lunedì 19 novembre 2007

labor limae

non mi sono mai vista come "un'intellettuale" - qualunque cosa voglia dire questa parola - è vero ho un cervello che so far funzionare, ma ho dei tempi talmente lunghi per elaborare le cose che non potrei mai reggere un "dibattito" ad armi pari con molte persone...ho bisogno di "digerire" le cose prima di poter dire la mia...


...al contrario sono bravina come "operaio", bassa manovalanza; quando lavoro con le mani (questa sì che è una frase interpretabile maliziosamente...) trasformo la materia, limo, scartavetro, rendo lisce e colorate le superfici, vedo qualcosa uscire fuori dalla mia immaginazione...beh...provo un senso di soddisfazione, quello che non riesco ad esprimere con le parole può finalmente uscire...il meglio, ma anche il peggio, di me prende finalmente forma, via da vincoli, paure, filtri o altro... non sono un'artista però, a volte mi manca la pazienza, anche se molti non lo sanno, non se ne accorgono... la "brama" di vedere con gli occhi ciò che gli "occhi" della mia fantasia (a volte molto sfrenata) hanno immaginato mi hanno portata a dover rifare tutto daccapo perchè ero riuscita a mischiare/sciogliere/disfare ciò che faticosamente avevo creato... ed ogni volta ho ricominciato, imponendomi la pazienza - che, a casa mia si dice così, è la virtù dei forti -... ricominciare a volte era/è un supplizio, ma ogni volta ho imparato dagli errori...


...questo preambolo per parlare di qualcosa che non c'entra col mio lato creativo, piuttosto col mio lavoro ed in particolare la scorsa settimana, che ho superato molto faticosamente... come alcuni, ma non tutti, di voi sapranno, attualmente sto facendo uno stage, non voglio spiegare di cosa mi occupo, preferisco rimanere un po' sul vago, ma voglio precisare che ho iniziato lo stage soprattutto per seguire un progetto internazionale che prevede/va un lavoro qui in Italia (che ho seguito io in questi mesi) parallelo ad un lavoro nei paesi esteri scelti (Montenegro, Tunisia e Marocco) ed un eventuale viaggio nei tre paesi al termine di ogni fase che riguardava i singoli paesi...ok, lo so, fin qui buio pesto...per dirla stupida: AiLund dall'Italia faceva un lavoro "di concetto" (come definiva un mio amico/collega il lavoro di bassa manovalanza) organizzativo di selezione in vista della fase estera, di cui si dovevano occupare degli uffici nei tre paesi... inutile dire che la "parte" italiana è andata, con un faticoso lavoro di assemblamento delle parti, e lunghe "scartavetrature" per rendere il tutto più liscio, dopo svariate mail e telefonate (veri e propri "inseguimenti" telefonici), si è giunti alla fase internazionale del primo paese...


...dopo 2 mesi di informazioni, schede, liste, richieste inoltrate agli uffici esteri (sempre molto vaghi ed indefiniti nella loro lontananza), la scorsa settimana, dopo che avevo prenotato biglietti aerei per il gruppo e scassato le balle a tutti affinchè pagassero, arriva la mazzata...l'ufficio in loco si tira indietro (a 10 giorni dalla partenza!!!) perchè non ci sono i presupposti...panico, confusione, la gastrite che, non solo si fa viva, ma grida vendetta. sinceramente non ho retto molto bene il colpo, ero una belva, quando mi è stato riferito che il mio lavoro da giugno ad oggi era andato giù-giù-giù-ed ancora più giù per il cesso non sapevo se ridere o piangere...ho riso come una iena, e sono andata in giro come uno zombie per giorni...la mia presenza in giro per gli uffici era "un piacere" per tutti...


in più, lo ammetto (forse) sono stata un pochino melodrammatica, si sono tutti (quelli con cui ho più contatti) preoccupati per me, e stamattina ne ho avuto un'ulteriore conferma, e me ne dispiace...ma l'impotenza di fronte al vedere dissolversi il lavoro di mesi, le "scartavetrate", le "limature", le "stuccature", i "colori" sembrava che si fosse tutto distrutto proprio al momento di passare lo strato finale, il flatting, per preservare il lavoro nel tempo...e questa volta non potevo fare nulla per impedirlo, e non  potevo ricominciare tutto daccapo...


...per fortuna il mio capo è intervenuto, e con lui gli altri uffici con cui stiamo collaborando (il progetto in questione è in collaborazione), e, tirando e sbrogliando molti fili, ma, soprattutto, scavalcando gli uffici esteri, sembra che si stia arrivado alla famosa passata finale...se va tutto bene, per il mio onomastico (che bel regalo!!), martedì 27 partirò per il Montenegro...e quella sarà la vera prova del fuoco, vedrò se ho fatto un buon lavoro, e se riesco a gestirlo anche fuori dall'ufficio, via dalla scrivania...


...al solito, come quando sto per consegnare qualcosa che ho decorato/dipinto, provo un misto di emozioni eccitazione/nervosismo/speranza/pessimismo/e voglia di passare al prossimo step, al prossimo lavoro...in continua ricerca verso un nuovo limite, la prossima sfida...


...non si finisce mai...

7 commenti:

  1. un abbraccio anche alla tua gastrite... forza ai, mai mollare.

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  2. Dici che è per questo che sei sparita dalla circolazione? Devo andare in tivvùùù per rivederti???
    :-)
    dani

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  3. Attenta lì in MonteNegro, poco distante dicono appaia una certa Madonna.. shhhhhhh

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  4. Ciao! Ho provato a chiamarti, ma il tuo cell è spento, volevo solo sapere come stai...
    tutto bene?
    dani

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  5. Ecco, mi piace molto il finale... avanti con la prossima sfida.
    Io dico che con o senza ufficio, con o senza scrivania, sei brava e in grado di fare un ottimo lavoro ovunque perchè sì, un po' dipenderà dagli strumenti, ma è molto importante anche il "manico" come si dice qui, no?

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  6. quando lavoro con le mani.... IO NON DICO NULLA!!!^^

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