domenica 31 agosto 2008

vacanze '08

le mie vacanze non sono ancora finite, rimane "l'avventura" Lisbona con la Dani, e speriamo bene... allora racconterò un pochino quanto ho fatto so far...


sono partita per la Calabria, una mattina sono andata a Termini ed ho detto al bigliettaio: "vorrei un biglietto per Rosarno", "per quando?", "il primo disponibile"...sono partita il giorno dopo (il 12/08) alle 8.00 del mattino...una levataccia...così sconvolta che, per comprendere un messaggio di un amico ci metto mezz'ora e poi sono costretta ad usare il t9 per capire che con "quelle" intendeva "stelle"...poi mia sorella mi ha mandato un messaggio "mamma è preoccupata per te, non poi capire quanto rompe..." "cominciamo bene!!" ho pensato, e poi metà vagone mi stava guardando male vista la suoneria decisamente rumorosa del cellulare... dalle 8 alle 9 ho provato a dormire, da Napoli in giù è stato impossibile, persino andare in bagno (!!!)


arrivo a Rosarno, sonno pazzesco, un'unghia rotta per aprire l'aggeggio per portare il borsone/trolley...ed aspetto, nell'ultima telefonata con chi mi attendeva lì mi era stato detto che chi sarebbe venuto a prendermi era intento a fare la spesa...eccomi quindi lì, un caldo boia, in jeans maglietta e scarpe da ginnastica...una sauna... arrivano finalmente ed eccomi lì a casa di mia zia, a Joppolo (VV) ridentissimo (e sono un po' ironica) paese vicino Nicotera... se la casa al mare di mia nonna a Marina di Ardea rappresenta le vacanze estive con i cugini della mia infanzia, Joppolo (e dintorni) vuole dire mare bello, venire coccolati dalla zia, grandi mangiate...


un tuffo in piscina e poi si pranza, primo secondo contorno e frutta...che se non dispiace i primi giorni, visto che a casa non si fa mai, poi diverrà il tuo incubo (in famiglia, non so perchè, non m'è permesso di saltare anche solo una parte del pasto)... davanti a me, lì sotto la veranda vedo in lontananza il mare, le isole Eolie, e, in vicinanza, la piscina sento gli odori a me familiari e so che, finalmente, sono in ferie...


ho pensato: "evvai con la pacchia!!"...eh no! non potevo sapere che quel giorno avrei, con la risposta ad un messaggio, scatenato quella che sarebbe stata parte della causa scatenante delle mie riflessioni... tutti lì in casa si affaccendavano nei più svariati lavori, chi si occupava di sistemare la facciata della casa, chi della piscina, chi del giardino, chi ricamava, chi mandava avanti LA casa... anche solo per sparecchiare e lavare i piatti era una lotta, uno stress, non immaginavo che sarei finita con l'agognare di poter fare anche solouna di queste attività...


ma oltre al rendersi utile. questa è stata la vacanza de: "gita" a Tropea per andare a messa (sì, sì lo so non è da me...sono stata "costretta") e ritrovarmi circondata dalla sezione Calabra di Comunione e Liberazione ed agognare ad un qualunque tipo di tortura (anche il gelato alla cipolla di Tropea) per non dover più sentire; le gite su per Monte Poro per vedere le stelle e per vedere la costa illuminata (non solo quella calabrese ma anche quella siciliana); andare a Nicotera Marina e vedere da così vicino un incendio e pensare che si può "rimanere intrappolati se la pineta prende fuoco"; la canzone di quest'estate è una canzone "di" Mina che le figlie di mia cugina cantavano a  squarciagola, o meglio cantavano solo un pezzo: "Se telefonando", io ho spremuto un po' i miei ultimi due neuroni e mi sono ricordata un pezzo del ritornello: "Se telefonando/io potessi dirti addio/ti chiamerei./Se guardandoti negli occhi/Potessi dirti basta/Ti guarderei/Ma non so spiegarti/che il nostro amore appena nato/è già finito", al di là che niente m'è mai stato più un segno del fato come questa canzone, alcune persone lì a casa mi avrebbero uccisa dopo aver aggiunto altre righe alla "tortura" estiva...


ho nuotato in mezzo ad un branco di pesci, di quelli piccolini con cui si fa il fritto di paranza (...sono incorregibile! sempre a mangiare penso!!) e visto una marea di altri pesci, mi sono tagliata la mano con uno scoglio al primo bagno in mare (anzi, per fortuna che questa volta non era un riccio), ho raccolto le more (che non mangio) tra galline, pavoncelle ed altri pennuti guardando iltramonto sul mare (...mamma mia che cosa romantica!!), guidato alla calabrese andando al mare (quanto mi piace guidare e quanto non sopporto avere in macchina mia madre che mi dice come farlo!!), ho raccolto altri frammenti di mattonelle per il tavolino che forse non farò mai (ma come mi vengono certe idee a me)...


