martedì 19 gennaio 2010

L'Amore dura tre anni

GIRL

(…)Before we go any further!/Do you love me?/Will you love me forever?/Do you need me?/Will you never leave me?/Will you make me so happy for the rest of my life?/Will you take me away and will you make me your wife?/Do you love me!? (…)/Will you love me forever!?(...)

BOY

(…)I couldn't take it any longer/Lord I was crazed/And when the feeling came upon me/Like a tidal wave/I started swearing to my god and on my mother's grave/That I would love you to the end of time/I swore that I would love you to the end of time!
So now I'm praying for the end of time/To hurry up and arrive/'Cause if I gotta spend another minute with you/I don't think that I can really survive (…)

Meatloaf “Paradise by the dashboard light”



Igor mi ha inviato un link ad una pagina di youtube, su questa pagina è stato messo il podcast di una trasmissione che ascoltavo quando non lavoravo, il volo del mattino, il testo letto da Fabio Volo è stato spunto di riflessioni...


Nonostante che “l’età da matrimonio” (Jane Austen docet) sia ormai giunta non ho molte amiche sposate, però le volte che mi è capitato di parlare con qualcuna di queste (prevalentemente compagne di classe dei tempi del liceo) ho avuto una finestra non proprio rassicurante sul matrimonio, per essere sintetica (una volta tanto) niente sesso (o pochissimo e rarissimo), tanto stress (i loro lui li avrebbero presi a padellate) e l’invito a quelle non sposate/accoppiate a non, e sottolineo NON, farlo …


Io dal canto mio fino ad oggi non ho mai pensato realmente a convivenza e matrimonio, del resto la prima proposta di convivenza arrivatami ormai ben 6 anni fa venne formulata così “Davide è stato buttato fuori di casa e vuole venire da me, però a me non va, ti va di venire te?” … il massimo del romanticismo … ma all’epoca ero ancora una “bambina”, studiavo e non avevo degli introiti miei, quindi la mia reazione fu di sbottare a ridere e dire (alzando lo sguardo verso l’alto in maniera da incontrare i suoi occhi): “stai scherzando?” … ok, neanche io sono stata il massimo del romanticismo però che dovevo fare?


Comunque sia, adesso sono grande (beh… non poi così grande), lavoro e ricevo una paghetta mensile (chiamarla stipendio sarebbe quasi un’offesa, chiamerei stipendio la paghetta di Lourdes), ed ho una persona che voglio nella mia vita un po’ più a lungo che quelle 2 ore nei we (quando va male) o nei giorni di vacanza… ok, l’ordine d’importanza non è questo, insomma, Igor arriva di suo al primo posto, ma in più nel corso di questi anni ho sperimentato il vivere da sola all’estero, sono dovuta rientrare nei ranghi ritornando a casa da mammà e papà, ho iniziato a capire cosa volevo dalla mia vita, cosa non propriamente facile …


Mesi fa avrei scritto un post (ce l’avevo in mente ma non avevo il tempo per farlo) sul fatto di come mia madre m’avesse “illusa” dicendo che aveva intenzione di vedere per una casa per me e mia sorella (l’ho scritto tra virgolette perché aveva sì detto quest’intenzione ma si era poi dovuta rendere conto che la disponibilità economica non c’era, da parte mia c’era sì stata delusione al capire che non era fattibile, anche perché se c’è una cosa che mi piace fare è arredare figuriamoci poi arredare una casa mia) … non s’è fatto, ma in bocca il desiderio d’andarmene è rimasto


Per anni ho detto che di casa non me ne sarei andata quando mi sarei fidanzata/sposata, ma perché in grado di camminare  da sola con le mie gambe, sia per raggiunta maturità sia per possibilità economiche … la maturità credo sia arrivata, anche se qualcuno mi ha detto il contrario una volta, la possibilità economica per il momento è piuttosto traballante, nel frattempo la presenza di Igor s’è fatta costante, importante e preziosa … quindi potrei pure parafrasare la parodia di Guzzanti/Tremonti che  citava una pubblicità di diamanti dell’epoca …


Però poi sento i racconti di cui sopra ed un pochino m’agito … e se poi tutto finisce? Se la routine finisce con lo schiacciare il sentimento? Paranoie a gogò lo ammetto, per fortuna c’è chi poi sa farmi passare la paranoia, e mi fa vedere un po’ quello che c’è dietro: “molte persone non riescono a distinguere tra essere "amanti" ed "essere compagni" cioè passata la fase dell'innamoramento perdono motivazione”, manca quindi la consapevolezza di quello che si vuole e soprattutto di quello che si sta per fare … indi per cui (è una vita che voglio usarlo) m’auguro di aver raggiunto la giusta maturità …


Vi lascio col testo che ha fatto partire la riflessione


La nostra generazione è troppo superficiale per il matrimonio. Ci si sposa come si va al McDonald's. Poi, si fa zapping. Come vorreste che si restasse tutta la vita con la stessa persona nella società dello zapping generalizzato? In tempi in cui le star, gli uomini politici, le arti, i sessi, le religioni sono più intercambiabili che mai, perché il sentimento amoroso dovrebbe fare eccezione alla schizofrenia generale?


E poi prima di tutto da dove ci viene questa strana ossessione di ingegnarci ad ogni costo per essere felici con una sola persona?


Su 558 tipi di società umane solo il 24% è monogama, la maggior parte della specie animale è poligama.


Il matrimonio è caviale a ogni pasto: un'indigestione di ciò che adorate, fino alla nausea. "Su, prendetene ancora un po'... Come? Non ne potete più? Ma se lo trovavate delizioso poco fa, che vi succede, si può sapere?". La potenza dell'amore, il suo incredibile potere, doveva terrorizzare la società occidentale a tal punto da farle creare questo sistema mirato a disgustarvi di ciò che amate.


Un ricercatore americano ha recentemente dimostrato che l’infedeltà è biologica. L’infedeltà secondo questo celebre scienziato è una strategia genetica atta a favorire la sopravvivenza della specie.


Immaginatevi la scena. “Amore, non ti ho tradito per un mio piacere personale, l’ho fatto per la sopravvivenza della specie. Tu puoi anche fregartene ma qualcuno deve pur farsi carico di questa sopravvivenza della specie, se credi che io mi diverta..”


Non sono mai soddisfatto, quando una ragazza mi piace voglio innamorarmene, quando ne sono innamorato voglio baciarla, quando l’ho baciata voglio andarci a letto e quando ci sono andato a letto voglio vivere con lei in un appartamento ammobiliato, quando vivo con lei in un appartamento ammobiliato voglio sposarla, quando l’ho sposata incontro un’altra ragazza che mi piace.


L’uomo è un animale insoddisfatto, esitante tra diverse frustrazioni, se le donne volessero giocare d’astuzia li negherebbero per farsi correre dietro tutta la vita. L’unica domanda in amore è: A partire da quando si comincia a mentire? Siete sempre così felici di rientrare a casa e trovare la stessa persona che vi aspetta? Quando dite ti amo lo pensate sempre? Ci sarà per forza è fatale un momento in cui per voi sarà uno sforzo, in cui i vostri ti amo non avranno più lo stesso sapore. Per me lo scatto è stata la rasatura, mi rasavo tutte le sere per non pungere Annie baciandola di notte e poi una sera lei dormiva già, ero uscito senza di lei fino all’alba, tipico genere di comportamento ignobile che ci si permette con la scusa del matrimonio, non mi sono rasato, pensavo che non fosse grave perché lei non se ne sarebbe accorta, invece significava semplicemente che non l’amavo più.


Frédéric Beigbeder


 


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