intanto un inciso/comunicazione di servizio Mish, sorellina mia, non ti preoccupare di quanto segue, va tutto bene, ok?
il titolo si riferisce ad una canzone cantata (tra l'altro) da Sheryl Crow, ed usata ultimamente per uno spot, traducendo sta per: "il primo taglio è quello più profondo..."...come la sento, a volte la canticchio, mi fa tornare alla mente uno dei miei periodi più bui... ma non è stata la canzone a scatenarmi questo "Ricordo, sì, io mi ricordo", quanto leggere di, ma anche incontrare, persone in difficoltà, che stanno o sono state in un periodo molto difficile...
...un paio di annetti fa le cose non mi giravano bene su più fronti, e più non giravano e più io stavo male, e più io stavo male e più non giravano...fatto sta che, ad un certo punto, ce l'avevo con tutti, con la mia famiglia, i miei amici...nessuno escluso... il motivo? mi sembrava che continuassero con la loro vita, lasciandomi indietro, abbandonandomi alla mia sofferenza...insomma, un misto tra il depresso e l'arrabbiato...ovviamente non parlavo più con gli amici, evitavo le uscite, in famiglia "ringhiavo" e me la prendevo per tutto, sbattevo porte, anche in faccia ai miei...
...toccai il fondo una sera, sola in casa, arrabbiata col mondo perchè ero stata lasciata da sola ancora un'altra volta, un'idea malsana affiorò nella mia mente - dovete sapere che in casa non mancano attrezzi da lavoro "pericolosi" - sola in camera mi venne in mente che tra gli attezzi per la lavorazione dei metalli di mia sorella c'era (e c'è tutt'ora) un taglierino, perennemente in giro alla portata di tutti, e sempre aperto...
mi alzai dalla poltroncina e lo presi in mano, inutile dire quale idea avessi in mente, lì in piedi a fianco del letto di mia sorella con in mano il taglierino (o cutter), decisi di "saggiare" la lama sul pollice, non andai molto al di là del graffio, mi fermai nauseata...da me stessa...
...preferii uscire di casa, lasciandomi dietro i due cellulari e nessun messaggio...cercai rifugio in una delle vie più affollate del sabato tardo pomeriggio romano: via del Corso, lì, in mezzo alla folla non potevo piangere, ma soprattutto non potevo piangermi addosso, entrai da feltrinelli e mi comprai un paio di libri...
al mio ritorno trovai mia madre, in pieno attacco di ansia, al telefono con la mia amica Saia, che non era meno agitata... forse non ero stata del tutto "abbandonata"...
...quella volta ho dovuto saggiare, anzi grattare il fondo con le mie unghie e decidere che non era una buona idea, del resto D. Silvestri canta "più in giù di così/non si poteva andare/più in basso di così/c'è solo da scavare..."
...non è stato facile, per certi versi m'è mancato il coraggio di procedere (per fortuna, oserei dire), ma per altri ho tirato fuori il coraggio più grande, quello che vale...ho trovato la forza nel mio essere curiosa, nel mio voler sapere cosa accadrà dopo...vivere è una sfida, ed io accetto le sfide, voglio prenderne parte...
...sì, mi reputo fortunata... per questo non riesco a dire di no ad un amico in difficoltà, per questo a volte mi ritrovo in situazioni che non mi piacciono per evitare il peggio a chi voglio bene...non è facile, ma è quello che ho imparato dalla mia "lezione"...
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=3OVUSCQwCX8&rel=1]
Sei una ragazza e una persona straordinaria.
RispondiEliminaIo sono appena tornata, domani sera se vuoi puoi venire a riprenderti il libro. O magari ci si vede un'altra sera...
RispondiEliminaA parte questo, però, devo dirti la verità: sono sconvolta da ciò che hai scritto...
dani
Che tu fossi molto sensibile me ne ero già accorto ed ormai lo avevo tenuto come un dato di fatto.
RispondiEliminaGrazie di aver condiviso con noi un momento così duro della tua vita.
TVB
Sì decisamente mi unisco ai complimenti.
RispondiElimina:*
@Seigradi: non so se sono una persona straordinaria, faccio del mio meglio, e cerco di non giudicare le persone nelle loro difficoltà...:)
RispondiElimina@Dani: mi spiace tu sia sconvolta, pur non arrivando totalmente a comprendere, ho tirato fuori la parte più nascosta...non voglio dimenticare quanto ho passato e quanto mi è successo perchè è stata una lezione dolorosa ma utile...no, proprio non devi essere sconvolta! bacio!
@Bussys: eeeehhh...sensibile! che parolone!! ;p
grazie, di tutto cuore
@snksnk: un :* anche a te!!!
Your mom's throat is the deepest... (non la tua :-)
RispondiEliminaQuesto tuo racconto fa rabbrividire, eppure mò sei spiritosa. Quindi o sei una persona solare ed è stato un momento isolato, oppure hai un debole per tutto ciò che è tagliente compreso l'umorismo, e compresi i libri (hai presente il taglietto con la carta?) è passato possiamo scherzarci su vero?
Lian
sì su questo possiamo scherzarci su, un po' meno su "my mother's throat"...che ho trovato un po' pesante... detta in tutta franchezza...
RispondiEliminanon so se mo sono spiritosa e prima non lo ero, credo piuttosto che sia stato un periodo piuttosto difficile che ho superato, seppure a fatica, non voglio ricascarci, e non vorrei vedere nessuno passarne uno simile...
non dicevo la tua "mom", comunque si è pesante, un po' come "farsi un'amica", per questo la canto ai miei amici :-)
RispondiEliminaLian
...ok..."perdonato", tra virgolette visto che era tutto un grosso fraintendimento!!!
RispondiElimina;p