domenica 14 dicembre 2008

Che fine ha fatto Prince Charming??

intanto spiego, per chi non lo sapesse, che Prince Charming è il collega inglese del Principe Azzurro...chiedo poi scusa se sto andando in eccesso di scrittura in questo fine settimana, ma accadono cose che mi fanno pensare, e su questa ci ho rimuginato, come i cornuti, tutta la notte...


ieri ero alla festa per i 25 anni della sorella più piccola di mia madre (quindi mia zia, dopo di lei sono nati altri due zii...vabbè, info inutile), al solito durante queste riunioni di famiglia (e non eravamo neanche tutti) certe domande sono inevitabili... ma oramai sono allenata nelle risposte...maledettamente allenata...


eccomi lì che fronteggio mia zia Maria, moglie di mio zio Gianni (è con lui il legame di sangue), nonchè, ancor prima di diventare ufficialmente "di famiglia", carissima amica di mia madre (la famiglia di mia madre tende ad adottare chiunque passi per "casa")... che inizia a fare la solita domanda di prassi sul "come va?"...la domanda in questione in questo caso include lavoro, vita sentimentale etc... ed io so che, non chiedetemi come e perchè, la mia risposta, nelle loro menti, includerebbe il resoconto di grandi sucessi e soddisfazioni... ho imparato a non essere troppo amara ed acida nella risposta...


...fatto sta che spiego che quello che mi urge è riuscire ad andarmene di casa, per essere indipendente, per avere una mia vita... sono pienamente cosciente delle differenze del gap generazionale, ma so pure che mia zia, questa zia, capirà quando le dico che voglio andarmene di casa senza attendere, come ho sentito fare, un eventuale lui con cui condividere casa e vita... infatti mia zia comprende il mio discorso, che include la descrizione del fatto che io non possieda nulla al di fuori degli abiti che indosso, delle scarpe con cui cammino, una marea di libri, e...una poltrona!! nient'altro di quanto mi circonda (vabbè qualcos'altro sì) nella mia stanza  è di mia proprietà, neanche il pc su cui ora scrivo...


mia zia non sa che a 23 anni ho rifiutato una proposta di convivenza, non mi pento di quella scelta, all'epoca studiavo ancora e non ero indipendente, ed io ho sempre pensato che una volta messo piede fuori di casa erano ca...voli miei, insomma che non avrei dovuto/voluto chiedere ai miei di provvedere a me, questa fu la motivazione all'epoca... col senno di poi sono ancora d'accordo, ed in più ringrazio di non aver fatto quella che si sarebbe rivelata la più grossa cazzata (mia) del secolo... avrei riunciato ad esperienze che si sono rivelate fondamentali per la me stessa di ora... ora so che, avessi un qualcuno d'importante (ma non quel lui nb), potrei accettare una proposta di convivenza, pur dovendo un po' stringere la cinghia...


quindi le spiego che l'urgenza è comunque trovare, cosa un po' difficile visti i tempi un po' grami, un lavoro che mi permetta di potermi permettere un qualcosa di mio, perchè non posso aspettare un ipotetico qualcuno che non si sa se arriva, e che non posso stare ad attendere... mipotrei annoiare nell'attesa...


il discorso fin qui è sensato, e la zia è contenta della risposta inteligente della nipote che ha visto crescere (suo figlio ed io ci passiamo 7 mesi e siamo cresciuti assieme)...e quindi ognuna và per la sua "strada" soddisfatta...ma non ho fatto i conti con la famiglia dello sposo, il quale aveva tutti i diritti ad aver invitato la sua di famiglia, ed eccomi davanti il fratello di mio zio con la moglie...


per farvi capire chi ho davanti: loro sono sposati da quando avevano 23 anni, hanno fatto sacrifici come molti, perso un figlio in un incidente stradale...e...vabbè hanno superato momenti duri, e sono arrivati a raggiungere una condizione economica tale da potersi permettere di acquistare un'appartamento per la figlia, la quale si è potuta permettere di rifiutarlo adducendo a motivazione che preferiva andare in quello che era della nonna paterna (!!!)...


qui ora la mia "battuta" rivolta ai miei sarebbe: "ma com'è che voi non potete fare altrettanto??", ma ad essere sincera i miei non mi (ci anche mia sorella ha avuto lo stesso trattamento) hanno fatto mancare nulla, un tetto sopra la testa, vestiti, scarpe, cibo nel piatto, viaggi, ci hanno fatto studiare (ed io li ripago con svarioni tipo consenSiente!!! soldi sprecati...ssigh!!), pagato il dentista, ci hanno fatto fare fisioterapia per la schiena e tante altre cose... quindi in realtà non mi dovrei lamentare... so pure che ci daranno una mano in qualsiasi momento ne avremo bisogno, ma di più non possono fare... del resto mia madre mi ha raccontato che l'anno in cui si sono sposati (marzo 79), nel primo anno di matrimonio, ha dovuto rinunciare a scarpe nuove ed a molte altre cose (nb io sono nata nel luglio dell'80...la situazione economica non era ancora rosea) e mio padre a distanza di anni continua ad essere precario...


