oggi sono andata a ritirare mia madre (come si fa con un pacco) dal suo buen retiro, il posto dove è stata per almeno un mese per riabilitarsi dall'operazione...
...la scena è stata questa, io, carica come un mulo di paste, pasticcini da thè, pizzette e succhi vari (con la piena consapevolezza che niente di tutto ciò sarebbe passato giù per il mio stomaco), sbuffante salgo a piedi fino al suo piano e me la ritrovo lì, seduta su uno sgabello in legno, con indosso la mia gonna lunga e da zingara (sfumata dall'azzurro al blu, anche il colore ha un suo ruolo)...
..."Eccola!!!", esclama la genitrice (come la chiama mia sorella), mi presenta (ma anche no, ora che ci penso) ad una signora in sedia a rotelle...mentre io noto l'allungarsi delle mie braccia, sento che (nonstante mio cugino dica che noi donne, noi giovani fanciulle NON sudiamo, ma rimaniamo belle fresche) il sudore mi cola giù lungo la schiena...
...di certo non mi aspetto quello che poi avverrà...mia madre, la gioia fatta a persona (del resto di nome - secondo- di fatto)inizia a salutare mezzo mondo, ovviamente dopo avermi fatto scaricare le cibarie (per la gioia di suore ed infermiere/i) e fatto caricare il suo borsone ed il cuscino...
...qualsiasi cosa si muovesse (e non) è stato salutato calorosamente, la mia mente s'immaginava che, se avesse potuto farlo, si sarebbe messa a saltellare per il corridoio dicendo "io me ne vado! io me ne vado! io me ne vado!!" (o, come fece a suo tempo il Console - andando via dalla Svezia per andare in pensione nella sua adorata Cava de' Tirreni - "io me ne vaco!!")...
...il passo successivo è stato pensare: ok, si dice arrivederci per buona educazione, principalmente, a volte lo si pensa pure (e viceversa)...però...dire "arrivederci" quando si viene dimessi da un ospedale...è un po'...beh...quasi malaugurante...quasi...
...lo so che si vuole dire che si spera di riincontrare le persone in altro luogo, in situazione migliori...però...da brava pessimista penso sempre alla prima ipotesi...
...poi, vabbè, visto il mio caratterino ho detto/pensato, e mi sono beccata un po' di "a mai più rivederci"...
Mi hai fatto pensare ad una splendida canzone di Giorgio Gaber, "Gildo".
RispondiEliminaRimediala, se puoi ;)
Beh, ti racconto questa: ogni volta che io e la mia dolce Ero siamo andati a trovare il mio papà all'ospedale e abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio a pagamento, al momento dell'uscita dal varco una graziosa vocina femminile ci salutava con un "grazie e arrivederci"...li mortacci sua quante gliene abbiamo tirate!!! Ma io dico si può? Il bello è che l'infame ci pigliava pure, e puntualmente dopo un pò ci toccava tornare...così l'ultima volta ho parcheggiato fuori e vaffanculo! :)
RispondiEliminaconfermo confermo!:) Hai fatto bene a non dire arrivederci,io dico sempre "speriamo di rivederci in un posto più bello!"..sono felicissima per tua mamma!un abbraccio!
RispondiEliminap.s. Mi raccomando riguardo l'amare troppo...nun fà cazzate!:D