Cara zia,
è duro, e fa strano, pensare che ora non ci sei più, non ti posso parlare, nè tenere le mani, non posso confidarmi oppure semplicemente discutere su come vadano pronunciate certe parole, sulla presenza o meno di un italiano standard...pensare che non sentirò più quei tuoi "Eh no!" che tanto mi facevano irritare... forse ho dato per scontato che, nonostante la malattia, tu ci saresti stata per molto tempo ancora...invece... Ed ora vorrei tornare a quella domenica di inizio dicembre quando, mentre eri in ospedale, mi hai chiesto "e le amicizie del cuore??", in quel momento ho avuto un tuffo al cuore, ero rossa dall'imbarazzo...è vero ti ho parlato, ti ho raccontato che con il ragazzo con cui ero uscita quest'estate era finita (se si può definire così, non è neanche iniziata!!!), ma che non soffrivo per questo, ti ho raccontato della mia paura d'innamorarmi di nuovo...ora parlerei di più e non mi sentirei più in imbarazzo...
Così non è stato...e tutto quello che volevo dirti mi è rimasto sullo stomaco, un peso che non oso immaginare quando svanirà. Sai, ti volevo raccontare tutta quella marea di stupidaggini mie...i miei pensieri volanti... come facevo sempre, specie dopo un viaggio... Durante i pochi giorni che sono stata via ti ho pensata, quando sentivo tutto quel freddo e con gli altri scherzavamo sull'assideramento pensavo a te che avevi sempre caldo e mi chiedevo "chissà se zia, una volta tanto, starebbe bene qui...o se anche lei avrebbe freddo..."; mangiando gli strufoli fatti dalla mamma di un amico pensavo al fatto che sia quest'anno che l'anno scorso non li avevi potuti fare per cause di forza maggiore, ma che comunque i tuoi sono...ormai erano...i migliori...Ti avrei raccontato di Simona, che, nella speranza di un po' di neve, si era comprata tutto (a parte gli sci) per poterci andare, e che la desiderava così tanto che avevamo personificato il "fiocco di neve" ed Ugo si divertiva a prestargli la voce le movenze (sembrava l'omino della Michelin!!), o della sua paura del monossido di carbonio, anch'esso personificato al punto da diventare un "amico" che purtroppo dovevamo buttare fuori di casa...
Non c'ero mentre te ne andavi, e questo è il mio dolore più grande...anche se continuano a ripetermi che no avrei potuto fare niente... mi hanno detto che eri serena, lo spero...
Volevo dirti che con Ale hai fatto un ottimo lavoro, è un ragazzo meraviglioso, non ti devi preoccupare se mi rompe le scatole che devo cambiare gli ochiali, vestirmi un po' meglio etc etc., non ci rimango male, magari mi scoccia un po', ma lo sio che lo fa perchè mi vuole bene e perchè mi trova stupenda e vorrebbe che anche gli altri se ne accorgessero...questi giorni è stato incredibile, nonostante il dolore e la stanchezza aveva parole di conforto per tutti, un abbraccio per ognuno, ed un sorriso speciale per la nonna... è stato lui il primo a cui ho rivolto la parola appena rientrata, ho scaraventato la valigia, la borsa e la giacca e sono andata a cercarlo...e lui mi ha abbracciata...ed allora ho pianto... mamma, un po' rimproverandomi, ha detto "è mai possibile che chi dovrebbe essere consolato debba consolare??"...ma so che tu avresti capito...
tutti mi hanno ripetuto "non piangere, lei non lo vorrebbe"...ma credo che piuttosto ti saresti seduta vicino ed avresti cercato di consolare me e tutti gli altri...piuttosto avresti sofferto nel sentire nonna e zia Paola dire "Perchè lei e non me???"...no, non l'avresti voluto...come non avresti voluto che io mi vomitassi l'anima ieri...mi dispiace zia...non sono riuscita ad evitarlo...cercherò di essere più forte...
e ieri eravamo lì, ed eravamo così tanti, la chiesa era piena e mi hanno detto che anche fuori c'era tanta gente!!...tutti per poterti salutare...anche se non lo volevamo...e nonna, sempre più piccina!! quando ho visto Ale che si chinava per consolarla...mi si è stretto il cuore... ognuno di noi avrebbe voluto poter tornare indietro per fare le cose diversamente...ma non si può...
