lunedì 28 aprile 2008

Tunisi-Roma...

ok, ok, se m'impegno stavolta ce la posso fare...e poi commento la scelta del sindaco...anzi il commento lo faccio ora, a caldo...MERDA!!!bene, fatto questo è meglio procedere con la fine del racconto...


a Tunisi penso di essere arrivata al limite massimo dela sopportazione, e, forse, di aver rischiato il posto a causa dell'atteggiamento dei miei coetanei presenti nella delegazione


...è più o meno noto che io non fumo, sono una non-fumatrice piuttosto paziente, a volte tollero, ma quel che è certo è che i miei polmoni hanno risentito della settimana di viaggio...forse il culmine l'ho raggiunto la sera di venerdì, quando, dopo la cena di lavoro con la direttrice dell'ufficio ICE di Tunisi, gli altri "cciovani" (o per meglio dire 2 di questi, che, tra l'altro si erano presentati in ritardo alla cena, di lavoro nb, perchè avevano deciso di farsi un giro nella spa dell'albergo) hanno deciso che dovevamo assolutamente andare fuori in qualche pub/locale... qui tocca fare un inciso, se c'è una cosa che ho imparato è che ogni paese ha i suoi orari, normalmente quelli italiano somigliano solo a quelli spagnoli, nel resto del mondo si fa tutto ore prima...


usciamo dall'albergo (nb io mi ero fatta giusto giusto una doccia al termine degli incontri vs le 18.30-19.00) e saliamo sull'ennesimo taxi, a cui chiediamo (chiede lei l'unica altra ragazza del gruppo) di portarci ad un locale di una cittadina vicina di cui hanno detto un gran bene (in sostanza non avevamo la più pallida idea di dove andare)... l'autista ci porta ad un complesso (non saprei definirlo in un altro modo) che include al suo interno 3 ristoranti ed una discoteca... i ristoranti stanno per chiudere, ergo non servono più niente, neanche da bere...rimane la discoteca, un antro giù nel seminterrato dell'edificio, unica via d'uscita (a quanto sono riuscita a capire) la porta d'ingresso, impianto d'areazione nullo...sigarette a go-go...l'ideale per i due fumatori del gruppetto... una palla mortale...musica...noiosa, troppo affollato, troppo fumo...devo dire che mi sarei martellata sulle gengive per la mia mancanza di spirito e per non averli mandati a stendere già all'albergo...


aspetto quindi pazietemente seduta su un divanetto che deve aver visto tempi migliori, e soffocando l'impulso di raddrizzare i quadri della saletta in cui ci troviamo, ed osservo intorno a me...le ragazze, rispetto al Marocco hanno abiti più "occidentali", meno coprenti o soffocanti, ma ci sono comunque ragazze in chador, gli altri commentano che è una contraddizione, ma io (sarà che son bastian contrario?) decido che no, non lo è...tutte noi abbiamo diritto a divertirci come meglio crediamo, e lo possiamo fare con l'abbigliamento che più riteniamo opportuno...in più una delle ragazze ha un tessuto a fiori per lo chador (che è di quelli lunghi) e l'altra ha un blu chiaro...quindi hanno cercato di "sdrammatizzare" il capo, in più mi sembrano più carine (anche se non è il termine esatto) di altre ragazze in mini top leopardato e mini gonna in jeans...


quando finalmente la tortura finisce, toriamo dal nostro tassì, che ci ha pazientemente atteso fuori...in macchina stavolta mi tocca di stare davanti, l'altra ragazza è incapace di articolare in francese visto tutto l'alcol ingerito, ed io sono sono l'unica dei 3 rimanenti a saperlo parlare... come ogni itailano che si rispetti, i due viziosi del gruppo iniziano a cantare, vengono torturati Giorgia, Laura Pausini, tiziano Ferro e molti altri fino a quando l'autista decide di porre termine alle sue di torture ed accende la radio...


