[youtube http://www.youtube.com/watch?v=nuPt5sM7_tU&hl=it&fs=1&color1=0x006699&color2=0x54abd6&border=1]
qualche volta ricordo le mie origini...
Pensieri oziosi di un'oziosa...le parole al vento, i dubbi, le ansie...insomma le "pippe" mentali di una romana un po' svedese
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qualche volta ricordo le mie origini...
Pari opportunità: L’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale in base al sesso di appartenenza.
Fonte: Commissione Europea
E’ notizia di questi giorni che il Tar di Lecce, accogliendo il ricorso del comitato cittadino “Taranto Futura”, ha messo in stand-by la Giunta provinciale di Taranto a causa dell’assenza di assessori donna, il Presidente Gianni Florido ha avuto un mese per “porre rimedio”, inserendo all’interno dell’esecutivo esponenti donna (notizia di oggi è che ha rifiutato le dimissioni da parte dell’intera giunta, promettendo però di inserire comunque delle donne). La decisione del Tar è basata – nb - sullo stesso Statuto provinciale, quindi nulla di strano. Inoltre, ricercando in rete, ho scovato anche il caso della Giunta comunale di Molfetta, dove il senatore e sindaco Antonio Azzolini (Pdl) ha resistito fino all’ultimo per non nominare donne nella sua giunta, dovendo alla fine cedere di fronte alla decisione del Consiglio di Stato. Alla vicenda fu dedicato un agitato consiglio comunale, il cui video sta spopolando on-line. (non l’ho cercato sorry)
Ad ogni modo: L'art 6 comma 3 del D. Lgs 267/2000 (Testo unico degli enti locali) prevede:
3. Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
Nel frattempo quel “gran pezzo di gnocca” del Ministro delle (im)Pari Opportunità – tale Mara Carfagna ex-soubrette (??) televisiva scesa in campo chiamata dal(l’unto dal) “Padre” - commenta la notizia nel seguente modo:
"Un buon amministratore, un politico attento, dovrebbe mostrare sensibilità nei confronti delle donne e garantire una adeguata rappresentanza della componente femminile in ciascun organismo, a prescindere dalle quote rosa alle quali sono sempre stata contraria"(ah beh se è contraria lei che dovrebbe far in modo che vengano rispettate e tutelate…)."Se questa sensibilità viene a mancare come nel caso della Provincia di Taranto, ben venga un intervento del Tar a rimettere le cose a posto".(e vorrei ben vedere)
Insomma al solito cerca di salvare capra e cavoli non arrivando a nulla…non so se sia meglio o peggio della Prestigiacomo che arrivò a mettersi a piangere in Parlamento…
Di nuovo la Carfagna, sull’onda (tutti a cavalcare quest’onda!!) dell’indignazione per l’uccisione di Sanaa Dafani, la 18enne marocchina sgozzata dal padre, arrivò a dire che era tutta “colpa” della religione Mussulmana che, barbara ed incivile, non permette certe unioni… parmi una valutazione alquanto affrettata e superficiale, in altre parole una banale generalizzazione, (ma non è che sia stupita, non credo che la suddetta Mini[e]stra – un po’ riscaldata – abbia una qualche minima consapevolezza degli argomenti che si trova ad affrontare…)
La signora Carfagna non tiene conto di un qualcosa, presente in Italia fin al 1981 – e per presente intendo dire che era accettato a livello sociale ed anche giuridico -: il delitto d’onore.
Qualsiasi società machista (cara la mia Tsa-Tsa tu c’avevi ragione a dire che “essere macho non vuol dire mucho” ma la maggioranza non è sufficientemente intelligente da capirlo…)- che sia mediorientale o mediterranea – vede nella donna “l’onore” della sua famiglia, e, per questo motivo, la sua vita, la sua persona, il suo corpo, è soggetta a delle regole, o meglio dei codici, di comportamento, e ovviamente di abbigliamento (del resto negli anni ’60 in Italia si giustificavano certi stupri perché le ragazze avevano “provocato” i loro aggressori indossando minigonne o abiti “succinti”), questi codici, se non rispettati, nuocciono alla reputazione della famiglia stessa (e non al singolo individuo).
Insomma puntiamo tanto il dito sul Corano, ma alla fine, leggo in rete, questo testo (di non facile interpretazione e che quindi si presta a molteplici di esse) dice che: “chi uccide un uomo è come se avesse ucciso l’intera umanità”. Quindi più che puntare il dito contro la religione (troppo facile e troppo scontato, si finisce col non vedere più cosa c’è oltre quel dito) ma quanto di un lascito culturale che vuole che l’onta venga “lavata” anche a costo di usare misure estreme.
