Al di là del fatto che qui sono tutti delle gran sòle (nb, per chi non lo sapesse, è romano, e sta per delle "gran fregature")...e mi abbandonano al mio destino(non ci sta l'emoticon che sbuffa! uffi!)...mi sa che o vado al mare domani o aspetto il mare domani...ma ci riuscirò!!! Purtroppo stamattina mi tocca accompagnare mia mamma in piscina, dico purtroppo perchè una volta tanto ho i capelli in ordine e di certo la piscina non gli farà bene, ed in più il cloro mi toglierà tutto quel color aragosta dal viso...oddio...forse non è un gran danno questo...
Comunque sia il titolo si riferisce ai miei pensieri all'aprire il frigo di casa, nel vano tentativo di infilare i due litri di latte che mia madre mi ha fatto comprare (che si andavano ad aggiungere agli altri 2 + uno sputacchio già presenti...non è impazzita...ha deciso di fare il gelato per lunedì), consideravo la differenza tra questo frigo strapieno con quelli che ho avuto tra Uppsala (in condivisione con tutti gli altri svedesi del corridor - che erano in vacanza ma avevano lasciato le loro cose a...maturare - e Mark il ragazzo americano con cui seguivo i corsi) e a Stoccolma (condiviso con Lennart, il mio padrone di casa ribattezzato Lenny da mio cugino Alessandro, e Max, il nipote nonchè altro coinquilino)
A Uppsala era il tipico frigo da studenti universitari, chi è stato in Erasmus può capire, un bordello anche da vuoto, c'erano cose che lì avevano preso la residenza, e soprattutto molto sporco...c'era una colata di caramello, oramai rappreso, che non se ne andava più via neanche a martellate... e questo ve lo dico perchè, in un momento di follia, e di schifo in generale (dopo aver tentato di recuperare pentolame e stoviglie varie che erano nelle stesse condizioni), ho provato a pulirlo...senza ottenere risultati... Comunque il frigo lì era il sogno di mia madre, in quanto a dimensioni...era, come si dice? ad armadio? comunque sia bello grande, ma scommetto che lei riuscirebbe a riempirlo all'inverosimile comunque...ad ogni modo già all'epoca, si parla dell'estate 2005, si era visto che non ero in grado di riempire un frigo...nel mio spazio c'erano: yoghurt, burro svedese (salato, molto buono) formaggio, prosciutto, cetriolo (uno e solo uno), qualche mela (si conservano più a lungo di altri tipi di frutto), e verdure (rigorosamente: 1 zucchina, 1 melanzana e 3 peperoni) quando volevo sbizzarirmi, alle volte era di passaggio carne...ma non molto spesso...
A Stoccolma, invece, avevo rigorosamente lo scaffale più piccolo, anche dopo che Lennart ha smontato e ripulito il frigo per pulirlo dall'acqua dei suoi gamberetti (il cui tanfo aveva invaso il frigo e di cui era stato accusato il mio povero tonno in scatola), e, visto che il frigo era di dimensioni standard, non potevo sbizzarirmi...non che ne avessi sentito il desiderio, il vantaggio era che il mio capo (il Console) dopo le prime settimane in cui mi sono ritrovata l'unica persona in casa a cucinare in cucina, mi ha rigorosamente invitata a cena tutte le sere fino a quando non è partito (tanto cucinava Andrea, il mio collega e cuoco fantastico, ed io mi occupavo di sistemare la tavola...non è che non so cucinare, ma i due preferivano mangiare napoletano...ed io...beh...non so cucinare alla napoletana...a me al massimo hanno fatto preparare il cous-cous con le verdure, e svariati dolci)...Ma torniamo al frigo di cui pagavo l'usufrutto, non avendo tutto lo spazio, e non cucinando quasi mai a casa, al burro, il formaggio e prosciutto (che messi sul pane costituivano il mio pranzo durante la settimana), aggiungevo la marmellata (colazione), lo yoghurt (idem), mele (pasti e spuntini vari), e (ma raramente) una zucchina o una melanzana o dei peperoni...il massimo della spesa l'ho fatta quando è venuto a trovarmi mio cugino Alessandro...nell'ansia di fargli trovare qualcosa ho fatto la spesa...grossa (nei limiti) con tanto di carne (!!!), naturalmente abbiamo mangiato in casa solo una sera, i restanti giorni abbiamo mangiato sempre fuori (Alessandro anche a colazione...e direr che gli avevo pure comprato i biscotti con dentro la crema al cioccolato!!)... A dire la verità, a Stoccolma facevo la spesa in base allo spazio che avevo, in fin dei conti avevo pure solo un buchetto in dispensa dove entrava a mala pena la confezione di pan carrè... Andrea mi ha preso grassamente in giro per questa mia ansia di comprare a...dimensione...ma...questo ed altro per sopravvivere...
Il massimo l'ho raggiunto quando il Console se n'è andato in pensione, ed ha lasciato a noi due (Andrea e me) quello che avanzava nella sua dispensa...al di là del parmigiano in frigo (oddio che evento!!), mi sono ritrovata, per mancanza di spazio, con la pasta in camera (orecchiette, tagliatelle etc. tutte rigorosamente di marche italiane conosciutissime...dopo che, per mesi, avevo comprato, se capitava, robccia da discount)...a quel punto mi sono sentita veramente un emigrante! la valigia di cartone era lì...nell'armadio!
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Questo non c'entra niente con la parte sopra...ma...ho "rubato" una frase a LianDyer, dopo che lui ne ha citata una mia, perchè mi piace tanto...ecco a voi:
Chi pensa che un bonsai richieda tante cure e attenzioni...
...si vede che non ha mai conosciuto una donna. (Lian Dyer)
Mi ci riconosco...molto...
madonna le donne bonsai... io cio' un paio di forbicine che andrebbero a fagiolo.
RispondiEliminadel bonsai mi manca solo la dimensione...visto il metro e 77...
RispondiElimina...però richiedo tantissimissime cure!!
anch'io...e non sono un bonsai. Non poteva scrivere sequoie, e cose così?
RispondiEliminaCiao sarebbe fico avere un portatile e fare la tesi al mare peccato che il portatile non ce l'ho e la tesi l'ho finita.
RispondiEliminax tiptop: sono uscito con una che è più alta di me e non sono bonsai (1,80) e richiedeva altrettante cure; la sequoia invece a meno che non la seghi cresce, ok ora ne penso una sulla sequoia.
Lian
possibile che ci mettono 6 giorni x stampare una tesi???? e io devo laurearmi il 7!!!
RispondiEliminamò gli dico: vi do una parte della borsa di studio, basta che non me la fate perdere la borsa di studio...
ciao
grazie, io non ci penso a stamparla due volte, anzi magari ne stampo mezza, tanto chi se ne accorge, non la leggerà mai nessuno :-)
RispondiEliminaCmq che spreco incivile di carta! molti la stampano a una facciata!
:-(