una sera ho assistito ad una discussione tra moglie e marito, io ero seduta sul dondolo vicino alla piscina, nascosta dall'ombra dei cipressi (sempre che siano cipressi) vedevo e sentivo parte delle parole, non osavo dondolarmi per non essere scoperta, lì in shorts e maglioncino...eppoi ho visto le luci della macchina accendersi e l'ho sentita allontanarsi, e vedevo lei, lì sul punto di piangere, che stava lì aspettando che lui tornasse... alla fine, con un magone immenso, mi sono abbracciata nella speranza che quel maglioncino bianco, il mio maglioncino bianco nuovo, mi potesse trasmettere un po' dell'abbraccio che mi mancava, mi sono alzata e, in punta di piedi, sono andata nella mia camera, ma so che lei l'ha aspettato a lungo...


ho già scritto che durante queste due settimane mi sono dovuta mettere in discussione, il tutto è partito  in primis dal mio esprimere la mia opinione (ma anche il mio guardare in modo disilluso) sui matrimonii, soprattutto dopo aver visto come sono andati a parare gli ultimi matrimonii a cui sono stata, mentre parlavo mia cugina Tinuccia, la più grande tra i miei cugini mi ha interrotta dicendomi: "scusami, tutto quello che dici è giusto, ma come lo dici suona male, sembra vecchio...senile..." e allora giù, via con il fatto che quando parlo dico cose sensate, ma che sono dette in modo strano per una ragazze della mia età...ed è partita la "paranoia"... di lì a 24 ore sarebbe arrivato pure il vaffa...


...e lì ho iniziato a scatenarmi, non potendo fare quello che faccio di solito, cioè lunghe passeggiate con le cuffie nelle orecchie (urlando ogni tanto "Itcliff" Itcliff..."...ok...sto citando "Cime tempestose"...va bene lascio stare) perchè non si facevano passeggiate da soli lì (a quanto pare mi reputano così...carina che avevano paura che qualche bruto calabrese mi portasse via...), non potendo insomma fare meditazione a modo mio mi sono messa (dopo due giorni in cui ho ringhiato a tutti coniglio incluso) a fare tutto quello che potevo fare: aperto tutte le pigne (prevalentemente a mano) per prendere i pinoli, svuotato la camera che doveva essere pitturata, sono salita su una scala per pulire la grondaia da aghi di pino ed altre schifezze ed ero molto tentata di salire proprio sul tetto per pulire anche quello, ho torturato Erik (che si stava occupando della parte stucco e verniciatura) affinchè mi facesse fare qualunque cosa, ed alla fine ho ottenuto di poter verniciare il muretto (ed io che speravo di fare qualche cosa di nuovo su per la scala)... una volta montato il canestro mi sono messa a fare un po' di tiri con un pallone da beach volley sgonfio, mi sono cimentata con quello che mi è meno congeniale: l'ago, ed ho fatto il bordo ad un asciugamano che verrà ricamato dalla zia di mia madre... ho aiutato mia cugina a piantare un noce andando a picconare nel terreno (e vi garantisco che lì è una pietraia) e togliendo le radici che davano fastidio, ho fatto un po' di francese con la figlia più piccola (11anni) di mia cugina, ho ri-riempito la stanza una volta finito andando a rimettere pure il paralume e la lampada (ogni volta che salivo su una scala mia madre e mia zia stavano sempre col fiato trattenuto...), ho dato fastidio al coniglio...no vabbè questo non c'entra per niente...


insomma quello che potevo fare l'ho fatto...in più mi sono ritrovata a fare alcune riflessioni di tipo antropologico:


il maschio calabro di una volta


ho potuto constatare questo, che il mcduv non guarderà mai negli occhi una donna/femmina/ragazza/bambina le parlerà ma guarderà sempre altrove, quando mi è capitato ho avuto una forte voglia di girarmi per vedere con chi ce l'avesse in realtà... il mcduv oggetto del mio studio, un ex collega di mia cugina che ci ha invitato al suo campo per raccogliere more, pomodori, mele, fichi e tante altre cosuccie, oltre a non guardarmi mai negli occhi non ha neanche osato chiedermi il nome, mentre con gli altri due uomini si è messo subito in confidenza, ha chiesto a mio padre come si chiamava r: "Anders" "..." Paps: "in italiano è Andrea" mcduv "aaah! Andrea!!! tu conosci il salamidò (frutto tropicale nb) Andrea?" ed è stato tutto un Erik di quà, Andrea di là etc., a Federica (la moglie di Erik) si è rivolta a stento e solo alla fine quando Erik si è messo a mangiare l'ennesimo fico, a me...beh...si è rivolto solo all'inizio perchè mi aveva scambiata per la figlia più grande di mia cugina (anni 15!!! evvai!!...vabbè è vero non mi ha mai guardata te credo che m'ha dato 13 anni in meno...) e poi perchè credeva che fossi impaurita dalle galline...


il maschio calabro estrazioni del lotto


questo genere di maschio non ha un'età precisa ma sente il bisogno di andare ad estrarre i numeri nella sua personale sacchetta, lo fa all'incirca ogni 10-15'...e, a quel punto, non sai bene cosa fare, io sinceramente ho provato a giocare tre numeri (25-60-38)...purtroppo non ho avuto fortuna...


