...ieri pomeriggio, tornando a casa, giusto giusto scesa dal treno, cuffie sulle orecchie, muovendo i miei passi ed il battito del mio cuore al ritmo della musica (ma come sono poetica!), mentre mi accingo a salire sulla scala mobile (sono anche pigra però...) mi accorgo di una bimba, di massimo sei anni, ferma all'inizio della scala, bloccata, che fissava intensamente i gradini andare su...visibilmente terrorizzata, guardando su scorgo il padre che, ormai arrivato su, la incita a salire, il signore davanti a me aveva già provato ad aiutare la bimba, ma non aveva ottenuto risultati...
...io avevo già iniziato a salire, ma...è scattato dentro di me qualcosa...e, a rischio di cadere e farmi male, scendo al balzo i gradini, andando controcorrente, mi tolgo le cuffie, mi chino di fianco alla bimba e le dico "vuoi una mano?" e nel dirlo le porgo la mia, la bambina non mi ha guardata, ha preso la mia mano, e fiduciosa ha aspettato che le dessi indicazioni...a questo punto le ho detto "ora facciamo un bel saltello e ci siamo!", la bambina ha seguito il mio esempio...ed eccoci lì! certo potevo risparmiarmi il: "hai visto? è stato facile!". arrivate su le ho detto: "ora un bel passo lungo, così non inciampiamo!" ed eccoci finalmente sulla terra ferma...
la bimba non mi ha mai guardata, si è fidata della mia mano e della mia voce, forse troppo spaventata dalla scala mobile per osare guardarsi intorno, il padre mi ha ringraziata, ed io gli ho sorriso...in realtà volevo dirgli che era meglio se lui fosse sceso, viste le difficoltà di sua figlia, ed avesse fatto quello che io, una sconosciuta, ho fatto...vabbè...è che quella bimba mi ha ricordato me bimba...
...al di là del fatto che era mora (mentre io ero e sono bionda), mi sono ricordata le volte in cui mio padre, solitamente affettuoso e premuroso, mi ha lasciata lì, in difficoltà, ridendo come un matto o non intervenendo comunque, e lasciando che fossero degli sconosciuti ad aiutarmi...
...come l'unica volta che abbiamo sciato, sci di fondo per la precisione, che, vedendo che non ce la facevo a fare la salita, mi è passato accanto ridendo e prendendomi in giro, e rimanendo ad osservare la sua figlia maggiore che, in stile Sisifo, faceva un pezzo in salita e poi scivolava giù a valle...fino a quando un gruppo di sconosciuti non si è fermato e mi ha letteralmente rimorchiata in cima alla salita...ovviamente, alla discesa successiva, quando mi sono infilata in una buca causata da qualcun altro che era caduto prima di me, cadendo a mia volta, gli sconosciuti non erano lì per aiutarmi, e mio padre si è rotolato nella neve a forza di ridere...mentre io, molto frustrata, decidevo che non avrei più fatto sci di fondo (del resto mi avevano dato gli scarponcini di un numero in meno)...ad oggi ho mantenuto la promessa...
ringrazio mia sorella che mi aiuta ad evitare di scrivere come Eta-Beta (vedi parole come scarpopncini ...)
un weekend duro a me? gufi? :-D
RispondiEliminami auguro un weekend facile invece!
ma come sei gentile, io ai bambini faccio i dispetti :-D
scherzo (sennò i padri mi menano)
Lian
sì avevo capito, fingevo di non aver capito.
RispondiEliminabuon inizio settimana anche a te.
farò la cover... se non mi scordo :-D
Lian