arrivati in albergo...ovviamente non si può andare a dormire, bisogna fare un altro paio di giri di alcol (mi sembrava d'essere entrata a far parte della comitiva di Amy Winehouse) ma il mio stomaco è già da ore che grida vendetta...mi viene chiesto di suonare il piano, ma io senza spartito so fare solo l'inizio di "Per Elisa" (un paradosso visto che la mia insegnante la odiava) e ricordo qualche frammento della musica della Barilla...quindi faccio anche la figura della conta balle...e chissà...magari lo sono...


quando finalmente riesco a sganciarmi (con la vaga promessa che l'indomani avrei fatto un'altra gita con loro ad Hammamet questa volta) sono le 3 passate, ogni singola parte della mia persona (abiti inclusi of course) puzza di fumo, e non basta fare una doccia veloce, l'umidità ed il vapore, oltre a non togliere come al solito la puzza dali abiti, non la toglie nemmeno dai miei capelli...passo una notte semi insonne a combattere contro lo schifo ed il bruciore a naso e gola...


la mattina dopo, contrariamente a mia abitudine quando sono all'ester, non riesco a svegliarmi prima delle 08.55 o 9 meno cinque, giusto 5 minuti prima degli incontri...mi vesto di corsa e scendo per essere giù alla saletta, digiuna, rintronata etc., cerco la compassione del mio capo elemosinando 10minuti per la colazione, ma non riesco neanche a sedermi che vengo chiamata a risolvere una questione, c'è un ministero che è venuto a parlare con l'azienda rappresentata da uno dei miei compagni di...boh... della sera prima, ma lui non è sceso...devo quindi chiamarlo...lo chiamo sul cellulare e mi risponde dopo un po'...si rifiuta di scendere (sebbene lui stesso nei giorni prima mi aveva detto che a lui interessava solo quel ministero e basta) perchè non pronto, è troppo presto a lui risulta un appuntamento solo più tardi "digli che sto male"...dico che sta male..."ma almeno qualche brochure...", lo richiamo, non risponde, salgo su, busso, non risponde, entro nella mia camera e lo chiamo in camera...finalmente risponde "affacciati e dammi almeno qualche brochure"...io nel frattempo mi sono giocata i miei 10 minuti di colazione, e giro tipo zombie per l'albergo...per fortuna che il mio capo è paziente...


iniziamo i colloqui, agli appuntamenti di noi giovani siamo presenti solo noi non fumatori...dopo i primi 2 incontri mi accorgo che l'altro ragazzo è un po' in difficoltà, non ha un'interprete per il francese, ha optato per l'inglese, ma anche il quel caso ci sono problemi... chiedo l'autorizzazione al mio capo e vado ad aiutarlo...


a metà dell'incontro sento un fischio alle mie spalle, mi giro e vedo la sua colega, comoda comoda, in jeans felpa, cappellino e borsa luis vuitton, che si affaccia, per nulla intenzionata a venire a dargli una mano....intenta piutosto ad attirare la ns attenzione...decido di ignorarla, sto lavorando e, anche se stanca, sono decisa a portare la cosa a termine...


finiti gli incontri, finalmente, tocca decidere cosa fare...sono intenzionata a non andare ad Hammamet, no per altro se non per darci un taglio col fumo passivo...il mio capo ha intenzione di andare al museo del Bardo, il museo archeologico di Tunisi, che ha, al suo interno, dei belissimi mosaici di epoca romana...io mi accodo a lui, e dopo aver detto che non andavo ad Hammamet, prendiamo un tassì...neanche 5 minuti dopo ci chiamano e ci dicono di aspettarli, ci stavano raggiungendo (!!!!)