Alla fine non si tiene conto che ci si trova davanti ad una difficoltà d’integrazione che sfocia in un gap culturale tra l’immigrato ed i suoi figli – la prima generazione ad essere nata o cresciuta in un nuovo paese, e che quindi ha assorbito la cultura del paese ospite - ; un gap che va colmato ma che il nostro governo (i nostri governi ed i governi di vari stati europei) non riesce a gestire incapace ad attuare un reale piano d’integrazione.
Sempre cercando Carfagna su internet mi sono imbattuta in un testo che gira in rete, una lettera di riflessione su:
(…IL CASO CARFAGNA) mi fa un po' ribollire il sangue. Per me questa donna rappresenta il contrario di ciò che dovrebbe/vorrebbe rappresentare. E' diventata famosa rimanendo imbevuta a lungo delle vecchie tradizioni maschili, tramite le quali una donna va alla ribalta solo essendo molto bella e più che altro spogliandosi...Quanto è giusto che Lei sia diventata ministro a discapito di tutte le ottime professioniste di cui sopra? Una giovane laureata con una misera esperienza sul campo alla ribalta dei giornali solo per il suo bel "culo" e le sue "belle" tette? Quali pari opportunità sono queste? Le pari opportunità si basano sulla meritocrazia, non sulla bellezza e le solite conoscenze/raccomandazioni...
Sorrido, a denti stretti, sperando di non far saltare le otturazioni come già capitato…la scorsa settimana sono andata a vedere Videocracy in cui si ha uno spaccato della televisione italiana piuttosto impietoso (ammetto di aver riso, ma ridevo per non piangere, ridevo per smorzare l’indignazione e la rabbia), in cui si mostra ampiamente come in realtà alla fine il Corpo delle Donne diventi solo oggetto, merce per poter arrivare da qualche parte… il corpo, l’immagine è poi usata per poter umiliare, non ultimo il “caso” Mori che sembrerebbe banale, ma ad un’analisi più accurata la Mori non ha poi tutti i torti:
"È una cosa sgradevole, maleducata, brutta. Per chi l'ha pensata doveva essere "divertente", si aspettavano da me una reazione ridanciana, ma considero quello che è accaduto una cosa molto grave. Non per me, ma per le donne in generale".
Che vuol dire?
"Dietro questi gesti televisivi c'è del razzismo, una cultura della selezione delle donne che devono avere sempre venti anni, devono passare dal chirurgo plastico, non devono avere le rughe, le labbra devono ancora esser gonfie e gli zigomi pronunciati, devi avere il sedere in un modo o vestirti in un altro. Se arrivi a sessant'anni e vuoi fare televisione devi accettare i meccanismi del gioco, se no ti faccio vedere com'eri e come sei. È assurdo. L'idea femminile che la televisione trasmette è questa, anche fuori dalla tv e io non penso che sia giusto. A un uomo non lo farebbero mai". (fonte: La Repubblica)
Effettivamente è così, le donne per “apparire” in televisione devono scoprirsi, puntare sul corpo ed alludendo…alludendo…alludendo…a cosa? Ma al sesso, all’erotismo naturalmente! E se hanno passato l’età ed i tiraggi, le visitine dal “gommista”, non sono più sufficienti diventano macchiette di donne in competizione con le nuove arrivate, ventenni ancora in “boccio” (termine anacronistico lo so…). Suono bacchettona? Mi spiace, è solo che io vorrei che si potesse arrivare senza dover cancellare il proprio io, il proprio cervello…
Del resto che ci si poteva aspettare? Il Presidente del Consiglio, che è al tempo stesso sintomo e fautore di questa cultura del corpo, spaccia per amore per le donne il suo atteggiamento machista, si circonda di belle ragazze (obiettivamente, o quasi…questione di gusti personali) che però hanno cancellato qualsiasi traccia di personalità o cervello, tutte pigolanti e cinguettanti danno prova solo di un gran vuoto… che tristezza… . E’ un appiattimento generale che fa si che si ritengano normali certi atteggiamenti, si sorride del premier che dice “se non fossi sposato ci farei un pensierino!”, dei suoi commenti che vorrebbero essere galanti, ma che di galante non hanno nulla…
Alla fin fine un certo tipo di mentalità vuole che la donna sia bella e muta, vuole guidarla e traghettarla in maniera "amorevolmente" appiccicosa e non del tutto disinteressata, ma soprattutto non vuole che la donna sia in grado di essere autonoma, libera di fare le proprie scelte... il bello è che, finchè ci saranno donne che si faranno trattare in questa maniera le persone con questa mentalità (le stesse che direbbero ad una moglie tradita di abbozzare e di cercare di essere più geisha) continueranno a farlo ed a ritenerlo accettabile!!
