appena rientrata dal teatro tenda dove sono andata a vedere Benigni in "tutto Dante". al di là del fatto che m'ha preso un po' d'abbiocco (sono umana anche io, ed ho avuto giorni piuttosto pesantucci), ho apprezzato questo spettacolo, perchè mi ha permesso di comprendere, ed era ora, un pezzetto di Dante...
...e qui sparo a zero su un'istituzione piuttosto malandata: la scuola qui in Italia, ma soprattutto i suoi programmi, che oramai hanno quel non so che di vecchio...quello che ho semprer pensato fosse l'errore della scuola era quel non so che di obbligo, che ti costringeva a studiare cose che, prese in altro modo, magari anche da soli, magari si rivelavano (molto a posteriori) interessanti, e pure piacevolissime...così, giusto per fare un esempio terra terra: passare 8mesi sui "Promessi Sposi" di Manzoni mi annoiò a morte a suo tempo, l'analisi parola per parola mi faceva perdere il senso del ttutto, mentre, al contrario, avere neanche due settimane per "Il Gattopardo" di G. Tomasi di Lampedusa mi ha lasciato il gusto per la lettura...la possibilità di apprezzare il tutto...
Altro esempio, mi ci è voluta una seconda lettura di "The Dead" per poterlo apprezzare, ed avere finalmente anch'io un'epiphany (un'epifania), ok è vero, la mia prof. d'inglese al liceo era più ferrata nel farci dire la data e l'appello, ma, se si affronta uno...tosto come Joyce bisogna fornire chiavi di lettura, altrimenti è solo tempo sprecato...Solo all'università sono riuscita ad apprezzare le "immagini", lo stile e molte altri aspetti del testo...ora non mi resterebbe altro che ritentare con lo Ulysses (sempre di Joyce), ma non so se ho quest vena masochistica...
Così per Dante, a forza di analizzare ogni singola parola, si finisce col perdere il senso del tutto...stasera Benigni mi ha fatto apprezzare questo canto (ok, tra un attimo di lucidità e un attimo di occhi chusi...)così finalmente ho potuto capire la bellezza dell'amore di Paolo e Francesca - può essere una sua interpretazione...ma...del resto un libro è aperto a più interpretazioni - che sono pur sempre innamorati, quasi puri, nello sconforto della punizione al loro peccato...in più ho poptuto notare un pezzo che a me finora era rimasto ignoto: «(...)al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?». I "desideri" dubbiosi, quelli che colgono ogni innamorato proprio quando prende la tramvata: "ma lui, mi amerà?" "ma lei...?"...
certo, adesso capisco, almeno in parte, i professori, che si trovano ad avere a che fare con adolescenti che, spesso e volentieri, non li rispettano, non sono minimamentee interessati...o, comunque sia, molti professori hanno perso quello slancio iniziale, quella voglia di fare (anche se credo che molti altri non l'abbiano mai avuta!!), però...ritengo allo stesso tempo che abbiano tra le mani un'opportunità che non va sprecata, aprire le menti, renderle curiose, nutrirle...per dare le basi a quello che è il domani...
vabbè, comincio ad essere sconclusionata...e non voglio scrivere di più a vanvera...il cuscino m'aspetta, voglio sognare...e così volare...
il problema è che, tutti noi, quando siamo obbligati a fare una cosa inevitabilmente ne sentiamo il peso e ci passa la voglia, il più delle volte la troviamo noiosa.
RispondiEliminaAl Liceo non riuscivo a leggere un libro senza provare irritazione alle gengive, giusto per dire.
Oggigiorno se non leggo almeno un pò durante la giornata mi sento male per la mancanza di stimoli mentali.
L'epiphany di cui mi parlava tanto la mia amatissima prof.ssa di inglese al liceo l'ho vissuta anche io solo qualche anno più tardi.
Joyce è tosto, credo di essere un pò mentalmente ridotto per lui, anche se ho letto "The dead" in originale e me lo sono goduto molto di più di quanto avrei provato umanamente se l'avessi letto in italiano.
X una sola non riesco mai, dopo tanti anni, a provare emozioni:Kathrine Mansfield.
The garden party l'ho letto e riletto, ma non mi piace proprio :o)) (mica la scuola può essere colpevole di tutto ehehehe)
certo, i professori hanno spesso a che fare con gente demotivata...però, altrettanto spesso, io noto che sono molti professori, a non essere in grado di motivare gli allievi...delle volte, ci sono chiari segnali di disinteresse, e non si cerca una soluzione...
RispondiElimina@ Bussi:già...io amavo Letteratura inglese al liceo...un po' meno la prof., amavo ed amo tutt'ora Shakespeare...ho odiato dover imparare a memoria il monologo d'Amleto (sempre su ordine della suddetta prof.)...certo, quando qualcosa proprio non ti piace proprio non c'è verso...io la Mansfield non l'ho letta (e dire che io ho fatto Lingue...sono un po' carente...tocca che mi rimetto a leggere!!)
RispondiElimina@Skarbie: in realtà diventa un circolo vizioso in cui ci si demotiva a vicenda, prof. e alunni, quindi...è un disastro...
io ho avuto prof entusiasti che ora mi dicono di aver perso ogni entusiasmo...e questo mi dispiace molto, perchè è una grossa perdita!
Conosci la canzone Abbasso la Squola dei Prophilax? ecco come la penso.
RispondiEliminaChe ne pensi del latte bulgaro? :-D
Lian