sono sincera, il museo del Bardo è molto bello, ed è stato un piacere vederlo, mi è sembrato strano vedere che per scattere delle foto si dovesse pagare una cifra in aggiunta, ed ero pertanto intenzionata a non farle se non che...una delle guardie del museo, un signore sui 70anni, dopo aver "giocato" a "francese? tedesca? inglese? etc." (= indovina la mia origine) con me, e non averci preso mi ha detto "faites des fotos, pour vous, m.lle, c'est gratuit!!" (=fate delle foto, per voi, signorina, è gratuito!!), del resto l'avevo "conquistato" con un rosso sorriso e dandogli la soluzione al quesito (italienne!)...peccato avere al seguito qualcuno che ti fa fretta!!!! nel bel mezzo della visita, dopo averli persi nel museo, ci hanno chiamati: "noi siamo già fuori, uscite?", domanda che d'interrogativo ha ben poco...


dopo il museo, e dopo un lungo giro in tassì per andare al centro, ci siamo ri-incontrati (ogni tassì può portare 3 passeggeri noi eravamo in 5) al "café de Paris"...a mangiare...pizza!!!! (cosa che io ABORRO!! ma del resto visti i tipi) e poi finalmente ci siamo diretti al suk di Tunisi, dopo neanche 5 minuti ci hanno abbandonati (al mio capo e a me) perchè c'era troppo caos e aveva (lei) mal di testa...cari miei, l'intenzione era che andassimo via tutti insieme, ma io col CAVOLO che lo facevo!!! ero intenzionata a vedere di prendere un piatto in ceramica per mia mamma e trovare i datteri che mia nonna (che non mi ha mai chiesto nulla dai miei viaggi) mi aveva chiesto dall'ospedale...eppoi...beh...volevo vedere qualcos'altro che non fosse l'albergo, un tassì, o semplicemente il fumo di una sigaretta...


dopo aver preso un piatto per mia mamma (e vi assicuro che ne avrei preso più d'uno e che il tipo me ne voleva vendere più d'uno: "uno per zia!!" "eh, no! e chi ce l'ha lo spazio! son troppe! vado fallita!!") ci addentriamo alla ricerca dei datteri freschi...ma lì nel suk li vendono solo in scatola (in boite) come quelli in commercio in Italia, tocca andare al mercato generale...nel ritornare indietro un venditore, dalla sua postazione di fronte al negozio, dice in spagnolo al mio capo: "Otra vez con su hija.¡Señor qué suerte que tiene!" (frase che io ho tradotto immediatamente visto che lui non conosce lo spagnolo)...


Purtroppo "le marché gèneral" era chiuso, il sabato e la domenica chiude a mezzogiorno, quindi, con le pive nel sacco (non eravamo neanche riusciti a trovare il thè alla menta), andiamo a prendere un tassì...


...e qui...beh....c'è stata la mia trasformazione...celata sotto le vesti di una novella cappuccetto rosso, ho abbordato il tassista chiedendogli se sapesse dove potevamo trovare dei datteri, freschi però, che li dovevo portare alla mia nonna...avrei potuto aggiungere persino malata e non avrei mentito... del resto, il tassista, pur di essere pagato ci avrebbe portati sulla luna...ma, ho avuto questa sensazione, ha preso realmente a cuore quanto gli avevo chiesto e, con il mio capo che un po' mi guardava sbalordito ed un po' rideva come un matto visto il mio francese (buono devo dire) abbinato ad una vocina suadente...


dopo una serie di giri infruttuosi, molti fruttivendoli erano chiusi, uno li aveva ma non erano un granchè, al supermercato non ne hanno di freschi, ci ha finalmente portati i un vero suk...frequentato da tunisini, e non trappola per turisti...lì ho pensato bene di non scendere (diciamo che non sarei passata inosservata), ed ho lasciato le contrattazioni ai due uomini della comitiva...in realtà l'ho lasciata al tassista...


