venerdì 17 ottobre 2008

l'essenza della vita

lascio la parola ad altri pensieri amici dopo quelli di Anonimista; qualche giorno fa chiacchieravo con la mia amica Caterina, e nel corso della chiacchierata le ho chiesto: "vorresti scrivere qualcosa per me?" ecco quanto mi ha mandato...


Mi capita spesso di riconoscere le persone dal loro odore. Non un profumo, non un deodorante, ma il loro odore. Si dice che ti senti attratto in particolar modo proprio dalle persone che hanno un odore simile al tuo, come se questo fosse un segno di riconoscimento, come dire: “mi è familiare”.

Mi capita anche con le case. Quante volte sono entrata per la prima volta in una casa, senza imbattermi nell’odore tipico di quel posto? Beh, nessuna. Posso dire che quando entro per la prima volta a casa di qualcuno, la prima cosa che sento e l’ultima che mi rimane impressa, è l’odore che c’è…che mi investe sin dallo zerbino! Entro subito in contatto con un nuovo mondo, chiuso in sé ed estraneo a tutto, un mondo fatto delle sue tipicità, che ogni volta che ritorni sai riconoscere. E’ come se qualcuno ti dicesse: “Eccoti qui, e proprio qui ci siamo noi”…le persone che fanno parte della tua vita, o che hanno fatto parte di essa, anche solo per una volta.

Nella mente, nel ricordo, quell’odore, quella sensazione che ti parla di qualcuno e di qualcosa. Ti capiterà un giorno di sentire quell’odore altrove, forse sarà un attimo, ma ti porterà direttamente in quella casa, a quelle persone, a quei momenti. L’odore di buono, che ti abbraccia quando entri in un ingresso dove c’è profumo di pane, di cucina. L’odore di fumo, che ti ricorda la casa in campagna di qualcuno, o l’odore caldo di una casa d’inverno, quando fuori fa freddo e si prepara la cena. Mi piace pensare che questo è un bagaglio prezioso che la nostra memoria conserva, perché ci tornino in mente i bei momenti, e perché sia possibile riconoscere quali sono, tutto merito di un odore che sentiamo “familiare”.

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