paure ansie et similia


nei 15gg mi sono resa conto  che la mia vita, ma non solo, finisce spesso con l'essere gestita dalle paure altrui...


per quanto riguarda l'osservazione dell'altrui vita gestita dall'altrui ansia posso dare un esempio pratico, esterno casa piscina, in acqua c'è la cugina di mia madre anni 52, sguazza allegra e contente di aver trovato un po' di refrigerio, si affaccai sua madre (la sorella di mia nonna) di anni 87 che le urla "XX!(nome censurato non è azteco) non andare dove non tocchi!!non sai nuotare! non mi fare agitare!!", allora intanto precisiamo che la piscina in questione non è una piscina olimpionica, e che, anche dove l'acqua è profonda basta arrivare al bordo per trovare un simpatico gradino che ti può riportare verso la parte bassa, in più in casa c'erano almeno 8 persone che volendo potevano tuffarsi (ma anche solo chinarsi per) salvare la povera malcapitata e "salvarle" la vita...


gita a Monte Poro in notturna per vedere le stelle, mentre io lotto per la mia vita nel bagagliaio della Sharan perchè l'undicenne di casa ha deciso di fare la wrestler e, ad ogni curva, mi piomba addosso col gomito o mi prende a cuscinate, l'ottuagenaria di prima si fa prendere dall'ansia e, mentre il genero sta facendo manovra per tornare indietro, inizia ad urlare "basta! basta! fermo!! fammi scendere! voglio scendere!!" (nel mezzo del nulla della montagna dico io...) perchè lei soffre il mal d'auto, ha paura delle strade con i tornanti (la Calabria è tutto un tornante...) e, anche se era stata avvisata, è voluta venire lo stesso...come si fa in questi casi? non ci si può fermare nel deserto dei tartari pseudo andino (i fichi d'india non lo rendevano tale) e non si può far ragionare chi ha ormai raggiunto l'età della saggezza che si confonde con la seconda infanzia...


penultimo giorno, sto cercando di pulire la piscina col retino, il caldo è pazzesco e sudo anche in costume...dall'altro lato della piscina (quello basso) c'è mio padre che si sta asciugando dopo il bagno sulla panchina, sono tentata di fare un bel tuffo a bomba, fregandomene degli insettini morti e delle piume di tortora, per trovare un po' di refrigerio ma si fa largo dentro di me una vocina Astrid: "no, dai non lo fare...ricordi? l'ultima volta che ci abbiamo provato abbiamo preso una culata sul bordo..." Ai "si vabbè dai, però è così divertente...ed un po' refrigerio...no sarebbe male...dai...poi anche se si sbatte un po' mica è detto che farà così male" Astrid "scusa perchè non ricordi la volta che, per rientrare saltellando dal pranzo, siamo scivolate sul ghiaccio lì in ambasciata, che è stata una fortuna che Marco e Michele (i due carabinieri) non hanno visto il filmato della telecamera" Ai "si ma dai! ti ricordi che risata ci siamo fatte???" Astrid "e ti ricordi poi la nausea ed il dolore al rialzarci e quel livido che è stato lì per due settimane???" a quel punto si affaccia mia madre dalla veranda: "Astrid non ti tuffare che è pericoloso!!" e rientra, io alzo lo sguardo ed osservo mio padre, lui è lì, immobile, gli dico "vorrei tuffarmi a bomba..." lui: "e fallo", io: "sì ma ho paura e pure mamma m'ha detto di non farlo...", lui "e perchè paura? e perchè non dovresti?"...mollo il retino e sto li a bordo piscina, mamma che strizza, un respirone, due, tre...splash!! tocco il fondo coi piedi (lo dicevo io che non è così alta!) e sono di nuovo su: "pà! com'era?" lui " mah si può andare..." sono di nuovo a bordo piscina, c'ho preso gusto, un respirone e...splash! "ed ora?" "prova a portare le gambe al petto" rieccomi là...splash! "ora?" "sì, sì" risponde lui allontanandosi...il giochino è finito... non oso pensare a cosa potrei combinare dovessero dirmi di non correre con le forbici in mano...
in sostanza ho/abbiamo già troppe paure ed ansie per aggiungere pure quelle altrui, chi ci dice che quello che non facciamo per paura nostra o altrui non sia divertente?


 




 il mio amico Juan Carlos mi ha mandato questo filmato, lo ringrazio e condivido con voi...

 


 [youtube http://www.youtube.com/watch?v=zZPxMC9ldvI&hl=it&fs=1&color1=0x402061&color2=0x9461ca]


next stop Lisbao!

2 commenti:

  1. Io mi chiedo come saranno i post che scriveremo al nostro ritorno..
    :-)

    a domani, sis'!

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  2. Aiuto.... mi sono stancato io che ho solo letto tutte queste peripezie... io credo che tu, quando saranno finite le ferie, avrai diritto ad un meritatissimo riposo seduta dietro a qualche scrivania.... :)

    P.S.: a volte essere impulsivi fa bene... e te lo scrive uno che di seghe mentali se ne fa mille e una ogni volta che deve fare qualcosa...

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