siamo quindi rientrati in albergo in possesso si un fascio (termine quanto mai sgradevole visti i tempi) di rami con i datteri, il tempo di poggiare il tutto in stanza, farsi una doccia e cambiarsi e via di corsa a Sidi Bu Sahid (sempre che si scriva così), che è un piccolo paese a non molto da Tunisi, che, per i colori: il bianco calce ed il blu intenso, mi ricordava molto alcune isole della Grecia, è un posto piccolo, piuttosto in alto, da cui si ha la vista della costa tunisina... molto bello e molto pulito...e, soprattutto, finalmente ero lontana dalle sigarette! intorno alle 22.00 ci hanno chiamato i tre giovani (del resto lì con me, oltre al mio capo, c'era un altro signmore della delegazione, mentre altri due erano andati a vedere se si avevano notizie della valigia, e un latro era già rientrato in Italia) che si erano appena svegliati (!!) e volevano sapere dove eravamo per raggiungerci (inoltre mi hanno aggiunto "dài ora che arriviamo noi molli i vecchietti e ti vieni a divertire!!")...purtroppo, vista l'ora, mi hanno detto che non si poteva prenotare un altro tavolo al nostro ristorante, la cucina stava per chiudere e non accettavano altre prenotazioni...


...li ho quindi richiamati ed avvisati che in zona non avrebbero trovato nulla e che gli conveniva cercare qualcosa a Tunisi, e qui, so da fonte certa hanno avuto la seguente avventura: visto che erano appena saliti in macchina, hanno detto al tassista che c'era stato un cambiamento di programma, che li portasse ad un buon ristorante ancora aperto, il tassista li ha quindi portati al ristorante di...un altro albergo!!! hanno quindi fatto dietro front e sono tornati allo sheraton a mangiare lì...in sostanza è come se non fossero mai usciti dall'albergo...mamma mia che cosa triste!!


la mattina dopo, rinfrancata da una buona dormita e dal pensiero di rientrare a casa, e soprattutto carica di "dattes fraiches", beccandomi il soprannome di Sampei, e tremando al pensiero di venire fermata per commercio illegle di datteri mi sono avviata all'aeroporto rigorosamente a stomaco vuoto...


...ho quindi potuto constatare che la compagnia di bandiera italiana è in grossi guai: no si sapeva quando saremmo partiti, ma non lo sapeva nemmeno l'equipaggio, ed ho atteso il mio bagaglio (ma qui forse c'entra più l'aeroporto di Fiumicino) per più di un'ora, con mio padre e mia sorella che mi avevano data per dispersa...


posso tranquillamente dire che il rientro alla mia quotidianeità è stato piuttosto brusco, per un semplice motivo...non ho avuto il tempo di smaltire tutta a stanchezza accumulata...


...sono comunque sopravvissuta, quanto ho visto e quanto ho fatto mi è stato molto utile (o almeno spero) ho potuto vedere le differenze tra paese e paese, constatare che la Tunisia è più vicina a noi di quanto non lo sia il Marocco, almeno per quanto riguarda la libertà di scegliere cosa indossare per una donna... ed ho capito che voglio rivedere bene questi posti, con più calma...per assaporarli realmente...


qui chiudo, chiedendo scusa per l'attesa...


 




aggiungo qui un video che per me fa da commento alle elezioni, non nascondo di essere delusa dai risultati, ma spero di poter dire "mi sbagliavo"

 


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=ctQScl_RYBY&hl=it]


 

3 commenti:

  1. Dai dai! Che c'è di peggio...
    (tipo la mia tosse da camionista polacco!!)
    sto tutta incatarrata...naggia a puzzola!
    dani

    RispondiElimina
  2. Certo che una cosa balza agli occhi: gli italiani sono davvero inaffidabili, poco seri, perdi-giorno!
    Meno male che qualcuno, come te, si salva e quando si lavora si lavora seriamente.

    RispondiElimina
  3. @Dani: sicura? la tosse da camionista polacco prima o poi passa...
    @Seigradi: detta così sembro una secchiona rompiballe...e chissà...magari lo sono...

    RispondiElimina