello che mi sedeva di fronte), e non sono riuscita a prendere gli antistaminici in farmacia...


però...se non avete idee su cosa regalarmi per il compleanno ho io qualche suggerimento...


ps: il kimono corto si chiama haori mentre la cinta obi (da non confondersi con wan kenobi)

4 commenti:

  1. Secondo me con kimono corto e infagottata nella cintura fai la tua "porca" figura!!!.... in cui "porca" è qui aggettivo posto ad esaltare la bellezza del kimono e dell'indossatrice e non altro che si possa biecamente immaginare :P :P :P

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  2. Tua sore si laurea??? Dalle un bacionissimo da parte mia!!!
    E a te che dire...immaginandoti col kimono non posso non sghignazzare, ripensando al mitico bancarellaro truzzo!!!
    :)

    dani

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  3. Ti sei persa la parte migliore... ovvero come, nonostante non ti ricordassi come si faceva il fiocco, ti sia venuto un bellissimo lavoro, molto ammirato da tutti (inclusa una signora della commissione...).

    Ti voglio bene, sorella-jena-pulcino
    Anna

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  4. mi si è cancellato il commento :-(
    avevo scritto

    Anna complimenti, l'intelligenza dev'essere una cosa di famiglia ma lo dico a te xche raramente faccio complimenti alla iena di persona.

    Seigradi a me di porco bagnato e infiocchettato viene in mente solo un cotechino regalo di natale. Più che bieco direi bacon.

    Aspvik ma haori non è quella del Philadelphia? Ai giapponesi piace ascoltare la musica, chi la radio chi il CD, kimono e kiinvecestereo. Complimenti sei una persona con grandi doti... di parentela :-) buon primo maggio in anticipo

    Lian

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