...quello che ci rimane è la tua forza, Ale ha detto che avevi la forza ed il coraggio di un leone, ma lo eri in modo gentile...ed io sono d'accordo...ci hai mostrato tante e tante volte cos'è il coraggio di vivere ed andare avanti nonostante tutto dica il contrario, anche quando molti rinunciano... tu amavi ogni aspetto della vita, assaggiavi ed assaporavi ogni aspetto di essa...ed io, in confronto, mi rendo conto che non l'ho mai fatto... se penso a questo tuo amore mi viene da dire "non è giusto"...perchè non è maledettamente giusto...e non so quanto tempo ci metterò ad accettarlo...proprio non lo so...
...lo sai, non ho la tua fede...non so se credere in un aldilà, in una vita dopo la morte...dovessi proprio farlo , t'immagino lì con nonno ad aggiornarlo su questi ultimi trent'anni...
...un abbraccio...
ps: voglio provare a sfidare Arianna a chi fa gli strufoli meglio, tutte e due abbiamo scritto la tua ricetta l'anno scorso...non possiamo lasciare che questo tuo ricordo svanisca...e magari riprendiamo quelle sfide culinarie che a te tanto piacevano...
Non saprei affezionarmi ad alcuna delle mie ottantamila zie come te a tua zia. E quindi ti faccio i complimenti per come sei, oltre che le condoglianze alla tua famiglia e al mio cervello.
RispondiEliminaPS non li ho visti i tuoi ma damme retta gli occhiali fatteli piccoli con la montatura trasparente
Lian
Io ti sono vicina...e ti dico sinceramente che, da quando hai questo blog, questo è l'articolo più bello che tu abbia scritto, pieno di cuore e sentimenti...
RispondiEliminaun bacio!
dani
Concordo, questo è l'articolo scritto meglio.
RispondiEliminaLian
Una carezza...
RispondiEliminaForza e coraggio!
Lo capisco benissimo.. mi è mancato troppo mio nonno questo natale.
RispondiEliminaTi abbraccio :)
Ciao, come stai? Ho provato a chiamarti giorni fa da Berlino, ma non eri in loco... :-)
RispondiEliminaSpero che tu stia meglio...magari ci facciamo una passeggiata sabato pome?
Bacio,
dani
Ho letto questo post in ritardo...
RispondiEliminami sono subito sentito vicino a te, per lo stesso dolore che ho provato per la morte di mio nonno materno, una figura meravigliosa, semplice e di una bontà eccezionale, che mi ha cresciuto come un secondo padre.
Ti voglio bene,
quello che hai scritto arriverà da lei, con il tuo pensiero.
Con educazione ed impegno, preservate il suo ricordo.
Sono parole belle ed evocative, non mancheranno di arrivare a destinazione; è dolce ed umano crederlo...
RispondiEliminaJarof
un abbraccio stretto stretto!:)
RispondiElimina...eh...dura commentare i vostri commenti...
RispondiEliminaintanto vi ringrazio...di tutto cuore
@Lian: anche io di zie ne ho tante, i miei nonni materni hanno avuto 9 figli (inclusa la zia del post)...ogni zia (soprattutto loro, ma anche gli zii) è stata fondamentale nella mia crescita, non saprei neanche spiegarer il legame...ma diciamo che la mia famiglia è molto unita, ed in questi ultimi mesi lo ha dimostrato...ed è stata una cosa bellissima (pur nel dolore...)...grazie del complimento...
@Dani: grazie
@Seigradi: vado avanti...non so se faccio bene o meno, ma l'unica cosa che va bene per me è non pensare...
@Hachi: grazie e ricambio l'abbraccio
@Bussys: stiamo cercando...devo dire che soprattutto mio cugino, il figlio, è stato fantastico...al momento stiamo raccattando i cocci, soprattutto quelli di mia nonna...che è sempre più piccina...
...io mi auguro che questo mio pensiero arrivi...
@Jar: grazie...
@Ero:...grazie...
...grazie...grazie...grazie...grazie...
di tutto cuore...