Mi è stato detto che sono bacchettona, perché m’infastidisce, mi mette a disagio essere approcciata per strada (tra i vari incrocio spesso un tipo che dal suo scooterone mi manda baci, ma anche quelli che mi urlano dietro mentre cammino per strada, mi è persino capitato chi, non sentendosi “filato” mi ha tirato cose addosso), ma io mi sento così perché mi sento trattata come un oggetto…
…alla fine tra essere ed apparire ho scelto essere, verrò scambiata per una stronza con la puzza sotto al naso, pazienza, ci sono abituata…
La mia fortuna è che non mi attrae ciò che mi distrugge
La mia fortuna è che non mi attrae chi mi respinge
Il mio destino è di non restare con chi mi costringe
Il mio destino è di non seguire quello che mi sfugge
Tu cerchi l’amore soltanto sull’orlo del precipizio
Hai bisogno che a darti coraggio ci sia sempre un nemico
Non riesci a provare piacere se non attraverso il dolore
E la tua insicurezza ha bisogno di chi ti fa sentire in colpa
Di essere quello che sei
La mia fortuna è che non mi attrae ciò che mi distrugge
La mia fortuna è che non mi attrae chi mi respinge
Il mio destino è di non restare con chi mi costringe
Il mio destino è di non seguire quello che mi sfugge
Io non parlo con chi non mi guarda negli occhi
Non discuto con chi non mi stringe la mano
Più passa il tempo e meno ho interesse a sprecare la voce
Senza rancore davvero siete meravigliosi
Ma facciamo ognuno per se
La mia fortuna è che non mi attrae ciò che mi distrugge
La mia fortuna è che non mi attrae chi mi respinge
Il mio destino è di non restare con chi mi costringe
Il mio destino è di non seguire quello che mi sfugge
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ad Igor, chè anche se non gli piace Niccolò Fabi, me l'ha segnalata...
Teenage dreams in a teenage circus
Running around like a clown on purpose
Who gives a damn about the family you come from?
No givin up when you’re young and you want some
Running around again
(Running around again)
Running from running
Waking up in the midday sun
What’s to live for?
You could see what I’ve done
Staring at emotion
In the light of day
I was running from the things that you’d say
We are not what you think we are
We are golden, we are golden.
(We are not what you think we are
We are golden, we are golden)
Teenage dreams in a teenage circus
Running around like a clown on purpose
Who gives a damn about the family you come from?
No giving up when you’re young and you want some
Running around again
(Running around again)
Running from running
(repeat)
I was a boy at an open door
Why you staring
Do you still think that you know?
Looking for treasure
In the things that you threw
Like a magpie
I live for glitter, not you
We are not what you think we are
We are golden, we are golden
(We are not what you think we are
We are golden, we are golden)
Teenage dreams in a teenage circus
Running around like a clown on purpose
Who gives a damn about the family you come from?
No giving up when you’re young and you want some
Now I’m sitting alone
I’m finally looking around
Left here on my own
I’m gonna hurt myself
Maybe losing my mind
I’m still wondering why
Had to let the world let it bleed me dry
We are not what you think we are
We are not what you think we are
We are not what you think we are
We are golden, we are golden
Teenage dreams in a teenage circus
Running around like a clown on purpose
Who gives a damn about the family you come from?
No giving up when you’re young and you want some
Running around again
(Running around again)
Running from running
(repeat)
We are not what you think we are
We are golden, we are golden
lo schermo davanti a me è bianco, per un lungo periodo, per mancanza di tempo ho raccolto quanto avrei voluto dire su queste "pagine" a me così care, sempre di corsa per buttare giù due righe, sempre col fiato corto, nuove emozioni, nuovi incontri (o riscoperte), discussioni con gli amici, scoperte strambe e le mie solite figuracce in giro... ogni volta rimandavo...
ed ora mi sono seduta qui, Igor mi ha incitata (ed anche un po' sfidata) "lo stai trascurando il tuo blog eh? guarda che poi ci scrivo io!", mi sono impuntata "il blog è mio e ci scrivo io!!"
ma alla fine tutto questo bianco mi spaventa...e se non sapessi più scrivere? no quelle due o tre parole a vanvera messe in fila le so ancora ordinare... ma... mancano gli argomenti.... mancano? beh, forse no, ma chissà in quale angolo della mia testa sono andati a ficcarsi...
troppo bianca la pagina, troppe cose che ho accumulato... da dove iniziare? il vuoto... avrò mica il blocco dello scrittore? ma scrittore a chi??? mi guardo attorno, non vedo nessuno, figuriamoci uno scrittore, solo il disordine della mia stanza...
partiamo allora col grosso cambiamento della mia vita...da qualche parte si deve pure iniziare, no?
