venerdì 16 aprile 2010

Ai contro il vulcano

Il titolo del post cita un film con Tom Hanks e Meg Ryan, in cui il protagonista, un normale impiegato, una volta scoperto di avere una malattia incurabile decide di accettare l’offerta di un ricco magnate: vivere da nababbo gli ultimi giorni della sua vita ed in cambio offrirsi come vittima sacrificale agli indigeni di un’isola minacciati da un vulcano (il riccone, quando lui si getterà nella bocca del vulcano, riceverà poi da questi un minerale molto raro). Preciso che, mio malgrado, nonostante io sia una fan della coppia Hanks/Ryan, questo film non l'ho mai visto, purtroppo...

Ecco, con quello che mi è successo questi giorni c’entra ben poco, l’unica “analogia” è che un po’ sento d’esser stata vittima sacrificale di un vulcano… vabbè, un po’ esagero

Quindi raccontiamo la giornata di ieri:

9.30 la mia collega entra in stanza dicendomi: “guarda che non parti! Sta eruttando un vulcano in Islanda, tutti gli aeroporti sono bloccati!” ed io “ma se è in Islanda che c’azzecco io?” lei “la radio ha detto che tutti gli aeroporti inglesi sono chiusi” io “io vado in Svezia, quindi”

9.40 Igor su skype manda un link ed inizia a preoccuparsi, lo tranquillizzo, inizio però a seguire le notizie, leggo, e mi tranquillizzo, solo gli aeroporti al nord della Svezia sono bloccati.

10.00 scrivo alla mia amica Monica per dirle l’orario d’arrivo ed il numero di cellulare svedese, ricevo in cambio il codice d’entrata al suo palazzo.

13.20 pausa pranzo, le colleghe mi convincono a chiamare per cercare di capire, dopo aver compreso che chiamare a Ryan non è fattibile, il numero è a pagamento e queste telefonate sono bloccate, chiamo l’ADR (Aeroporti di Roma) per sentirmi dire “non si sa”

14.05 mio padre mi chiama preoccupato, tranquillizzo pure lui, ma nel frattempo leggo che la Svezia chiuderà lo spazio aereo a partire dalle 21.00

15.00 mentre io scopro sul DN (Dagens Nyheter, il quotidiano di Stoccolma) che l’ultima eruzione di tale portata in Islanda (del 1810 se non erro) comportò nubi per un anno intero e che un islandese su 4 morì a causa di quello che aveva respirato, e che gli esperti prevedono un cambiamento climatico causato dalla coltre che si andrà a sviluppare su quella parte dell’Europa (le temperature andranno ad abbassarsi), la mia collega – quella del “non parti” – invece, dopo aver elaborato la sua teoria che è vero che siamo diretti verso la fine del mondo, viste tutte le catastrofi che si sono susseguite: Abruzzo, Haiti, Cile, Cina, vulcani etc, inizia a farsi una cultura sulla fine del mondo. Dopo aver letto quello che “dicono” i Maya, e Nostradamus, mi legge ad alta voce una profezia di Padre Pio.

16.30 annuncio ad Igor l’intenzione di passare tutto il 21/12/2012 a fare l’amore, visto che si deve morire almeno è meglio fare qualcosa di piacevole. Igor risponde che a lui va bene anche se non si muore, continua poi chiedendo se, visto che – secondo lui – io non posso credere a queste cose (sono “troppo intelligente” dice), ho intenzione di non farlo per un po’… si sente la preoccupazione trasudare da quello che scrive

16.48 Igor annuncia che per le 18 (GMT) avremo un responso, io dico che controllerò da casa visto che sono le 19.00 italiane e non voglio che rimanga di più del dovuto in ufficio, ma mi ricordo che a casa attualmente il pc non c’è e di dover attrezzare il tutto per usare il portatile, a quel punto dico che mi pare che partorire sia più semplice, Igor risponde di sì ed allora (per metterlo in difficoltà) gli dico di prendere nota che per le prossime ferie facciamo un figlio

17.10 Igor risponde “…”, del resto dal pianificare 3 giorni (quasi) in Svezia a mettersi a pianificare figli il passo è troppo lungo, dopo aver simulato irritazione cambio argomento e gli invio le immagini del vulcano situato sotto al ghiacciaio dal nome impronunciabile, la risposta di Igor: “belle foto per carità, ma proprio ora doveva rompere i cojons?”

19.00 mentre sono in treno mi chiama Igor: “E’ ufficiale, è stato cancellato”

19.30 chiamo Monica per dire che non arriviamo, mio padre cerca di consolarmi spiegandomi che succede ai motori dell’aereo se si passa in una nube del genere, mi racconta che ad un aereo che è passato di lì che si trovava all’altezza di 20.000 metri si sono spenti tutti e 4 i motori e gli si sono riaccesi a 2.000 mt. Non è di consolazione ma mio padre non sembra capirlo molto…

Passo la serata tra il lamentarmi della sfiga, al punto da far dire a mia madre cose inaudite (cose che lei normalmente non direbbe mai, e non intendo parolacce), ed il preparare la cena.

Stamattina in ufficio ho sentito vari: “nooo non ci posso credere!!”, “tu per me non ci sei”, o “Astrid insomma!!” (e qui sembrava che avessi dato io il via al vulcano), o semplicemente telefonate "mute" che stanno solo a controllare se ci sono o meno, credo di aver acquisito anche fama di vulcanologa grazie alle informazioni che ho recepito e che mi sono trovata a spiegare. In compenso il mio capo è bloccato da ieri in India visto che il suo volo faceva scalo a Francoforte…

Adesso siamo in attesa di sapere se la Ryan rimborserà i biglietti o meno. il rodimento c'è ed è tanto, anche perchè a quest'ora prevedevo di essere a Hötorget a mangiare una buona fisksoppa ed ad organizzarmi mentalmente per mostrare la città al mio accompagnatore, ma l'unica cosa che mi rimane è cercare di vedere il tutto in maniera positiva, non ho alternative, purtroppo...

L'unica cosa di cui sono certa è che la prossima volta prima di prenotare un volo vedrò di offrire un sacrificio ai vari vulcani che potrebbero influenzare la mia vacanza, chi si offre a sacrificarsi per me??

1 commento:

  1. L'eruzione catastrofica ci fu l'8 giugno 1783, proprio il giorno del mio compleanno."Le ceneri dell'attuale eruzione di Eyjafjallajökull, contengono un terzo della concentrazione media dell'eruzione di Hekla"."considerando la relativa piccola dimensione dell'eruzione è difficile possa avere un impatto significativo sul clima".Emiliano ex Lian Dyer

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