giovedì 26 maggio 2011

mastro lindo e la bambina


prendete una sala piena di gente, tutta in attesa di fare la visita (1a o seconda) o la medicazione post laser ad eccimeri, metteteci pure che sono più o meno tutti arrivati intorno alle 7 am per prendere il numeretto per pagare alle casse - che aprono alle 8 am - per poter iniziare la visita - che dovevano iniziare con la prima alle 8.30 am...

mettete che sono le 9.45 am e nessuno ha ancora detto di che morte devono morire... e mettete che ci sto pure io lì in mezzo

mettete una specie di  mastro lindo, uguale uguale, con i tatuaggi ed i piercing perchè mastro lindo sul lavoro ha quell'immagine pulita, linda, ma quando stacca toglie il fondotinta dalle braccia svelando i tatuaggi e si rimette tutti gli orecchini... mettete che se ne sta da una parte e che intorno a sè ha il vuoto

mettete una bambina di anni 4, credo non di più - suppongo-, che corre in giro per la saletta, "scattando" foto col portachiavi della madre che, guarda caso, è a forma di reflex e fà pure il rumore di una reflex... mettete pure che, se il soggetto non la guarda lei arriva di corsa e gli molla un pugno o una spinta...una bambina che fà tutto questo perchè è nell'età del praticamente tutto è concesso
 perchè è "machecarina!!"

mettete che la bambina arriva e molla un papagno sulla gamba di mastro lindo...

ecco... sarebbe stato interessante vedere se si trasformava in Hulk... solo per una volta, ma non per prendersela con la bambina....

ha sorriso, la madre, di rimando, dice alla piccola riferendosi all'aspetto minaccioso del povero mastro lindo "tu pensa se il signore si arrabbiava poi!" ecco, non per dire, ma io sono cresciuta a colpi di: "questo non si fà" "quest'altro non si dice...", una via di mezzo tra il castrare il bambino e l'offendere gli astanti ci sarà?

per la cronaca: per mia fortuna ero la 4a della lista, sono uscita alle 10 passate ed ho fatto in tempo ad arrivare al lavoro senza sforare il permesso...ma che fatica!!!

1 commento:

  1. Il problema di questi tempi non è quando i fotografi picchiano, ma quando sono picchiati...
    Emiliano

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