mi sono innamorata
"bella prova! sono un po' di mesi che bofonchi cose su 'Igor'!" direte voi, eh no, qui va fatta una precisazione!! Per la prima volta dopo anni, forse per la prima volta.leggasi PUNTO (sì, proprio punto) vivo un qualcosa di sereno, non sono in armi, non è una battaglia, i dubbi (se vengono) si affrontano in due, paure ed insicurezze le guardiamo in faccia invece di nasconderle sotto al tappeto...
sono innamorata, strano a dirsi, è una sensazione che fà girare la testa...
un qualcosa che vado scoprendo un passo alla volta, coi miei tempi, col mio passo, senza forzature... ma sono veramente io questa persona? ma c'era davvero questa serenità dentro di me? ma riesco davvero lasciare entrare qualcuno nella mia vita in questa maniera?
Igor è entrato in punta di piedi, senza pretese, e, soprattutto, non a gamba tesa, e la paura si è trovata disorientata, e la paura è diventato coraggio, coraggio di ammettere, di dire ad alta voce "ho voglia di baciarti" senza temere la risposta (anche se speravo in qualcosa di positivo)... Igor, buffo, così nervoso durante i primi appuntamenti, agitato al punto tale da diventare bollente, da non sentire il freddo o la fame; Igor con le mie stesse paure, lui che dice che io sono coraggiosa, più coraggiosa di lui ("io? io che scappo dai sentimenti per non essere ferita? io che dico 'no, non più, non ci casco più! no pasará' ?")... lui si è presentato senza maschere così com'era, non è venuto per conquistare, non vuole nè morti, nè feriti, o tantomeno ostaggi, lui è qui per scoprire, conoscere...ed ha la pazienza per farlo, una calma, che so che spesso è apparente...
Igor è un abbraccio caldo nel momento dello sconforto, è un calcione nel sedere nel momento dell'auto-commiserazione gratuita, Igor è una mano calda da tenere se fà freddo, è il porto calmo quando fuori c'è tempesta... lui è questo e molto altro...
ma soprattutto non è qui per "salvarmi", non ha la pretesa di "risolvermi", niente armatura o cavallo, è venuto a piedi armato solo di sè stesso, lo ammetto ci ha pensato a lungo prima... ma, quando ha deciso di lanciarsi, ha semplicemente detto "io ho chiuso (la storia facile) quello che avevo, ma che non mi emozionava, perchè era tutto troppo semplice, perchè stare con te mi emoziona di più, anche se non so come andrà a finire, anche se potremmo rimanere solo amici"...
è arrivato senza maschera, si è presentato per come è in realtà, pregi e difetti, pronto a farsi colpire, pronto a rischiare...
oi, precisiamo, non che lui sia perfetto, e nemmeno io lo sono, ma la sua imperfezione collima con la mia, non si scontra, non abbiamo bisogno di farci la guerra per dirci innamorati, non c'è necessità di soffrire per saggiare il "nostro amore", non dobbiamo tarparci le ali per avere la sicurezza dell'altro, non abbiamo bisogno di cercare di scardinare il forziere per aprirlo, sappiamo che lo farà a tempo debito...
la scoperta è continua, e lo scoprirmi in questa maniera, è un qualcosa che mi stupisce e però non spaventa, ma al tempo stesso mi spinge ad andare avanti e vedere cosa arriverà dopo...
ora, lo so che non è da me fare sviolinate del genere, e mi costa fatica sbandierare i miei sentimenti, che sono quanto di più prezioso io abbia, l'ho fatto in precedenza, perchè "costretta" dall'esigenza di esprimerli e l'impossibilità a farlo direttamente, questa volta è differente, l'urgenza non c'è, perchè l'interessato è ben disposto ad ascoltare quanto ho da dirgli...non sto "vomitando" in questo post quanto non ho detto...
ma sapete, si fà questo ed altro per aumentare la "tiratura", ed io ho imparato la lezione da quel "gran giornalista" (ed anche piuttosto "imparziale" e "coerente" con le proprie posizioni) di Feltri... Igor mi perdonerà: "è la stampa bellezza!!"
(da questo bel finale idiota, ma anche dall'inizio, s'intuirà che sono incapace a scrivere l'inizio e le conclusioni... ma questo io lo sapevo già dai tempi della scuola, c'è ancora scritto su quasi tutti i miei temi!! ad ogni modo, faccio un 'ppello: "Shatz, potrai mai perdonare questo finale zoppicante? e comunque sia...il blog è mio e lo gestisco io! tié!!" Buonanotte a tutti voi altri sani di mente!)
anzi no, lascio la parola a qualcuno che SA scrivere, e che scrive, in maniera molto ironica, di quanto a noi ragazze a volte piaccia l'amore da romanzo, quello contrastato e doloroso: