Venerdì parto, mi faccio un viaggio, con Igor
E dov’è che vado? A Stoccolma, per quattro giorni… Ne abbiamo parlato per tanto tempo, ma fino ad ora non abbiamo mai concretizzato, chissà perché, sta di certo che lui è il primo ragazzo che porto lì, mi sento quasi come se lo dovessi presentare ufficialmente alla famiglia, non che ci sia poi una famiglia da presentare lì, e non ne avremmo comunque il tempo, in più lì si dà un’importanza non dico minore, ma almeno differente a queste cose…
Mi sento così perché io la Svezia l’ho vissuta in due fasi, c’è la Svezia dell’infanzia, quella dei viaggi coi genitori (due all’anno uno d’estate ed uno a Natale) per andare a trovare i nonni; e la Svezia di quella che si potrebbe chiamare la fase dell’indipendenza, vissuta in maniera differente, a volte matura ed a volte folle ed alcolica; mi sento così perché in fin dei conti è l’unico ragazzo con cui sono stata ad essere effettivamente interessato a vedere questa parte di me.
Del resto,i aveva brontolato a fine febbraio mentre parlavamo col cugino del video (il quale attualmente risiede in Danimarca), non eravamo capaci nemmanco ad andare a Zagarolo, dov’è volevamo andare per caso?? A trovarlo in Danimarca?? Seeee…
Un giorno gli è presa la “botta di matto”. Si è messo al pc, e tra scambi di messaggi su skype, ricerche varie su internet (compatibilmente con il caos che ha in ufficio), alla fine ha prenotato…
L’ostacolo successivo era chiedere le ferie, per lui, visto che è nel caos, io, per mia fortuna, non ho avuto problemi…
Successivamente, decidere dove alloggiare era un’altra cosa a cui pensare, ma, se c’è un vantaggio nel fatto di aver vissuto in loco per un po’, basta un messaggio agli amici e qualcuno che t’ospita si trova, no?
Ieri, sempre su skype, in un momento di caos al lavoro mi scrive: “ma ce l’hai sempre la melatonina?”, nella stanchezza delle ultime settimane – il pover’uomo è andato a lavorare anche di domenica – s’era convinto che ci fosse il fuso orario tra Svezia ed Italia!!
Stamattina mio padre, mentre eravamo in bagno (ebbene sì a casa Lund il bagno è comune, fatta eccezione per mia madre che si è arrogata il diritto di buttarti fuori se lei decide di entrare), mi chiede: “e cosa farete a Stoccolma?”, io lo guardo, ma che diavolo di domande, e rispondo “allora io ci sono stata ed Igor no, secondo te?” e lui “i turisti!!” io “ecco” lui “sì ma che volete vedere?”, non lo so… deciderò sul posto, il tempo è poco, tra l’altro i miei vorrebbero che facessi il giro delle sette chiese a portare cose a quelli che conoscono lì a Stoccolma, cosa che vorrei evitare, o, alternativamente, inviargliele via posta, il che comunque comporterebbe una visita alla posta appena sbarcata…
Sono sicura di una cosa, voglio dargli un assaggio, in 4 giorni (ma anche meno) non è possibile fare di più, in modo da iniziare a dargli un’idea di quello che è la Svezia, e di quello che sono io
E speriamo di non schiattare di freddo!!
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