comunque! (faccio troppe digressioni, nevvero?) il fratello di mio zio sta facendo a mia cugina (nonchè sua nipote), anni 23, battute sul fatto che ha tempo fino ai 29 anni per sposarsi, ed io, che i ca...voli miei non me li faccio mai, lo guardo e gli dico che quindi ho "meno di un anno per farlo??", lo sto guardando scettica (la mia faccia tosta e l'acidità che ho in corpo mi permette di trattare così un ospite, che conosco, in casa "mia", un affronto alle tradizioni di ospitalità della mia famiglia!!), parte quindi una discussione, in cui lo lascio parlare (bisogna tenere a mente le regole dell'ospitalità...che raggia!!)...


in sostanza lui dice che noi giovani d'oggi, soprattutto i maschietti, siamo abituati ad avere tutto, e che quindi non siamo capaci, ma ci rifiutiamo pure, di fare rinunce per poter costruire qualcosa di nostro ("ho sentito dire cose del tipo <<per poi finire come mio padre???>> che assurdità!!") per farci una famiglia... io lo guardo e gli dico che quel mi frena è la mancanza di uno stipendio che raggiunga almeno le 1000€ mensili... che, una volta trovato quello, farò fagotto e lascerò spazio ai miei... quello che mi viene confutato è, però, che di casa ce ne si va via quando si ha trovato qualcuno... cosa??? cosa odono le mie orecchie??? io me ne devo andare via di casa solo una volta che ho trovato la mia...ehm..."metà della mela"??? posso anche mettere le ragnatele e fare la fine di quelle tre zitellone delle mie vicine che si scannano ad orari poco ortodossi (Jar ricorda il patto: in tal caso mi dovrai terminare in maniera rapida ed indolore!!) una bella propsettiva!!!


parla quindi del ragazzo della figlia, che "sembra un brao ragazzo, ma che proprio non ha l'aria di volersi sposare"! (run for your life boy, ruuuun!! la mia testa formula la mia bocca non parla) io provo a dire che non è poi così...semplice (per me no, almeno, ho il caratterino non facile che è la somma di quelli di mia madre e delle mie due nonne...insomma ho un bel carattere rognoso, per non dire di m...)...che nell'attesa tocca rendersi comunque indipendenti, ma con gli stipendii di oggi...


lui mi controbbatte che i genitori (anche un suo collega l'ha fatto, mi dice) potrebbero finanziare i figli, la loro vita matrimoniale, almeno inizialmente... prego?? e l'indipendenza qui dove sta?? non che io adori l'idea di vivere di stenti, ma... e poi torniamo al punto di partenza, i miei, per fare un esempio vicino a ME, non possono permetterselo... lo faccio presente, curiosa di sapere la risposta, mi risponde che potrebbero farlo almeno per la prima figlia (prima in senso di primogenita - cioè io -? oppure la prima che becca quello che se la sopporta??)... allora i miei saranno strani, saranno tante cose, ma hanno sempre cercato di non fare distinzioni tra le loro due figlie...stesse possibilità, gli (ci...ma perchè parlo in terza persona??) hanno fornito gli stessi mezzi e studi...


sono (ero) stranamente calma, come dire "tutto quello che mi dice mi pare un pochino insensato...quindi non vale la pena di arrabbiarsi..." ma forse quello che mi spinge a scrivere qui è che avrei voluto fargli capire quanto anacronistico fosse il suo discorso, quanto fuori da questi tempi mi suonasse...


...non posso organizzare la mia vita in base ad un'ipotetica presenza, sedermi ed aspettare che la mia vita inizi quando avrò una persona al mio fianco... non dico che essere single sia sempre facile, bello o esaltante, ma è uno stato in cui sto da un po'...ed a questo punto mi godo quello che mi capita, mi godo la mia vita, senza dovermi reputare un fallimento perchè non c'è nessuno... a volte credo che sia tutta questione di fortuna, altre penso a quanto mi disse un amico per stuzzicarmi: "se una bella ragazza raggiunge una certa età ed è ancora sola ci si chiede che cos'abbia che non va...", forse un cervello un po' troppo pensante, e forse, a volte, un po' di paura di scottarsi di nuovo...


...io comunque mi rifiuto di aspettare uno che indossa una tutina azzurra...


ps di servizio: forse non avrei scritto tutto ciò se non mi fosse saltato tutto sabato sera... Cuginastro pensaci bene next time!!

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